Leggevo poco fa il messaggio n.641 di SandaliAl Sole, e riflettevo tra me e me su come sia fondamentalmente inutile chiudere d’imperio un blog perché non rispetta alcune regole di comportamento, quando poi é talmente facile e gratuito registrarsi con un nick nuovo e continuare a fare quello che si vuole. Una condizione di grande libertà, se vogliamo, che non é priva di risvolti negativi, come fa notare Occhiodivolpe nel suo post n.338
A questo proposito mi ritorna in mente quello che scrivevo tempo fa a proposito di situazioni simili di cui mi era accaduto di essere testimone: era successo infatti che alcuni blog, che leggevo abitualmente e che trovavo ben fatti avessero chiuso a causa dei comportamenti vessatori a cui erano stati sottoposti.
Quello che maggiormente mi aveva colpito era stato il caso di Scentofwoman: un post dopo l’altro era stata fatta oggetto di una autentica persecuzione da parte di un nick che le lanciava accuse di essere una persona dal carattere e dalla moralità diversi da quelli che voleva far apparire. Più a quel nick si cercava di dare sulla voce, anche da parte di altri frequentatori del blog,irritati dal suo comportamento , più si accaniva a spargere il suo livore, finché Scentofwoman decise di chiudere. Perché dopotutto un blog é qualcosa che si fa per piacere, nessuno é pagato per farlo, e se deve diventare fonte di stress si fa prima a cancellarlo.
Non sono d'accordo con quanto sostiene Occhiodivolpe che ci sia una tolleranza diversa nei confronti di uomini e donne, rispetto a questi comportamenti. Credo piuttosto che si tratti di una diversa capacità da parte dei singoli bloggers, uomini o donne che siano, di passar sopra a certi attacchi e lasciar cuocere gli ‘aggressori’ nel loro brodo, ovvero di reagire denunciandone il comportamento. Purtroppo però a volte la denuncia arriva solo come ultimo atto prima di uscire di scena.
Non voglio entrare nel merito dei motivi più o meno reali o immaginari, che fanno scattare in una persona la volontà di vendetta e di rivalsa che conduce a questo genere di situazioni. Non conoscendo le persone coinvolte non sono in grado di valutare quanto ci sia di vero in quanto vanno affermando,e discuterne in astratto mi sembra che lasci il tempo che trova.
Quello che voglio invece sottolineare é che lo spazio che i blog mettono a disposizione consente a tutti di esprimere quello che si desidera, vero o falso, bello o brutto, ciascuno può fornire la propria visione dei fatti e far sentire la propria voce.
E' uno spazio di libertà, ma come ogni libertà ha bisogno di rispetto e senso della misura, per non diventare prepotenza e prevaricazione.