Creato da lilith_0404 il 20/02/2005

A Room of One's Own

This is my letter to the world, That never wrote to me, The simple news that Nature told, With tender majesty. Her message is committed To hands I cannot see; For love of her, sweet countrymen, Judge tenderly of me!

 

 

« Critone, Socrate e le LeggiPagliuzze »

Esploratori

Post n°143 pubblicato il 15 Ottobre 2006 da lilith_0404

immagineQuando in passato gli esploratori arrivavano in un territorio fino ad allora sconosciuto,  si usava che ne prendessero possesso in nome del   sovrano che aveva finanziato la spedizione: cominciò Cristoforo Colombo, per conto della corona spagnola, e in seguito portoghesi, olandesi, francesi e inglesi fecero a gara per assicurarsi il possesso e il relativo sfruttamento dei territori che via via venivano scoperti (scoperti dagli europei, beninteso, ché gli indigeni ovviamente li conoscevano da tempo) .

Cambiano i tempi, oggi la gara non é più per l'esplorazione  di nuove terre ma l'ambito in cui si svolge la competizione  e la conquista é quello della ricerca scientifica: pensavo questo leggendo il post n. 35 di VegaLyrae, là dove dice che le società di ricerca cercano di ‘brevettare’ i geni che via via vengono decodificati e studiati, per assicurarsene lo sfruttamento economico.  

Chi come me non ha competenze specifiche su questi argomenti fa una certa fatica a capire tutte le implicazioni che un fatto del genere può comportare: se da un lato é evidente che chi finanzia una attività deve averne un ritorno economico, dall’altro risulta strano pensare che informazioni di carattere scientifico possano rimanere di proprietà esclusiva di una società: come se volessi tener segreta la composizione chimica del sangue, o la distanza della terra dal sole.  

D’altra parte, la storia ci insegna che le conoscenze scientifiche e tecnologiche sono state all’origine della supremazia di alcune popolazioni su altre: i popoli che conoscevano la tecnologia per lavorare il ferro, soppiantarono quelli che sapevano solo lavorare il bronzo, in tempi molto più recenti chi per primo ha  saputo produrre l’acciaio su larga scala,  ha acquisito vantaggi competitivi economici nei confronti degli altri paesi. 

Oggi più che mai é la competenza in campo scientifico a fare la differenza, ma come ogni medaglia anche questa ha il suo rovescio.  

Leggevo proprio nei giorni scorsi che in Italia é stato avviato l’iter per l’approvazione di una legge che consente, in determinati casi, il prelievo forzoso del Dna . Si parla di situazioni legate alla prova di attività criminose, ma non é così aleatorio il rischio che VegaLyrae sottolinea nel suo post di un utilizzo fraudolento dello strumento messo a disposizione dalla ricerca: le recenti violazioni della privacy del caso Telecom, con le centinaia di persone spiate e intercettate insegna, e l’ipotesi di un ‘grande fratello’ che controlla la notra esistenza é sempre meno remota.

immagine

La URL per il Trackback di questo messaggio è:
https://blog.libero.it/lilith0404/trackback.php?msg=1762298

I blog che hanno inviato un Trackback a questo messaggio:
Nessun trackback

 
Commenti al Post:
amoildeserto
amoildeserto il 15/10/06 alle 11:18 via WEB
Solo sull'ultima parte del post. Concordo sul fatto che il controllo della nostra vita diventi abuso e che non sia piacevole ... ma a volte diventa invece muro invalicabile per non permettere, non voler vedere che ci sta dietro!
 
 
lilith_0404
lilith_0404 il 17/10/06 alle 07:09 via WEB
Sai il detto: fatta la legge, scoperto l’inganno? quante volte la legge che dovrebbe essere posta a tutela della libertà delle persone viene strumentalizzata per coprire comportamenti fraudolenti! basta citare il segreto bancario, sfruttato per riciclare denaro derivante da attività criminose, o la libertà di circolazione, che consente a terroristi di spostarsi indisturbati da uno stato all’altro. Ora c’é questa proposta di legge, che autorizza gli inquirenti a prelevare campioni di dna, qualora ciò serva a provare un presunto crimine. Ipotesi limitata e circoscritta, quindi. Ma sappiamo che le leggi sono soggette ad interpretazione, e sarà quindi il modo in cui verrà applicata e utilizzata a dire ‘quanto’ le ipotesi previste saranno ‘limitate e circoscritte’.
 
VegaLyrae
VegaLyrae il 15/10/06 alle 12:54 via WEB
Il fautore del Progetto Genoma fu un certo Sanger che con il supporto economico della società Celera intraprese l'opera di sequenziamento dei geni. Poichè questa procedura, con gli strumenti oggi a disposizione, è totalmente automatizzata, si è trattato di una mera operazione di routine. L'unico fattore di merito, se così si può dire, è stato il tempo impiegato rispetto ad altre società o gruppi di ricerca. Quando Sanger dichiarò di voler brevettare i geni, tutto il mondo scientifico, compreso Watson (nobel 1960 per aver scoperto la struttura della doppia elica del DNA) insorse. Le conseguenze di brevettare le sequenze dei geni sono infinite. Significa innanzitutto che qalsiasi gruppo di ricerca al mondo, impegnato nello studio di una qualsiasi malattia a coinvolgimento genetico diretto o indiretto - e sono la maggior parte - dovrà pagare le royalies a questa società. Ma il discorso del brevetto dei geni coinvolge anche il settore vegetale (e quindi alimentare). Alcune multinazionali volevano brevettare i geni che avevano sequenziato di una particolare varietà di riso che cresce solo nel Sud-Est asiatico, imponendo così alle popolazioni locali il pagamento dei diritti per la coltivazione di queste piante. Ma gli esempi sono innumerevoli. Le ripercussioni in campo economico e politico sono dunque facilemten comprensibili e sempre più si rende urgente il bisogno di promulgare delle leggi di tipo bioetico per regolamentare questo tipo di iniziative. Comunque concordo anche con quanto detto da amoildeserto sulla privacy. Si tratta di un'arma a doppio taglio: da una parte tutela, ma dall'altra crea situzioni paradossali in cui ad esempio accedere alle informazioni più banali ma spesso necessarie, relative ad un familiare, diventa un'impresa colossale.
 
 
ReDiSperanza
ReDiSperanza il 15/10/06 alle 22:38 via WEB
Ricordo con orrore alcune discussioni avute con un paio di citrulli sull'utilità della filosofia, che a loro dire è poco meno che flatus vocis...
 
   
lilith_0404
lilith_0404 il 17/10/06 alle 07:12 via WEB
Ragionare sulle cose, penso che nonsia mai inutile: se poi la vogliamo chiamare filosofia, é solo questione di intendersi sulle parole :)
 
 
lilith_0404
lilith_0404 il 17/10/06 alle 07:11 via WEB
concordo con te, VegaLyrae, che la legge sulla privacy viene a volte applicata in modo da creare situazioni paradossali, ma credo anche che questo dipenda dalla applicazione della legge, e l’applicazione dipende dall’interpretazione che se ne dà. Mi é capitato, ad esempio, che un collega, iscritto all’albo dei consulenti, telefonasse all’ordine per sapere se una certa persona, con la quale era in trattative per instaurare un rapporto di lavoro, avesse effettivamente svolto un periodo di pratica presso altri studi. Questo avrebbe costituito un titolo di merito per il ragazzo in questione, e avrebbe favorito la buona conclusione della trattativa, ma dall’albo risposero che non potevano dare questa informazione, per la privacy. E’ un esempio banalissimo, ma significativo di come una pedissequa applicazione di norme pure giuste possa portare a risultati inutilmente penalizzanti. Ma é una specie di circolo vizioso, perché naturalmente non si può pensare che il singolo impiegato possa decidere di ‘interpretare’ di volta in volta quanto e come la legge vada applicata oppure no.
 
bluewillow
bluewillow il 15/10/06 alle 22:21 via WEB
anche per me la spinta al brevetto degli ultimi anni è a volte semplicemente assurda e di fatto può frenare al scienza, anziché favorirla.
 
 
lilith_0404
lilith_0404 il 17/10/06 alle 07:13 via WEB
Francamente, brevettare una ‘invenzione’ in cui c’é incorporata una elaborazione intellettuale dell’autore, mi può star bene, ma ‘brevettare’ il mero riconoscimento di realtà esistenti in natura, come la sequenza dei geni nel dna, mi sembra assurdo... se poi questo si traduce in un deterrente al finanziamento della ricerca da parte delle società private, pazienza, ma attribuire a privati il monopolio di questo genere di informazioni direi che non sia da fare.
 
lupopezzato
lupopezzato il 16/10/06 alle 01:35 via WEB
Se la natura avesse brevettato se stessa l'uomo andrebbe ancora in giro con la clava.
 
 
lilith_0404
lilith_0404 il 17/10/06 alle 07:14 via WEB
:-) ammesso che anche la forma e la composizione chimica del materiale di cui é composta la clava non fosse stata brevettata dalla natura :)
 
pro_mos
pro_mos il 16/10/06 alle 22:15 via WEB
mi affascini, come sempre........
 
 
lilith_0404
lilith_0404 il 17/10/06 alle 07:21 via WEB
questo non l’ho scritto io ma mi sento di sottoscriverlo :-)
 
   
pro_mos
pro_mos il 17/10/06 alle 23:15 via WEB
è sul "questo" che mi perdo..pare che l'idicazione non sia ......univoca:-))
 
cinico_nick
cinico_nick il 17/10/06 alle 09:02 via WEB
... sul progresso dela scienza, ho scritto sul post a cui tu fai riferimento, sul prelievo forzato di DNA, beh se serve a smascherare un omicida, un violentatore o simili credo siamo tutti d'accordo, sul fatto che poi quei risultati vengano usati per altro, beh che dire.... p.s. il "grande fratello" esiste già, tra il cellulare, la carta di credito, il bancomat, le mille telecamere per le nostre città, i contatti internet che abbiamo siamo monitorati istante per istante... hai letto di quella persona che per scherzo scrisse un sms ad un amico con minaccie per il presidente degli stati uniti? e che dopo pochi giorni si trovo' con la polizia sotto casa!?...
 
 
lilith_0404
lilith_0404 il 17/10/06 alle 11:05 via WEB
:-))no, non l'avevo letto, ma devo dire che non mi stupisce per niente, e anzi proprio qualche giorno fa alcuni amici mi riferivano di un episodio non molto diverso successo a un loro conoscente, e ragionando con loro dicevamo che perfino tramite le innocue tessere di raccolta punti del supermercato é possibile monitorare le abitudini di spesa e i consumi dei clienti, così come con le carte di credito e i movimenti del conto corrente, che con la recente legge non sono più top secret...questo fatto mi fa tornare in mente quella frase dei tempi del duce: 'taci, che il nemico ti ascolta': dovremo tornare a dircela :-)
 
   
cinico_nick
cinico_nick il 18/10/06 alle 09:15 via WEB
... ma nemmeno a dircela o a scrivercela!!!! hahaha hai presente i "pizzini" del boss dei boss?!?! (non facciamo nomi, non si sa mai, magari ci intercettano!!!hahahaha)... sulle tessere punti dei supermarket è vero... monitorando i tuoi acquisti decidono gli invii di pubblicità di un prodotto invece che di un altro
 
Gli Ospiti sono gli utenti non iscritti alla Community di Libero.
 

AREA PERSONALE

 

ULTIME VISITE AL BLOG

Fajrliberantemiki23redlilith_0404campcassetta2MARIONeDAMIELsabrina.santafedeLess.is.moreHaashimocchiodivolpe2ossimoratheothersideofthebedmariomancino.m
 

ULTIMI COMMENTI

.
Inviato da: MARIONeDAMIEL
il 24/04/2021 alle 22:24
 
La vita è un male immaginario con effetti collaterali...
Inviato da: cassetta2
il 27/07/2020 alle 15:44
 
:)
Inviato da: occhiodivolpe2
il 03/04/2020 alle 08:30
 
.
Inviato da: occhiodivolpe2
il 28/04/2017 alle 11:18
 
.
Inviato da: occhiodivolpe2
il 21/04/2014 alle 08:49
 
 
ARCHIVIO DEI POST
'05'06'07'08'09
gen-xxx-
febxxxx-
marxxxx-
aprxxxx-
magxxxx-
giuxxx--
lugxxx--
agoxxx--
setxxx--
ottxxx--
novxxx--
dicxxx--
 

ARCHIVIO MESSAGGI

 
 << Luglio 2024 >> 
 
LuMaMeGiVeSaDo
 
1 2 3 4 5 6 7
8 9 10 11 12 13 14
15 16 17 18 19 20 21
22 23 24 25 26 27 28
29 30 31        
 
 
 website counter
 
 

© Italiaonline S.p.A. 2024Direzione e coordinamento di Libero Acquisition S.á r.l.P. IVA 03970540963