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Un blog creato da IlGiocoDellePerle8 il 31/08/2011

Il Gioco del Mondo

Rayuela...un sassolino e la punta di una scarpa

 
 

 

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Ovunque Proteggi

Post n°155 pubblicato il 06 Luglio 2012 da IlGiocoDellePerle8
 

Chiamata senza appello il suo canto
non da tregua la Terra,fluttua nei fianchi la luce
t'invoca rapace ,agli angoli della notte,smaniosa
divaricando come un sesso violento
svuota le ossa
fa sangue slabbrando ferite
********
Epifania di piste,di tracce irresistibili
avvolge la danza d'Amina un nastro che chiude le punte
la grazia è il mistero,di un anno
un suono che dura alla bocca ti entra negli occhi
un frullo d'ali si fa vertigine sacra che sbatte alle tempie
corpo che insegna umiltà la danza del ventre,la sua
modulava il colore, pervinca
come fiori ondeggiava
*************
Gira lungo le rive la bestia la notte, sa dov'è l'acqua la cerva
fresca,chiara la vista,senza arsura,nè sazietà
inumidisce le vene,candida e temeraria
s'inalza Amina,si allarga si espande
protende di metri il suo fianco
nessuna afrodite a sbucare
a colmare l'impronta
di chi l'è stato portato via
             
                                                                                          
    solo un lungo respiro si alza , s'abbassa, indiviso
                                                   un fiato inestinguibile
s'ingrossa e dilata il nero del cielo,tutto s'ingoia
 
********
**
  
 Si corica Amina
 tra le zampe
 affonda
 dove il ventre sudato l'accoglie
 il cuore si stringe
 si gonfia
                                           
da qualche parte trema...  poi sogna
**********
 
spolpa all'osso la vita dal genocidio a Mogù
là era la verità
Un anno..come l'età della cerva,
-come adesso-
cominciava un vago indefinito pulsare
l'orecchio è scattato di colpo...nostoi
....la vita allora era atillata
da un solo fianco la mussola, nel collo un solo foro

il cuore prese a balbettare,sgravò tra le gambe ninive
le faceva passare attraverso ciambelle di pane,
 otto gocce di miele
Come "pellegrina" che accorcia stoffa alla vita
sempre più scopriva,rivelava innocenza,
seni primitivi di latte
traverso la grata di rete, a protezione,a rifugio

sotto i veli bianchissime bende
di lino ebraico, insospettabili
annunciavano ulteriore bianchezza
senza bisogno di fare domande
disegnavano
le morbide curve del ventre
nella cuatela la cura.
Il liscio e sottile
che a tratti spiazzava
ancor spiazza le palpebre
d'amore il colore che brilla
-Un anno-cantava
  ovunque proteggi
-io voglio restare-
**********
**********
Lo scalpiccio di zoccoli fu come un sestante al risveglio
che sa dove ti trovi nel caos
Ventisei respiri al minuto, i passi a servire alla terra di Amina
Un uomo dagli occhi chiari studia chino il suo silenzio
quanto bisogna averne ascoltato,
quanto cielo negli occhi avuto
per risentire di là dalle terre
i fianchi di amina alle rive
Spegne la lampada,si corica, nelle dita stringe la scatoletta
come tra le mani un seno
qualcosa che irrompe,la conoscenza
alla sua completa erezione
l'onda di un passo gira le viti,apre il mistero
ripete:
*********
-siamo bambini abbastanza per respirare cio' che non si vede,
 che trema-
*******
negli occhi rovescia perle e branzini
tra le mani i respiri di un anno
 
-narimi-

 
 
 
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ULTIMI COMMENTI

Benvenuta Gioh alla rayuela più trascurata al...
Inviato da: IlGiocoDellePerle8
il 03/11/2013 alle 23:12
 
E' stimolante poter scrivere qui, fra tante altre...
Inviato da: gioh87
il 13/10/2013 alle 09:47
 
ush!
Inviato da: Perturbabile
il 23/09/2013 alle 09:10
 
sei sempre pastaMadre quando scrivi Ush...
Inviato da: claudia.sogno
il 21/09/2013 alle 14:30
 
ti abbraccio Gioè...da quantotroppo non passo da qui..
Inviato da: claudia.sogno
il 21/09/2013 alle 14:29
 
 

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