A Room of One's Own
This is my letter to the world, That never wrote to me, The simple news that Nature told, With tender majesty. Her message is committed To hands I cannot see; For love of her, sweet countrymen, Judge tenderly of me!
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Probabilmente è perché sono un po’ spilorcia, e non sopporto che si sprechino soldi per cose inutili, e spesso un regalo, anche quando in astratto potrebbe essere utile, in pratica non lo è nel modo giusto. Come quando mi regalano libri, che in teoria sono cose utilissime, ma essendo di un genere che non mi piace leggere resteranno intonsi ad impolverarsi sullo scaffale. O come quando mi regalano capi di abbigliamento, che però non indosserò perché non rientrano nel mio ‘concetto’ di cose che mi piace portare. Sapendo come son difficile io da contentare, mi figuro che altrettanto lo siano anche coloro a cui i regali li devo andare a fare, e vado ogni volta in crisi all’idea che si verifichino situazioni come quelle gustosamente tratteggiate nei post 229 di Teatromagno Fino a qualche anno fa, il problema non si poneva in modo tanto pressante, perché nella mia famiglia non usavamo scambiarci regali. Da bambini gli unici regali erano quelli di santa Lucia, che ovviamente agiva su commissione, perché la mamma discretamente si informava su quali fossero i nostri desideri. Poi, crescendo, ero adolescente quando sono arrivati i primi regali di compleanno, ma da parte delle amiche, più che della famiglia. Solo in tempi molto recenti, sei, sette anni, è cominciata la moda di scambiarci regali per Natale: è stato da quando abbiamo cominciato a riunirci tutti insieme per il pranzo di Natale, con tutte le famiglie dei fratelli sposati. Ma curiosamente, i regali erano sempre solo per le donne della famiglia. Quest’anno, forse per ricomporre, più o meno inconsciamente, un dissidio che avevo avuto nei mesi scorsi con mio fratello, ho messo insieme agli altri un regalo anche per lui e la cosa è stata subito notata come una stranezza da una delle mie sorelle. Nella mia famiglia anche ricevere regali sembra che sia una ‘cosa da donne’. |
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:-) se lo aspetti, qualora arrivasse non sarebbe più inaspettato :-)))
battute a parte, trovo che sia decisamente più complicato fare regali agli uomini... o almeno lo é per me...anche conoscendoli bene, ci sono molto meno opzioni tra cui scegliere...:-)
Leggermente acida. pH circa 4.5
E abbiamo scoperto che i voti dipendono dall'acidità. :o)
come hanno scritto qui sopra Magdalene57 e Marion, per azzeccare il regalo bisogna conoscere bene la persona, e anche conoscendola bene, garanzie non ce ne sono... se poi ci si riduce, come capita regolarmente a me, a comprare il regalo all'ultimo minuto, il rischio 'magra figura' é davvero altissimo... :-)
Buon anno anche a te :-))
[...]sembra di stare in una chiesa di periferia alle 7 e 20 di un lunedì d'inverno...
....deserta, eccettuato una figura bizzarra, che proprio in fondo alla navata, davanti all'altare, parla a voce troppo alta, gesticolando scompostamente .
E' TiPiPi, tutti lo hanno sempre chiamato così e nessuno sa se un tempo ha avuto un altro nome. Vive della carità del prete, che lo lascia dormire su una branda in sagrestia, e in cambio di questo si occupa di spazzare la chiesa e smoccolare le candele... sempre in lotta con i ragazzini del quartiere che non perdono occasione per prenderlo di mira, scappando poi tra scrosci di risa davanti al bastone che lui alza vanamente minaccioso davanti alla loro insolenza.
Si racconta, ma nessuno sa se sia vero, che fosse un tempo un promettente studioso di astronomia, ma la sua stessa intelligenza dovette risultargli fatale inducendolo a deliranti elucubrazioni, ed in questo freddo e livido lunedì d'inverno, nel silenzio della chiesa deserta, brandendo una scopa come se fosse il remo di Caronte, gli occhi vagamente spiritati, annuncia ad una platea inesistente la sua rivoluzionaria teoria astronomica: la terra non gira, o bestie!!!
ma forse è nache vero che i regali (anche quelli che vengono da parte di una intera famiglia) li FANNO soprattutto le donne, a loro l'onere della scelta, della fantasia, dell'intuizione. e quindi è per loro (per noi) più facile immedesimarsi nei gusti di una consimile, piuttosto che in quelli dei signori maschietti.
Ne approfitto per augurarti un anno sereno. Che finisca bene e inizi meglio, dicevano.
Un abbraccio. miti