Creato da lilith_0404 il 20/02/2005

A Room of One's Own

This is my letter to the world, That never wrote to me, The simple news that Nature told, With tender majesty. Her message is committed To hands I cannot see; For love of her, sweet countrymen, Judge tenderly of me!

 

 

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Tutti insieme, appassionatamente.

Post n°219 pubblicato il 05 Luglio 2007 da lilith_0404

La mia bambina con la palla in mano,
con gli occhi grandi colore del cielo
e dell’estiva festicciola: << Babbo
- mi disse – voglio uscire oggi con te >>.

.

Questi versi si affacciano alla memoria leggendo nel post n. 163 di Odio_via_col_vento, la descrizione delle sue passeggiate domenicali con il babbo, in una Firenze in bianco e nero in cui il ricordo ha l’atmosfera di un sogno.

Tutt’altro ritmo hanno i ricordi delle domeniche della mia infanzia:  non capitava che in via del tutto eccezionale che si uscisse con i genitori, e mi chiedo se fosse il diverso ambiente sociale o il fatto di vivere in campagna anziché in città a fare la differenza.

Solo nel giorno della mia prima comunione ricordo di essere andata in chiesa con i miei genitori, e dopo la cerimonia ricordo una delle rare uscite con mio padre: io e lui soli, perché la mamma restò a casa con i piccoli.  Ricordo che andammo a fare una gita al lago e di quel giorno mi é rimasto nella memoria il riverbero del sole sull’acqua osservata dalla terrazza di un locale sulla riva,  l’azzurro intenso del cielo d'aprile, e lo zucchero filato che mi comprò. 

C’era però un’altra occasione in cui a papà ‘toccava’ di portarci fuori, ed era in occasione della festa dei ‘morti in campo’. Era la ricorrenza di non so più quale antica battaglia che era stata combattuta in un paese vicino e che veniva ricordata con bancarelle e giostre  allestite in un campo in cui si raccontava che la battaglia fosse avvenuta. Tutto questo lo scoprii molto tempo dopo, sui libri di storia locale. A quel tempo, i 'mort dei camp'  era solo un giorno in cui  papà ci caricava tutti quanti, non solo noi fratelli, ma anche i cugini che abitavano in parte a casa nostra, e si partiva alla volta di questo posto mitico, dove l’idea della morte evocata dal nome della festa era del tutto cancellata dalla allegria di uno sciame di ragazzini in uscita straordinaria.

La festa del patrono era invece l’unica occasione in cui si uscisse con tutta la famiglia al completo, tutti tirati a lucido con i vestiti della domenica. In piazza veniva allestito un vero luna park, con musica a tutto volume, stand per il tiro al bersaglio in cui si vincevano pesciolini rossi, autoscontro per i grandi e giostre per i più piccoli.

Papà acquistava alcuni biglietti per ciascuno,  ma ricordo che si potevano vincere dei biglietti omaggio riuscendo ad afferrare e staccare una coda di pelo, che l’operatore della giostra ci vaceva penzolare davanti al naso. Ma quando capitava a me di poterla prendere  anzichè stringere forte la mano per staccarla e vincere il mio premio, mi spaventavo e lasciavo regolarmente scappare quella cosa morbida e pelosa che mi faceva l’effetto di  un vero animale vivo.

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Commenti al Post:
cinico_nick
cinico_nick il 05/07/07 alle 17:58 via WEB
... dio come sei brava a rendere vive le atmosfere ed i ricordi... :)
 
 
lilith_0404
lilith_0404 il 07/07/07 alle 15:58 via WEB
:-))) e tu sei bravo ad adularmi :-)))
 
   
cinico_nick
cinico_nick il 09/07/07 alle 09:28 via WEB
:D
 
SandaliAlSole
SandaliAlSole il 06/07/07 alle 00:44 via WEB
Mi ricordo che una volta ero riuscita ad afferrarla, quella coda di pelo. e un ragazzino più grande, da dietro le spalle, me la strappoò di mano. ci rimasi così male che credo di non averci più nemmeno tentato.
 
 
lilith_0404
lilith_0404 il 07/07/07 alle 16:02 via WEB
l'operatore della giostra, secondo me, decideva in anticipo a chi voleva farla prendere, perché io non ero per niente ansiosa di prenderla, e una volta mi arrivò letteralmente in mano: mi ricordo lo spavento, nel toccarla, mi sembrava una bestiola...
 
quotidiana_mente
quotidiana_mente il 06/07/07 alle 00:44 via WEB
Esisteranno ancora quelle "code" sulle giostre? Era una gara tra me e i miei fratelli per prenderla.
Condivido il commento prima del mio: si vive quello che racconti. Bello.
 
 
lilith_0404
lilith_0404 il 07/07/07 alle 16:04 via WEB
é una domanda a cui non so rispondere...le giostre ci sono ancora, ma non ricordo il tempo di esserci andata... L'ultima volta ci portai la mia ultima sorella, lei all'epoca avrà avuto non più di cinque o sei anni, e ora viaggia verso i trenta... :-)))
 
marea14
marea14 il 06/07/07 alle 15:45 via WEB
Bella pagina, lilith, e bei ricordi.
Io uscivo spesso con mio padre. Quando usciva ci chiedeva sempre se volevamo andare con lui. A volte, d’estate, la mattina presto facevamo anche delle bellissime gite in bicicletta. I miei ricordi, perciò, sono innumerevoli … e ora che mio padre non c’è più mi fanno molta compagnia …
 
 
pelino55
pelino55 il 06/07/07 alle 23:27 via WEB
anche a me Marea, anche a me. Ciao Lilith. A me le giostre non piacevano, pensa come sono/ero fatto male.
 
 
lilith_0404
lilith_0404 il 07/07/07 alle 16:16 via WEB
io al contrario ho solo pochi e sporadici ricordi di uscite con mio papà, e tutti comunque confinati alla prima infanzia. Da un certo punto in poi, ancor prima che fossi adolescente la cosa cessò del tutto. Posso immaginare che non fosse per cattiva volontà, ma un po' per cultura ed educazione sua, un po' per il suo carattere, molto chiuso e introverso, e un po' credo anche per tanti problemi che ad un certo punto gli capitarono tra capo e collo. Di certo, con gli ultimi due figli, il compito di portarli fuori, alle giostre o a spasso, il testimone passò a me :-)))
 
   
lilith_0404
lilith_0404 il 07/07/07 alle 16:21 via WEB
p.s.: ti dirò, pelino, che neppure io sono mai stata una patita delle giostre, ma a quel tempo era il fatto eccezionale di uscire tutti insieme che mi piaceva. Dopo di allora, a parte quando ho dovuto farlo 'in loco parentis', per accompagnarci i bambini , non ci son più tornata...
 
amoildeserto
amoildeserto il 07/07/07 alle 10:02 via WEB
La coda la ricordo sul "calcio in culo", quella giostra con i seggiolini che giravano vertiginosamente ... Con i miei si usciva tutte le domeniche si andava a fare una passeggiata o a casa di qualche paesano ... cose semplici, ma mi divertivo ed ho il ricordo di belle giornate :) Verso i dieci anni, quando andammo ad abitare in centro, c'era anche il cinema alla mattina, ma non quello dell'oratorio, il cinema vero ;), quello sulla strada principale della mia città :)
 
 
lilith_0404
lilith_0404 il 07/07/07 alle 16:27 via WEB
:-))) io sono troppo fifona per andare sul calcinculo, confesso che non ci ho mai provato, e avrei il terrore che il seggiolino per qualche motivo si stacchi e voli chissà dove...Quando alle giostre ci andavamo con papà, oltretutto, ero anche troppo piccola per salirci... :-)))
 
MARIONeDAMIEL
MARIONeDAMIEL il 07/07/07 alle 22:05 via WEB
In questi racconti 'veri' si vede come sia importante, comunque, la presenza del padre; quando si verificava qualche evento con il padre, lo si ricordava eccome, anche perchè era una cosa piuttosto rara.. forse i padri di oggi son più presenti, financo troppo, sostituiscono le madri, chissà questo cosa potrà comportare.. probabilmente nulla... Il mio ricordo della domenica è il pranzo tutti assieme, una rarità durante la settimana. E poi mio padre ogni anno, mi portava alla sfilata del primo maggio, comprava il garofano rosso per lui e per me, e ho questo bellissimo ricordo, di noi due in mezzo alla folla, io che non capivo niente, ma come mi piacevano tutte quelle bandiere...
 
 
lilith_0404
lilith_0404 il 14/07/07 alle 23:21 via WEB
sicuramente oggi un padre si assume compiti che erano inimmaginabili fino a qualche decennio fa... cosa comporterà, chiedi... io penso che comportera che gli adulti di domani avranno più ricordi legati alla figura paterna. Poi, ti dirò che il fatto che fosse così poco accessibile conferiva al padre una 'autorità', che la mamma si sognava: infatti con la mamma si discuteva, al papà si obbediva... :-)
 
magdalene57
magdalene57 il 10/07/07 alle 21:17 via WEB
le uniche domeniche passate con mio padre sono state al fiume, al mare o sulla neve. per il resto era un tipo che ci portava dove piaceva a lui. e alle giostre proprio non mi pare. in compenso fino ad una certa età ci sono andata con la nonna. nella domenica di s.giuseppe. calcinculo mai... mia nonna non voleva vedermi volare agguantata da mani estranee...:-))
 
 
lilith_0404
lilith_0404 il 14/07/07 alle 23:26 via WEB
ricordo una volta che papà ci portò al fiume, era un'altra di quelle uscite collettive con fratelli e cugini, e ricordo che ci mostrò come lanciare i sassi facendoli rimbalzare sull'acqua... fu una cosa che mi impressionò molto, ma non riuscii ad imparare il modo di farlo... :-)
 
carpediem56maestral0
carpediem56maestral0 il 12/07/07 alle 08:03 via WEB
...meglio delle madeleine di Proust...;-)))
 
 
lilith_0404
lilith_0404 il 14/07/07 alle 23:28 via WEB
più che madeleine, son come le ciliege: un ricordo tira l'altro... :-))
 
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