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Resistenza

Post n°1507 pubblicato il 22 Aprile 2015 da jigendaisuke

Si avvicina il 70° anniversario della fine della guerra di Liberazione.
O meglio, prima la data presa come simbolo della liberazione dal
nazi-fascismo, visto che in realtà, la fine ufficiale della 2a guerra
mondiale in Italia, si avrà il 2 maggio con la dichiarazione di resa
da parte delle forze germaniche.

La guerra di Liberazione svolta dai partigiani (o meglio
ancora patrioti) contro nazisti e fascisti, per riscattare l'onore
italiano (sentimento che veniva espresso spesso, nelle ultime
lettere dei partigiani condannati a morte), per salvaguardare
il patrimonio industriale, per liberare le proprie città, per
costruire una nuova Italia, per supportare il Corpo Italiano di
Liberazione (ovvero il neocostituito esercito italiano, che
combatteva al fianco degli Anglo-Americani e dei loro alleati,
fra cui Polacchi, Brasiliani, Neozelandesi, Francesi.. o meglio
ufficiali francesi e soldati marocchini), con la collaborazione
dei servizi segreti anglo-americani, sporcata dalla retorica, dalla
mitizzazione, da una visione manichea della Resistenza (tutti i
buoni indistintamente da una parte, tutti i cattivi indistintamente
dall'altra), dalle ideologie, dalla guerra fredda, da alcune pagine
vergognose scritte da ALCUNI partigiani (in prevalenza comunisti
oppositori della linea togliattiana), dalle vendette spesso private
compiute all'indomani del 25 aprile dai partigiani stessi, con la
scusa di fare giustizia, dalla presa di possesso fatta da una certa
storiografia di sinistra e da alcuni movimenti di estrema sinistra
volti a negare l'apporto dato da: cattolici, socialisti, azionisti,
liberali, repubblicani, monarchici, combattenti militari e i militari
italiani internati dai tedeschi, che non vollero aderire allo stato
fantoccio fascista di Salò (anche loro resistenti, eppure per decenni
quasi schifati da una certa storiografia politicizzata) .... e proprio
questo ha portato acqua al vergognoso revisionismo, volto a
diminuire o negare l'importanza della Resistenza!

Bè, è tempo di puntare i riflettori sulle forme di Resistenza,
che solo da poco tempo stanno uscendo dall'oblio, cominciando da
quella dello scoutismo italiano!

Sciolte le associazioni scoutistiche dal fascismo nel 1927, alcuni
scout decisero di iniziare una sorta di resistenza civile, con la
creazione delle "Aquile randagie", continuando di nascosto le
consuete attività scoutistiche, nonostante gli attacchi e i pestaggi
operati dai fascisti.
Dopo l'8 settembre 1943, una parte passò alla resistenza armata,
un altra rimase fedele al pacifismo caro a Robert Baden Powell
(fondatore nel 1906 del movimento scout), dando però, supporto
operativo e concreto ai partigiani, oltre che aiutare gli ebrei o gli
antifascisti in genere, nella fuga verso la Svizzera. Attività di
supporto che vide un forte apporto dei cattolici e dei religiosi,
sotto la sigla OSCAR ovvero Organizzazione Scout Collocamento
Assistenza Ricercati, avente questo motto:
"Non ci sono liberatori, ma uomini che si liberano"
Consiglio la visione di questo bel documentario:

Aquile randagie

 I disertori tedeschi e la Resistenza
Il contributo dei militari alla Liberazione

Gli Internati Militari Italiani. Diari e lettere
dai lager nazisti 1943-1945"

 
 
 
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Un blog di: jigendaisuke
Data di creazione: 05/11/2006
 
 

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