Creato da lilith_0404 il 20/02/2005

A Room of One's Own

This is my letter to the world, That never wrote to me, The simple news that Nature told, With tender majesty. Her message is committed To hands I cannot see; For love of her, sweet countrymen, Judge tenderly of me!

 

 

« Finchè non cambia il ventoNiente finisce davvero, ... »

Post N° 38

Post n°38 pubblicato il 27 Maggio 2005 da lilith_0404

Ieri un’amica, Queenfrancy, ha comunicato ufficialmente sul suo blog la notizia della sua prossima maternità. Una splendida notizia, che mi ha fornito lo spunto per alcune riflessioni.

Mi sono ricordata di un altro post,  letto tempo fa sul blog di Amoildeserto ( post n.110), che si apre con queste parole:

"Chokora” in lingua swahili significa “spazzatura” , così sono chiamati i 150.000 ragazzi di strada di Nairobi, perchè è nelle discariche che cercano il loro sostentamento.” 

Senza andare tanto lontano, e restando alla situazione di casa nostra, secondo i dati ufficiali dell’istat, oltre il 15% dei bambini in Italia vive in famiglie che sono ‘povere’, che hanno cioé un reddito inferiore alla metà del reddito mediano delle famiglie italiane.

La povertà dei bambini é una povertà che pesa doppio rispetto alla povertà normale, poiché non condiziona solo la loro vita attuale ma anche tutte le opportunità della loro vita futura.

Questo mi ha fatto ricordare un post ( il n.3607) che é stato pubblicato tempo fa sul blog di Alfadgl81, e che riporto qui di seguito.

Lo dedico a Queenfrancy, e a tutti quelli che come lei si dedicano a crescere un bambino.

Se i bambini vivono con le critiche,
imparano a condannare.

Se i bambini vivono con l'ostilità,
imparano a combattere.

Se i bambini vivono con la paura,
imparano ad essere apprensivi

Se i bambini vivono con la pietà,
imparano a commiserarsi.

Se i bambini vivono con il ridicolo,
imparano ad essere timidi.

Se i bambini vivono con la gelosia,
imparano cosa sia l'invidia.

Se i bambini vivono con la vergogna,
imparano a sentirsi colpevoli.

Se i bambini vivono con la tolleranza,
imparano ad essere pazienti.

Se i bambini vivono con l'incoraggiamento,
imparano ad essere sicuri di se.

Se i bambini vivono con la lode,
imparano ad apprezzare.

Se i bambini vivono con l'approvazione,
imparano a piacersi.

Se i bambini vivono con l'accettazione,
imparano a trovare amore nel mondo.

Se i bambini vivono con il riconoscimento, 

imparano ad avere un obiettivo.

Se i bambini vivono con la partecipazione,
imparano ad essere generosi.

Se i bambini vivono con l'onestà e la lealtà,
imparano cosa sia verità e giustizia.

Se i bambini vivono con la sicurezza,
imparano ad avere fede in se stessi
e in coloro che li circondano.

Se i bambini vivono con l'amichevolezza,
imparano che il mondo è un posto bello in cui vivere.

Se i bambini vivono con la serenità,
imparano ad avere tranquillità di spirito.

Con cosa vivono i vostri figli?

.....................

Commenti al Post:
queenfrancy
queenfrancy il 27/05/05 alle 08:37 via WEB
grazie della dedica, Lilith... (scaramanticamente incrociamo le dita eh...) ... queste righe le conoscevo già, e le trovo molto belle... il succo sarebbe che l'albero si giudica dai frutti... ed è verissimo... i giorni in cui mio figlio diventa intrattabile sono proprio quelli in cui io sono più nervosa o preoccupata... Senza dimenticare una predisposizione caratteriale propria di ciascuna persona, i bimbi rispecchiano spesso il nostro atteggiamento... che devo dirti, cercherò di essere un po' più tranquilla!!! ^_______^
 
 
lilith_0404
lilith_0404 il 27/05/05 alle 08:44 via WEB
Essere genitori, crescere ed educare un bambino é una responsabilità enorme. Tu sai che io figli non ne ho, e quindi, come si dice, "Chi sa, fa; chi non sa, insegna". Anche se so bene che a te su questo punto nonc'é bisogno di insegnare niente :-)
 
   
lupopezzato
lupopezzato il 27/05/05 alle 20:21 via WEB
«Essere genitori, crescere ed educare un bambino é una responsabilità enorme».. dici? Normalmente le responsabilità comportano dei rischi. Se educhi male un figlio chi ti giudica? Chi ti condanna? Solo la tua coscienza ma questo è e resta un fatto privato. Di sicuro il genitore è un mestiere difficile. La cosa che hai riportato non la conoscevo e nemmeno la condivido molto. Di una cosa invece sono certo. I bambini che sopravvissero alla strage della scuola in Russia, un giorno diventeranno grandi e stanno crescendo portandosi dietro un odio infinito. Lo stesso succede ai bambini iraqeni che, di sicuro, da grandi penseranno di esportare la LORO democrazia. Che cosa vivono i nostri figli? La MANCANZA TOTALE di diritto. Sanno, perchè lo vivono ogni giorno sulla loro pelle e sulla pelle degli altri, che siamo in un mondo nel quale IL PIU' FORTE COMANDA ed il più debole muore. Poi se aprono il libro di Storia si accorgono che non è cambiato un cazzo da una decina di migliaia d'anni. Il mondo intero provò ORRORE per quell'11 settembre. Per quella porcata. Il mondo intero ha provato lo stesso orrore forse per le porcate all'Afghanistan ed all'Iraq? Facciamo schifo. Un poco più dei nostri antenati perchè utilizziamo la STORIA solo per studiarla ma non per cambiarla. Che cosa vivono i nostri figli? Quello che vivevano da piccoli i loro genitori. ©iao Lili, mi mancava questo blog. Un bacio. :o)
 
     
72rosalux72
72rosalux72 il 27/05/05 alle 23:18 via WEB
le righe di lilith le ho lette tre anni fa in un enorme cartellone appeso nella scuola materna di mio figlio e ti dirò, manco a me sono sembrate eccezionali...primo pensiero: è impossibile crescere i figli seguendo alla lettera questo vademecum, molto meglio dire che delle volte siamo intrattabili, nervosi e succede ( è successo, almeno un paio di volte)che pigli il figlio per il braccio e gli sillabi piano...adesso la smetti di rompere le palle, CHIARO?!!...secondo pensiero: di quali bambini parlano queste righe?...non di quelli spaventati dal rumore delle bombe, per esempio...e se uno a cinque anni ha paura perchè sa che arrivano le bombe, le righe di cui sopra non fanno per lui, perchè lui è oltre, anzi, è escluso. capisco, lilith, che ti sia parso stupendo il pezzo che hai riportato, ma secondo me è vuoto, purtroppo.
 
     
lilith_0404
lilith_0404 il 28/05/05 alle 09:50 via WEB
“Se educhi male un figlio chi ti giudica? Chi ti condanna?” non solo la tua coscienza, Gigi, ma anche tuo figlio: sarà lui a giudicarti, e ti assicuro che nessun giudice potrebbe essere altrettanto spietato. Dici di non condividere quello che ho riportato, ma quello che scrivi di seguito, quando ricordi i bambini della strage nella scuola in Russia, o i bambini iracheni, stanno a confermare esattamente quello che ho scritto io: che cio’ che i bambini vivono come esperienza nell’ambiente in cui si trovano a crescere lo assorbono come spugne e li condizionerà per il resto della loro vita, darà forma alla loro visione del mondo. E’ una ovvietà di cui non si tiene a sufficienza conto.
 
     
lilith_0404
lilith_0404 il 28/05/05 alle 09:59 via WEB
Quello che ho riportato non lo leggo come un vademecum e nemmeno come un pezzo stupendo, Rosa, ma lo lego al discorso che ho fatto in premessa, e credo che sia un fatto inconfutabile: l’ambiente in cui i bambini crescono, ambiente che é fatto dalle cose materiali che possono esserci o non esserci, come pure dai sentimenti da cui si sentono circondati e dagli atteggiamenti che vedono assunti dagli adulti formeranno il loro modo di essere. Ci sono i bambini che sanno che arrivano le bombe, ci sono i bambini che vivono nella spazzatura a Nairobi, ci sono i bambini di strada del Brasile, sono bambini che se avranno la forza e la fortuna di sopravvivere domani saranno adulti che porteranno in se le cicatrici deturpanti di ciò che da bambini hanno vissuto. Ma anche i bambini più fortunati, i bambini che vivono nei paesi dove l'unico problema che devono risolvere é quale nuovo gioco farsi comprare dai genitori, anche essi domani saranno adulti che vedranno il mondo attraverso la lente deformante delle esperienze, emotive e materiali, che da bambini hanno vissuto
 
ParoleMaddalene
ParoleMaddalene il 27/05/05 alle 08:59 via WEB
Conoscevo anch'io queste righe e le trovo molto veritiere. Alcuni punti li indosso perfettamente per il retaggio avuto e forse quella che sono oggi c'era in ombra già dietro le spalle di mia madre. Ti auguro un buongiorno
 
 
lilith_0404
lilith_0404 il 28/05/05 alle 10:01 via WEB
Quanto di ciò che sono sia la conseguenza di cio che é stata mia madre... e mio padre... perfino nel cercare di essere diversa da loro c’é il loro condizionarmi... Buona giornata a te :-)
 
mapajama
mapajama il 27/05/05 alle 13:28 via WEB
anche io conoscevo queste righe ma alcune che dovrebbero avere delle accezioni negative in pratica non lo sono... o si cambia la realtà o alcune affermazioni "negative" sono fondamentali per "sopravvivere" in un mondo reale e non utopico....... le tue righe sono spunti per riflettere ma dovrebbero essere maggiormente dettagliate....
 
 
lilith_0404
lilith_0404 il 28/05/05 alle 10:02 via WEB
Aspetto un tuo contributo per dettagliarle meglio :)
 
mrkrip
mrkrip il 27/05/05 alle 13:32 via WEB
Grazie di essere passata, ho lasciato la mia risposta nel mio blog!
 
 
lilith_0404
lilith_0404 il 28/05/05 alle 10:02 via WEB
Ho lasciato nel tuo blog la mia:-)
 
AMARC0RD
AMARC0RD il 28/05/05 alle 12:33 via WEB
cosa mi combini .... filosofeggi ? i tuoi quesiti son ... eccelsi !
 
 
lilith_0404
lilith_0404 il 28/05/05 alle 14:48 via WEB
...spero sia detto senza ironia :-)
 
jazzyna
jazzyna il 28/05/05 alle 15:38 via WEB
io penso semplicemente che ogni persona è fatta al 50% del proprio carattere e il restante 50% dall'ambiente esterno in cui entra tutto, famiglia, amicizie, insegnanti, frequentazioni extra...se no, non si spiegherebbe come mai io e mia sorella, cresciute nella stessa famiglia, siamo sempre state il giorno e la notte :-)
 
 
lupopezzato
lupopezzato il 28/05/05 alle 16:04 via WEB
beh questa separazione così netta non mi convince. intanto il carattere di una persona dipende proprio da «ambiente esterno in cui entra tutto, famiglia, amicizie, insegnanti, frequentazioni extra» e, questo carattere, si modella addosso a noi attraverso il filtro della cultura e dell'educazione individuali ed è continuamente influenzato e modificato dalle emotività che il mondo esterno ci fa provare ovvero dalle esperienze che si vivono sulla propria pelle o attraverso la pelle di quelli che ci stanno vicini. (secondo me).
 
   
jazzyna
jazzyna il 28/05/05 alle 18:00 via WEB
come figlia, sorella, e zia mi sento di dissentire lupopezzato. non so se tu hai figli ma avrai sicuramente nipoti o amici con bambini piccoli. osservali. troverai da subito (e per subito intendo appena nati) il bambino lagnoso che si sveglia sempre piangendo come se lo stessero pelando vivo e quello che si sveglia con un sorriso spettacolare..vuoi dirmi che ha già subito delle influenze? osservali in una nursery..è la stessa cosa. vedi subito il neonato nervoso e quello placido e tranquillo come un papa. queste per lo meno sono le mie esperienze , è chiaro.
 
     
lupopezzato
lupopezzato il 29/05/05 alle 18:29 via WEB
ciao jazzyna, io non credo all'essere ma al divenire e penso che il pianto di un bambino nei primissimi giorni e nel primo mese di vita dipenda solo da fatti fisici ma non caratteriali. dopo dipende dall'educazione ovvero da come lui va ad impattare con il mondo e da come il mondo va ad impattare con lui.. molto probabilmente il suo comportamento dipende molto anche dalla tranquillità e dalla serenità che ha vissuto nel grembo materno.. no, non credo che si nasca nervosi o tranquilli perchè abbiamo già un carattere.. il colore dei capelli e degli occhi possiamo ereditarlo ma il carattere non lo ereditiamo ma ce lo formano e ce lo formiamo.. sicuramente potrebbe darsi che il fumo del genitore o l'alcool o gli stati d'ansia si riflettano sul bimbo quando è ancora nel grembo materno e si tramutano in disagi fisici ma non caratteriali.. un bambino appena nato è secondo me come un hard disk vergine. [hai visto? non sono poi così antipatico :o)]
 
     
VegaLyrae
VegaLyrae il 29/05/05 alle 19:27 via WEB
Non credo che un bambino appena nato sia come un hard disk vergine. E' vero che il pianto nei primi mesi dipende esclusivamente da fattori fisici e necessità fisiologiche e che non esiste nè consapevolezza di sè nè coscienza o autocoscienza ma il carattere che ognuno di noi sviluppa non dipende solo dalle esperienze e fattori esterni. Altrimenti a parità di genitori, ambienti frequentati, amicizie ecc, due fratelli dovrebbero avere lo stesso carattere e questo non è mai vero. Le esperienze e l'ambiente esterno sono fondamentali, ma vanno a "plasmare" un substrato che è dentro di noi, che non so bene in cosa consista perchè a tutt'oggi credo sia ancora difficile da definire scientificamente. La biochimica del nostro cervello ha sicuramente delle componenti erediatie che contribuiscono a rendere più o meno aggressiva, o conciliante, o ottimista o pessimista o solare o tendente alla depressione una persona. Certo, questa componente da sola non basta e le esperienze che la vita ci offre probabilmente contano di più di quella che è la base da cui partiamo; sicuramente il nostro è un cammino in divenire in cui si verificano continui cambiamenti dentro di noi, ma non mi sento di condividere il fatto che siamo un hard disk vergine. O se lo siamo ognuno di noi ha un hard disk diverso con una diversa RAM diversi Gb di memoria ecc ecc (non farmi entrare nelle caratteristiche in un hard disk che non me ne intendo ;o) )
 
     
lupopezzato
lupopezzato il 29/05/05 alle 20:58 via WEB
Scusaci Lilith se facciamo commenti lunghi e approfittiamo della tua ospitalità.. però se ci offrissi anche qualcosa di fresco non faresti male.. eheh.. dunque scienziata, anche tu mi fai l'esempio di due fratelli che nascono e vivono nella stessa famiglia.. ok, accetto la sfida. addirittura ti concedo che siano due gemelli e quindi, APPARENTEMENTE, nella stessa identica condizione.. invece no. intanto i 5 sensi sono le porte che fanno arrivare le informazioni, emozioni, sensazioni all'HD vergine.. ed i due gemelli guardano da angolazioni diverse, ascoltano da posizioni diverse, mangiano in momenti diversi, frequentano braccia diverse.. mia cara scienziata 36 gradi è temperatura normale, 37 gradi è febbre.. appena un grado e cambiano tante cose.. pensi che sia poco? prova a pensare quando quei due gemellini saranno seduti a terra, di fronte, l'uno all'altro e fra di loro una caramella, una sola.. si svilupperanno mille possibili situazioni diverse e reazioni diverse. la prima volta e ci sarà uno che, casualmente, vincerà ed un altro che casualmente perderà.. la seconda volta, invece, non sarà più casuale.. ci sarà un elemento nuovo. l'esperienza. e così via. la prima volta può darsi che vincerà il più forte (perchè la forza è un fatto fisico e non caratteriale) oppure vincerà il più svelto (perchè la sveltezza è un fatto fisico e non caratteriale).. la seconda volta potrebbe vincere il più debole perchè l'esperienza della prima volta lo renderà più scaltro.. e così via.. io non ho figli ma posso dirvi che ho un cane e so che i cani quando stanno a terra.. sembra che dormano e invece seguono ogni nostro movimento.. ci studiano, ci osservano, ci imparano e ci sputtanano.. così fanno anche i bambini piccoli.. sono spugne vuote appena nati.. ma hanno fame d'imparare e di capire.. non solo di latte... è mezz'ora che parlo e non si è visto nemmeno un bicchier d'acqua.. qua dentro non ci vengo più.. poi dici la differenza fra bresciani e napoletani.. tzè.. un bacio và. :o)
 
     
lilith_0404
lilith_0404 il 29/05/05 alle 21:26 via WEB
non scusarti Gigi per i commenti lunghi: non mi fa altro che piacere vedere che la discussione si sviluppa, e mi piace tanto stare a leggere i ragionamenti che sviluppate che mi dimentico di aggiungere dei commenti miei. Detto questo, prima porto succhi di frutta e gelato per tutti, poi aggiungo una mia considerazione:credo anche io che una base di diversità sia congenita: il fatto elementare di nascere sani o con qualche tipo di patologia, cosi come avere sensi più sviluppati, un miglior udito o una maggior capacità di percepire odori o una vista meno buona sono differenze di base innegabili ed evidenti a tutti, così come sono innegabili le differenze biochimiche di cui parla Vega. Ma date le caratteristiche di base, cio’ che da queste se ne ricava é frutto dell’educazione e dei condizionamenti dell’esperienza e dell’ambiente. Però credo che abbia anche ragione Lupopezzato quando afferma che i condizionamenti cominciano già nel grembo materno: non é un mistero che stati di tensione e forti traumi emotivi possono pregiudicare una gravidanza, e a maggior ragione possono influire sullo sviluppo del feto che con la madre vive in condizione di totale simbiosi.
 
     
lupopezzato
lupopezzato il 29/05/05 alle 21:45 via WEB
.. eheheh, Lilith ha dato ragione a me.. vegaaa tiè!.. eheheh...
 
     
VegaLyrae
VegaLyrae il 29/05/05 alle 22:01 via WEB
naaaa-na-na, non ha dato ragione a te al 100%. Ci ha dato ragione fifty fifty ehehehehe E non mangiarti tutto il gelato tu!! facciamo a metà anche di quello, dai!?! ;-))
 
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