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A Room of One's Own

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Non solo clandestini

Post n°256 pubblicato il 31 Ottobre 2007 da lilith_0404

L’arrivo di immigrati clandestini finisce talmente spesso in tragedia che l’avvenimento quasi non fa più notizia, tanto si ripete con regolarità. Giornali e televisione ne riportano la notizia, quasi un bollettino di guerra, aggiungendo quotidianamente un nuovo addendo alla somma dei morti.

Eppure, nonostante questo, lentamente ma inesorabilmente le cose stanno cambiando. Lo leggevo nei giorni scorsi, in un  articolo su Ilsole24ore, e lo conferma oggi quello che si legge nel rapporto della Caritas: gli stranieri che arrivano in Italia sono sempre più spesso donne (49,9% del totale), e un terzo degli ingressi sono per ricongiungimento familiare. Un sesto dei nuovi acquirenti di abitazioni sono immigrati, seppure nel segmento più basso del mercato. E i bambini nati in Italia da genitori stranieri sono stati nel 2005 il 10,3% del totale delle nascite.

Casa, famiglia, bambini, significa un progetto di vita che si concretizza, significa stabilità e non precarietà, significa continuità e non provvisorietà, e fa da contraltare a quel venticinque per cento  di stranieri nel numero dei carcerati e nel numero delle denunce per reati penali.

Addirittura nell’articolo de Il sole leggo che il tasso di natalità di cinesi, tunisini e marocchini è sensibilmente più elevato in Italia che nel loro paese d’origine:  una vera e propria scommessa fatta sulla possibilità di costruirsi una vita  nel nostro paese. 

 

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Commenti al Post:
realfreeway
realfreeway il 31/10/07 alle 08:45 via WEB
Quanti numeri! Ci farei un po' di elaborazioni. Ma no, non è questo il posto. Una cosa troppo carina mi è venuta in mente. Un anno fa ero in attesa da un Notaio per un atto (sembra un gioco di parole). Ad un certo punto entra un Cinese con due uomini che gli facevano da scorta. Un attimo di sconcerto in tutti i presenti. Viene fatto rapidamente entrare, saltando la fila. Seppi dopo che nella valigetta che aveva in mano c'erano, tutti in contanti, i soldi per un acquisto immobiliare "importante". Questa cosa mi fece pensare tanto, a tanti risvolti che ha prodotto la presenza di tanti stranieri in Italia, anche a questa reticenza nel voler avere un conto corrente su cui far confluire i soldi necessari per una compravendita da un Notaio. Ancora troppa diffidenza reciproca, forse.
 
TiJean_RM
TiJean_RM il 31/10/07 alle 08:51 via WEB
il futuro (ma un po anche il presente) è una società cosmopolita. se non ci sarà integrazione le cose non andranno mai bene... voglio essere ottimista. speriamo.
 
lakonikos
lakonikos il 31/10/07 alle 10:56 via WEB
I dati che riporti mi piacciono molto, come dici tu, sono un sicuro indice del voler stabilirsi in italia. Però aggiungo che questa non dovrebbe essere l'unica discriminante per farceli apparire " più accettabili": mi sembra assolutamente legittima anche l'aspirazione a rientrare alla loro terra ottenuto un miglioramento economico. Proprio come facevano i nostri emigranti: chi si è rifatto una vita a Broccolino e chi, con i risparmi, ha potuto vivere una vita migliore al rientro. Poi, la mia piccola esperienza personale: ho/ho avuto collaboratori albanesi, egiziani, tunisini, brasiliani, statunitensi, cinesi, cingalesi, rumeni, ucraini, filippini. E il comportamento su quei tre parametri che citavi è molto differente a seconda della nazionalità. Per esempio, gli egiziani e i maghrebini tendono a comportarsi così: si sposano al loro paese, chiedono il ricongiungimento, la moglie concepisce e partorisce in italia e poi rispediscono la famiglia a casa perché preferiscono un'educazione secondo i principi dell'islam e anche perché abbattono i costi in Italia e riescono a risparmiare di più, magari comprando piccoli appartamenti per investimento. E' solo un esempio, magari non probante. Ma è la mia piccola dimostrazione di come le statistiche non sempre tengano conto di tutte le variabili. In questo caso che ho descritto, e che ho visto ripetersi varie volte, i figli sono nati in italia, la famiglia si è costituita qui e il capofamiglia ha comprato casa. Tutto legittimo intendiamoci, ne difendo le scelte, ma non si può parlare di integrazione.
 
swann1000
swann1000 il 31/10/07 alle 18:01 via WEB
Preferisco non pensare ai fenomeni di migrazione e ai nuovi attriti tra nazioni e religioni. Sono troppo piccolo per farvi fronte.Gian.
 
redsharkpa
redsharkpa il 31/10/07 alle 18:14 via WEB
e in realtà è così! il problema si presenta quando in una casa vivono 25persone in uno stato penoso o quando non si crea il nucleo familiare famoso! ed è questo un lato della situazione molto difficile da gestire
 
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