Qualche attimo prima del grande incontro, qualche secondo prima che incontrasse Lei, si morse il labbro inferiore.
Andò a ritroso, risalendo le cascate del tempo passato come un tonno cybernetico senza fatica né sudore, per scovare qualche indizio, una piccolissima cognizione, un'evidenza nascosta.
Ma nulla. Tutti gli incastri si rivelavano in quella scalata liquida, via via, perfetti. Tutti i mattoncini colorati erano stati assemblati senza che rimanesse neppure il più piccolo spazietto vuoto.
Dopo quella brevissima analisi, infruttuosa, non si crucciò. Probabilmente, anche se fosse riuscito nel suo intento, anche se avesse estrapolato qualche flebile segnale, anche se avesse incontrato qualche piccola particella volatile capace di mettere in guardia le vibrisse del suo sesto senso, anche in quel caso, non avrebbe potuto sottrarsi.
Perchè era proprio il sesto senso, l'avvertire quella certa vicinanza che rendeva laboriosi. Perchè l'incombenza incoscia di Lei teneva indaffarati, teneva la mente occupata.
Richard Glance quella mattina si era vestito più elegante del solito. Uscito dal lavoro si sarebbe dovuto recare in Regent's Streeet: lì doveva incontrare il cliente di Andrea Leitner. Per l'occasione aveva ripassato un po', come lo studente modello in vista dell'interrogazione. Il Times e le sue pagine finanziarie: crisi mediorientale, l'India culla dell'Information Tecnology, la Cina che sosteneva il debito pubblico statunitense, il Giappone mezzo passo sempre più avanti di tutti. Richard Glance si sentiva pronto, propositivo. Aveva diverse opzioni di investimento da presentare al suo interlocutore.
Il forex era il futuro: il mercato delle materie prime. Bisognava convincere il signor Li a mettere capitali. Capitali, tanti capitali. Fargli capire che non era il caso di investire in rischiosi titoli di stato dei paesi sudamericani. Il signor Li doveva alimentare le casse spremute di Andrea Leitner. Non perchè Richard rivolesse indietro, tutti, maledetti e subito, i suoi soldi. No, quelli decisamente non gli interessavano. Quelli erano stati soltanto il suo passaporto per affiliarsi alla Leitner Inc.. Erano stati il suo lasciapassare per lavorare fianco a fianco con Andrea. Rappresentavano la sua quota di socio-consulente per il mercato estero. I soldi non gli interessavano: adesso gli stava a cuore solo il bene di Andrea.
Richard Glance aveva vissuto tante giornate particolari nella sua vita. Ma quel giorno no, di certo, non l'avrebbe mai vissuto. Non avrebbe mai vissuto il giorno dell'epifania con la "e" minuscolla. Per lui non ci sarebbe mai stata quella rivelazione. Non avrebbe mai capito che sarebbe stato sufficiente fare una semplice operazione aritmetica - una sottrazione - per intuire che qualcosa non quadrava. Non avrebbe mai saputo che il debito reale di Andrea con il suo strozzino non era di ventimila sterline, ma, bensì, di quindicimila. Non avrebbe mai realizzato che c'era una plusvalenza di cinquemila sterline.
Perchè quelle cinquemila sterline? Cosa ci si poteva fare con cinquemila sterline? Cosa ci si poteva comprare? Un viaggio in Messico in un resort all-inclusive? Una Cavalier ultima serie usata?
No. Cinquemila sterline servivano per qualcosa di più basso e machiavellico. Servivano per comprare informazioni, per corrompere un ex-poliziotto di Scotland Yard, tale Trevor Stabler, al fine di ottenere un fascicolo. Pagine di un dossier secretato ed inaccessibile ai comuni mortali, informazioni che Andrea Leitner avrebbe regalato come ricompensa a Mr Li per averla protetta in affari.
Perchè si, Andrea Leitner, la bella attrice di "Tears And Blood" e "Lost In Paradise", era ruzzolata giù dalla lussureggiante collina di Hollywood e si era dovuta reinventare nel commercio. Ma aveva scelto merce pericolosa, bianca e bollente. Provenienza: sud America. Un boss colombiano ad un certo punto, aveva iniziato a metterle i bastoni tra le ruote. Le aveva fatto saltare in aria un carico importante, appena partito da Bogotà. E lei non ci era stata. Meditava vendetta.
Così aveva architettato un piano in accordo con il suo mentore.
Il boss era seguito dall'Interpol e, in particolare, da Scotland Yard, in virtù delle cospicue forniture di ecstasy con cui foraggiava i pusher neri che bazzicavano nella miriade di discoteche londinesi. La polizia lo teneva sotto scacco, ma non aveva racimolato indizi abbastanza forti per incastrarlo. Ma Andrea Leitner godeva di alcune corsie preferenziali. Era stata a lungo amante dei Jason Stabler, nipote di Trevor ed era riuscita, anche grazie alla sua arte amatoria, a farsi passare qualche soffiata.
Andrea era scaltra, ma anche al corrente che doveva muoversi con i piedi di piombo. Sapeva che al primo passo falso ci avrebbe rimesso le penne. Non doveva farsi vedere troppo in giro e, cosa più importante, per preservare la propria incolumità, doveva evitare di palesare il suo collegamento con Mr Li. Le serviva semplicemente un corriere che la lasciasse immacolata. Aveva bisogno di qualcuno che per suo conto recapitasse il fascicolo incandescente a mister Li, contenente i tracciati dei suoi traffici illegali. Mister Li le aveva insegnato una cosa fondamentale negli affari: conoscere il nemico per batterlo.
Poi c'era la questione dei soldi, dei ventimila, che correva in parallelo. I soldi le servivano per coprire qualche buco derivante da recenti affari andati a male, che l'avevano costretta a racimolare liquidità attraverso "canali non ufficiali" del credito. Ripianare le proprie finanze era diventata, da qualche settimana, l'ossessione delle sue giornate. Ma un pomeriggio ebbe l'illuminazione. Cercava le sue sigarette francesi, quando entrò nel primo pub che le si presentò sul cammino, un postaccio colmo di puttane e spacciatori. Era vestita da gran diva e gli occhi lì dentro erano tutti per lei. Chissà che qualcuno non l'avesse addirittura riconosciuta.
Tra tutti quegli sguardi, ce ne era uno, in particolare, che l'aveva colpita. Un uomo di bell'aspetto, ben vestito, da solo in un angolo la fissava inebetito, rapito dal suo charme. Bingo. I neuroni snelli del suo cervello presero a muoversi all'impazzata. I calcoli iniziarono a dare i risultati che attendeva da tempo. Quell'uomo era benestante, altrimenti non si sarebbe spiegato il costoso completo di tweed che indossava e, di sicuro, era anche attratto da lei.
Quindi, quale occasione migliore per rispolverare la sua arte recitativa, quale momento più adatto per farlo cadere ai suoi piedi. Quello era l'uomo che si sarebbe sacrificato al suo posto, che l'avrebbe tolta da un impaccio non da poco. E che le avrebbe anche "prestato" i soldi che le servivano.
Si, quello era l'uomo che le avrebbe anche permesso di realizzare il suo sogno. Tagliare netto con quell'attività e ricominciare una nuova vita, rilevare una piccola attività, questa volta pulita, magari in Africa. Un bar sulla spiaggia, un ristorantino tipico per turisti. Mr Li gliel'aveva detto: "dammi le informazioni che mi servono e siamo pari. Puoi sparire per sempre". Sparire dalla circolazione ecco ciò che più desiderava. Scappare in un posto dove nessuno la potesse riconoscere. Ecco: Andrea desiderava andare lontano. Lontano dalla pioggia di Londra, lontano da Carlos, da Mr Li, dal boss colombiano. Lontano dalla sua vita e dai suoi ricordi sbiaditi di attrice.
Quando Richard Glance usci dal 34 di Regent's Street si sentiva più leggero. Più leggero perchè aveva allentato la tensione di quel suo primo incarico. Aveva snocciolato dati, statistiche, previsioni. Ma si sentiva più leggero anche per un altro motivo: aveva consegnato a Mr Li una pesante valigetta, chiusa con una combinazione, da parte di Andrea Leitner.
-Buona sera Sir. Le spiace se le diamo un passaggio? Venga pure, la nostra auto è proprio qui dietro l'angolo.
L'amore.
L'amore ha almeno un esatto contrario: Lei, la morte.
La morte è un lavoro che punta nella direzione esattamente opposta a quella degli esseri umani. E questo li attrae come stupidi, li calamita come decerebrate api sul miele.
Per Richard Glance non si trattava della morte geniale, o artistica, come fiori del male che si sgretolano in polvere spazzata dal vento. No, per lui l'esatto contrario dell'amore era la morte di massa, easy listening. Era una morte di dominio pubblico, come un ritornello pop. Due strofe che si rincorrevano e si scontravano nella testa. Era la morte low cost, la morte per tutti, la morte per cicuta. La morte plebea.
Perchè quando per Richard Glance l'amore si trasformò istantaneamente nella morte, non c'era molto spazio per la fantasia, per i deliri da poeta. Non c'era margine per elaborare alcuna strategia, suadente o provocatoria, in grado di opporsi al destino. Quando l'amore si trasformò in morte, i vuoti di incompresione ebbero appena il tempo di riempirsi di estasi deluse.
Quando l'amore si trasforma in morte, l'unica speranza è che Lei si compia il più presto possibile.
La morte.
La sua purezza.
La sua sincerità.
Inviato da: oltre_ogni_suono
il 08/08/2014 alle 09:19
Inviato da: fading_of_the_day
il 07/08/2014 alle 12:35
Inviato da: fading_of_the_day
il 06/08/2014 alle 12:18
Inviato da: oltre_ogni_suono
il 05/08/2014 alle 14:08
Inviato da: fading_of_the_day
il 05/08/2014 alle 13:11