A Room of One's Own

Mi piace molto Cardarelli ed anche questa poesia ,molto molto meno l'autunno,anzi mi sembra che ogni anno lo soffro di più e cerco di "andare un pò in letargo "per arrivare presto l momento nel qule le giornate riprendono ...in salita verso la luce.Buongiorno A

Dell’autunno mi piacciono i colori, gli ocra, i ruggine, i marroni; mi piacciono i frutti, l’uva, le mele, i cachi; mi piace il sole che é ancora caldo ma non troppo, mi piace potermi infilare un golf, perché l’aria comincia ad essere frizzante, mi piacciono gli odori: quando ero bambina vicino a casa mia c’era un essicatoio per il granoturco, e quello é rimasto il profumo dell’autunno, quello del granoturco che viene asciugato sull’essicatoio. Però l’autunno é anche una malinconia insinuante, persistente, un guardare indietro, alla strada già fatta, un cominciare a tirare le somme... un sapere che va bene così, anche se non é quello che avevi immaginato, o che avevi sperato...un prendere un bel respiro, per fare ancora l’ultimo tratto di strada...

...beh qualcuno dice che non esistono più le mezze stagioni, quindi finita l'estate, prepariamoci direttamente per affrontare i rigori dell'inverno hahaha...

come, non esistono più le mezze stagioni! come si fa, senza la primavera?

Qualcuno continua a dirmi che non è tutto bianco o tutto nero. Esistono i grigi. I toni della nostalgia. Forse è vero, ci sono solo due stagioni: estate e inverno. Le altre sono ricordi, nostalgie e voglie. L’autunno, per tanti è ricordo e nostalgia d’estate ma anche, nella par condicio della natura per altrettanti tanti, è voglia d’inverno. Così come lo è la primavera, ricordo e nostalgia dell’inverno ma, allo stesso tempo, è voglia d’estate... Mi piace pensare al 23 settembre di un anno qualunque quando l’Estate incontrò l’Inverno e stettero assieme fino al 22 dicembre di quell’anno qualunque. Fu un amore di tre mesi. Intenso e vero. Fu l’Autunno di quell’Estate. Andata via l’Estate, l’Inverno restò da solo fra ricordi e nostalgie e, non avendo un cazzo da fare, aprì un blog. Il 21 marzo di un anno qualunque però, incontrò un’altra Estate, così diversa eppure così uguale. Restarono assieme fino al 21 giugno di un anno qualunque. Fu un altro amore di tre mesi. Altrettanto intenso. Altrettanto vero. E, anche se fu l’Autunno di quell’Inverno, vollero che si chiamasse Primavera. L’Estate restò così da sola, con i suoi ricordi e nostalgie, fino al 22 settembre di un anno qualunque. Anche lei, non avendo un cazzo da fare, aprì un blog...

... o cavoli... lupo, ma sei sempre così logorroico!!! hahahahhahaha .... scherzo, mi piace l'idea che hai espresso in questo commento, chissà che non ci possa tirar fuori un racocnto per il mio blog...

:-) nick,guarda che sono io quella che copia le idee degli altri :-)

... lo facciamo un po tutti...

é così, Gigi, tra il bianco e il nero c’é un’ampia zona di grigi, ed é la vita... ma dici che il blog lo apre solo chi non ha altro da fare? e io che mi davo le arie di essere tanto indaffarata... :)

p.s.:...e meno male che dicevi:" nun tengo cchiù che dicere"... :-)

Se non interpreto male, in questa poesia l'autunno viene visto sia come stagione dell'anno che come stagione della vita. Io amo l'estate come stagione dell'anno perchè è il periodo in cui mi sento più viva e libera; l'autunno lo tollero mio malgrado, solo perchè so che è un ciclo e che poi tornerà l'estate, ma ci metto un pò ad accettarlo. Lo stesso vale per la vita, solo che lì l'autunno non è più una stagione passeggera. Ecco perchè forse dovremmo approfittare dell'estate della nostra vita e viverla in pieno, in modo da conservare per l'autunno molti ricordi e pochi rimpianti di cose non vissute. :o)

Le mie stagioni invece sono proprio quelle di mezzo, della primavera amo l’esultanza della natura che si risveglia, l’aria di nuovo leggera, e pulita, dopo le nebbie dell’inverno,il tepore del sole sulla pelle, e la vita che sembra finalmente più facile. Dell’autunno ho scritto sopra, a Ossimora, amo anche la malinconia, quel tirare le somme della vita già passata, attingendo dal passato l’esperienza e la determinazione per affrontare l’ultimo tratto del cammino.

..una cosa ha di buono l'autunno: si possono fare delle ottime torte di mele: ho letto la tua ricetta da SandaliAlSole. Voci false e tendenziose dicono che io sappia cucinare solo brodaglie, ma io ci voglio provare a cimentarmi nella tua torta di Nonna Papera e sono certa che il risultato sarà garantito! Un sorriso :-)

é stata la prima torta che ho imparato a fare, e la ricetta me la diede una compagna di classe al liceo. Io uso le mele gialle, che hanno una polpa che diventa morbida in cottura, senza spappolarsi. E poi il procedimento non richiede particolari attenzioni, gli ingredienti si mescolano tutti insieme, niente da montare o lavorare in modo particolare. Fai solo attenzione che il burro si deve usare fuso, ma non deve friggere, quindi non ti distrarre mentre lo fai sciogliere... e poi la cottura, io ho detto 45 minuti, ma dipende da quanto le mele sono acquose: se lo sono molto, può volerci un po' di più: quando provi la cottura, infila il coltello al centro della torta, perché é quello il punto che si rassoda per ultimo... :-)) Nonna Papera é comunque a disposizione, se servissero altri suggerimenti :-) mi dirai come ti viene :-)

sei lettrice assolutamente "speciale"..filtri con occhi di cristallo, scrivi con dita d'alabastro. E il tuo cuore batte. Vivo.

... e questa si chiama adulazione... :-) devo avvertirti, però, Nonna Papera, qui, é un po' taccagna, e non compra niente :-))

sospettosa eh......? ehehehehe

Stasera qui il sole al tramonto era una enorme palla di fuoco. Nel cielo fili di nubi in schemi geometrici, come spatolate. Le montagne perse in una scura foschia. Era molto bello e volevo farci delle fotine, ma non ho trovato una piana senza alberi, case, tralicci di elettrodotti. Però anche col sole mi è venuto il pensiero sugli autunni. Di un giorno, di un anno, di una vita. E spero che ci sia dentro un trucco, e di scoprirlo prima o poi...

non c'é trucco, non c'é inganno: é solo vita :)