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Ricordo estivo

Post n°210 pubblicato il 02 Luglio 2007 da jigendaisuke

Ripropongo un vecchio post, in tema estivo

Nel luglio di 26 anni fa, dovetti accompagnare mia
nonna e mia zia giù in Puglia
(in quel tempo i 12enni e limitrofi dovevano ancora
fare quello che dicevano i genitori, non viceversa....).

Gaudio e tripudio: un maxi viaggio in treno!!!

Partenza alle 18.20 con l'espresso x BO (ndr poi
diventato interegionale, poi regionale e ora regionale
veloce per Rimini
), ove trovavamo coincidenza con
espresso 901 da TO per Bari (Lecce/Taranto).

Certo avere un babanetto rompiballe che schizza da
un finestrino all'altro, e che, guai se non si siede vicino
al finestrino e frontemarcia (anche ora), non era il max
e infatti dopo un pò venivo graziosamente costretto a
stare fermo e seduto....ma come si fà??? Il finestrino
diventava per me come una finestra sul mondo, vedere
i paesaggi cambiare, vedere la gente sui marciapiedi ad
aspettare un treno, magari vedere dentro le case,
fantasticare sulle vite altrui...vedere la vita scorrere!!!!

L'appennino con le sue gallerie (8 km quella dei giovi)
 e i suoi boschi fino ad arquata scrivia, la pianura che
mi sembrava tanto sconfinata e senza orizzonte fino a
rimini, tortona, voghera (e le sue zanzare), vedere
vecchie elettromotrici marroni, littorine diesel, i treni
dei (tristi) pendolari da milano, piacenza, reggio emilia, parma......infine BO centrale.
(ndr e all'epoca c'erano ancora utili attività produttive,
non centri commerciali
)

Si cambia treno, un altro microcosmo, dialetti meridionali, gen-
te che torna giù per le ferie, pensionati. Rimini, in tanti scende-
vano lì per andare a "divertirsi"; le marche, la ferrovia fra mare
e colline; l'abruzzo, con il suo tratto a binario unico praticamen-
te sul mare, ogni tanto ci si fermava in qualche stazioncina, per
gli incroci: nel buio e nel silenzio della notte, rotto solo dal gra-
cidare delle rane, dal frinire delle cicale, dal rumore delle onde
del mare, poi due faretti sempre più vicini, il rumore dei 12 mo-
tori del caimano, il suono della tromba e lo scorrere veloce di
un'altro espresso, scompartimenti quasi tutti bui, e io fantasti-
cavo sul: chi ci sarà dentro, cosa farà che vita farà....poi due
luci rosse intermittenti in coda al convoglio, sempre più picco-
le e lontane.

Termoli, fra poco siamo in puglia.
Eccola: Campomarino, Chieuti scalo, Ripalta, Poggio Imperia-
le, Lesina, Apricena, San Severo qui scende un pò di gente chi
prende una corriera, chi il treno della garganica per peschici;
Rignano garganico scalo, finalmente Foggia.

http://www.photorail.com/phr3-gli%20updates/images/5fotomese/656xxx-100799cossevero.jpg

http://www.photorail.com/phr1-leFS/images/locoelettriche/656e636xxx-230903copoggioimperiale.jpg

http://www.photorail.com/phr1-leFS/images/locoelettriche/656xxx-230903coapricena.jpg

http://www.photorail.com/phr1-leFS/images/locoelettriche/656195-230903coapricena2.jpg

http://www.photorail.com/oldies/BStuder/4280xx-080678cochieuti.jpg

Scendiamo, colazione al buffet della stazione e alle 6.50 corrie-
ra per casalnuovo monterotaro, 50 km circa....

Prima gli ultimi scampoli di Tavoliere fino a lucera, vigneti,
po
modori....uliveti, poi dopo lucera si cambia, si inizia a salire,
la campagna aggiunge un nuovo colore alla sua tavolozza, sem-
pre più presente: giallo , è il grano.

Curve controcurve, e sul FIAT 306 si comincia ad usare il ridut-
tore (poi sono arrivati i 370 S turbo che filavano a 120, perenne-
mente in sorpasso, scalate e doppiette, poi sostituiti dagli scania
de simon, ma questa è un'altra storia)

I peli contro i muri negli stretti tornanti del paese di pietremon-
tecorvino, i boschi (è di fresca istituzione il parco nazionale dei
monti dauni), poi si riscende, castelnuovo, casalvecchio e
infine casalnuovo.

Era bello assistere alla mietitura (lo scopo principale di quei
viaggi), nelle terre di mia nonna.
Si partiva molto presto col "fresco", poi dopo 2 o 3 km di mu-
lattiera, si arrivava, e si aspettava il nostro turno, visto che la
mietitrebbia, lavorava anche su altre terre vicino.
Si chiaccherava, si leggeva (già allora lo facevo), si prendeva il
sole, senza il casino delle spiaggie.
Arrivato il nostro turno, dopo un tot di giri la mieti, scaricava,
il grano nel rimorchio del trattore di un nostro conoscente, e io
lo accompagnavo, non mi dispiaceva viaggiare su un trattore, il
fiat 640 special DT.... questo per 2 o 3 carichi, si andava al con-
sorzio agrario per la pesa del grano e le formalità
Alzi la mano chi è mai stato su un vero trattore!


Come ricordo con nostalgia quei momenti, quelle esperienze...
i pomeriggi passati a crogiolarsi al sole, nell'orto dietro la casa,
le passeggiate serali con il rituale, verso chi stava seduto fuori
dalle porte di casa (praticamente tutti gli anziani), saluto di mia
nonna " stai a u frischc? (ti prendi un pò di fresco ?)", gli odo-
ri dei piatti della domenica, che invadevano le strade (sughi,
carni, salciccie....), le campane, il rumore dei freni dei fiat 306....

Vi lascio con alcune poesie e canzoni (una è una cover di un
pezzo di tenco, e non c'entra col post)

http://www.flickr.com/photo_zoom.gne?id=564376108&size=l 
(qui vedete alcune delle centinaia di pale eoliche per la produ-
zione di energia elettrica, visto il forte vento della zona)

http://www.flickr.com/photo_zoom.gne?id=564376038&context=photostream&size=l

http://www.flickr.com/photo_zoom.gne?id=564752215&context=photostream&size=l

http://www.flickr.com/photo_zoom.gne?id=529876950&context=photostream&size=l

(celenza valfortore, sempre daunia, sempre puglia)

Alcune foto della zona di pietra/motta montecorvino
http://www.flickr.com/photos/tags/montecorvino/

Altre foto le troverete nel mio sito sez photo album

SUONANO MATTUTINO

La processione è cominciata
già nella notte.
vedo la fila dei mietitori
toccano la stella
l'unica rimasta
in cima alla strada tortuosa.
Nel mio viottolo budello
i ferri dei muli sulle selci
suonano mattutino.

MIETITORI

Hanno alloggiato
sulla nostra piazza un mese.
Il mietitore leccese
è partito per ultimo
con la sua bicicletta da passeggio.

LA TREBBIATURA

Cessa il motore della trebbia,
le foglie del granturco tremano,
il paese è nella trama bruna.

Case, madonne incagnate,
dormiremo alla mèta della paglia,
già il cielo si frastaglia,
nel contrasto dei venti
nasce per noi la punta della luna.

e le canzoni:

Tetes de Bois - Avanti pop - InTricarico.mp3

Tetes de Bois - Avanti pop - Rocco e i suoi fratelli.mp3

Tetes de Bois - Avanti pop - Lu Furastiero.mp3
(il testo di matteo salvatore cantautore foggiano, parla dei
braccianti degli anni 50..)

Tetes de Bois - Un giorno dopo l'altro (cover tenco).mp3

 

 
 
 
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Un blog di: jigendaisuke
Data di creazione: 05/11/2006
 
 

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