A Room of One's Own
This is my letter to the world, That never wrote to me, The simple news that Nature told, With tender majesty. Her message is committed To hands I cannot see; For love of her, sweet countrymen, Judge tenderly of me!
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Post n°135 pubblicato il 17 Settembre 2006 da lilith_0404
Qualcosa del genere mi é successo a proposito della questione delle reazioni del mondo Islamico al discorso di Benedetto XVI sulla guerra Santa. Ma che é successo? ho chiesto a chi di solito mi ragguaglia sui fatti che non si possono non sapere. ‘Ha detto qualcosa che non é piaciuta sul Profeta, e sulla religione Mussulmana’ ‘Si, ma che cosa ha detto?’ ‘mah, non so bene...’ . Reazioni di piazza e scuse ufficiali per un ‘mah, non so bene...’ mi sembravano un po’ eccessive. Scelte di campo per partito preso, non sono nel mio carattere, e credo che potrei contendere a Pelino55 la palma di campione mondiale delle assoluzioni per insufficienza di prove. Perciò, giusto per capire,sono andata a leggermi il discorso incrimanato. Un dotto discorso di carattere filosofico, tenuto davanti ad un pubblico accademico, in cui il passaggio incriminato é una citazione da cui il Papa ha preso spunto per sviluppare un suo discorso.Come faccio spesso anche io, che prendo una frase o una affermazione di un libro o di un post, per fare delle considerazioni mie, che da quella partono, ma che spesso arrivano da tutt’altra parte.Ma naturalmente, io non sono il Papa, e non parlo al mondo. Nel leggere però mi son chiesta perché mai un discorso del genere avesse scatenato reazioni tanto violente. E mi sono anche chiesta quanti dei dimostranti che sono stati visti bruciare immagini del Papa lo avessero letto. Come spesso mi accade, di fronte a situazioni in cui é tanto lampante che sono gonfiate ad arte, mi sono chiesta: a chi fa comodo? E mi sono chiesta se la reazione indignata dell’autorità religiosa Turca avesse qualcosa a che fare con il viaggio in Turchia che il papa ha in programma, se cioé si sia colta l’occasione per renderlo non dico impossibile, ma almeno ‘inopportuno’. Forse non c’entra niente, ma mi viene in mente il viaggio che Papa Woityla ha fatto in Polonia, ai tempi che Lech Walesa era ancora un sindacalista di belle speranze.Niente di nuovo sotto il sole: a quell’epoca i blocchi che si fronteggiavano erano altri, ma le tecniche tutto sommato, non erano poi tanto diverse. |
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Mi rimane il terrore che si stia giocando, da entrambi i lati, con forze che ci si illude di poter controllare, ma che, appunto, sia una irresponsabile illusione.
Ciao.
Ho la sensazione di un gioco di azione-reazione, rilancio-rimpallo che risponde a logiche non troppo palesi.
E tra le reazioni, anche la levata di scudi in difesa delle famose radici cristiane d'Europa che accantonano come se fosse irrilevante la necessità di un laicismo degli Stati.
ma qui non stiamo parlando di iracheni o palestinesi. staimo parlando di paesi che vivono uno satus di pace e che sono assolutamente intolleranti non verso aggressioni armate, ma verso parole e vignette!