MARMOTTA

L'INVASIONE DELLE ULTRA-ZIE

Sapevo che sarebbe successo. Con Babbo Marmotto costretto a letto per colpa della frattura allo sterno, non poteva passare molto tempo. E oggi, dopopranzo la chiamata "Ciao cara nipote, nel pomeriggio passiamo a fare visita al nostro caro fratellino: sei contenta?"

NNNNNNNOOOOOOOOOOOOOO-OOOOHHHHHHHH!
    

Ora, io non voglio che voi possiate pensar male delle mie zie () però c'è da dire che ricevere una loro cortese visita porta sul nostro equilibrio psicofisico delle conseguenze simili a quelle provocate da un'epidemia di malaria, un'eruzione vulcanica e un'invasione di pantegane che si verificano in contemporanea.
Innanzitutto perché loro sono molto ma molto ma molto più maniache dell'ordine e della pulizia di Mamma Marmotta. Una volta, durante un pranzo di Natale, obnubilata da un bicchiere di troppo di falanghina, zia F. mi confidò che il suo passatempo preferito era andare a casa degli altri e scovare la sporcizia negli angoli nascosti per poi poterne sghignazzarne. La conoscenza da parte nostra di questo dato comporta dunque la necessità che, ogni volta che zia F. si appresta a farci visita, la casa sia lavata da cima a fondo con un'idropompa industriale e poi ricoperta integralmente da un sottilissimo strato di cera che dia l'impressione di pulizia profonda.

Che poi, non capisco com'è che ogni volta che qualche zia o zio viene qui, questa/o finisca col chiedere immancabilmente di usare il bagno.  Che, insomma, è pure normale, ma diamine, si limitassero una sola volta a fare solo atto piccolo? Macchè, il motto dei miei zii è da sempre melium abundare quam deficere e quindi, se non passano almeno 15 minuti a contatto con la bianca tazza, loro dal bagno non escono!  Per carità cristiana vi risparmio la descrizione delle condizioni del water dopo il loro utilizzo, ma vi sprono a porvi la seguente domanda: secondo voi, quale bagno scelgono per svuotarsi dei loro immondi scarti? Quello che solitamente uso io, ovvio, dove tengo le mie cremine e i sacchetti di pout pourrì i quali, serve dirlo?, sono costretti a combattere una battaglia impari che li vede sistematicamente sconfitti.

Vogliamo concludere parlando di zia A., che i miei lettori affezionati dovrebbero ormai conoscere bene? E parliamone! Lei ogni volta che viene in visita ne approfitta per farmi finalmente un terzo grado senza possibilità di scampo. Eggià, perché se, quando sono io ad andare da lei, di fronte a una domanda scomoda posso sempre esclamare "Oddio, ma guarda un po' come si è fatto tardi, devo andaaaareeeee!"  e fuggire lasciando dietro di me una nube di polvere e peli di marmotta, quando è lei a venire a casa mia ovviamente non posso scappare! Dove vado?  E quindi ecco che comincia la litania dei dilemmi esistenziali: quando ti sposi? hai trovato lavoro? quando ti sposi? (me lo chiede più di una volta) sei sicura che non vuoi che ci pensi io a presentarti un bravo guàglione? Ma soprattutto, mi pone LA domanda, quella che da quasi 3 anni assilla gran parte del mio parentado, ovvero "quando ci presenti il colui?" E come cavolo faccio a rispondere che ho paura di farglielo conoscere perché temo che lui possa - giustamente - fuggire?



CANZONE DEL GIORNO: Com'è difficile stare

Com'e` difficile stare (AL MONDO)
Com'e` difficile stare (AL MONDO)
Com'e` difficile stare (AL MONDO)
e non possiamo sbagliare mai
Mi piacerebbe scappare (DAL MONDO)
finisco poi per restare
io non me ne andro`...
Tanto gia` lo so che poi
vinci sempre tuuuuuuu