Creato da atapo il 15/09/2007
Once I was a teacher
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MAHATMA GANDHI
"Vorrei che tutte le culture del mondo
potessero circolare liberamente intorno alla mia casa.
"Ma rifiuto che una sola di queste possa travolgere la mia esistenza."
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Messaggi di Settembre 2007
Sono due giorni che sto pensando perchè
devo
decidere!
Oh amici e viaggiatori che passate di qua per affetto o per caso,
pensatemi e mandatemi un augurio!
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E dovevo uscire: ieri sono tornata al corso di inglese, avevo anche scritto un post su questo ieri sera, ma al momento di pubblicarlo nel pieno del temporale..pof! è sparito tutto, non so perchè. Pazienza, ne riparlerò un'altra volta.
Stamattina è stato peggio: avevo un appuntamento all'ospedale per una visita alle 11, previdente mi sono mossa per prendere l'autobus alle nove e mezza, visto che l'autobus utile c'è ogni 40 minuti e spesso ritarda.
Altrochè ritardo! Ha saltato addirittura la corsa, col traffico in tilt per il maltempo e ho aspettato sotto la pioggia per tre quarti d'ora, sono arrivata tardi all'ospedale, ma non ci hanno fatto nemmeno caso perchè erano TUTTI in ritardo!
Sembra che la pioggia mandi tutti fuori di testa, il traffico già difficile per i molti lavori stradali che ci sono in giro con le prime gocce d'acqua va completamente in tilt perchè aumentano le auto. Viene suggerito di usare i mezzi pubblici, ma i "macchinari" li snobbano perchè dicono che sono inaffidabili e poco puntuali: spesso è proprio l'eccessivo numero di auto, i parcheggi selvaggi, le manovre-pirata che rallentano gli autobus e la spirale perversa continua...
All'ospedale dovrò tornare venerdì prossimo a prendere l'appuntamento per...un'altra operazione: devo togliere un altro neo strano, questa volta sul braccio, anche questa volta URGENTE. Ormai so la strada, per fortuna il reparto di chirurgia plastica non è male, sono tutti gentili, i medici sono allegri e per la maggior parte giovani, finora su di me hanno lavorato bene (è la terza volta che li "incontro") e siamo sempre arrivati in tempo, prima che il problema fosse troppo grave...
Cerco di pensare il meno possibile a tutti questi guai, altrimenti ricado nella tristezza estrema che ogni tanto mi prende. Cerco di trovare qualcosa di piacevole da fare, per distrarmi, scrivere il blog fa parte di questo, come i miei tentativi di aggeggiare tra le immagini, che forse un giorno riuscirò a inserire bene.
Insomma, dopo la visita sono tornata a casa alle 13,30, ma nel pomeriggio non pioveva più e sono uscita di nuovo, a fare un giretto in centro, quelle che chiamo le "libere uscite del venerdì":
una capatina qua e là per le librerie,
una esplorazione in un pugno di strade che non percorro da molto tempo, a vedere cosa c'è di nuovo,
magari un piccolo acquisto per un po' di autogratificazione
o per fare una cena take-away diversa, di solito un po' etnica, cinese , greca o simili...
Ultima novità: è ricomparso il portafoglio del marito, che si era ben nascosto nel fondo della borsa per la piscina!
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...di mettere qualcosa sulle mie vacanze, che so, un bel paesaggio per sospirare un po' di nostalgia!
Invece qui di fianco l'immagine resta misteriosa, si svela solo a chi è volonteroso e la va a cercare cliccando...
Per i pigri, metto un'altra immagine qui, questa spero che si veda subito, anche se piccina.
La Bretagna è davvero suggestiva, è solo un po' troppo frescolina per i miei gusti!
28/9 I miei esperimenti continuano: forse era più bella l'immagine piccina...
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Il martedì, nella Grande Città Turistica in cui vivo, c'è un bellissimo mercato lungo un viale alberato che ha da una parte il fiume e dall'altra un magnifico parco pubblico. Così andare al mercato diventa anche una salutare passeggiata che ossigena i polmoni.
Questa è la validisssssima motivazione che ricordo a mio marito quando sbuffa e dice: "Vai al mercato a fare le spendaccionerie"(lessico familiare dal significato inequivocabile!)
Ora che non lavoro e che...una passeggiata al giorno mi fa bene, unito al fatto che oggi c'è un bellissimo sole e la meteo ha detto che da domani comincerà il vero autunno con freddo e pioggia ...insomma, stamattina era obbligatorio andare al mercato!
Non c'era troppa ressa: soprattutto mancava quasi completamente la generazione 3-18 anni, quella in età scolare per intenderci , e i pochi esemplari presenti odoravano di "forca"(di già, dopo una settimana?!).
Come sempre fra venditori e clienti, residenti e turisti, erano rappresentate tutte le etnie del mondo e questa è la cosa in cui mi piace tanto "immergermi": una forma di uguaglianza tra gli esseri umani (soprattutto di sesso femminile) è senz'altro il farfouiller su una bancarella al mercato. Credo non ci sia bisogno di tradurre questo verbo francese, che ha un suono così simpatico...
Al mercato si può incontrare qualche conoscente: oggi ho incontrato una collega in pensione da quest'anno (regolarmente, però, lei ha già l'età), quindi c'è stata la sosta con chiacchierata. E ci siamo permesse di sparlare e malignare un po'...indovinate di chi e di cosa...
Insomma, un giro al mercato mette allegria.
Qualcuno curioso chiederà: "Acquisti, nulla?"
Mi sono contenuta:
insalatina e pomodori,
il casatiello al banco napoletano,
una borsa di pelle decorata africana, che sognavo da tanto (di solito costano parecchio, ma quella ha la tintura un po' sciupata in un punto e l'ho presa per 3 euro),
un portafoglio nuovo per mio marito col disegnino del suo amato Snoopy.
Non mi sembra di aver spendaccionato troppo...
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Metti che stamattina finalmente hai la visita dal neurologo dell'ASL, prenotata da un mese...
Metti che vuoi farti controllare come mai il tuo piede che ha un disturbo neurologico da cinque anni in questi ultimi mesi ti sembra peggiorato, ti fa male più spesso e ti sembra di affaticarti di più a camminare e di perdere più facilmente l'equilibrio...
Metti che appena prima di questi ultimi mesi nella gamba che sta sopra a quel piede i chirurghi hanno asportato un bel pezzo di ciccia per scongiurare problemi oncologici più gravi alla padrona del tutto...
Quindi pensi "è stress post-operatorio", prolungato a dire il vero, ma tanto ti avevano detto che quel problema neurologico poteva solo peggiorare, con gli anni...
Ora il neurologo, invece di darti pillolette antidolorifiche o di accettare la tua proposta di bagni termali in acque calde e minerali, comincia a farti fare diecimila movimenti ad occhi chiusi e aperti e ti martelletta un po' dappertutto...
...però ti dice solo:"Quando avrà fatto tutti gli esami allora le potrò dire"...
Ed io sono uscita dall'ambulatorio con un pacco così di ricette che richiedono visite, analisi ed esami specialistici e, devo dire la verità, anche con un po' di preoccupazione...
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Già, primo pasticcio informatico, lo dicevo che sono un'imbranata!
Questa mattina dò un'occhiata al blog e...credo di avere le allucinazioni, vedo doppio!
Trovo due volte il box L'ultimo libro che ho letto.
E pensare che ieri sera avevo aggeggiato tanto per mettere un nuovo box Le mie vacanze!
Mah, riproverò...
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La tristezza e la rabbia che ho avuto ieri si sono trascinate anche oggi, ma piano piano smorzandosi, come mi accade spesso, soprattutto se, come oggi, il tempo è andato via via peggiorando (metereopatica?!).
LA CILIEGINA SULLA TORTA ieri è stato che mio marito ha PERSO il portafogli, con vari documenti e 200 euro.
Potrebbe essere anche rintanato in casa, vista la sua abitudine di appoggiarlo dove capita, abbiamo cercato e cercato ma...nulla! Diciamo che abbiamo fatto una bella beneficenza a qualcuno per strada!
Però già stavo male da prima, ero in quei momenti che chiamo "elaborazione del lutto" (chissà se è corretto).
Sabato mattina sono stata ad un incontro del CIDI (associaz. di insegnanti), il gruppo di lingua con cui ho lavorato gli ultimi tre anni per progettare e mettere in comune nuovi percorsi didattici.
Era l'incontro di ripresa dopo le vacanze, ci siamo ritrovati in un bel gruppetto, quasi tutti i vecchi, qualcuno nuovo, tutti pieni di entusiasmo, io ho salutato tutti, ero contenta di rivedere vecchi amici , poi ...mi è caduto addosso come un macigno la consapevolezza che da ora quei bei progetti...non li metterò più in pratica.
Mi sono chiesta "Ma che ci faccio qui?" Lì mi trovavo, in quel momento, tanto bene e tanto male allo stesso tempo. Dovrò parlare personalmente con la coordinatrice del gruppo, per capire se posso ancora ritagliarmi un ruolo, uno spazio, per ricercare, per aggiornare altri, che ne so....
E come cambio di stati d'animo da un giorno all'altro...
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(Oggi voglio stare spento)
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Qualche volta il tempo accelera, accadono cose una dietro l'altra e le ore sembrano correre velocissime.
ho passato tutta la giornata con una mia amica a Bologna, la città dove ho vissuto quasi metà della mia vita, ma di questo magari ne parlerò un'altra volta.
Ieri
finalmente abbiamo comprato il camper nuovo! Cioè, nuovo perchè sostituisce quello vecchio che ormai usiamo da dieci anni e che avevamo comperato già... di una certa età. Lo abbiamo trovato ex-noleggio, cioè quasi nuovo che rientra dopo un anno di noleggi, l'importante è che ci costa 6000 euro in meno del prezzo di listino!
Solo che per accalappiare questa occasione ci siamo sciroppati 100 km all'andata e 100 al ritorno, tutti nel pomeriggio-sera, perchè naturalmente non era proprio dietro casa!
Mi pare però che ne sia valsa la pena: è... come lo avevamo sognato!
ancora assonnata, rispondo al telefono e mi sveglio subito: è la mia dirigente scolastica, è arrivata finalmente la FATIDICA RISPOSTA!
Dopo la visita medico legale sono stata dichiarata "non idonea alla funzione", cioè i miei problemi di salute sono incompatibili col lavoro in classe con i bambini che esigono forze fisiche e "vigilanza attiva", come ha detto uno dei medici che mi aveva visitato.
La dirigente ora mi propone un'attività più leggera (ma non come orario) in biblioteca o in segreteria ("Ci mettiamo d'accordo, è sempre una risorsa per la scuola", dice lei), che io potrò accettare o rifiutare andando in questo caso in pensione anticipata.
Stamattina ho anche incontrato i genitori dell'alunna C., soliti convenevoli e soliti discorsi, di nuovo c'è che i bambini si trovano bene con la nuova maestra e C. avrebbe detto: "Mi sembra che sia la maestra Renata!" Io ne sono stata molto contenta, la vita va avanti ed è bello che non abbiano sentito un grosso strappo, sono felice se la collega lavora in modo simile a me (ero convinta di essere una brava insegnante...lo sarà anche lei). Presto le telefonerò e fisserò per andare a salutare i bambini, non volevo farlo finchè non si fossero abituati alla nuova situazione, ora sono più serena anch'io.
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Io credo che per i prossimi sei mesi, almeno,sarò impegnata a svuotare scaffali : ho cominciato a lavorare nella scuola nel 1969 e...c'è tutto quello che ho accumulato fino ad ora, materiali, ricordi, che ora non mi servirà più.
Una mia amica che è andata in pensione l'anno scorso ha detto che ha buttato via tutto, ma se ne è già pentita.
Io ho cominciato a riguardare, a buttare, ma certe cose...certi ricordi...come si fa...
Oggi ho trovato i progetti Socrates-Comenius, quando sono stata insegnante di francese nella scuola elementare, una delle mie vite precedenti durata nove splendidi anni.
Quanti lavori preparati con i partner delle altre scuole europee, quante splendide persone conosciute, ma soprattutto quanta nostalgia dei viaggi e delle settimane di scambio fatte con le classi quinte, che mi hanno lasciato pacchi di foto con i volti e le voci di tanti ragazzi con cui ho passato momenti così intensi! Per quelle classi il viaggio in Francia a conclusione della quinta e della corrispondenza con i coetanei era davvero un ...esame di maturità, una iniziazione che non vedevano l'ora di affrontare.
Sei ne ho fatti di questi scambi e viaggi, sempre in città diverse, compresa Parigi (il massimo!)
E' da allora che mio marito mi chiama tour operator, tanto per rendere l'idea...
Poi, da un certo momento, una signora Ministra ha deciso che il mio lavoro non serviva più, perchè io insegnavo la lingua sbagliata, che non era l'inglese e tutto quello che avevo costruito in nove anni è stato annullato ed io ho dovuto sloggiare e riciclarmi: forse burnout, senz'altro è stato l'inizio della fine.
Non ho il coraggio di buttare quelle foto, almeno per ora...
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Confesso che è da un pezzo che sto spiando...
Da quando ho voluto curiosare per capire cos'è un BLOG (prima di farne uno io) sto girellando qua e là in incognito per la Community, leggo quelli del giorno, salto tra i loro amici e preferiti, c'è qualcuno che mi attrae di più e allora lo seguo fedelmente nel tempo...
Mi piace seguire le STORIE, la vita degli altri e prima di ritornare dove sono già stata mi chiedo "Cosa gli sarà successo ora? Che avrà fatto?"
Apprezzo, ma mi stufano, i blog più impegnati: se voglio impegnarmi lo faccio in altro modo; mi stancano anche (ho poca pazienza) i blog strapieni di immagini che non finiscono mai di caricarsi.
Pian piano entrerò in contatto con i miei fedelissimi anche solo per mandare un saluto o un messaggio, se riuscirò ad addentrarmi nella tecnologia.
Avrei un desiderio: vorrei trovare blog di insegnanti, per restare nell'atmosfera: colleghi, se ci siete, fatevi vivi!!!
Quando entro qui mi sento come quando, di sera per le strade, mi affascinano le finestre illuminate: non posso fare a meno di sbirciare dentro e dalla luce, dai mobili che intravedo, dalle ombre, dalle voci immagino chi c'è, come sarà la sua vita....
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BUONA SETTIMANA A TUTTI!!!
Qui prima pioveva, ora c'è il sole, il lunedì va migliorando...
Per sorridere un ANEDDOTO:
il mio nipotino più piccolo oggi ha iniziato la prima elementare e ieri scriveva sui quaderni nuovi il suo nome. Dopo tre quaderni ha detto alla mamma:" Non voglio più scrivere il mio nome."
"Va bene, ha detto sua mamma, se sei stanco smetti e finisco io gli altri due ."
"Noo, non sono stanco, ma sugli altri quaderni posso scrivere un altro nome?"
Qualcuno ha voglia di elaborare previsioni sulla sua futura carriera scolastica, visto l'inizio?
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Ieri sera ero alla festa medievale del mio quartiere. Mentre giravo tra la folla, sento: "Maestra!..." Erano i genitori di un mio alunno.
"Maestra, ci è tanto dispiaciuto di non averla più! Come sta ora?"
Non mi aspettavo certo quell'incontro, quasi non mi venivano le parole per rispondere: "Sto...così...Ma come vanno i bambini con la nuova insegnante? Siamo riusciti ad avere una persona di ruolo, che rimarrà tutti e due gli anni."
"Però, dopo tre anni, lasciarci...si erano creati dei legami..."
"Avete ragione, credete, il dispiacere è reciproco, ma non mi sembrava giusto correre il rischio, quasi certezza, di passare un altro anno da una supplenza all'altra: i bambini hanno il diritto di lavorare bene, così avranno un'insegnante giovane, in salute..."
"Ci vedremo qualche volta ?"
"Senz'altro, appena saprò che si sono abituati e hanno ripreso il ritmo giusto, passerò a trovare i bambini. Intanto portate loro i miei saluti"
Poi, per tutto il resto della serata, ho avuto un nodo in gola e tanta tristezza nel cuore.
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Voilà, eccomi qua di nuovo.
Improvvisamente, il blocco della pagina bianca, come agli esami.
Avevo tante cose da dire e ora...da dove comincio?
Magari dal PERCHE': perchè un blog, io che di informatica ci capisco poco e non so nemmeno a cosa servano tutte le possibilità che ci sono indicate ed è probabile che combini qualche pasticcio...
Ho già scritto un altro blog, diciamo "tematico", ma era più semplice. Mi è piaciuto, ma ora non ha più senso perchè in questi giorni la mia vita sta cambiando, devo ricominciare tutto o quasi... Allora, che novità sia! Mi lancio in questa impresa. Se dovessi essere un animale, sarei un gatto: i gatti hanno sette vite, io ora inizio la mia settima vita...o la sesta...o l'ottava....Bisogna che mi decida a contarle, per la mia autobiografia.
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