Creato da lilith_0404 il 20/02/2005

A Room of One's Own

This is my letter to the world, That never wrote to me, The simple news that Nature told, With tender majesty. Her message is committed To hands I cannot see; For love of her, sweet countrymen, Judge tenderly of me!

 

 

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L'orto

Post n°263 pubblicato il 18 Novembre 2007 da lilith_0404

I tuoi antenati si rivolteranno nella tomba, mi dice a volte scherzando un amico, di fronte a qualche manifestazione di ignoranza in fatto di giardinaggio e orticultura.

Infatti i miei nonni, sia paterni che materni, erano contadini, ma benché nata in un paese di campagna dove ogni casa aveva l’orto, e molte anche il pollaio, io non mi dovevo occupare né dell’uno né dell’altro: quando ero bambina erano i miei genitori a farlo, ma già anche per loro non era più un lavoro ma quasi un hobby.

Papà in effetti ci si dedicava con passione, e  finché lui è vissuto buona parte della verdura consumata in casa veniva dall’orto che lui coltivava. L’anno in cui morì fu l’ultimo anno in cui quell’orto diede frutti: aveva lasciato il terreno già concimato, e in primavera, quasi un modo per tener vivo il suo ricordo,  vi piantai ogni sorta di semi, dai classici pomodori, fino alla zucca, e poi zucchine, cornetti, piselli, carote, e non ricordo più cos’altro, che crebbero rigogliosi come non mai. Al mattino andavo a vederlo prima di andare in ufficio, la sero andavo a bagnarlo e a raccogliere la verdura che man mano era pronta.

Ricordo che i cornetti, mentre le piantine erano ancora piccole vennero tutte mangiate da qualche insetto, con mio grande disappunto. Ma sebbene mia mamma dicesse che ormai era troppo tardi per ripiantarli, non mi detti per vinta, tolsi le piantine rovinate e misi in terra dei nuovi semi, e quell'anno riuscimmo comunque a mangiare cornetti.

Un esperimento che mi sarebbe piaciuto continuare, ma mio fratello spianò il terreno e al posto dell’orto ricavò un cortile lastricato di porfido e un giardino con il prato in cui l’erba viene periodicamente tagliata dai giardinieri. Da allora tutta la verdura consumata in casa viene dal paese delle buste di plastica di cui parla il post n.32 sul blog di Elioliquido

  

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Commenti al Post:
lupopezzato
lupopezzato il 18/11/07 alle 09:22 via WEB
"ma mio fratello spianò il terreno"... appunto, il maschio dominante! :o))))
 
lilith_0404
lilith_0404 il 18/11/07 alle 09:31 via WEB
:-) no, semplicemente erede...
 
SandaliAlSole
SandaliAlSole il 18/11/07 alle 10:48 via WEB
Quando ci siamo trasferitia vivere qui l'orto è stato il primo sogno che abbiamo realizzato. ci sembrava bellissima l'idea, anche se l'unico posto dove potevamo realizzarlo era davvero un fazzoletto di terra. però per qualche anno ci siamo messi di impegno: zucchine, melanzane, cetrioli, fragole e poi le erbe aromatiche, qualche peperone, qualche pomodoro. ci piaceva anche per le bambine, parlare loro del ritmo del tempo anche attraverso la crescita delle piante nell'orto. poco alla volta, devo dire, che l'entusiasmo ha lasciato spazio alla stanchezza. tornare a casa la sera e ancora dover passare nell'orto per sistemare, pulire, ripulire, bagnare, tagliare, raccogliere e disinfestare confesso che si ha fatto passare la poesia. l'orto, da qualche anno a questa parte, è stato sostituito da una bellissima pianta di fico, e di fianco un alloro. il ritmo delle stagioni ce lo spiegano il ciliegio e le altre piante da frutto. un po' mi vergogno, ma davvero mi sono arresa.
 
 
lilith_0404
lilith_0404 il 18/11/07 alle 11:05 via WEB
quando ero bambina, l'orto che mio papà coltivava era grande, una buona parte veniva tenuta a radicchio, che serviva per i conigli, e c'erano anche diversi alberi da frutto, e mia mamma ci coltivava anche i suoi ' fiori per il cimitero'. Poi su quell'appezzamento mio papà, negli ultimi tempi aveva cominciato a costruire la casa in cui abitiamo ora, e all'orto aveva riservato solo una piccola parte del terreno di un tempo.Quando lui é morto, la casa era ancora in costruzione, e i miei fratelli, che l'hanno avuta in eredità, non hanno ritenuto di riservare all'orto neppure quel poco che papà aveva lasciato...
 
 
elioliquido
elioliquido il 18/11/07 alle 11:49 via WEB
A parte qualche occasionale e raro bagnare, vangare, e raccogliere, la mia presenza nell'orto è percepibile come quella di uno straniero. C'è del resto già chi se ne occupa: i miei, che stanno al piano di sotto, hanno cominciato ad occuparsene da quando sono in pensione, mentre prima se ne occupava mia nonna. Forse dunque così farò anch'io, in futuro, quando avrò a mia completa disposizione le ore attualmente dedicate al lavoro retribuito. E se dovessi a partire da ora, sicuramente ci metterei roba che non necessità di tanta manutenzione, mentre il resto andrei a comprarlo. L'unico peccato, di cui mi rendo conto da tempo (ma non mi do modo di rimediarvi), è che non mi istruisco, e quando un giorno dovesse toccarmi questo mestiere, dovrò cominciare da zero. Il che, del resto, è un po' ciò che hanno fatto anche i miei.
 
   
lilith_0404
lilith_0404 il 20/11/07 alle 13:59 via WEB
quell'anno che mi occupai dell'orto, come sempre mi capita mi dedicai anima e corpo a leggere, studiare e cercare di imparare quello che serviva sapere, con grande sconcerto di mia mamma, che avendo la pratica di una vita non concepiva che potessi apprendere dai libri quello che si doveva fare...
 
MARIONeDAMIEL
MARIONeDAMIEL il 18/11/07 alle 21:59 via WEB
I miei, come tutti qui, avevano un bellissimo orto. L'orto impegna molto, soprattutto d'estate, per chi lo vuole tenere bene. io mi limitavo a bagnare, qualche volta, quando i miei erano via. Se si calcola il tempo che ci vuole e il resto, non credo che economicamente convenga. E poi noi il tempo non lo avremmo proprio. Ma per me è un peccato, davvero un peccato, non sapere piu' cose che tutti i tuoi, fino ai tuoi genitori, hanno saputo fare con le proprie mani nella terra.
 
 
lilith_0404
lilith_0404 il 20/11/07 alle 14:02 via WEB
per mio papà era una passione: era muratore, partiva da casa al mattino alle 6 per andare in cantiere, ma al ritorno prima di entrare in casa a cena faceva il giro dell'orto e controllava i suoi conigli... io non so se avrei avuto la sua costanza, ma certo se la casa fosse stata mia, l'orto non lo avrei eliminato...
 
lakonikos
lakonikos il 19/11/07 alle 00:08 via WEB
Mi sono innamorato di L. quando l'ho vista coltivare l'orto della casa di campagna. E quando mi ha fatto assaggiare il vino della sua vigna. Per me, cittadino, è stato venire a contatto con un mondo quasi esotico.
 
 
lilith_0404
lilith_0404 il 20/11/07 alle 14:06 via WEB
:-)) come in quella canzone di Branduardi :''Curava l'orto di suo padre, e a guardarla lui si fermò... :-))
 
lupopezzato
lupopezzato il 19/11/07 alle 00:48 via WEB
Ho sempre desiderato un orto ed un camino ma non ho un orto e non ho un camino. Però fuori al balcone ho due piante. Un geranio rosso ed una pianta di basilico che adesso è morta. Io continuo ad innaffiarla perchè non si può mai sapere.
 
 
lilith_0404
lilith_0404 il 20/11/07 alle 14:12 via WEB
:-) l'orto non ce l'ho più neppure io, il camino però si...
anche io non butto via le piante che sembrano morte e per un pezzo continuo ad innaffiarle; sono più resistenti di quanto ci immaginiamo, e in questo mi scontro spesso con mia mamma che invece appena le vede un po' sofferenti le butta via:più volte mi é capitato che oltre ogni ragionevole aspettativa abbiano ripreso a germogliare...
 
Beatrix_a.c
Beatrix_a.c il 19/11/07 alle 06:18 via WEB
La memoria di un gesto è come l'arte stessa del giardinaggio: solo coltivandolo fiorisce. Buona giornata a te, Bea
 
 
lilith_0404
lilith_0404 il 20/11/07 alle 14:15 via WEB
:-) la memoria, come l'affetto...
 
realfreeway
realfreeway il 19/11/07 alle 08:37 via WEB
La vicenda in cui degli alberi o un orto che erano stati la passione di una persona nella sua residenza e che diventano ancora più produttivi nella stagione della sua scomparsa mi è capitato di ascoltarla molte volte. Per l'orto, forse, la spiegazione può essere la cura di altre persone come di sicuro sei stata tu a casa tua, ma per gli alberi, casomai con tanti anni improduttivi alle spalle, non me lo riesco proprio a spiegare.
 
 
lilith_0404
lilith_0404 il 20/11/07 alle 14:16 via WEB
...non so se sia stato opera delle mie cure, o il fatto che avesse lui preparato il terreno fin dall'autunno, concimandolo abbondantemente... :-)
 
VegaLyrae
VegaLyrae il 19/11/07 alle 17:25 via WEB
Mi prendo cura delle piante di mia madre solo perchè erano le sue, e cercare di tenerle in vita è un pò come tenere in vita anche lei.
 
 
lilith_0404
lilith_0404 il 20/11/07 alle 14:19 via WEB
:) anche a me sembrava di tenere meglio viva la sua memoria a quel modo , oltre al fatto che in quel periodo avevo una necessità fisica di fare qualcosa di concreto e produttivo, qualcosa che non restasse confinato alla mia testa...
 
marea14
marea14 il 20/11/07 alle 23:36 via WEB
Tu hai spesso la capacità di far riaffiorare tanti ricordi nella mia mente.
Non ho mai amato quell’orto vicino casa che mio padre, ad un certo punto, decise di far fare. Non l’ho mai amato per due motivi. Il primo era perché era troppo grande e richiedeva una quantità enorme di acqua per cui bisognava stare sempre attentissimi al consumo dell’acqua (all’epoca la nostra sorgente serviva anche per gli usi domestici in quanto l’acqua del paese non era ancora arrivata da noi) … ed era dura, d’estate (quando la casa si affollava di noi figli, nipoti e parenti vari), fare i turni per fare il bagno e dover rinunciare al piacere di una doccia all’aperto. Il secondo motivo è che si fermarono (per sempre) i lavori per la costruzione di una piscina perché d’estate l’acqua serviva per l’orto. E poi c’era l’ortolano che mi guardava come si può guardare un marziano perché per lui era inconcepibile mangiare i pomodori verdi: l’insalata doveva essere fatta rigorosamente con pomodori maturi, per cui spesso e volentieri faceva finta di dimenticarsi di raccogliere “i miei pomodori verdi”. Alcuni anni più tardi abbiamo, perciò, tutti accolto, con un grande sospiro di sollievo, la decisione dei miei genitori di non far fare più l’orto.
D’altra parte, per nessuno di noi l’orto è mai stato un hobby. Mio padre dedicava il proprio tempo libero al giardino e non ha mai messo piede nell’orto. Fiori ed alberi sono anche la mia passione.
La decisione di tuo fratello, invece, mi ricorda un episodio avvenuto dopo la morte di mio padre. Poco dopo la sua morte, infatti, ho fatto risistemare il viale che dalla strada conduce alla casa: camionate a camionate di un composto particolare di terra per evitare che si formi il fango quando piove e che le macchine slittino lungo la salita o si impantanino. Negli ultimi anni era stato un po’ abbandonato e ne è venuto fuori un buon lavoro. Il commento di mio fratello è stato: “sì, è bello, ma io l’avrei fatto tutto in cemento … è più comodo per le macchine … magari la prossima volta …”. Non gli ho risposto. L’ho solo guardato per un attimo: il tempo necessario per fulminarlo con lo sguardo. Quella ferita di cemento era impossibile da sopportare … certamente anche mio padre si sarebbe rivoltato nella tomba. Da allora non ha osato più parlare di cemento.
 
 
lilith_0404
lilith_0404 il 23/11/07 alle 17:03 via WEB
:-)) purtroppo i miei fratelli non si lasciano intimidire dalle mie occhiatacce, non hanno voluto sentire le mie obiezioni quando si é trattato di prendere la decisione di eliminare l'orto...
( i pomodori anche a me piacciono non troppo maturi... i pomodori verdi però mi fanno pensare a quel film''Pomodori verdi fritti alla fermata del treno', ricordi che bello era?... :-)
 
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