Creato da lilith_0404 il 20/02/2005

A Room of One's Own

This is my letter to the world, That never wrote to me, The simple news that Nature told, With tender majesty. Her message is committed To hands I cannot see; For love of her, sweet countrymen, Judge tenderly of me!

 

 

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L'altra metà del cielo

Post n°18 pubblicato il 24 Marzo 2005 da lilith_0404

Dopo tanti discorsi fatti sul ruolo delle donne nella famiglia e nel lavoro, rileggendo i commenti dei post precedenti mi sono accorta di due commenti che spostano l’angolo di visuale e che credo meritino una maggior visibilità.

Il primo è di Hillmad, nei commenti al post 143 di John.Keating:

Le energie che la donna ha dedicato al lavoro a quale funzione, nell'ambito della famiglia le ha sottratte ? provo a rispondere, a mio parere ciò che ha messo in crisi la famiglia non è il diminuito coinvolgimento verso i figli, ma il sottrarsi in qualche modo sottile e profondo a tutte le funzioni di sostegno del maschio marito o compagno.(...) Una funzione così importante che viene a mancare nel giro di 50 anni mette in difficoltà tutti, primo fra tutti il rapporto fra l'uomo e la donna (...). Chi o come sosterrà l'uomo nella nuova era, se non il suo proprio lavoro sull'autonomia dalle donne/madri? E così si chiude il cerchio dopo il femminismo, io credo che questa sia l'era della ricerca di nuove forme di vivere il proprio essere maschio.

Di tenore analogo il commento di Nef29 al mio post 9:

Anche la maschilità, come la femminilità, è una costruzione sociale e, come tale, soggetta al mutamento storico: tale fluidità non dovrebbe essere vissuta come una "perdita"... forse è vero il contrario: forse gli uomini hanno finalmente l'occasione di ricongiungersi ad un'identità maschile per molto tempo negata, soffocata. Credo sia un arricchimento per l'uomo la possibilità di sfidare i condizionamenti del modello di virilità unico e rigido finora imposto.

Mi manca un punto di vista maschile...

 

Commenti al Post:
phiIalethes
phiIalethes il 24/03/05 alle 17:52 via WEB
Questi quesiti consento un intervento atemporale rispettoso della tempotarità---------------------- L'intuizione che il problema del singolo, sia maggiormente imputabile all'oggettivizzazione del soggetto singolo a beneficio dell'oggetto società che si eleva innaturalmente a soggetto; sta finalmente diventando una presa di cosciènza diffusa----------- Ora però iniziano i problemi GROSSI -------------------- TUTTI indistintamente, siamo favorevoli ad un evoluzione che comporti dei mutamenti, abbandoni di cose , pensieri e atteggiamenti consuetudinari, e che pigramente perpetuiamo, ottima base per poterci costruire su----------------------- il problema GROSSO è cosa ------- quale società -------?-------- se non è rispettosa del singolo, sarà una società che sposta il problema senza risolverlo, Ci siamo già in tale società, dell'alternanza, si alternano le esigenze insoddisfatte che si perpetuano nel cambiamento------------il quesito implicito nel Post è: QUALE SOCIETA' ?------------------- Rammentandosi che : CHIUNQUE si sia posto tale quesito e l'abbia teorizzato; fin'oggi ha solo fatto solo e sempre dei danni immensi-------------- Può la società nel suo insieme, elevandosi veramente a soggetto dei soggeti; trovare una soluzione che sia GIUSTA ? ----- la differenza tra il possibile ed il probabile è data a posteriori dall'auspicabile -------
 
 
lilith_0404
lilith_0404 il 25/03/05 alle 17:55 via WEB
al di là delle teorizzazioni, ciò che si realizza in concreto é sempre il risultato di una miriade di fattori, anche emotivi, che difficilmente si lasciano imbrigliare in una teoria. :)
 
lupopezzato
lupopezzato il 25/03/05 alle 07:52 via WEB
.. ©iao Lili, Buona Pasqua.. :-)
 
 
lilith_0404
lilith_0404 il 25/03/05 alle 17:56 via WEB
:) grazie, buona Pasqua anche a te :)
 
whitegreen
whitegreen il 25/03/05 alle 12:31 via WEB
mi sa che è vero che la conclamata crisi del ruolo sociale dell'uomo e maschio inizia (continua) a creare problemi sempre maggiori anche alle donne. L'uomo abdica a "tutte le funzioni di sostegno" ?, no, semplicemente non le hai mai eccettate e non accetta che lo si possa considerare un elemento collaterale, non centrale in una famiglia, specie se tradizionale. Per superare esigenze ed identità socialmente e anche antropologicamente consolidate ci vorrà del tempo, e resterà sempre da valutare se ne varrà la pena, anche per quanto riguarda la parte femminile del problema.
 
 
lilith_0404
lilith_0404 il 25/03/05 alle 17:57 via WEB
:) si, é sempre comunque una partita a due... :)
 
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