Creato da: giampi1966 il 13/03/2006
Questo blog si propone di promuovere la politica come servizio e la coerenza dei politici con gli obbiettivi programmatici. Troppo spesso l'agire del politico è distante anni luce dal suo programma e da ciò che professa. Per poter rinascere la politica deve sapersi imporre alle varie pressioni e deve guardare lontano.

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La lotta a volte paga

Le persone a volte riescono a cambiare il corso degli eventi e a ribaltare determinate tendenze che sembrano irreversibili, un'altra dimostrazione, se ce ne fosse bisogno, che l'unità dei lavoratori paga sempre.

LA SOLIDARIETA'

AI TEMPI DELLA PRECARIZZAZONE

 

La situazione che si vive oggi nel mondo del lavoro non ha purtroppo bisogno di molte parole per essere raccontata e spiegata: un numero sempre crescente di lavoratori e  lavoratrici la vive ogni giorno sulla propria pelle e ne conosce a memoria i meccanismi: i ricatti sempre più all'ordine del giorno, la frustrazione di ritmi impossibili, le paure di perdere una fonte di reddito (per quanto misero ed insufficiente ad arrivare alla fine del mese), e purtroppo anche i tanti piccoli egoismi e le logiche di assurda concorrenza che si sviluppano tra i lavoratori.

Non sempre e non tutti, però, si piegano ad accettare ricatti e situazioni che mortificano la dignità ed il rispetto.

In qualche caso capita ancora ai libertari e a chi non vuole rinunciare “a un altro mondo è possibile” di scorgere all'interno del mondo del lavoro piccoli grandi episodi in cui il senso della storia sembra invertirsi ed in cui a vincere è ancora la solidarietà e la voglia di non arrendersi alla tracotanza e all'arroganza dei padroni.

L'esperienza al call center della multinazionale Vas Europe ci sembra un episodio emblematicamente positivo e straodinariamente “inattuale”.

La solita dirigenza padronale decide il “solito” licenziamento di 4 dipendenti per il “solito” calo di lavoro. Ci si aspetterebbe il “solito” momento di delusione e la “solita” logica, da parte dei lavoratori del “si salvi chi può”.

Invece, in questa bella storia, di “solito” non c'è nulla: perché subito dopo l'annuncio dei licenziamenti, i colleghi reagiscono e con uno straordinario esempio di autorganizzazione decidono di scendere in sciopero: attenzione, non il solito sciopero di un ora che i sindacati di stato proclamano spesso per dovere di stato, ma un vero e proprio sciopero ad oltranza che si protrae per ben 14 giorni!   

L'azienda reagisce e, ovviamente, risponde da par suo: denuncia i dipendenti con una richiesta di risarcimento danni (!!), salvo manifestare l'intenzione di fare marcia indietro in occasione della prima udienza del processo.

Adesso i lavoratori e le lavoratrici sono in attesa del primo incontro con la direzione aziendale per una trattativa generale che riguarderà i licenziamenti, gli orari e le prospettive dell'azienda stessa. 

Noi pensiamo che la grande dimostrazione di solidarietà e di autorganizzazione mostrato dai lavoratori (e soprattutto dalle lavoratrici in maggioranza) della Vas Europe vada non solo applaudito ed apprezzato, ma anche raccontato e generalizzato.

Pensiamo rappresenti uno bellissimo esempio di controtendenza che vogliamo socializzare e diffondere. Non solo per dare forza alla battaglia di questo gruppo di lavoratori, ma anche per trasmettere ad altre realtà del mondo del lavoro in ogni loro espressione ed organizzazione che reagire è possibile e che per farlo la solidarietà, il sostegno reciproco, la logica della battaglia collettiva, sono le basi fondamentali per poter vincere.

Come libertari e come lavoratori offriamo il massimo sostegno alla battaglia dei lavoratori della Vas Europe.

Pensiamo in particolare che sia importante sviluppare e allargare la battaglia anche ad altri call center (in particolare a quelli della stessa azienda, dislocati in diverse aree del mondo) che vivono la stessa difficile situazione di precarietà e di arroganza padronale.   

La Commissione Lavoro

                                                                                         della Federazione Anarchica Milanese - FAI

 
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>> LIBERO, I CRISTIANI E I QUAQUARAQUA' su GUARDA FUORI...
Ricevuto in data 19/02/08 @ 13:10
Sul post precedente... Se non proprio un assalto (stavolta in positivo) mi attendevo "grandi trib... (continua)
 
Commenti al Post:
ineluttabile_0
ineluttabile_0 il 19/02/08 alle 14:28 via WEB
Grandi!!Questo si è un bell'esempio da seguire...anzi dovrebbe essere un dovere seguirlo!!!LA SOLIDARIETA' E' UN'ARMA!!!Bisogna avere solo il coraggio di impugnarla!!Un abbraccio forte
(Rispondi)
 
giampi1966
giampi1966 il 19/02/08 alle 14:30 via WEB
Infatti mi pare strano che in una società così schifosa esistano ancora persone capaci di mettere da parte il proprio interesse personale per il bene comune. Un abbraccio
(Rispondi)
 
JonathanLivingston.G
JonathanLivingston.G il 20/02/08 alle 12:27 via WEB
la situazione dei call center è alquanto rappresentativa della precarietà, ma purtroppo di precari ce ne sono molti altri. la lotta, a volte, paga, come nel caso del call center romano Atesia. in ogni caso la solidarietà fra pari, è fondamentale per la buona riuscita di questa tipologia di scioperi. il dramma è che spesse volte, ed è comprensibile, a prevalere è la paura di perdere una fonte di reddito, anche alla luce della difficoltà di trovare lavoro nel nostro paese. Bisogna comunque sempre tenere alta la guardia, lottare e chiedere alla politica di agire negli interessi dei lavoratori, con particolare attenzione ai giovani che oggi sono i meno tutelati (parlo anche per esperienza personale attuala...) Ciao JL
(Rispondi)
 
giampi1966
giampi1966 il 20/02/08 alle 12:30 via WEB
Esatto bisognerebbe trovare anche altri metodi di lotta, quando avrò un pò di tempo volevo affrontare l'argomento.
(Rispondi)
 
latinoamericana.4
latinoamericana.4 il 20/02/08 alle 13:13 via WEB
sembra quasi una storia di tempi lontani quando lo sciopero era un diritto dei lavoratori, quando scioperare portava risultati, dovrebbero scioperare tutte le aziende in solidarietà dei licneziati, un tempo era così mio padre scioperava per gli operai licenziati nello stabilimento della coca cola e lui non lavorava per l'azienda coca cola
(Rispondi)
 
 
giampi1966
giampi1966 il 20/02/08 alle 13:55 via WEB
Si molte volte lo sciopero classico può funzionare ancora, se esiste la solidarietà tra lavoratori, temo però che con l'attuale struttura del lavoro molte volte lo sciopero non sia uno strumento di lotta efficacissimo.
(Rispondi)
 
 
 
latinoamericana.4
latinoamericana.4 il 20/02/08 alle 20:38 via WEB
molto spesso non è efficentissimo forse per questo non si prende in considerazione
(Rispondi)
 
giampi1966
giampi1966 il 21/02/08 alle 08:25 via WEB
Oggi bisogna confrontarsi con un'economia estremamente diversa rispetto a quella esistente nel passato, la globalizzazione, la fine della famiglia azienda ed altre dinamiche fanno si che lo sciopero possa funzionare solo in determinati contesti, purtroppo succede che molte volte lo sciopero serva più ai sindacati che ai lavoratori.
(Rispondi)
 
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