Creato da lilith_0404 il 20/02/2005

A Room of One's Own

This is my letter to the world, That never wrote to me, The simple news that Nature told, With tender majesty. Her message is committed To hands I cannot see; For love of her, sweet countrymen, Judge tenderly of me!

 

 

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Informatiche evoluzioni (1)

Post n°169 pubblicato il 06 Gennaio 2007 da lilith_0404
 

immagine'Letà é quella giusta', scrive Upmarine nel suo post n.25, aggiungendo il mio nick a quello di altre blogger sufficientemente agée per apprezzare il video musicale inserito nel post. Mentre ascolto la musica rifletto su come il tempo che passa lo misuro anche da come é cambiato il mondo dei computer e dell'informatica applicata non solo al mondo del lavoro ma anche del tempo libero.

Quando cominciai a lavorare, ormai sono passati venticinque anni, nell’ufficio in cui mi impiegai si utilizzavano dei commodore 64 :funzionavano con floppy disk, che alternativamente venivano inseriti nella apposita fessura: prima quello del programma, poi quello degli archivi.

Era un continuo metti e togli dischetti, che ovviamente in questo modo si usuravano rapidamente, e nonostante le copie di salvataggio che si facevano, non era così insolito che un dischetto risultasse danneggiato e non più leggibile, e la copia pure.

Non passarono molti anni che passammo all’olivetti: un bel progresso, ci sembrava, non fosse altro che perché avendo un hard disk, sembrava molto più affidabile. Però di fatto sull’hard disk trovava posto solo il programma, gli archivi continuavano a viaggiare su floppy, anche se quelli piccoli sembravano, a me profana dei misteri informatici, molto più ‘robusti’ e quindi più affidabili di quelli grandi usati in precedenza.

Un giorno, un programmatore, osservando con occhio critico la macchina che secondo il mio punto di vista usavo solo da poco tempo, la giudicò senza tanti complimenti ‘obsoleta’, e ci disse, spassionatamente: ‘a voi, con il vostro lavoro, servirebbe almeno una macchina da 70 mega…’ . A me avrebbe potuto dire che dovevo viaggiare con una macchina dalle ruote quadrate, e avrei capito tanto quanto, ma chi in ufficio si occupava di computer e programmi, esclamò che sicuramente l’amico programmatore aveva un concetto eccessivo della nostra mole di lavoro.

Poi arrivarono i computer collegati in rete, e poi arrivò internet.

(continua)

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Commenti al Post:
falco58dgl
falco58dgl il 07/01/07 alle 01:02 via WEB
L'informatica ha cambiato le nostre vite in modo sostanziale e irreversibile. E' un'affermazione così scontata che mi vergogno un po' a formularla, ma risponde a verità. All'inizio degli anni '80, usavo una macchina da scrivere degli anni '60 (senza alcuna funzione automatica, con l'a capo manuale e il bianchetto per correggere gli errori). Poi mi sono avvicinato ai computer con la stessa diffidenza di un uomo di Neanderthal che incontra una delegazione della nave stellare "Enterprise". Poco a poco, ho preso confidenza con l'elaboratore e, adesso, le uniche cose che scrivo a mano sono alcune pagine di un diario personale vecchio di 20 anni e le firme in calce ai documenti del lavoro (in attesa che introducano la firma elettronica :-) Ciao. Writer.
 
 
lilith_0404
lilith_0404 il 09/01/07 alle 01:06 via WEB
mai saputo usare la macchina da scrivere, nei primi anni di lavoro se dovevo scrivere qualche lettera era letteralmente un 'parto'. Ora con word non c'é problema, aggiusti l'impaginazione finché non é tutto perfetto, ma all'epoca venivano certi obbrobri...:)
 
upmarine
upmarine il 07/01/07 alle 03:22 via WEB
Il computer è per il pensiero quello che per il lavoro manuale è la macchina a vapore. Dovrebbe solo evitare il lavoro ripetitivo e pesante per concedere più tempo libero alla vita. Purtroppo ho dovuto inserire un condizionale. LA realtà ha portato al fallimento di questa opportunità. Abbiamo solo infittito la nostra vita.
(continua)
 
 
lilith_0404
lilith_0404 il 09/01/07 alle 01:19 via WEB
il computer ha reso più facili una serie di attività, ma di pari passo, poiché son diventate più facili é anche aumentato il livello del risultato atteso, e dovuto. Cerco di spiegarmi con un esempio, preso dal mio lavoro e che é anche di attualità: il tfr dei dipendenti: una volta era l'ultimo stipendio moltiplicato gli anni di anzianità. E la tassazione con l'aliquota media del biennio precedente. Oggi :somma delle retribuzioni dell'anno diviso x, meno y, rivaluto z, e la tassazione con aliquota diversificata per il fondo maturato prima e dopo di un anno xy, e la rivalutazione assoggettata ad una aliquota diversa da quella applicata al capitale, e se il dipendente ha aderito ad un fondo integrativo, devono essere dedotte le quote da destinare al fondo... se non ci fossero i computer, sviluppare i calcoli per arrivare su marte sarebbe più rapido ...:)
 
carpediem56maestral0
carpediem56maestral0 il 07/01/07 alle 10:06 via WEB
Sono in parte d'accordo con Up, la nostra vita si infoltisce..però ciò avviene a prescindere dal computer...in compenso internet ha aperto un mondo e noi, novelli Cristoforo Colombo lo stiamo navigando in lungo ed in largo...(facendo alcuni naufragi e prendendo cantonate sulla rotta), ma ricevendone in cambio, stimoli, possibilità infinite, curiosità intellettuali che vengono appagate immediatamente, e persino blog, dove dissertare liberamente in compagnia di chi, a torto o a ragione, ritieniamo affine....Kiss
 
 
lilith_0404
lilith_0404 il 09/01/07 alle 01:25 via WEB
é la parte che più mi piace della rivoluzione copernicana portatata da internet: la possibilità di interagire con una infinità di controparti, senza muoversi da casa. Ciò ha reso iù impersonali alcuni rapporti, con clienti e fornitori per esempio, ma ne ha reso possibili altri che invece prima sarebbero stati impensabili, come questi che si creano qui nei blog...:-)
 
lupopezzato
lupopezzato il 07/01/07 alle 11:05 via WEB
I tuoi post non sono mai banali. Più che un complimento è una riflessione. Tu infatti, ben sapendo che il progresso tecnologico viene continuamente utilizzato dall’individuo, non dici che il compiutèr. Conservo gelosamente le penne con i pennini che utilizzava mio padre a scuola con il calamaio sostituite poi dalla penna biro, innovazione come la radio, il telefono, il frigorifero, la televisione, l’automobile, la playstascion, il bancomat ed anche il compiutèr. La vita più che cambiarcela ce la upgradano vendendoci le nuove funzionalità.
Tornando alla tecnologia di cui parli e ripensando al mitico C64 se mi chiedessero qual è stato l’oggetto tecnologico più importante che ha realizzato l’uomo negli ultimi 100 anni direi che sicuramente non è stato un oggetto ma è stata la miniaturizzazione. In fondo la televisione come il telefono come il compiutèr esistono da una vita. La miniaturizzazione ha consentito di realizzare pile che non fossero mattoni, ha sostituito le valvole con i transistors, ha consentito di mettere una telecamera su un telefonino oppure su un sondino da far entrare nello stomaco di un individuo, ha consentito di mettere su una chiavetta elettronica l’archivio di un intero compiutèr. Il telefonino, inoltre, non è più un telefono ma è un sistema integrato di comunicazione, informazione, servizi. Così come il compiutèr rispetto al vecchio videoterminale.
Internet? Lo sai cosa penso: è la vera democrazia, infatti stanno cercando già d'imbavagliarla e lo faranno purtroppo. Ciao.
 
 
lilith_0404
lilith_0404 il 09/01/07 alle 01:33 via WEB
la miniaturizzazione, dici, ma secondo me questa non sarebbe servita anulla se non ci fosse stata, di pari passo una 'semplificazione' d'uso che ha ne ha reso l'uso accessibile a chiunque, anche senza competenze specifiche: non avrebbe potuto esserci la diffusione di massa che c'é stata se per farli funzionare ci fosse stato bisogno di conoscere linguaggi, o procedure anche solo mediamente complesse. La carta vincente é stato di renderne l'uso così semplice che é sufficiente cliccare su una icona per ottenere che un programma si avvii...
 
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