Creato da lilith_0404 il 20/02/2005

A Room of One's Own

This is my letter to the world, That never wrote to me, The simple news that Nature told, With tender majesty. Her message is committed To hands I cannot see; For love of her, sweet countrymen, Judge tenderly of me!

 

 

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Mutatis mutandis

Post n°135 pubblicato il 17 Settembre 2006 da lilith_0404

E’ probabile che io sia un’ingenua, e spesso ho la precisa sensazione di esserlo, quando mi capita di assistere a discussioni che hanno per argomento questioni di alta politica, o di alta economia. E poiché guardo pochissimo la televisione, spesso mi accorgo di quello che é successo a posteriori, e una frase che mi sento spesso dire é: ‘ma dove vivi?  ma come, non hai sentito/letto di tizio /caio, che ha fatto/detto questo o quest’altro...’ e di solito devo ammettere che no, non avevo sentito/letto nulla, ero momentaneamente distratta, scusate tanto, se qualcuno mi riassume le puntate precedenti prometto che da ora in avanti starò più attenta...

Qualcosa del genere mi é successo a proposito della questione delle reazioni del mondo Islamico al discorso di Benedetto XVI sulla guerra Santa.

Ma che é successo? ho chiesto a chi di solito mi ragguaglia sui fatti che non si possono non sapere. ‘Ha detto qualcosa che non é piaciuta sul Profeta, e sulla religione Mussulmana’ ‘Si, ma che cosa ha detto?’ ‘mah, non so bene...’ .

Reazioni di piazza  e scuse ufficiali per un ‘mah, non so bene...’ mi sembravano un po’ eccessive. Scelte di campo per partito preso, non sono nel mio carattere, e credo che potrei contendere a Pelino55 la palma di  campione mondiale delle assoluzioni per insufficienza di prove. Perciò, giusto per capire,sono andata a leggermi il discorso incrimanato. Un dotto discorso di carattere filosofico, tenuto davanti ad un pubblico accademico, in cui il passaggio incriminato é una citazione da cui il Papa ha preso spunto per sviluppare un suo discorso.Come faccio spesso anche io, che prendo una frase o una affermazione di un libro o di un post, per fare delle considerazioni mie, che da quella partono, ma che spesso arrivano da tutt’altra parte.Ma naturalmente, io non sono il Papa, e non parlo al mondo.

Nel leggere però mi son chiesta perché mai un discorso del genere avesse scatenato reazioni tanto violente. E mi sono anche chiesta quanti dei dimostranti che sono stati visti bruciare immagini del Papa lo avessero letto.

Come spesso mi accade, di fronte a  situazioni in cui é tanto lampante che sono gonfiate ad arte, mi sono chiesta: a chi fa comodo? E mi sono chiesta se la reazione indignata dell’autorità religiosa Turca avesse qualcosa a che fare con il viaggio in Turchia che il papa ha in programma, se cioé si sia colta l’occasione per renderlo non dico impossibile, ma almeno ‘inopportuno’. Forse non c’entra niente, ma mi viene in mente il viaggio che Papa Woityla ha fatto in Polonia, ai tempi che Lech Walesa era ancora un sindacalista di belle speranze.Niente di nuovo sotto il sole:  a quell’epoca i blocchi che si fronteggiavano erano altri, ma le tecniche tutto sommato, non erano poi tanto diverse.

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Commenti al Post:
tanksgodisfriday
tanksgodisfriday il 17/09/06 alle 09:08 via WEB
Ricordo che nella vicenda delle "vignette islamiche" pubblicate da France Soir, venne fatto notare che la quasi totalità dei dimostranti islamici non avevano visto le vignette. Non che vederle avrebbe cambiato qualcosa, penso, ma il fatto è che è facile orientare l'opinione pubblica, a volte è addirittura facilissimo. E allora, in particolare se un Papa avesse in programma un viaggio in Turchia con una "hidden agenda", allora ragioni di opportunità suggerirebbero di evitare dichiarazioni facilmente strumentabili. A meno che l'"agenda segreta" non fosse un'altra. Chissà.
Mi rimane il terrore che si stia giocando, da entrambi i lati, con forze che ci si illude di poter controllare, ma che, appunto, sia una irresponsabile illusione.
Ciao.
 
 
lilith_0404
lilith_0404 il 18/09/06 alle 07:35 via WEB
io lavoro in uno studio, e a volte succede che un cliente, per mille motivi, decida che non vuole più stare con noi. Ci sono di solito alcuni segni premonitori, e quando comincio a coglierli, so che non é questione di quanto sarò conciliante e disponibile e attenta alle esigenze di quel cliente, quando si arriverà al dunque, di solito a fine anno, se un pretesto non ci sarà verrà inventato e il rapporto verrà concluso... e credo che anche a livello di grande politica i meccanismi non siano diversi: quando una decisione é presa, se il pretesto non c'é si inventa...
 
pennadifalcorosso
pennadifalcorosso il 17/09/06 alle 09:57 via WEB
Ho cercato il passo letto dal papa, ho dedotto che quest'uomo considera tutti ancora timorosi dell'inquisizione perché l'imperatore Manuele II quel dialogo lo ha fatto in chiave politica, per cui IL PAPA NON AVREBBE ASSOLUTAMENTE DOVUTO CITARLO ci sono tanti altri modi per sviluppare un discorso, avendolo fatto era consapevole di quello che potevano essere le reazioni ma ha osato ugualmente mettendo a rischio di ritorsioni da parte di quella parte dell'Islam che non aspetta altro che di avere un motivo per agire. Fatto da un capo religioso di una religione che ha usato metodi simili per diffondere il suo credo è il massimo dell'incoscienza. INUTILE ORA PRECISARE CHE NON È STATO COMPRESO. Anche il mondo occidentale è fondamentalista basta leggere la levata di scudi specialmente da parte politica quando si sa che le situazioni possono essere montate ad arte però fanno comodo per acquisire visibilità, ma anche il vaticano strumentalizza con discorsi vecchi di quasi duemila anni che vorrebbe far passare come originali. Quando dice Dio è Amore ha detto una cosa ovvia, salvo dopo leggere a lettere cubitali sulla stampa: il papa ha detto che dio è amore! Se la folla che va in S.Pietro per farsi vedere cominciasse essere meno numerosa e pregasse veramente in silenzio come il Cristo ha insegnato allora qualcosa comincerebbe a cambiare e la religione non sarebbe più la stampella della politica. Lasciamo riposare in pace Woityla. Ciao.
 
 
VegaLyrae
VegaLyrae il 17/09/06 alle 11:54 via WEB
Condivido in pieno il commento di pennadifalcorosso.
 
 
lilith_0404
lilith_0404 il 18/09/06 alle 08:10 via WEB
come ho scritto qui sopra a Thanksgodisfriday, io credo che "quella parte dell'Islam che non aspetta altro che di avere un motivo per agire",per usare le tue parole, un motivo per agire l'avrebbe trovato comunque. Il Papa é nella posizione di essere sempre sotto i riflettori, e chiaramente ogni parola che pronuncia é strumentalizzabile. Alcune più di altre, posso convenirne, ma non é questo il punto. Il punto é che é la politica a prendere la religione come stampella. Perché il papa é l'esponente principale di una religione, e da qualche tempo si sta cercando di far passare uno scontro che é fra blocchi 'economici' come uno scontro di civiltà fondato su motivi religiosi, ben sapendo che la religione é solo un pretesto. A me questo fa molta paura, perché quando si mette di mezzo la religione subentra il fanatismo, e il ragionamento non trova più spazio per agire...ma probabilmente é proprio questo che si vuole
 
   
VegaLyrae
VegaLyrae il 18/09/06 alle 12:55 via WEB
Però Lilith, secondo me la conferma che le parole del papa rispecchiassero una ben precisa intenzione e rispondessero a un ben disegno politico te lo dice anche il fatto che per "scusarsi" e giustificarsi, Ratzinger ha ribadito che quel brano lui lo ha solo citato, ma non rispecchiava il suo personale pensiero. Ora io mio mi domando: quando mai qualcuno di noi cita una frase, inserendola in un discorso, se questa non rispecchia il nostro personale pensiero? D'altro canto Ratzinger è un teoretico e dogmatico, e mi pare che i principi di diplomazia e mediazione non gli appartengano.
 
     
lilith_0404
lilith_0404 il 19/09/06 alle 07:02 via WEB
Sono andata a rileggermi la frase incriminata, e rimango della mia idea: é un discorso pronunciato davanti ad un pubblico di accademici in una facoltà di teologia, e l'argomento del discorso é il rapporto dio/ragione, e la 'ragionevolezza' della violenza da un punto di vista teologico... argomento quanto mai spinoso, visto il momento, ma indubbiamente di attualità... chi lo pronuncia non é un qualunque professore, ma il principale rappresentante di una religione. Di cosa avrebbe dovuto parlare? del prezzo del petrolio sul mercato dei futures? del sesso degli Angeli? Quanto all'opportunità di scegliere proprio quell'argomento, posso convenire che ha offerto il fianco a chi non aspettava altro che di avere il pretesto per attaccarlo. Poco diplomatico, dici tu. Poco cauto, dico io. Dici che il discorso rispecchia un ben preciso disegno politico...io questo non ho elementi né per sostenerlo, né per smentirlo. Per quanto riguarda la forma delle scuse, credo che le stesse siano dovute solo alla volontà di smorzare la polemica, e dire che quella frase non rappresenta il suo pensiero sia l'unica cosa che si potesse dire...
 
odio_via_col_vento
odio_via_col_vento il 17/09/06 alle 16:58 via WEB
lilith, vengo ora da una discussione sul blog Dagherrotipi , dove si didcuteva la stessa cosa. e anch'io ho cercato l'originale del discorso e ho fatto più o meno le tue considerazioni. tranne quella sulla Polonia. che è molto interessante. non ci avevo affatto pensato. garzie. resta il fatto che viviamo davvero in tempi difficili in cui la strategia dell'odio e della violenza consente ad alcuni di dire qualsiasi cosa e ad altri consente solo di tacere (meglio se non si fanno troppo vedere, anche).
 
 
lilith_0404
lilith_0404 il 18/09/06 alle 08:37 via WEB
sono passata ieri sul blog di Magdalene57 e ho letto i commenti che avete lasciato tu e Rana. Io non sono una cattolica praticante, e la religione la vivo in modo molto 'privato'. Ma di solito non mi piace prendere posizione per partito preso, non fondata su una conoscenza dei fatti, ma solo su un 'sentito dire', e questo é il senso del mio post.Le ipotesi che avanzo sono chiaramente solo mie congetture, conclusioni che traggo tra me e me sulla base delle informazioni di cui dispongo e delle osservazioni che mi sono consentite, e solo il tempo dirà quanto siano corrette. La strategia dell'odio credo che faccia gioco a chi la pratica, si tratta di capire come contrastarla, e non credo che sia una buona soluzione il 'silenzio' :)
 
rana_nelluniverso
rana_nelluniverso il 17/09/06 alle 23:09 via WEB
Per me ho splittato il tema in due. Da una parte guardo all'atteggiamento di Ratzinger nei confronti della religione che rappresenta, nonché della cultura con cui questa religione è legata indissolubilmente. Da un'altra al fatto che tutte le civiltà "costrette" in qualche modo a seguire il mondo occidentale nel suo stile di vita, quando abbiano la sensazione di poterlo fare, gli si ribellano. Per quanto riguarda gli islamici, il discorso di Ratzinger è pretestuoso. Il semplice fatto che minaccino di bruciare Roma lo dimostra (nel senso: cosa c'entra Roma con le eventuali follie discorsive di un papa, anche fossero tali). Ma non sto a riempirti il post con un doppio commento lungo come quello che ho scritto nel post di Margherita, che ti ha segnalato Ody :)
 
 
lilith_0404
lilith_0404 il 18/09/06 alle 08:46 via WEB
Devo dire che a me sembra molto più pretestuosa la reazione delle autorità religiose del mondo islamico alle parole di un discorso che personalmente considero limitato alla sfera religiosa. E sono anche convinta che alla base di determinate scelte di 'civiltà', su quale stile di vita seguire ecc..., ci siano interessi economici, che usano quella della 'civiltà' come bandiera, e come elemento di aggregazione. E' sempre il soldo che fa cantare l'orbo, che ci piaccia o no, e le idee, come le religioni, senza un supporto economico di strada ne fanno poca :)
 
   
rana_nelluniverso
rana_nelluniverso il 18/09/06 alle 18:44 via WEB
Sì, certo! Mi sono espresso malamente. Intendevo proprio che il riferimento al discorso del papa era pretestuoso da parte degli islamici. Era infatti questa la seconda parte splittata. Perché se anche non mi convince per niente il discorso di Ratzinger, da un lato, dall'altro è pretestuoso che si usi quel discorso in quel modo. che poi posso anche capire il mettere in forse la sua visita in Turchia, perché le mie due questioni lì si mescolano. Ma in sé e per sé non sarebbe quel grandissimo guaio. Per secoli e secoli le massime autorità delle massime religioni non si sono parlate tra loro. La pretestuosità è totalmente tale quando si arriva a chiedere che il papa venga ucciso, e/o Roma bruciata.
 
   
rana_nelluniverso
rana_nelluniverso il 18/09/06 alle 18:52 via WEB
Sì, certo! Mi sono espresso malamente. Intendevo proprio che il riferimento al discorso del papa era pretestuoso da parte degli islamici. Era infatti questa la seconda parte splittata. Perché se anche non mi convince per niente il discorso di Ratzinger, da un lato, dall'altro è pretestuoso che si usi quel discorso in quel modo. che poi posso anche capire il mettere in forse la sua visita in Turchia, perché le mie due questioni lì si mescolano. Ma in sé e per sé non sarebbe quel grandissimo guaio. Per secoli e secoli le massime autorità delle massime religioni non si sono parlate tra loro. La pretestuosità è totalmente tale quando si arriva a chiedere che il papa venga ucciso, e/o Roma bruciata.
 
     
lilith_0404
lilith_0404 il 19/09/06 alle 07:08 via WEB
Vedi, la visita in Turchia é finalizzata ad incontrare il capo della chiesa Ortodossa, e posso pensare che le autorità religiose Islamiche non vedano di buon occhio una alleanza fra chiesa Cattolica e chiesa Ortodossa...che cioé quest'ultima possa rafforzarsi dopo quest'incontro, e alterare gli equilibri di forza all'interno del paese...
 
SandaliAlSole
SandaliAlSole il 18/09/06 alle 06:52 via WEB
C'è una questione di opportunità che spesso viene trascurata, non riesco a credere in modo inconsapevole.
Ho la sensazione di un gioco di azione-reazione, rilancio-rimpallo che risponde a logiche non troppo palesi.
E tra le reazioni, anche la levata di scudi in difesa delle famose radici cristiane d'Europa che accantonano come se fosse irrilevante la necessità di un laicismo degli Stati.
 
 
lilith_0404
lilith_0404 il 18/09/06 alle 08:47 via WEB
é la sensazione che ho spesso anche io, che quello che vediamo sia una pantomima a nostro uso e consumo, ma che i motivi veri di certe dichiarazioni siano altri... del tipo "chi ha orecchie per intendere, intenda" , ed é il motivo per cui mi sento spesso una sprovveduta ingenua, perché appunto posso fare solo supposizioni non sostenute da prove sulle motivazioni reali certe prese di posizione...per quanto riguarda la laicità degli stati, é un concetto molto 'occidentale', un retaggio che ci viene dalla rivoluzione francese, ma che non é affatto così scontato nel mondo islamico, dove é anzi pacificamente accettato che siano le autorità religiose a dettare gli indirizzi politici, quando non gestiscono esse stesse, in prima persona, la politica... e la tentazione che vedo é appunto quella di accettare lo scontro sul terreno dello scontro di religione, con tutte le implicazioni di fanatismo che ne conseguirebbero...:)
 
lupopezzato
lupopezzato il 18/09/06 alle 21:53 via WEB
L'11 settembre è stata compiuta su NY un'azione terroristica, punto. La cosa grave è che il mondo occidentale, seguendo gli americani che soffiano sul fuoco, stanno reagendo nel modo peggiore ovvero con le "vignette" o con lo scontro di civiltà e quello religioso stanno facendo un sol fascio fra "islamismo" e terrorismo. Non bastavano le vignette e libri come "la rabbia e l'orgoglio" ora ci si è messo anche Ratz. La verità è che confondere il mondo islamico con i terroristi fa comodo a chi è andato a portare il terrore in Iraq. Non dimentichiamo che nel processo-farsa a Saddam, oltre a non esserci nessun capo d'imputazione per il possesso di armi di distruzione di massa, non c'è nessun capo d'accusa relativo a connessioni fra terrorismo ed Iraq. Mi chiedo qual'è il limite della nostra decenza.
 
 
odio_via_col_vento
odio_via_col_vento il 18/09/06 alle 22:27 via WEB
può darsi. o può darsi che anche questo sia cospirazionismo (vedio post di vergine_e_martire di ieri).
ma qui non stiamo parlando di iracheni o palestinesi. staimo parlando di paesi che vivono uno satus di pace e che sono assolutamente intolleranti non verso aggressioni armate, ma verso parole e vignette!
 
   
lupopezzato
lupopezzato il 18/09/06 alle 23:46 via WEB
Intanto non penso che le aggressioni armate siano più "violente" delle parole. Spesso le parole sono vere e proprie azioni terroristiche ed era proprio questo il mio commento. Non vorrai mica negare che - pur di giustificare l’aggressione all’Iraq – il mondo occidentale ha fatto un sol fascio accomunando vilmente ed offensivamente il terrorismo islamico con il mondo islamico? Non vorrai negare che le parole fuori luogo e fuori posto del Ratzi non erano riferite ai terroristi Islamici ma al mondo Islamico? Non vorrai mica negare che le vignette prendevano in giro il Corano? Non vorrai mica negare che la Fallaci non ha fatto nessuna attenzione a distinguere il terrorismo dall’Islam? E’ evidente che i paesi arabi stiano prendendo coscienza e distanza da un occidente che non si rende più conto di quello che dice e di quello che fa. Quel mondo occidentale che con il suo bravo Ratzi mi pare abbia dimostrato di essere ancora più intollerante verso paesi e popoli che hanno invece, ci piaccia o no, il "sacrosanto" diritto di scegliersi la religione che vogliono.
 
     
lilith_0404
lilith_0404 il 19/09/06 alle 07:31 via WEB
Sul fatto che l'occidente in generale si sia lasciato, e continui a lasciarsi trascinare su una china pericolosa nel modo di gestire questi fatti, non posso che essere totalmente d'accordo con te, Gigi. Fare di ogni erba un fascio, e considerare in blocco milioni di persone come dei terroristi, credo che sia la trappola che i vari gruppi terroristici ci hanno preparato davanti e in cui stiamo cadendo come degli sciocchi...Quanto al fatto che i paesi arabi abbiano il diritto di scegliersi la religione che preferiscono, considerando i comunicati rilasciati proprio ieri da alcuni gruppi di fondamentalisti islamici, che minacciano di morte quelli che loro chiamano 'i crociati' ai quali non resterà altro, per usare le loro parole che'convertirsi all'islam o morire' mi sembra che qui chi contesta a qualcuno il diritto di scegliere la religione che si vuole non sia il Papa.
 
     
odio_via_col_vento
odio_via_col_vento il 19/09/06 alle 21:36 via WEB
abbiamo milioni di vignetet che prendono il giro e cristianesimo e, appunto, non mi pare che nessuno abbia scatenato folle di fanatici a chiedere guerre sante. non sto facendo apologia di Bush, né della guerra, né dei pregiudizi. ma ritengo che la libertà di parola di tutti Ratzinger compreso) sia sacrosanta. la guerra, quella ingiusta che Bush ha scatenato, il fatto che ci siano intolleranti che fanno di ogni erba un fascio, non mi può comunque impedire di valutare, su piani diversi, come intolleranza anche quella di coloro che sono pronti a indignrsi per libri (Rushdie) e per vignette, ma non altrettanto pronti ad accogliere tolleranza e libertà nel proprio mondo. anzi, che estendono (e incitano ad estendere) queste intolleranze a prezzo di violenza.
 
     
lupopezzato
lupopezzato il 20/09/06 alle 10:11 via WEB
Ciao Via col vento, il mio commento era abbastanza chiaro perché chiedeva se volevamo negare che "noi", americani e loro schiavi bianchi, non stiamo facendo di tutto per fare opera di convincimento nell’opinione pubblica affinché passi l’equazione Islam=terrorismo. Questa operazione ci serve per lavare le porcate dell’aggressione all’Iraq, delle torture di Abu Grahib, del carcere-senza-diritti di Guantanamo, del processo farsa a Saddam, dei dossier fasulli sulle armi di distruzione di massa e così via. Dici «la guerra, quella ingiusta che Bush ha scatenato»: guarda che quello "stupro" lo vuole il popolo americano altrimenti mi devi spiegare perché quel popolo lo ha rieletto. Del resto se è vero che un popolo non si sceglie il proprio dittatore è anche vero che, nella cosiddetta democrazia, ogni popolo ha il premier che si è scelto e che si merita. Per quanto riguarda invece il fatto che loro non sono «altrettanto pronti ad accogliere tolleranza e libertà nel proprio mondo» devi comprendere che loro, come noi, hanno un loro concetto di tolleranza e libertà. Solo che il loro concetto differisce dal tuo perché la loro cultura è diversa dalla tua, punto. Pensare che il nostro concetto di tolleranza e libertà sia migliore del loro o viceversa non è una verità ma è soltanto un’opinione e la nostra vale quanto la loro. Ciao :o)
 
     
lilith_0404
lilith_0404 il 21/09/06 alle 07:43 via WEB
:-)Gigi, pensare che il proprio concetto di tolleranza e libertà sia migliore di quello degli altri, credo che sia umanamente comprensibile, il problema se mai é quando questa superiorità la si vuole imporre con la forza anche a quelli che non lo vogliono. E qui, scusami, ma mi sembra che la prepotenza non sia appannaggio di una parte soltanto, visti anche i fatti di sangue che la cronaca ci ha offerto anche di recente, dove donne che volevano scegliere un concetto di libertà diverso sono state senza tanti complimenti sgozzate dai parenti. E’ la loro cultura, dici, che vale tanto quanto la nostra. Ok. Ma anche all’interno delle altre culture ci sono voci fuori dal coro, come la mettiamo, hanno diritto di farsi ascoltare oppure no? si, in base al nostro concetto di libertà e tolleranza, no, in base ad altre concezioni filosofiche/religiose/plitiche .Non sto parlando solo dei paesi Islamici, in questo momento, ma facendo un discorso più generale, penso ad esempio alla Cina, solo per dirne uno. Non possiamo imporre il nostro concetto di libertà e tolleranza, ma allora dovremmo accettare che i ‘dissidenti’ siano messi a morte? Si dovrà pur arrivare ad un compromesso, io penso, in base al quale sia lasciata la libertà ai singoli di scegliere a quale concetto di libertà aderire, non credi? :-) ciao, buona giornata
 
cinico_nick
cinico_nick il 19/09/06 alle 13:24 via WEB
...forse il papa dovrebbe rendersi conto che non è "uno qualunque" e che tutto quello che dice viene riportato ed amplificato in giro per il mondo, quello stesso mondo nel quale un gruppo di terroristi, di matti, di esaltati, di integralisti, chiamali come vuoi, cerca solo il minimo pretesto per fare quello che fa. Così difficile cercare di evitare di dar loro questo pretesto?!?...
 
 
lilith_0404
lilith_0404 il 21/09/06 alle 07:41 via WEB
Se certi discorsi li facessi io, lascerebbero il tempo che trovano. Fatti da un papa, a ogni parola si fa il pelo e il contropelo. Ma ti dirò di più. Si farebbe il pelo e il contropelo anche alle non parole, se scegliesse il silenzio. Perché in quella posizione anche il silenzio parla e ha un significato. :)
 
   
cinico_nick
cinico_nick il 21/09/06 alle 08:47 via WEB
..già, a volte un silenzio "pesa" più di mille parole...
 
walk_on_by
walk_on_by il 20/09/06 alle 08:26 via WEB
Mi suggerisci due considerazioni con il tuo post. La prima di carattere personale sarebbe questa: Io vivo dei vari "non senti.." o quello ha detto...". Leggendoti mi rendo conto del fatto che sono troppo abituato a farmi 'arrivare adosso' queste informazioni. Filtrate ed analizzate da altri (tipicamente mass media). E' come rielaborare un qualcosa di già elaborato...Tutto sommato credo che tu faccia meglio, a 'vivere fuori dal mondo' (come ti dice qualcuno), ma quando la situazione davvero ti interessa, andare direttamente alla fonte. Molti esprimono giudizi, sul pensiero già elaborato (io tra i molti) pochi, come te, sono convinto siano andati diretamente alla fonte del duisquisire. La seconda consideraizone: Rapporti Islam-Cristianesimo. Cetamente è semplicistico e riduttivo il mio pensiero, ma credo che sia ANCHE questione semplicemente di PIL e di pancia piena. Credo che tolti i leader di ciascun credo religioso e politico dei due blocchi, il reddito medio dei 'fedeli' delle due confessioni sia molto piu' sbilanciato a favore del credo piu' diffuso nel mondo occidentale. Ovvio che ci sia attenzione a non 'svegliare' il can che dorme, dopotutto, chi ha piu' da perdere, in un non certo auspicabile conflitto tra le religioni, siamo proprio noi, coloro che sono 'mediamente' piu' ricchi. Come in ogni cosa. Grazie per i tuoi spunti. Buona giornata.
 
 
lilith_0404
lilith_0404 il 21/09/06 alle 07:39 via WEB
Le notizie arrivano a me come a tutti, filtrate ed elaborate dai media. Il mio ‘vivere fuori dal mondo’, come a volte mi dicono é solo una forma di indifferenza, di cui non ritengo di dover essere particolarmente fiera. Come appunto il caso del Papa. Come ho detto sopra, non sono una cattolica praticante. Mediamente mi lasciano abbastanza indifferente le prese di posizione che assume su svariate questioni, nel senso che non mi sento indignata se afferma qualcosa di contrario a quello che penso io e rimango della mia idea indipendentemente da quello che dice o non dice. Ma di fronte alle reazioni che vedo scatenarsi intorno a me, mi viene la curiosità di capire. Fino a pochi anni fa, trovare il testo del discorso sarebbe stata una bella impresa, e probabilmente non mi sarebbe venuto neanche in mente di farlo. Al giorno d’oggi, basta inserire una stringa di ricerca in google, e te lo trovi in versione integrale. Più facile trovarlo che leggerlo. Sul fatto che la questione religiosa sia solo un pretesto, e che lo scontro vero sia sul terreno economico, sono assolutamente d’accordo con te. Ma capisci che per mandare qualcuno a morire servono motivi ideali, idee capaci di sedurre l’immaginazione e infiammare i cuori. Pil e reddito medio pro capite non sono adatti a questo scopo :-)buona giornata anche a te
 
bluewillow
bluewillow il 20/09/06 alle 09:06 via WEB
Io neanche guardo quasi più la televisone. Comunque non c'è paragone tra le informazioni che si possono ricavare dalla lettura di un giornale (molto più approfondite) e la tv che dà solo informazioni molto superficiali. Per questo credo in molti alla richiesta di informazioni più dettagliate sembrano essere smarriti come hai scritto.
 
 
lilith_0404
lilith_0404 il 21/09/06 alle 07:33 via WEB
Le notizie tutto sommato si possono trovare, il problema vero é avere voglia di volerle cercare. La televisione non é solo telegiornali, sono anche talk show, e trasmissioni di approfondimento, il problema per me é solo avere il tempo e la forza di ascoltarla, e non addormentarmi dopo due nanosecondi da che l’ho accesa, perché a volte può essere imbarazzante non essere informati di quello che sta succedendo... :-) cio, buona giornata...
 
lupopezzato
lupopezzato il 20/09/06 alle 10:06 via WEB
«Fare di ogni erba un fascio, e considerare in blocco milioni di persone come dei terroristi, credo che sia la trappola che i vari gruppi terroristici ci hanno preparato davanti e in cui stiamo cadendo come degli sciocchi».. eheheh, Anna non fare la furba. La trappola la continuano a confezionare gli americani ed i loro complici per dare credibilità ad una guerra che, in termini di credibilità, fa concorrenza ai tarocchi. Quello che mi fa rabbrividire è che tutto il mondo continua a dire che "questa guerra è stato uno sbaglio" e poi? Niente. Come se completassimo la frase dicendo "è stato uno sbaglio ma ora che possiamo farci? Ci troviamo a ballare e dobbiamo continuare". Questo, amica mia, è essere complici e fiancheggiatori perché quella non è una guerra ma uno stupro. Dio mio, tutti ad ammettere lo sbaglio e nessuno a mettergli riparo. Ma qua subentra l’orgoglio. L’orgoglio degli infami. Perché ritirarsi adesso significherebbe farsi carico di una vergogna che nessuno ammetterà mai e che finirà nel cesto dei panni sporchi come tante altre. Ci penserà l’ammorbidente che metteremo nella lavatrice della Storia a dargli una fasulla dignità. Così come già fece con Hiroshima e Nagasaki. Per me resta e resterà un altro Vietnam ma non solo americano. ©iao :o)
 
 
lupopezzato
lupopezzato il 20/09/06 alle 10:14 via WEB
p.s.: se qualche "idiota" mi risponderà dicendo che in cambio di questa merdata gli abbiamo esportato la democrazia, consideri questa come risposta.
 
   
lilith_0404
lilith_0404 il 21/09/06 alle 07:30 via WEB
Chiunque sia l’architetto che ci sta costruendo ‘la trappola’ spero che alla fine non saremo così stupidi da caderci... Sulla guerra in Iraq...non doveva neanche cominciare, e non sarà mai troppo presto perché finisca, ma certo, gli equilibri di forza all’interno del paese a questo punto sono scombussolati, e non é solo il problema di liberarsi dei ‘liberatori’, ma anche di chi sostituisce Saddam, e di come lo sostituisce...Posso immaginare che sui tempi del ritiro giochino ora motivi di opportunità politica, ma non credo proprio che c’entri l’orgoglio, figuriamoci, quando mai l’orgoglio ha impedito alla politica di fare qualcosa, se c’era un interesse a giustificarlo?
 
pelino55
pelino55 il 20/09/06 alle 17:22 via WEB
Cerco di concentrarmi sul tuo post, più che sui commenti, peraltro stimolanti. Non credo che molti abbiano letto l'intervento del papa, nè cristiani nè musulmani, le masse si muovono quasi sempre su pulsioni e malesseri, non ragionamenti teologici. Non credo nemmeno che c'entri il viaggio in Turchia, penso che la posta sia più grande. Penso anche che colui che è stato definito uno dei più grandi intellettuali al mondo, tanto più investito anche del carisma dell'infallibilità(forse questo dogma non esiste più, ma ci siamo comunque vicini),non possa permettersi il lusso di non considerare la ricaduta della sue parole. E' il papa! Dall'altro versante religioso credo si sia operata una strumentalizzazione delle persone, da parte di intellettuali altrettanto valenti, non commettiamo l'errore di pensare che la cultura sia solo da una parte. Risultato: l'allargamento del solco e stavolta, contrariamente alla mia fama, non assolvo nessuno.
 
 
lilith_0404
lilith_0404 il 21/09/06 alle 07:28 via WEB
credo anche io che sia stato quanto meno poco cauto a scegliere le parole, come ho scritto qui sopra in risposta al commento di VegaLyrae, avrebbe potuto sviluppare ugualmente lo stesso ragionamento anche senza citare espressamente la frase incriminata, e sarebbe stato molto meno attaccabile. Ma tuttavia mi sembra in malafede la strumentalizzazione che ne é stata fatta. L’ipotesi del viaggio in Turchia mi é stata suggerita dall’aver letto in una notizia il comunicato rilasciato dall’autorità religiosa di quel paese, particolarmente piccata e che immediatamente metteva in forse l’opportunità del viaggio, oltre alla notizia che mi é capitato di leggere nei giorni scorsi che sia da qualche tempo un best seller in quel paese un libro che ipotizza l’assassinio del papa.. ne ho tratto la convinzione che questo viaggio lo vedano come il fumo negli occhi, e che stiano cercando in tutti i modi di impedirlo. Che poi quello sia solo un aspetto del problema e la posta in gioco sia ben più grande, non ho difficoltà a crederlo.
 
GattoDelCheshire
GattoDelCheshire il 20/09/06 alle 23:28 via WEB
Il problema dal punto di vista del tuo post, è nel concepire il pensiero come guida all'azione, dove a ben vedere però il valore sta tutto nell'agire: il che è sufficientemente illustrato dalla scarsa considerazione di cui gode la filosofia come puro pensiero speculativo nella nostra società. Il che è per paradosso tipico di ogni metafisica, che, riducendo le cose a mera materialità dotata di senso eteronomo, svaluta il reale per quelò che è, e legge il mondo come semplice campo di azione. Da questo punto di vista, non c'è affatto differenza tra l'Islam e il pensiero occidentale, e le parole di Ratzinger sono quelle che sono, almeno in relazione allo scopo che si prefiggevano: aria fritta.
 
 
lilith_0404
lilith_0404 il 21/09/06 alle 07:26 via WEB
:) a maggior ragione, se é solo aria fritta, perché scaldarsi tanto ?
 
MARIONeDAMIEL
MARIONeDAMIEL il 21/09/06 alle 20:59 via WEB
Mi spiace di non aver letto tutti i commenti qui sopra, forse ripeto cose già dette, ma ti dico la mia impressione (io sono andata ad ascoltarmelo su repubblica il pezzo): la prima sensazione è stata quella della chiara strumentalizzazione ed esagerazione della cosa, se si incazzano per delle vignette figurati per delle parole pronunciate dal papa, ma chiaramente sono lì alla finestra ad aspettare ogni minimo sbaglio, ogni minimo passo falso; il papa è un teologo.. certo, e in quest'ottica il suo discorso non avrebbe nulla di sbagliato; diventa sbagliato quando sa che lo ascoltano, quando non pondera le reazioni a ogni frase che pronuncia. Evidentemente ha ponderato dopo.
 
 
lilith_0404
lilith_0404 il 22/09/06 alle 01:23 via WEB
si, all'incirca questa é anche la mia idea; é stato un passo falso, che lo ha messo nella posizione di doversi scusare...ma chiaramente le scuse, quand'anche fossero accettate, non cancellano l'episodio: la parola che tieni dentro di te é tua serva, quella che ti sfugge é tua padrona :-)
 
isoladeltonal
isoladeltonal il 25/09/06 alle 15:32 via WEB
grazie ad un link al tuo blog sono riuscito a leggerlo, quindi , grazie! :-) io non sono affatto del tuo avviso; il buon Ratzinger ha buttato giù un riferimento molto " pericoloso" che lasciava sottintendere un giudizio negativo ( sia pure non detto) sul corano. Decisamente, questo papa o chi perlui, non è un'aquila, nonostante la pretesa del messaggio " dotto" , la capacità di elaborazione del materiale " dotto " è stata direi degna di un bambino delle scuole elementari.
 
 
lilith_0404
lilith_0404 il 26/09/06 alle 02:38 via WEB
é già difficile valutare i giudizi espressi in modo esplicito, su quelli sottintesi e non detti non mi avventuro ad esprimere pareri, il processo alle intenzioni lo lascio fare ad altri. Quanto al discorso del papa, io non mi intendo di filosofia e di teologia, confesso che mi é risultato un po' faticoso leggerlo, e da quel poco che ho capito, mi sembra che abbia espresso valutazioni critiche soprattutto nei confronti di una certa concezione del mondo da parte della moderna cultura occidentale. Dal capo di una religione, non mi aspetto niente di diverso, anche se poi posso condividere o meno le conclusioni a cui arriva. :)
 
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