A Room of One's Own

Del film che citi ricordo una scena, in cui il personaggio recitato da Rascel si sottopone al test di dattilografia, mostrando esternamente una grande prontezza ed efficienza, ma (si intuisce) con la morte nel cuore.
Lo rivedrei volentieri quel film!
Io, della calligrafia, che l'etimologia greca vuole bella per forza, ho un ricordo non bellissimo. Ho una scrittura molto leggibile, regolare, direi addirittura bella. Il tutto dovuto ad insegnanti delle elementari che strappavano la pagina dal quaderno, se non era almeno perfetta, e al mio papà che mi numerava le pagine e mi chiedeva di rendere conto delle "assenze". Calligrafia da terrore, insomma :)

la scena che ricordi é quella finale del film, dove Rascel dà dimostrazione dell'abilità acquisita nella cerimonia in presenza del ministro e delle autorità, ma appena il ministro si allontana, toglie dal taschino la sua vecchia penna e schifa la macchina da scrivere... :-) l'avevo registrato, devo avere ancora la cassetta da qualche parte, se la vuoi.

io non ho ricordi di bella calligrafia, ricordo solo che la maestra non voleva che si usasse la biro, ma insisteva per la stilografica: "dovete avere la mano leggera, non state vangando la pagina!” ci diceva, e la stilografica ci obbligava a controllare meglio la mano perché con il suo pennino metallico avrebbe bucato la pagina se avessimo premuto troppo :)

Credo che la calligrafia descriva in un certo senso la persona.. Purtroppo giudico le persone anche in relazione alla propria calligrafia.. Mi sono innamorata di mio marito anche per il suo modo di scrivere.. :D

Concordo con angieilove che la calligrafia descriva la persona o meglio sia una forma di espressione della persona. Al tempo delle nostre nonne la bella calligrafia si insegnava a scuola ed era sinonimo di cultura, oggi non si insegna più, e questo lascia trasparire il tratto caratteristico ed originale di ogni individuo. Esso è peculiare di ognuno di noi e non meno rilevante del tratto artistico di un pittore. Non esistono infatti due calligrafie perfettamente identiche tra loro e non a caso viene fatta la perizia calligrafica per risalire all'autore di un certo scritto. La calligrafia inoltre rispecchia anche aspetti caratteriali: senza scendere nei dettagli, non serve essere dei periti per distinguere una calligrafia femminile (in genere più tonda) da una maschile (in genere più spigolosa e inclinata), perchè il tratto è comunque la proiezione grafica di un certo tipo di cervello. Il cervello maschile è biologicamente diverso da quello femminile(parliamo ovviamente di differenze qualitative, non certo quantitative) perchè la componente ormonale ha una sua influenza anche sullo sviluppo neurologico. Così ad esempio fare il pallino sopra le i al posto del puntino è molto femminile e gli uomini che hanno questa abitudine hanno in genere una maggiore sensibilità rispetto alla media dei maschi. Poi, sempre secondo me, c'è anche una componente genetica: i fratelli o le sorelle hanno di solito calligrafie molto simili tra di loro.
Con l'avvento del computer però ci si sta disabituando a scrivere manualemente, tanto che si ipotizza che in un prossimo futuro i bambini non impareranno più nemmeno l'uso della penna. Sembra una banalità ma questo avrà delle ripercussioni anche sullo sviluppo neurologico delle loro aree del linguaggio e nell'organizzazione degli spazi, perchè la mano si abitua a digitare, anzichè esprimere un tratto lineare e grafico. Già io stessa mi rendo conto che usando molto il pc, quando scrivo a mano, tendo a fare errori grammaticali che un tempo non facevo, eppure non ho mai utilizzo il correttore automatico. Credo sia una questione di tenere allenate e ginnasticate certe strutture cerebrali, e non solo una questione di bella calligrafia.

Certo, Vega, già all'asilo ci educavano a tenere la penna in mano, a fare aste e segni in modo regolare e ordinato: una ginnastica cerebrale, sicuramente, un allenamento al controllo della mano, né più nè meno di come a scuola di cucito ci insegnavano a gestire l'ago e il filo allineando punti regolari e uniformi. Una sorta di autodisciplina, in fondo. E puoi riconoscere le persone dal modo di scrivere: così come riconosci una persona che é abituata a ballare dal modo di muoversi, chi ha fatto studi da geometra e architettura lo riconosci dallo stampatello regolare e uniforme, che li identifica immediatamente... Si probabilmente si perderà qualcosa usando solo il pc, ed é un peccato :)

:-)) é vero, angieilove, una scrittura elegante é sempre un bel biglietto da visita, ne convengo , anche se al giorno d'oggi non é più così facile scoprire il modo di scrivere di una persona...:)

Come osserva VegaLyrae, l'esercizio di calligrafia insegna (anche) il controllo della mano. Come tutte le cose che necessitano di allenamento per acquisire padronanza del movimento, della manipolazione. Un bell'esempio di cosa comporti questa acquisizione è ne Lo zen e il tiro con l'arco. Una volta scrivere bene era necessario di per sé, oggi di meno. Ma se sei in un prato, o in un cantiere all'aperto, ancora oggi e chissà per quanto devi saper prendere un appunto scrivendolo a mano. Su che cosa rilevi la calligrafia non so. Ho almeno due stili, che stanno l'uno all'altro come Doct. Jeckyl a Mr. Hyde. Avendo fatto la prima elementare con pennino e calamaio, ho imparato a scrivere bene, ma se prendo appunti velocemente (senza riuscire comunque ad essere veloce, e dunque con uno stile inefficace), sono illeggibile a me stesso dopo una settimana. Tanti nostri antenati, come per esempio la generazione dei miei nonni, che avevano fatto uno o due anni di elementari (non erano moltissimi quelli che ne avevano fatti cinque), pur commettendo errori ortografici e sintattici, avevano una calligrafia curata e leggibilissima.

si insisteva molto sulla calligrafia, nelle scuole di una volta, e ricordo che la scrittura di mio papà, pur con la semplice licenza elementare, sembrava quella che vedo su certi atti notarili che a volte mi capitano per le mani, sicuramente scritti da persona ben più abituata di lui a usare carta e penna: regolare, 'impostata', pur con una sua fisionomia che rivela il carattere di scrive. Poi, da un certo punto in avanti, questa 'impostazione' si é persa, in una ricerca di spontaneità che ha investito un po' tutti gli ambiti educativi. E ora, l'uso del computer sta rendendo anacronistico l'atto stesso di scrivere a mano... cosa ne deriverà sul modo di essere delle persone lo scopriremo col tempo. Per ora io vedo fondamentalmente una 'libertà' di sbagliare' che tanto poi si può correggere prima di stampare, e anche dopo aver già stampato, e quindi anche una 'libertà' di ripensarci', in una sorta di improvvisazione man mano che fai, senza aver dovuto preordinare in anticipo quello che vuol essere il risultato da ottenere, come invece eri quasi obbligato a fare quando scrivevi a mano... poiché il cervello non funziona a compartimenti stagni,tutto questo potrebbe indurre ad atteggiamenti di superficialità anche in altri ambiti, in un effetto domino che dalla scuola si espande al mondo del lavoro e dei rapporti sociali? chi vivrà vedrà... :-))

"in bella calligrafia" ...io sto perdendo l'uso della calligrafia, e c'è qualcosa in me che si perde, il beneficio della scrittura (al di là del bella o brutta), quella sua capacità di regolarmi le idee in testa e di..scrivermele anche dentro... Peccato!! Dove andranno a finire i palloncini..., lo so che non c'entra, ma Rascel ogni tanto si vedeva in tv... la gentilezza e l'innocenza dei suoi personaggi forse è tramontata. Peccato!!! Buona giornata e grazie per essere passata da me

ci sono alcune cose che non riesco a mettere a fuoco finché non le ho scritte, e non ho la percezione di averle scritte se non le scrivo a mano: deformazione mentale, o forza dell'abitudine, chiamala come vuoi... ma per le nuove generazioni probabilmente non sarà più così; solo per farti un esempio banale, l'uso dell'agenda: la collega di vent'anni più giovane usa disinvoltamente quella elettronica, io pure la uso per ricordarmi le cose da fare più avanti, ma poi mi annoto su un foglio di carta scritto a mano quello che devo fare giorno per giorno... :-) grazie a te di essere passata e buona domenica :-)

Buongiorno Lilith. Anche io ho il ricordo di una maestra che teneva moltissimo a un segno ordinato e leggibile. Segno di ordine mentale, diceva. E credo che non avesse studiato psicologia, all'epoca. Dello scrivere bene mi è rimasto il gusto, non lacapacità. Con le mie figlie non sono stata drastica, ma ammetto che qualche pagina l'ho fatta rifare anche io. Più per amore di quel rigore mentale che mi insegnò la maestra che per il gusto di un corsivo decente.

A me é rimasta il gusto della scrittura con la stilografica, negli ultimi anni sostituita dalle penne a inchiostro liquido... il rigore mentale invece credo di doverlo all'esempio di mio padre :)

Ai miei tempi c'era pure la stenografia... mi piaceva molto.Comunque è affascinante vedere la diversa scrittura delle persone, credo che nonostante tutto, un segno dell'indole nella scrittura ci sia.

la stenografia mi ha sempre incuriosito, ma non l'ho mai imparata. Ricordo che in università avevo conosciuto una ragazza che prendeva appunti stenografando, ne ero incantata, perché io invece sono piuttosto lenta a scrivere e regolarmente dopo qualche minuto perdevo il filo, e finiva che ascoltavo solo, senza più scrivere...

... daccordo su tutto, pero' il "piacere" di ricevere una lettera o un biglietto scritto a mano lo abbiamo perso... purtroppo...

ma quel che conta é il pensiero che c'é nella lettera o nel biglietto, n'est pas?

...c'est vrai...

Ho ancora un ricordo molto nitido di un'insegnante (elementari) che mi obbligò a passare tutte le recreazioni per un intero trimestre a ricopiare pagine e pagine, perché secondo lei la mia calligrafia era pessima. Si usava, si userà ancora?

non credo che si usi ancora... ma spero almeno che la tua calligrafia sia migliorata in seguito a ciò che racconti :)

Dai miei genitori ci sono ancora quaderni di quell'epoca. Migliorata? Diciamo che l'uso della tastiera non aiuta anche se continuo a scrivere molto a mano. E' leggibile la mia calligrafia. Credo che l'insegnante non mi amasse molto. Ma, preferisco pensare che lo facesse per il mio bene. Un sorriso.

Purtroppo ho una pessima grafia, quasi me ne vergogno, tanto da fare sforzi notevoli per renderla leggibile e piacevole, ma quando prendo appunti, diventa arabo... devo ammettere che il computer mi ha salvato!! Ciao Adriana

la mia calligrafia non é eccelsa, ma neanche tanto orribile, credo, tuttavia quando ho cominciato a lavorare, non avevo mai visto una macchina da scrivere, e quindi i computer con i programmi di video scrittura sono stati provvidenziali anche per me, visto che comunque faccio un lavoro di tipo amministrativo... :)

Io andavo a scuola dalle suore. ricordo di aver riempito intere pagine di quaderno con lettere maiuscole e minuscole, tutte della stessa altezza, tutte ordinate. sembravano tanti soldatini. tutte in fila. ho continuato ad amare con un pò di vanità la mia calligrafia che, in effetti, s'è trasformata nel tempo, seguendo l'andamento dell'umore, le fasi della vita. Mia figlia scrive come me, quasi. Mio figlio scrive come un medico. Ha detto che vuole farlo da grande... si vede che ha pensato d'iniziare dalla parte più estrosa ....

non vorrei sbagliarmi, ma a me sembra di ricordare che quel tipo di esercizio ce lo facessero già fare all'asilo, all'ultimo anno... io ho una calligrafia piuttosto ordinata e senza fronzoli, però ricordo che in certi periodi scrivevo imitando quella di mio papà, tutta inclinata da una parte, e molto spigolosa... :)