ECCHIME

Almanacco de quando me pare

 

AREA PERSONALE

 

ARCHIVIO MESSAGGI

 
 << Ottobre 2024 >> 
 
LuMaMeGiVeSaDo
 
  1 2 3 4 5 6
7 8 9 10 11 12 13
14 15 16 17 18 19 20
21 22 23 24 25 26 27
28 29 30 31      
 
 
Citazioni nei Blog Amici: 105
 

 

 

 

« ResistenzaResistenza 3 »

Resistenza 2

Post n°1508 pubblicato il 23 Aprile 2015 da jigendaisuke

E dopo il post dedicato alla resistenza dei boy scout, dei militari,
dei disertori tedeschi che si unirono ai partigiani, degli internati
militari italiani nei lager tedeschi.... malvisti dalla resistenza
politicizzata nel dopoguerra

Resistenza

Stavolta parlo di quella che è ufficialmente la prima brigata
partigiana, la Maiella. Così efficiente, prestigiosa e combattiva,
da ottenere il massimo rispetto degli Inglesi (che non ci amavano).
I patrioti della Brigata Maiella, furono i primi ad entrare nella
Bologna liberata, insieme ai Polacchi.




Al pari di Aldo Gastaldi, il Primo Partigiano d'Italia, come
recita la motivazione della sua medaglia al valor militare
(e alla memoria, visto che morì poche settimane dopo
la liberazione, in circostanze ambigue), Don Bartolomeo
Ferrari, detto Don Berto, cappellano militare della divisione
garibaldina Mingo (che operava fra il Sassello, il Turchino e
l'ovadese), è una delle figure più prestigiose della resistenza
genovese e ligure in generale. Fra matrimoni, il mio battesimo,
due funerali, qualche domenica ospite di una coppia di ex
partigiani, nostri vicini di casa in campagna, è quasi di famiglia,
per me




Non ho mai letto descrizioni così approfondite delle armi, come
nel suo libro "Sulla montagna coi partigiani". E meno male che
non sparava!
Nell'immediato dopoguerra, alcuni suoi compagni di lotta, gli
consigliarono di cambiare aria, perchè "malvisto" dalla parte del
PCI che faceva capo all'avvocato Giovan Battista Lazagna (che
negli anni 70, ospitava nella sua villa, riuonioni di brigatisti rossi),
ancora maggioritaria al momento.

E come dimenticare Don Domenico Orlandini
comandante della brigata Fiamme Verdi, operante nel Reggiano

E la Resistenza delle donne

La Resistenza dei ferrovieri italiani: la memoria vacante

La Resistenza delle donne e la Toponomastica femminile

Io sono l'ultimo. Lettere di partigiani italiani

Senza dimenticare la bella pagina delle repubbliche partigiane,
su tutte quella della Val D'ossola, il prototipo di quella che sarà
l'assemblea costituente, che scrisse la nuova costituzione, o
quella di Montefiorino

Repubblica partigiana di Montefiorino

REPUBBLICA PARTIGIANA
DELL'OSSOLA - QUARANTA GIORNI

Il ruolo delle religiose nella lotta
di liberazione ...

E il contributo dei militari e dei lavoratori meridionali, rimasti
nel nord, alla Resistenza

Il contributo del Sud alla lotta di
Liberazione ...

Commenti al Post:
Roberta_dgl8
Roberta_dgl8 il 23/04/15 alle 21:57 via WEB
Bravo Janluc:-) come lo scorso anno anche quest'anno un bel post, sulla Resistenza. E sul supporto scoutistico; anche se, con Matteo non è andata molto bene il suo inserimento.. diciamo che non sono più come una volta, gli scout. Almeno non tutti, o forse io, insomma è stato un altro fallimento. Tornando al post; sì fa bene a ricordare. A me piace pensare a quelle tante piccole storie che non sono state raccontate, fatte di piccoli episodi personali, che hanno fatto sì, che ci fossero meno ferite nell'Italia dilaniata dalla guerra prima e civile poi, dalle occupazioni, dal totale caos, in cui si è venuta a trovare, e da i caos, perché quello la guerra porta. Scusami non ho la concentrazione necessaria, spero di essermi spiegata. Io sono più grande di te:-) e a scuola ci facevano cantare bella ciao:-) sempre. Questa è una canzone comune a tutti, anche a chi era di idee opposte. Io consiglio di vedere Porzus (film) molto bello; anche il partigiano Jonny e ora mi è venuto in mente, anche il Federale. Bravo, bellissimi post. Molto istruttivi, per tutti e per non dimenticare.
 
 
jigendaisuke
jigendaisuke il 24/04/15 alle 12:02 via WEB
Grazie dell'apprezzamento. Come ho scritto, fino a qualche giorno fa, non sapevo nemmeno dell'esistenza di una resistenza scoutistica, così come non sapevo nemmeno di quella fatta dalle suore! Si, bisogna ricordare... per troppi anni, la retorica e l'ideologia hanno quasi reso noioso anche solo parlare del perché si festeggia il 25 aprile, facendo la gioia dei revisionisti. Dici benissimo, sono le piccole storie personali, che andrebbero raccolte il più possibile e raccontate. Come sta facendo in questi giorni rai storia. Bella ciao che oggi, come un secolo fa "La Marsigliese", è diventata un canto di libertà per molti popoli. Porzus non l'ho mai visto... ammetto che Martinelli mi sta un filino antipatico, ne conosco la triste storia, però. Il partigiano Johnny... me lo sto scaricando. E il federale, lo conosco a memoria. Ciao Roberta
 
   
Roberta_dgl8
Roberta_dgl8 il 24/04/15 alle 12:17 via WEB
sì, capisco che "martinelli" sia antipatico un filino.. ma il film merita. E' molto crudo ma vale la pena secondo me. Io sapevo degli scout, mia sorella ha frequentato le coccinelle da bambina e siamo andate a metà elementari dalle suore sacramentine.. (aiuto!), hanno fatto un sacco di errori, ma un bravissimo catechista che ancora ricordo con affetto, e poi a noi, bella ciao! ce la facevano cantare ogni giorno! :-) Sai Janluc, appartengo ad una generazione che ha assimilato molto di queste storie.. ci sto più vicina di te. (anche se, a casa mia, POI, c'erano discussioni molto animate, e idee molto agli antipodi - sorrido). sì, il partigiano jonnny è bellissimo, poi avevo un debole per dionisi, peccato che non abbia fatto più nulla, mi pare.
 
     
jigendaisuke
jigendaisuke il 24/04/15 alle 12:27 via WEB
Ok allora non ti dico che anche Dionisi, mi sta simpatico come un riccio nelle mutande. L'ho visto recentemente in una fiction rai, mi pare. Sarà nostra cura, scaricare anche Porzus. Anche io, ho fatto lo scout, ma non me ne avevano mai parlato. Circa la resistenza in generale, bè, in famiglia se ne parlava eccome.
 
ninograg1
ninograg1 il 23/04/15 alle 22:59 via WEB
c'è stato un contributo del sud. infatti hanno fatto da soli a napoli... e gli americani prima di entrare hanno quasi affamato la città finchè non hanno deposto le armi e affidato a un capomafia la gestione del mercato locale, anche quello illegale. temo che i partigiani si stiano rivoltando nella tomba nel vedere come hanno ridotto questo paese....
 
 
jigendaisuke
jigendaisuke il 24/04/15 alle 12:07 via WEB
Che poi, a quando "quattro giornate" contro la camorra e le mafie? Giusto ieri sera, su rai storia, si parlava delle 4 giornate. Unico difetto? L'assenza di un cln che le ha gestite, facendo si che poi ognuno, a città liberata, facesse i comodi suoi.
 
   
jigendaisuke
jigendaisuke il 24/04/15 alle 12:12 via WEB
Si rivoltano nella tomba nel vedere come i loro figli o nipoti, hanno ridotto il paese, a partire dagli anni 60.
 
 
Roberta_dgl8
Roberta_dgl8 il 24/04/15 alle 12:21 via WEB
Sono d'accordo con Nino. Bellissimo film le 4 giornate di Napoli. Sono tutti film che sono stati assimilati dalla mia generazione; piangevo ogni volta che lo vedevo. Ho perso il conto delle volte che l'ho visto, ed anche Roma Città aperta. perso il conto. grazie a tutti e due.
 
   
jigendaisuke
jigendaisuke il 24/04/15 alle 12:29 via WEB
Film bellissimo, come tutti quelli del bravo Nanni Loy! Ce l'ho. Mia madre, mi dice sempre che l'ha visto girare (oddio, si ostina a dire che ha visto anche Mel Ferrer fra i protagonisti, ma non mi risulta che ci fosse). Se aspetti, stasera avrai una sorpresa. Ciao ciao
 
oscar_turati
oscar_turati il 24/04/15 alle 00:11 via WEB
Ciao J, mi piace questo tuo rivisitare la Resistenza, soprattutto mi piace questa rivisitazione non ideologica e non storpiata da una storia per troppo tempo ... un poco miope. Mi piace il tuo ricordo delle Fiamme Verdi che hanno operato un poco in tutto il territorio del Nord. Erano, ad esempio, la spina dorsale della Resistenza bresciana. Ciao e grazie J. Oscar
 
 
jigendaisuke
jigendaisuke il 24/04/15 alle 12:11 via WEB
Fiamme Verdi, che hanno avuto come "creatore" Enrico Mattei, fra l'altro. Certo la colorazione delle formazioni, dipendeva molto dall'ambiente sociale in cui operavano. Nel genovese, operavano in prevalenza quelle laiche, così come in Piemonte, nel bresciano e in Friuli, quelle di matrice cattolica, ad est quelle a sinistra del pci. Come ho già scritto, trovo che se ora oggi la Resistenza è attaccata a destra e dai revisionismi, è anche grazie ad una certa visione ideologica e mitizzante, ma soprattutto alla retorica, che distrugge tutto ciò che tocca! Ciao
 
ITALIANOinATTESA
ITALIANOinATTESA il 24/04/15 alle 00:22 via WEB
Molto bello e ricco il tuo post.
Sempre dobbiamo ricordarci che "Non ci sono liberatori, ma uomini che si liberano" e quindi sta a ciascuno di noi operare in modo consono affinchè non perdiamo questo grande dono che è la libertà. Un saluto, M@
 
 
jigendaisuke
jigendaisuke il 24/04/15 alle 12:15 via WEB
Grazie. Appunto, sta a ciascuno di noi. Disgraziatamente, è vizio italico, quello di aspettare sempre l'intervento altrui, o peggio, quello di confondere la libertà con il diritto di fare i comodi propri, alla faccia degli altri e degli onesti. Ciao
 
Gli Ospiti sono gli utenti non iscritti alla Community di Libero.
 
 
 

INFO


Un blog di: jigendaisuke
Data di creazione: 05/11/2006
 
 

CERCA IN QUESTO BLOG

  Trova
 

ULTIME VISITE AL BLOG

cassetta2jigendaisukeelyravCherryslARCAN020woodenshipcotone79lisa.dagli_occhi_blusurfinia60misteropaganobubriskaQuartoProvvisoriohesse_fNoneraunsogno
 

ULTIMI COMMENTI

 

 

 

 

 

 
 
 

© Italiaonline S.p.A. 2024Direzione e coordinamento di Libero Acquisition S.á r.l.P. IVA 03970540963