Creato da lilith_0404 il 20/02/2005

A Room of One's Own

This is my letter to the world, That never wrote to me, The simple news that Nature told, With tender majesty. Her message is committed To hands I cannot see; For love of her, sweet countrymen, Judge tenderly of me!

 

 

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L'imprinting

Post n°51 pubblicato il 07 Luglio 2005 da lilith_0404

Nel 1935 Konrad Lorenz in un famoso saggio descrisse quello che nel regno animale é conosciuto con il nome di imprinting:  quel momento critico in cui il piccolo impara a riconoscere le caratteristiche della propria specie.

Nell’arco temporale in cui si verifica l’imprinting è come se il cervello mettesse in atto un naturale meccanismo di selezione, una sorta di bilanciamento tra le informazioni che vanno memorizzate e fissate per sempre, perché indispensabili alla sopravvivenza e le altre che arrivano dopo e non servono più, visto che il piccolo, superato il periodo critico, dovrebbe aver appreso tutto ciò che gli serve.

Accade qualcosa di simile anche alle persone. Ci sono esperienze vissute negli anni dell'infanzia e dell'adolescenza che condizionano per sempre il modo di rapportarsi agli altri, di vivere le emozioni e i sentimenti, a volte in modo del tutto inconsapevole. Quelle prime esperienze condizionano profondamente il nostro successivo approccio alla vita, modellando le nostre aspettative e fornendoci le chiavi di lettura dei comportamenti dell’altro. Ci danno la forma mentale.

L’imprinting, appunto.

Ho pensato a questa cosa nei giorni scorsi, leggendo la poesia del post.n. 27  di wings.of.fire . L'ultimo verso, dove dice: “Lasciami per potermi avere  ha suscitato in me echi che risalgono a tanti anni fa, ai tempi dell'adolescenza.

A quei tempi avevo una grossa agenda che utilizzavo come diario, vi scrivevo canzoni, brani di prosa, e pensieri, un po' come si fa ora con il blog. Su una delle prime pagine di quell'agenda avevo riportato una canzone che sebbene musicalmente non eccelsa aveva il potere di emozionarmi profondamente, toccando evidentemente a livello inconscio tasti di cui io stessa a livello razionale non ero del tutto consapevole.

A distanza di tanto tempo quella canzone é riaffiorata al livello della coscienza, continuando a darmi emozione: 

Niente di strano se te ne vai,
non mi stupisce quello che fai,
niente di strano se resto qui
senza far niente, tanto è così.
Sei come un cigno che allarga le ali,
sei nata libera, devi volare,
e chiudere a chiave la tua libertà
sarebbe solo un'assurdità.
E' così bello vederti felice
e di rubarti il sorriso non sono capace.
E' nascosto dai rami ma lo senti cantare,
se ti vede è finita, allora fuggirà;
lui non riesce a capire che non vuoi fargli male,
lui capisce soltanto la sua libertà.
Niente di strano se te ne vai,
non mi stupisce quello che fai,
devi sentirlo tu, dentro di te,
quando è il momento di stare con me.
E fino a quel giorno ti devo aspettare,
sei nata libera, puoi ritornare.
E' nascosto dai rami ma lo senti cantare,
se ti vede è finita, allora fuggirà;
lui non riesce a capire che non vuoi fargli male,
lui capisce soltanto la sua libertà.
E' nascosto dai rami ma lo senti cantare,
se ti vede è finita, allora fuggirà;
lui non riesce a capire che non vuoi fargli male,
lui capisce soltanto la sua libertà.

( Sanremo 1976  Artista: Leano Morelli   Autori: Crippa – Morelli  )

Commenti al Post:
queenfrancy
queenfrancy il 07/07/05 alle 10:18 via WEB
Vuoi ridere? L'anello di re salomone è stato uno dei libri che ho desiderato di più poter leggere da quando ero bambina: nel libro di lettura delle elementari c'era il famoso brano delle paperelle, e avendo visto il riferimento dal libro dal quale era tratto, avevo chiesto a mia madre se poteva comprarmi il libro. Il libro venne acquistato, letto dai miei, e quindi censurato. riportato in libreria e cambiato con quaderni e penne. :-( Ho dovuto aspettare il primo onomastico da sposata, perché mio marito, memore di questo racconto, me lo facesse trovare infiocchettato sul comodino... :-))
 
 
lilith_0404
lilith_0404 il 08/07/05 alle 08:47 via WEB
:-) un regalo molto desiderato al primo onomastico da sposata :) un bell'imprinting :-))
 
skyblus
skyblus il 07/07/05 alle 11:56 via WEB
Sai Anna, ho letto in un libro di R.D.Lanig per quel che riguarda noi esseri umani, che l'imprinting, che a noi viene dato è quello che avviene al momento del concepimento, al momento dell'annidamento dello spermatozoo nell'ovulo....E' il tipo di "accoglienza", o non accoglienza, che noi riceviamo in quel momento che ci da quel bagaglio che poi formerà ciò che noi siamo e come sentiamo la vita....Quello è il momento del nostro imprintig...Cioè con quanto e quale sentimento d'amore e di accoglienza al mondo noi siamo stati concepiti, quando lo siamo stati....Sembra che a differenza degli animali, così come dice Lorenz, che ho letto in diversi suoi scritti, per noi essere umani è indispensabile la componente dell'accoglienza e quindi del sentimento d'amore che poi dovrebbe accompagnarci per tutta la vita....Tant'è, come dice laing, che esiste in noi una memoria, cosidetta pernatale...e che da lì viene quasi tutto di noi...Il resto, la nostra formazione è frutto dell'ambiente che è cosa diversa dal nostro percepire la vita...Vale a dire, se nell'attesa di te, al momento del concepimento, c'è una conaspevolezza di predisposta accoglienza senza riserve, questo da a quell'essere che andrà formandosi il famoso imprinting...Il resto avviene per condizioni sociali e culturali....Tant'è che non per niente siamo diversi e pensiamo diversamente a diverse latitudini per cultura e condizioni sociali....Per quel che mi riguarda la penso tendenzialmente come Laing, anche se riconosco la teoria di Lorenz, ma questa la vedo applicata unicamente al regno animale, del quale è pur vero che apparteniamo anche noi e che per alcuni versi, atteggiamenti o comportamenti abbiamo ancora nelle nostre cellule,..... ma in noi, per eveluzione nostra c'è altro, e abbiamo bisogno d'altro nel nostro persorso nella vita, oltre l'istinto di conservazione...I primari istinti che hanno gli animali per poter sopravvivere...Il nostro mondo, quello interiore, quello che nella nostra evoluzione si è evoluto, è altra cosa molto più complessa.....Ti lascio con queste mie riflesioni, sperando di non averti annoiato, ringraziandoti per avermi dato spunto per confrontarmi...Un caro saluto, rita
 
 
lilith_0404
lilith_0404 il 08/07/05 alle 09:01 via WEB
sono io che ringrazio te per il tuo commento: sono argomenti che mi appassionano, e mi pice leggerne e ragionarne. Pur non avendo letto lo studio che citi, non ho difficoltà a credere che fin dal momento del concepimento avvenga una qualche forma di condizionamento. A questo condizionamento di base si aggiunge però, in modo determinante, il condizionamento delle esperienze emotive che si vivono nei primi anni di vita: come una argilla che finchè é molle può essere modellata, e dallo stesso materiale di partenza puoi ricavare un vaso da esporre al museo o una stoviglia per la tavola di tutti i giorni, cos' le esperienze che viviamo nell'infanzia e nell'adolescenza determinano il modo in cui ci porgeremo alle occasioni che la vita ci presenterà
 
   
skyblus
skyblus il 08/07/05 alle 09:56 via WEB
....Assolutamente sì....Tieni presente, però, certo non secondo me ma secondo Laing, che il condizionamente emotivo forte che determina poi tutto il resto, pare sia proprio quello legato al momento, non tanto del concepimento, quanto al momento dell'accoglienza dell'embrione....(l'imprinting, appunto dell'essere accolti, accettati e quindi investiti del sentimento d'amore che fà il nostro bagaglio interiore)...Dice Laing nel suo vecchio libro pubblicato 1976 "I fatti della vita" :"La nostra prima esperienza emotiva di questo universo avviene in una tromba uterina di un corpo umano femminile........La differenza tra l'essere accolti bene e il non esserlo,tra un ambiente accogliente e un ambiente non accogliente, fa tutta la differenza al mondo..."..... Fa tutta la differenza per noi quando dal quell'ambiente usciamo già con un bagaglio appresso....Che diventa più o meno pesante, poi a secondo anche dei vari e diversi condizionamenti ambientali e culturali di cui noi stessi abbiamo contribuito a creare...e che continuiamo a creare anche in funzione del nostro apporto, condizionato, questo sì, dal nostro primo impatto, primo incontro, prima accoglienza dell'altro a noi...La famosa prima esperienza emotiva (imprinting) in una tromba uterina di un corpo umano femminile...e qui ci sarebbe da aprire tutto un discorso, poi, sul desiderio dell'uomo, inteso come maschio, di tornare all'interno di quella prima esperienza d'accoglienza....Ma è meglio non divagare oltre, rischio, di diventare noisa o peggio ancora saccente....Solo un'ultima cosa se mi permetti: se ne hai la possibilità, prova a leggere qualcosa degli scritti di Laing...Ti cito alcuni titoli di libri che ho di lui ho letto che a me sono piaciuti in particolar modo...: "L'io diviso"...."Follia e normalità nella famiglia"(pesantino ma capisci un marea di cose)..."Nodi" (bello!)..."Mi ami?" (bello) e "I fatti della vita" (interessante)...Un saluto, rita
 
Semfim
Semfim il 07/07/05 alle 15:24 via WEB
Siamo fiumi composti da un lento stillicidio di gocce, sapere il significato d'ognuna è cosa che non c'è data, possiamo solo attendere che alcune ne ritrovino uno nel tempo.
 
 
skyblus
skyblus il 07/07/05 alle 15:32 via WEB
Bhè, quell'uno potresti essere tu, visto ciò che affermi che siamo, no!? :-))
 
   
Semfim
Semfim il 10/07/05 alle 23:31 via WEB
potrei...:))
 
 
lilith_0404
lilith_0404 il 08/07/05 alle 09:04 via WEB
"siamo fiumi composti da un lento stillicidio di gocce" : si, e ogni goccia assume significato dal modo in cui si unisce alle altre per formare il fiume che siamo.. :-)
 
   
Semfim
Semfim il 10/07/05 alle 23:33 via WEB
Più che logico :-)
 
 
Nowadays
Nowadays il 10/07/05 alle 11:31 via WEB
Bellissima frase....
 
   
Semfim
Semfim il 10/07/05 alle 23:32 via WEB
grazie.
 
aranciaamaraa
aranciaamaraa il 09/07/05 alle 15:54 via WEB
"continua a non amarmi perciò//solo così potrò amarti sempre......" finisce così una mia poesia..(se vuoi ...è la 24 nel mio blog)diciamo in fondo cose simili...............un sorriso
 
 
lilith_0404
lilith_0404 il 10/07/05 alle 10:48 via WEB
c'é una leggera differenza... é il senso di libertà di poter scegliere di amare quello che mi preme di sottolineare...
 
hillmad
hillmad il 09/07/05 alle 16:37 via WEB
possiamo passare dall'imprinting o dalla memoria prenatale comunque sia abbiamo sempre la sensazione di un prima dell'amore.. chissà....come pensare sempre a una ferita precedente..... come qualcosa di imperfetto e irraggiungibile a un tempo........
 
 
lilith_0404
lilith_0404 il 10/07/05 alle 10:51 via WEB
si, un prima dove l'amore ancora non c'era, e dove deve trovare motivi per esserci... :)
 
 
nef29
nef29 il 13/07/05 alle 23:35 via WEB
bello questo tuo commento... il senso di un prima... non ci avevo mai pensato... è come si facesse un confronto continuo però... o sbaglio?
 
   
nef29
nef29 il 13/07/05 alle 23:35 via WEB
scusate, era x hillmad
 
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