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Messaggi di Maggio 2015

DA UNA CASA ALL'ALTRA 12

Post n°1228 pubblicato il 28 Maggio 2015 da atapo
 

IL  30  !!!

 

 

Ieri pomeriggio nella strada di fronte alla casa nuova abbiamo visto un cartello del Comune: "divieto di sosta per il 30 maggio, causa operazioni di trasloco richiesto dalla ditta bla...bla..."

Ecco, tutto per noi!
Il 30 è sicuro! Ci riporteranno i mobili e tutto il resto!

Quanto a rientrare in casa noi... sarà da vedere la situazione, può darsi che ci vorranno alcuni giorni per trovare ed aprire gli scatoloni che ci consentano di sopravvivere...ma cercheremo di fare velocemente.
Però non sarà finita: l'interno è abitabile, ma l'esterno è ancora tutto da fare quindi in pratica abiteremo dentro ad un cantiere che proseguirà per alcuni mesi.
In questi giorni non abbiamo fatto altro che sgomberare i residui lasciati da tutti coloro che hanno lavorato finora e pulire... pulire, in modo che le stanze siano "accoglienti" e continueremo anche oggi pomeriggio e tutto domani.
Non so quando tornerò ad avere un po' di tempo (e forse anche il collegamento) per tornare a scrivere qui, sperando di scrivere buone notizie, anzi OTTIME, finalmente, da CASA MIA !!!

 
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IN CAMPER, GIORNO 57

Post n°1227 pubblicato il 23 Maggio 2015 da atapo
 

IL  30  ?

Da diversi giorni l'attività si è fatta frenetica, mio marito dal mattino presto è sempre presente alla casa nuova per incontrare tizio o caio, per verificare questo e quello, per FARE anche ciò che ha deciso di fare da solo. Se non sta lì è in giro per documenti vari o ricerche di materiali, e alla casa nuova ci facevo un salto io qualche volta, visto che non c'era nemmeno il portone, in restauro...
Il Comune ancora tace sul famigerato CAPPOTTO, in fondo la legge gli concede due mesi dalla delibera ed anche proroghe, potrebbe prendersela comoda fino alla fine di giugno... però intanto tutto ciò che si poteva fare all'interno è stato fatto, pur con intoppi, rallentamenti e burocrazie assurde.
Le pareti sono state dipinte e sono soddisfatta dei colori scelti,
pavimenti e mattonelle sono a posto,
il portone restaurato c'è,
le finestre (solo i vetri) sono state montate,
il telefono (con internet) è arrivato,
Il contatore dell'acqua è stato sistemato al posto giusto,
il gas è stato infine attivato, dopo ben quattro tentativi di definire il contratto, con peripezie allucinanti durate alcuni mesi tra call center, sito malfunzionante e disguidi vari,
hanno pure montato la cucina nuova, scoprendo che alcune misure sono sbagliate e che quindi un mobiletto sarà da rifare, ma dopo tutto ciò che stiamo passando questo imprevisto non ci ha sconvolto per niente...
Insomma, a questo punto abbiamo deciso di concordare con la ditta traslochi che tiene in magazzino le nostre cose UNA DATA per farci riportare tutto...
Ah, dimenticavo: dalla ditta ci hanno telefonato per avvertirci che, causa un tizio che ha il cognome molto simile al nostro (solo una lettera differente) e che voleva un certo suo scatolone, sono andati a spostare delle nostre cose. Subito si sono accorti dell' errore, ma intanto nel movimentare hanno rotto il marmo del nostro mobile del bagno, così ce lo rifaranno nuovo. In realtà il nostro nuovo non era, aveva qualche piccola scheggiatura,forse ci guadagneremo... Speriamo che tutto il resto sia a posto.

Torniamo alla fatidica data richiesta: sarà il 30 maggio! Ma attenzione: si è dovuto chiedere molto in anticipo al Comune per quella data il permesso per l'occupazione della strada, che è parecchio stretta, e finora il Comune non ha risposto...

"Nessuna nuova, buona nuova" ci dicono alla ditta: quando avevamo richiesto una data precedente quasi subito ci era stata negata perchè proprio in quel giorno dal Comune (dopo mesi di attesa!) era stato messo il lavoro per il nostro contatore dell'acqua... però finchè non arriva la risposta del tutto tranquilla non sono.
Adesso mi sento in una fase nuova, dopo che ero riuscita con grande difficoltà ad avvicinarmi ad una calma forse rassegnazione, cercando di pensare il meno possibile e di arrivare rapidamente alla sera di ogni giornata: ora sono di nuovo tesa, agitata, passo dall'adagiarmi su questo 30 maggio al non volermi illudere, penso che non sarà facile nemmeno la fase di rientro, che c'è ancora tanto in sospeso, che io sono proprio molto stanca e che non sarà affatto finita...

colori in camera da letto...

...e nella "mia" stanza, quella dove staranno i mobili della mia famiglia d'origine.

 
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IN CAMPER, GIORNO 54

Post n°1226 pubblicato il 20 Maggio 2015 da atapo
 

GLI  INQUILINI

 

 

Dopo quasi due mesi che "abito" in questo cortile-parcheggio condominiale ho identificato abbastanza i miei "vicini di casa" e con l'aiuto della fantasia mi sono fatta qualche idea... Sul portone del palazzo ci sono 14 campanelli, quindi dovrebbero abitarci 14 famiglie o qualcosa del genere...
Parecchi però sono INVISIBILI: conosco solo le loro auto, vicine al mio camper. Ogni mattina, fra le 7 e le 8, con portiere che sbattono e rombi di motore, questi partono per il lavoro (svegliandomi), il parcheggio si svuota fino alla sera quando pian piano si riempie di nuovo, qualcuno esce in fretta dalle auto, spesso carico di pacchetti o borse del PC, sparisce rapidamente nel portone e... buonanotte! Nei fine settimana ho notato che non è molto diverso: invece che al lavoro andranno più o meno a passare le giornate in gita o... dai suoceri!

Qualcuno però si fa vedere un po' più spesso, anzi sentire: ci sono alcuni bambini piccoli nel palazzo che a volte scendono nel cortile insieme alle mamme. Uno, in età da scuola materna, si vede con la sua mamma nel cortile o che parte in auto negli orari più svariati: perchè non è a scuola? Mi chiedo.
Il suo babbo ha un aspetto un po' da boss, la sua mamma è una biondina slavata, io immagino che sia una di quelle donne dell'est europeo che certi maschietti nostrani vanno a cercare per assicurarsi la buona mogliettina tutta casa e famiglia che in Italia non si trova più... Magari è solo la mia fantasia, però l'impressione è quella.
Ci sono altri due fratellini, di circa due e quattro anni: scendono in cortile ognuno col suo triciclo. Immagino la mamma con figli e tricicli dentro l'ascensore... Non passano cinque minuti di vocìo e richiami materni che ecco... il più piccolo piange, strilla.. e continua a strillare ogni due secondi come se qualcuno lo scannasse. L'urlatore, lo chiamo io, perchè piange e urla  spessissimo e a lungo anche quando è in casa, lo si sente e lo si riconosce. Non so il perchè e non mi interessa: non credo che nessuno lo stia torturando, ci sono bambini fatti così. La sua mamma ha lo sguardo stanco e rassegnato di chi gestisce giorno e notte due marmocchi piccoli, di cui uno così esasperante (a volte ha quello sguardo anche mia figlia...)

Qualche adolescente abita nel condominio, si sente schiamazzare dalle finestre aperte nel primo pomeriggio dopo che è tornato da scuola e si è infilato a razzo, affamato, nel portone d'ingresso. Poi sparisce: studia? Passa le ore al computer? Chissà!

C'è un giovane uomo silenziosissimo e un po' misterioso che ho intravisto un giorno su un terrazzo, un altro giorno ad armeggiare col portatile seduto sulle seggioline, di solito regno dei  vecchietti, accanto al mio camper, la terza ed ultima volta a tagliare l'erba nel prato che sta fra il camper e il bosco.

E passiamo ai veri SOVRANI di questo condominio: gli anziani che fanno salotto accanto al camper. Nelle belle giornate accolgono su quelle poltroncine anche i loro amici che vengono da altre case: insomma immagino che di bocca in bocca ormai saremo famosi in tutto il quartiere... C'è una coppia che sta poco seduta, ma è sempre di corsa: escono, vanno, tornano con i pacchetti, sempre a piedi: lui lungo lungo e un po' curvo per l'età, lei rotondetta e piccina deve fare tre passi per ognuno di quelli del marito, se vuole stargli accanto. 
Invece un'altra coppia va poco lontano, preferiscono di gran lunga lo spazio protettivo del cortile e gironzolano o passano ore seduti a far nulla e a chiacchierare. Lei scende anche al mattino presto in pigiama con la tazza del caffè tra le mani se c'è in giro qualcosa di interessante, per esempio quando veniva sistemata una tettoia, oppure in tuta e scarpe da trekking che sembra debba salire su monte Morello, invece il suo lungo tragitto è dal portone di casa alla poltroncina in cui siede, non mette nemmeno piede sul prato o nel bosco. Il marito, che io chiamo "l'uomo senza collo" perchè non ho mai visto uno così tozzo e sgraziato che pare un grosso orso, come sua moglie è votato alle chiacchiere e allo stare a guardare e commentare tutto ciò che succede: chi lavora ogni tanto a quella famosa tettoia è continuamente sotto l'occhio indagatore di questi ed altri loro amici e deve sorbirsi commenti e consigli. C'è un altro vecchietto particolare: ha uno sguardo quasi folle ed è sempre a brontolare per qualcosa, ti guarda come se gli avessi fatto un'offesa e stesse per tirarti un cazzotto, all'inizio mi faceva un po' paura, ma dicono che in fondo è innocuo, solo un rompiscatole... speriamo!

Il fratello della nostra benefattrice è pure lui uno strano personaggio: porta sempre il borsello a tracolla anche quando siede per ore sulle poltroncine con gli altri, porta sempre gli occhiali con le lenti oscurate montate sopra le altre e tenute sollevate e orizzontali: pare viaggi col radar! Ma la cosa più singolare è che... è un grande chiacchierone! I suoi tentativi di attaccar bottone con tutti, su qualsiasi argomento, in ogni momento, sono ossessivi: se riesce a bloccarti a liberarsi ce ne vuole! Lui ha le chiavi del garage, che a quanto pare condivide con la sorella, quindi entra quando vuole e spesso me lo sono visto arrivare a prendere qualcosa mentre ero al pc: naturalmente ha allungato gli occhi e ne ha approfittato per raccontarmi che andò in pensione anche perchè non aveva voglia di imparare queste nuove diavolerie, però adesso... gli piacerebbe... A me un po' preoccupa questo fatto che possa entrare così all'improvviso nel garage, visto che noi lì facciamo anche la doccia... d'altra parte è casa sua... Il fatto che sia tanto chiacchierone mi ha fatto pensare che sembra quasi una donna... e allora ho riso quando finalmente ho visto sua moglie: è tutta il contrario di lui, nell'aspetto fisico di femminile ha proprio poco, ho dovuto guardarla bene per scoprire un piccolo accenno di femminilità, veste in modo molto maschile, anche la voce pare di un uomo. Lei non scende mai nel "salotto" condominiale... Insomma, una coppia che pare... invertita. In ogni caso è molto particolare! 

E, dulcis in fundo, vi presento la nostra benefattrice. Come ho già accennato, ha qualche anno più di noi, è una "signorina" molto devota e religiosa,è una delle nostre conoscenze parrocchiali. Altissima, ha i capelli castani quasi rossi che porta lisci a media lunghezza, sempre con la stessa pettinatura e mai con un capello fuori posto: il suo essere ordinatissima (ne ho già parlato...) si rivela anche nei capelli. Solo una volta, in tutti questi anni, l'abbiamo vista con un po' di riccioli e un ciuffo sbarazzino,allora io e mio marito commentammo tra noi: - Che abbia finalmente trovato un uomo? Che sia innamorata?- Ma durò pochissimo. Lei dice che non ha trovato nessuno che l'abbia fatta innamorare, ma a noi pare sia un po' difficile di gusti e un po' rigida. Ora si dedica ad associazioni di beneficenza, è crocerossina, in parrocchia collabora all'amministrazione e ha vari impegni simili. In questi due mesi è partita più volte per qualche giorno: vacanza, diceva. Sì, dalle suore di un paese vicino dove dice di trovarsi tanto bene, poi in pellegrinaggio a Loreto... Quando torna monopolizza la lavatrice per giorni, ci ha spiegato che lava tutto ciò che ha tenuto in valigia anche se non l'ha usato. Abbiamo scoperto inoltre che uno dei suoi impegni è quello di lavare e stirare tovaglie, paramenti e tuniche della nostra parrocchia e non so di chi altri... Ecco perchè possiede una lavatrice enorme e così spesso in funzione! Se ci aggiungiamo i giorni di pioggia in cui il bucato non si asciuga... i tempi e i modi per lavare le nostre quattro cose che usiamo in camper diventano un complicato gioco di incastri!
Ma in fondo dobbiamo solo esserle grati per questa sua disponibilità, che ci alleggerisce non poco questo periodo così difficile e scomodo!
Così vi ho presentato un poco il teatrino di questo condominio: a volte simpatico, a volte opprimente,

senz'altro una parentesi nella mia vita che, in tutta sincerità, spero proprio di chiudere al più presto!

 
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DA UNA CASA ALL'ALTRA 11

Post n°1225 pubblicato il 15 Maggio 2015 da atapo
 
Tag: memoria

COSA FARO'

 

 

In questa giornata disastrosa per i metereopatici, mentre si alternano sole cocente, frustate di vento gelido, acquazzoni,
ogni progetto di "fuggire" per qualche ora dal camper è meglio cancellarlo per non correre il rischio di rientrare zuppa di acqua e dover poi tenere gli abiti inumiditi a lungo in camper o in garage,
mentre mio marito alla casa nuova è super impegnato a sistemare la ringhiera della scala (finalmente completa dopo che i pezzi arrivavano a rate), perchè come la monta lui non lo sa fare nessuno... ed io tremo perchè ieri ho provato personalmente quanto siano pesanti i pezzi ed ora pavento uno di quei suoi mal di schiena che aggiungerebbero disastro a disastro,
io qui, irritata dal ticchettio della pioggia e dallo scroscio dei temporali, riordino un poco, guardo il copione, cazzeggio qua e là come si suol dire... e penso.
Immagino il ritorno dei mobili nelle stanze da ieri già colorate, il nostro rientro finalmente... senza illudermi troppo perchè niente ancora è stato fissato, visto che di incompiuto ce n'è ancora molto.
Penso che, svuotati gli scatoloni essenziali, il prima possibile farò una cosa...
Quei vecchi diari della mia adolescenza, riposti in una scatola insieme ad una cassettina che mio marito aveva costruito col traforo nella quale tenevo le lettere che ci eravamo scritti da fidanzati, di cui avevo perso le tracce poco prima del 2000, quando i muratori avevano lavorato anche nella soffitta ed era nella soffitta che io li avevo messi per andarli a rileggere talvolta lassù tutta sola... mentre preparavamo gli scatoloni per il trasloco dicevo: -Ora che dobbiamo svuotare tutto vedrai che salteranno fuori, se esistono ancora... se non li hanno buttati o portati via quella volta i muratori.-
Mio marito quando aveva cominciato a rovistare nelle sue attrezzature in soffitta per impacchettarle aveva spostato, cercato, ma non aveva trovato niente ed io ormai ero rassegnata a questa perdita definitiva e dolorosa.
Io svuotavo gli armadi nelle stanze, lasciando di solito a lui il compito di spostarmi o abbassarmi ciò che si trovava nei ripiani altissimi, ai quali arrivo a stento anche salendo sulla scala. Un giorno in cui era al lavoro nella parte più alta dell'armadio in camera nostra, dopo aver preso coperte e piumini, dietro a questi tastando con la mano ha sentito qualcosa d'altro... è riuscito ad afferrare...
-Che roba è questa scatola?-
Io l'ho riconosciuta immediatamente e ho gridato: -I diari!!! Le lettere!!!-
Quasi ci siamo commossi entrambi, ma erano giorni convulsi di fretta esagerata, non c'era tempo di gustare la gioia di questo ritrovamento, l'importante è sapere che non sono perduti! Li avevamo avuti così vicini per tutti questi anni, anche se proprio in fondo all'armadio in una posizione inarrivabile!
Resta il mistero di come siano finiti lassù: li avevo spostati io quando i muratori cominciavano a bazzicare la soffitta, poi me ne ero dimenticata? Li aveva spostati mio marito per lo stesso motivo, visto che io non sarei mai arrivata a riporli così in alto, e pure lui se ne era dimenticato? Anche quella volta coi lavori che scombussolavano la casa una scatola di diari e lettere non era la nostra prima preoccupazione...
In questi giorni penso che senz'altro sarà una delle prime cose che farò, appena svuotati gli scatoloni: immagino quando con calma finalmente la aprirò quella scatola e mi prenderò tutto il tempo necessario per rileggere, per ricordare, per provare nostalgia, per ritrovare la mia giovinezza, per emozionarmi...

 
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IN CAMPER, GIORNO 47

Post n°1224 pubblicato il 13 Maggio 2015 da atapo
 

POMERIGGIO DI SORPRESE

Le sorprese in questione non riguardano, purtroppo, i lavori eterni nella casa nuova o la soluzione di ingarbugliate questioni burocratiche relative alla medesima.
Bisogna accontentarsi: qualche ora piacevole per qualcosa di positivamente imprevisto... è da tenere da conto in queste giornate!
"Une minute de paix c'est bonne à prendre", diceva giustamente un personaggio del mio ultimo spettacolo...
E' accaduto lunedì. Nel tardo pomeriggio in una libreria del centro di Firenze ci sarebbe stata la presentazione di un romanzo scritto da questa blogger, che fa parte dell'elenco dei miei blog amici e avevo pensato di andarci per conoscerla finalmente dal vero.

Dopo pranzo, appena finito di lavare i piatti, apro la community di Libero e trovo un messaggio sotto un mio vecchio post... ecco la prima sorpresa! Raccontavo la bella esperienza dello scambio di una classe a DunKerque nel 1998 ed ora mi scrive proprio uno di quegli alunni, confermando i bei ricordi con parole che mi emozionano... dopo tanti anni! Chissà come mai è capitato su quella lontana pagina del mio blog?

Passo a Facebook..."l'uomo della notte, o delle zanzare" (vedi post del compleanno) mi ha appena mandato un messaggio, dice che la mostra FloraCascine oggi è ad entrata gratuita perchè è l'ultimo giorno e chiude alle 18,30. Questa mostra nel più grande parco di Firenze è stata molto chiacchierata in città: presenta un sacco di piante, di installazioni floreali, di ricostruzioni di ambienti arborei del pianeta, una meraviglia unica nel suo genere, ma il biglietto d'ingresso era a 20 euro e questo aveva scoraggiato molti (me per prima) cosicchè pare sia stato un fiasco...
Le ultime ore gratis... una tentazione... così ci vado in fretta. Anche l'amico ne ha approfittato e ci gustiamo i padiglioni ancora aperti, perchè ormai tutto è in smobilitazione, ma visto che non paghiamo nulla siamo contenti lo stesso. E' bello passeggiare tra il verde, i colori e soprattutto i profumi dei fiori che ormai iniziano ad appassire, dato che la giornata è di un caldo feroce...

 

 

Mi innamoro letteralmente di un fitto pergolato fatto con piante di limone, dal delicato e inebriante profumo di zagara: ci sono poltroncine di ferro... ecco, resterei lì fino all'ora di chiusura...

L'amico ride e dice che così ci verrà qualche ispirazione per il prossimo raccontino di 400 battute nel gruppo di cui entrambi facciamo parte su Facebook.
Ma i guardiani, ben prima delle 18,30, ci sollecitano all'uscita perchè le ruspe e i camion stanno per sgomberare tutto...

Fuori penso che farei in tempo ad andare in centro alla presentazione del libro, tanto qui a Firenze è di regola che le manifestazioni comincino sempre in ritardo! Infatti l'incontro è ancora in pieno svolgimento, il pubblico non è numeroso perchè non si tratta certo di un best-seller... alla fine c'è il momento degli autografi ed io mi presento all'autrice come amica di blog, ci riconosciamo e... altra sorpresa! Scopriamo qualcosa di insospettato: lei viene da Bologna, abita nel mio quartiere di nascita, abbiamo in comune molti luoghi e, udite udite, anche delle amicizie! Certo è più giovane di me, ma questo gemellaggio ci fa iniziare una conversazione sul nostro passato comune e sul nostro presente e... non si finirebbe più! A malincuore ci salutiamo perchè lei deve riprendere il treno del ritorno, ma promette di portare i miei saluti agli amici comuni. Un tuffo nel mio passato, nel fondo della mia storia e della mia... geografia personale!

Ho il cuore leggero e profumato di zagara mentre ritorno al garage per la cena... e dopo cena, rientrando nel camper, l'ultima sorpresa: nel bosco dietro al camper ecco le lucciole! Si resta un attimo senza fiato a frugare con gli occhi nel buio più profondo e silenzioso della serata calda per scoprire quante ce ne sono: ancora una sensazione di pace, di meraviglia e di infanzie lontane...

 
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IN CAMPER, GIORNO 43

Post n°1223 pubblicato il 09 Maggio 2015 da atapo
 
Tag: cronaca

COMPLEANNO  UNICO (spero)

 

 

Come si passa il compleanno in un camper (e non per libera scelta?)
Semplice: restando nel camper il meno possibile.
Non è andata male in fondo e ci sono i presupposti per ricordare a lungo il compleanno n.64.
Ieri la sveglia mi è arrivata alle 7 con un sms: nel camper il cellulare non lo posso tenere "in un'altra stanza"! Erano gli auguri di mio fratello, so che a quell'ora esce per il lavoro e per non correre il rischio di dimenticarsi...
Un bel regalo me l'hanno fatto le formiche: sì, avete capito bene. Da alcuni giorni eravamo invasi dalle formiche, alcune temerarie salivano fino nel mio letto alla notte, avevo dovuto fare grandi manovre per salvare certe  provviste che so per esperienza essere molto gradite. Avevo usato il mio sistema di lasciare qualche formica morta bene in vista lungo i loro percorsi, di solito è un dissuasore, unendo anche qualche spruzzata di prodotto apposito lungo il perimetro esterno del camper, ma pareva non servisse molto. Infine, da ieri mattina... sparite!
Ho trovato già al mattino presto tanti messaggi su facebook, la gioia di risentire qualcuno che da tempo immemorabile taceva, la sorpresa dell'amico che manda gli auguri alle 2 di notte, io lo ringrazio chiamandolo "uomo della notte" e lui mi risponde "no, uomo tormentato dalle zanzare".
Qualche notizia positiva sulla casa nuova ha rafforzato il buonumore: è arrivato finalmente il collegamento telefonico, forse (solo forse, meglio non illudersi) il pasticcio dell'apertura del gas lunedì farà un passo avanti, l'abbiamo saputo proprio ieri. Il falegname ci sta restaurando la bella porta e ieri mattina siamo andati in un negozio a cercare la maniglia nuova: ne abbiamo trovate due che ci piacciono, la scelta definitiva sarà dopo il parere del falegname sulla facilità di montaggio e sulla funzionalità. A questo punto mio marito, per non smentirsi mai, ha proposto:-Potremmo andare a cercarne anche in altri negozi...-
Sguardo allibito del falegname, io ho minacciato: -Ma sei matto? Due non bastano? Con tutti i casini che abbiamo vuoi proprio complicare ancora di più! O l'una o l'altra, mi rifiuto di andare oltre!!!-

Lunedì dovrebbero anche iniziare a tinteggiare le stanze, dopo l'ennesimo rinvio.

Al pomeriggio mio marito aveva impegni tra casa e parrocchia, io sono andata a fare una passeggiata in centro. E chi trovo nel bus (stavolta in orario)? Proprio l'amico della notte (o delle zanzare)! Da un pezzo non ci incontravamo anche se abitiamo vicini, del resto lui, pensionato single, ha orari spesso serali e notturni ben diversi dai miei. Andava al cinema, di cui è appassionatissimo, è una persona molto piacevole che trasmette sempre positività e ottimismo, oggi avrebbe pubblicato il suo commento al nuovo film visto, come fa spesso...
Io invece mi sono regalata un gelato al Mercato Centrale, con una vaniglia talmente buona che non ricordo di averne mangiate così da un pezzo. Al Mercato Centrale ora c'è la zona della ristorazione, con cibi tipici italiani, ed è sfruttato soprattutto dai turisti, si mangia davvero bene, anche se i prezzi non sono molto economici ne vale la pena. Lì ho comprato qualche pezzo di pizza al taglio, da portare in camper per cena: hanno un impasto squisito, come il pomodoro, la mozzarella invece non è all'altezza, ma mi accontento.

E in centro ha squillato il cellulare... ed ecco cantata al telefono tutta "Tanti auguri a te" da Martino! Che bella sorpresa! Lui ha aggiunto subito che c'era anche Damiano lì vicino, quindi gli auguri erano naturalmente condivisi... Che buffo ascoltarlo cantare nel traffico delle strade intorno alla stazione!

Dopo cena a teatro: il nuovo spettacolo di Anna Meacci, "Ma il Che gioca nel Brasile?", pare una cosa comica, ma ridendo e scherzando parla di libertà, democrazia e dittature... Io ero in prima fila e dopo lo spettacolo un saluto e un abbraccio alla mia maestra non me lo sono fatto mancare! Ed ero anche riuscita a vestirmi quasi "da sera", frugando ben bene e abbinando i pezzi del mio misero guardaroba da camper.
Ieri sera, devo confessarlo, ero quasi felice!

 
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LE FOTO

Post n°1222 pubblicato il 07 Maggio 2015 da atapo
 
Tag: teatro

A TROIA,  SUL PALCOSCENICO

Avevo detto che nel prossimo post avrei scritto qualcosa di più piacevole...

Beh, non ho ancora molti argomenti del genere da trattare, ho solo... le foto  dello spettacolo "La guerre de Troie n'aura pas lieu" e ne pubblico alcune, più che altro per la scenografia che era molto suggestiva...


L'inizio... immaginate il rumore delle onde del mare come colonna sonora...


la bellissima Elena si fa ammirare

 

duello verbale tra Paride e il poeta Demokos


scena di gruppo


le porte della guerra vengono aperte: la guerra si farà!


piccolo sirtaki finale improvvisato insieme al regista

E grazie a mio marito fotografo che stavolta è stato più bravo del solito!

 
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IN CAMPER, GIORNO 38

Post n°1221 pubblicato il 04 Maggio 2015 da atapo
 

AGGIORNAMENTI

Il mese di aprile si è concluso come peggio non si poteva: il 30 è stata una vera giornata di M###A!
Avevo progetti tranquilli per quel giorno, non c'erano impegni pressanti... ma è cambiato subito dalle 8,30 con la telefonata di mia figlia: Diletta si era svegliata con la febbre alta, non avevano trovato baby sitter, i genitori ultimamente hanno preso permessi su permessi per i malanni di stagione che a scacchiera hanno colpito tutti e tre i pargoli... se io avessi potuto...
Così, dopo preparativi super veloci eccomi sistemata con Diletta fino alle 13,30. Quando sono malati io sto sempre un po' in apprensione, è una grossa responsabilità. Lei comunque era tranquilla e giocava volentieri, peccato che nel prenderla in braccio mi sia tornato il male da periartrite alla spalla sinistra che spesso mi tormenta da quando siamo in camper, soprattutto nelle giornate umide. Infatti il tempo era freddo, ventoso, col sole alternato a nuvoloni gonfi di pioggia...
Nel pomeriggio la malasorte si è scatenata: in tutto ciò che mio marito stava trattando relativo alla casa nuova non c'era nulla, dico NULLA, che funzionasse per il verso giusto: le finestre (da cui dipende in gran parte il nostro rientro) tarderanno di almeno una settimana oltre la data prevista, dopo vari reclami ancora non ci sono ancora tutti i pezzi giusti per la ringhiera, mio marito scalpita e vuole fissare il ritorno dei mobili per il 20 maggio (c'è un margine minimo dal montaggio delle finestre, ma se rimandassero ancora?): comunque, visto che ci sono problemi ancora in alto mare per l'allacciamento del gas (non è chiaro se dovuti a guasti sul sistema informatico del fornitore o alle solite indicazioni contraddittorie avute tra uffici e call-center) può darsi che i mobili entreranno nella nuova casa, ma NOI NO e resteremo ancora in camper! Manca anche la cucina nuova e lui non aveva ancora telefonato per sapere se almeno quella arrivava o se ci fossero problemi anche lì.
-Ma cosa vuoi fissare!-gli ho gridato -Se qui non funziona ancora niente!-
E me ne sono andata a fare un giro in centro e a fare la spesa. Anche i bus erano in congiura: all'andata me ne è toccato uno dopo due corse saltate, pieno come un carro merci, al ritorno ho dovuto aspettare 70 minuti perchè nell'unico passato in quel frattempo non si riusciva nemmeno a salire. (Sono gli unici momenti in cui rimpiango di non avere la patente) Cosa fosse successo non era chiaro: gli autisti parlavano genericamente di traffico, forse il fatto che stesse per iniziare a Firenze la notte bianca c'entrava qualcosa... e portava il pomeriggio nero dei trasporti pubblici!

Rientrata esausta nel camper LUI mi ha informata dell'arrivo di alcune mail riguardanti l'eredità dei suoceri, con nuove pretese e farneticazioni da parte del solito cognato... il che non ha alleggerito l'atmosfera!

Mentre mi raccontava questo, mi sono accorta che la spia del frigo del camper lampeggiava: finito il gas, bombola vuota! C'era il primo maggio, poi sabato, poi domenica... forse i distributori chiusi... e il rischio di arrivare a lunedì prima del ricambio. LUI che c'era lì davanti, al pc tutto il pomeriggio (avrebbe avuto una riunione in parrocchia, ma quando è arrivato là gli hanno detto che era saltata: non è che gentilmente avrebbero potuto avvisarlo un po' prima, con tutto quello che abbiamo da fare?), possibile che non avesse visto la lucina lampeggiante o se l'aveva vista non gli sia passato per la mente di andare a cambiare la bombola prima che chiudessero? Il frigo era meglio non aprirlo più, io nella spesa avevo appena fatto qualche provvista che abbiamo dovuto consumare subito.
E la mattina dopo, il primo maggio, mi sono sentita davvero male: forse crisi di panico? Un'angoscia addosso, un mal di stomaco, ero senza forze e non riuscivo ad alzarmi dal letto.
Inizio maggio, un mese che è sempre stato così ambiguo verso di me, mi ha sempre portato gioie grandi o fatto sprofondare in baratri... non avrei voluto che cominciasse... e il tempo continuava ad essere brutto, umido, avevo montagne di roba da lavare, ma nell'unica giornata di sole la lavatrice era stata usata a ripetizione dalla legittima proprietaria ed io ero rimasta con i miei sacchi pieni e il miniarmadio del camper ormai quasi vuoto. A mio marito non importa dei suoi pochi vestiti e sempre quelli, lui da uomo rude non guarda nemmeno ciò che indossa ogni mattina, ma io sono una donna! Confesso che comincia a pesarmi avere solo quelle quattro cose che ho potuto tenere nel camper, a volte anche sentirsi bene negli abiti ha effetti positivi sull'umore... Se poi quelle quattro cose sono in balia dei lavaggi impossibili e delle asciugature a rischio... Anche andare in giro per lavanderie non è semplice, visto che qui gli impegni spuntano all'improvviso come funghi e sono sempre molto ballerini, basta una telefonata di qualcuno che ha a che fare con la casa e tutto il resto DEVE passare in secondo piano!

Io faccio sempre più fatica ad adattarmi, non mi calma più il bosco dietro il camper, non mi dà più soddisfazione immergermi nell'ultimo copione da studiare e fare finta di essere un'altra, neppure la cioccolata ha più effetto, il ticchettio della pioggia sul tetto del camper ora mi fa andare in bestia.
Non ho voglia di accompagnare mio marito alla casa nuova, per vedere... cosa? I piccolissimi progressi che ci sono e che ci costano telefonate e arrabbiature.

Tutti i giorni, quando vado al bus o al supermercato, passo davanti alla casa di prima già abitata dalla nuova famiglia: guardo le finestre e rivedo gli interni come li ricordo, mi chiedo se davvero tutto quello era stata la mia vita per più di trenta anni e sento una stretta al cuore. Mi pare di non essere nemmeno più quella persona, che la realtà sia sempre stata i pochissimi metri quadrati del camper, l'umido del garage e quelle quattro magliette/jeans. Poi mi dico che c'è chi sta molto, molto peggio, ma non riesco a consolarmi, credo stia diventando dura ed egoista.

Così mi sono trascinata negli ultimi giorni, poi ieri pomeriggio sono andata nel paese vicino Firenze dove c'era lo "svuotacantine", quello a cui partecipai l'anno scorso per la prima volta: ora ricomincerebbe la stagione dei mercatini, le mie mercanzie sono tutte in ordine negli scatoloni...inavvicinabili dentro al magazzino! Nessun mercato per un pezzo...

Lì ho rivisto l'amica che mi aveva introdotto a questo mestiere: lei aveva sperato che potessi partecipare, così ci facevamo compagnia. E' una persona allegra, ottimista, solare si usa dire ora, e anche ieri abbiamo riso tanto soprattutto per uno scherzo che ha fatto a un suo amico su facebook e di cui io sono stata complice quasi involontaria. Non posso dire di più, le ho promesso il segreto... però devo solo ringraziarla per avermi regalato un po' di buonumore!

Oggi mi sono decisa a sfogarmi un poco qui sopra, mentre aspettavo che la lavatrice finisse il suo lavoro, oggi che il tempo pare si rimetta.
Col computer a singhiozzo però: la presa di corrente nel garage da stamattina serve ai condomini che stanno costruendo delle strutture di legno nel cortile, ho usato la batteria finche non si è esaurita, poi ho fatto la spesa, pranzato, lavato i piatti, stesa la biancheria, infine il marito, frugando fra i suoi aggeggi, ha trovato un pezzo a cui si adattano sia le spine nostre che quella dei condomini, così ora potremo usare la corrente in contemporanea. Per fortuna c'è il copia-incolla a salvare ciò che scrivo!

E ora smetto questa serie di lamentele, la prossima volta cercherò di raccontare qualcosa di migliore, lo prometto, o meglio: lo spero!

 
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