Astral Night Reverie

Broken love

Eva era appena uscita da una relazione durata un anno. Claudio era il classico tipo che passava da un letto all'altro ed Eva se ne era resa conto troppo tardi, solo dopo che una donna le piombò in casa e le disse che non le bastava più essere solo un'amante; Eva, senza dire una parola, la accontentò dopo pochi minuti: raccolse le sue poche cose ed andò via. Claudio non accennò nemmeno a seguirla, facendo capire che non aspettava altro.

Alex aveva da poco lasciato la sua ragazza storica: negli ultimi tempi si era accorto che non avevano niente in comune e stavano insieme solo per abitudine. Fu secco nel lasciare Chiara, ma lei aveva inteso tutto come una "pausa di riflessione" e nutriva ancora la speranza di riconquistarlo.

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Quel pomeriggio, Chiara aveva deciso di giocare la carta della sorpresa: basta con messaggi sdolcinati, voleva vedere Alex di persona. Vestita e truccata di tutto punto si recò alla biblioteca con un bel discorsetto in mente.

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Erano arrivati nuovi libri ed Alex doveva sistemarli in ordine alfabetico e di categoria quindi era troppo impegnato per prendersi una pausa. Eva ne approfittò per immergersi nella lettura; circondata dal silenzio della biblioteca non si accorse di qualcuno alle sue spalle fin quando non sentì una voce sussurrarle spettrale "Questa notte la luna sarà rossa e potremo vedere un'ombra cadere dalla torre".

Eva scoppiò a ridere, si girò e scoccò un bacio sulla guancia di Alex, un gesto nato così spontaneo e inaspettato che arrossirono entrambi.

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Chiara aveva appena varcato la porta della biblioteca quando vide la scena tra Eva e Alex, si voltò ed uscì senza farsi sentire né vedere.

Non voleva arrendersi, aveva deciso che per una sera si sarebbe mischiata alla gente comune della festa del villaggio e avrebbe riconquistato Alex. Sapeva che sarebbe andato con quella ragazza al castello e voleva esserci, almeno per rovinare la serata ai due.

Più tardi si preparò con cura, la sua lunga chioma bionda era volutamente scolpita in boccoli ribelli, il tubino nero sembrava ancora più corto sui tacchi vertiginosi. Sembrava dovesse recarsi ad un ricevimento elegante, qualsiasi ragazza si sarebbe sentita fuori luogo ma lei voleva farsi notare.

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Il sole era tramontato da poco, Alex stava aspettando Eva per andare alla festa del castello. Lui stava sistemandosi il colletto della camicia quando la vide: indossava un semplice abitino grigio, aveva raccolto i capelli ma qualche ciocca castana le ricadeva sul viso sfiorando i suoi occhi verde smeraldo. Per la prima volta, la salutò con un leggero bacio sulla guancia, gli eventi del pomeriggio avevano rafforzato il loro legame.

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Eva era già pronta cinque minuti prima dell'orario concordato e sbirciava dalla tenda del salotto. Anche Alex era in anticipo, in jeans e camicia era l'icona della praticità. La camicia nera faceva apparire ancora più intenso il verde limpido dei suoi occhi.

Uscì di casa dopo poco che Alex si era fermato al cancello, mentre lo raggiungeva lo vide aggiustarsi il colletto e provò l'impulso di dargli una mano.

Rimase stupita quando Alex le diede un baciò sulla guancia, spontaneamente le sue labbra si piegarono in un sorriso.