A Room of One's Own
This is my letter to the world, That never wrote to me, The simple news that Nature told, With tender majesty. Her message is committed To hands I cannot see; For love of her, sweet countrymen, Judge tenderly of me!
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Post n°222 pubblicato il 22 Luglio 2007 da lilith_0404
Sarà che nonostante l’età anagrafica lo smentisca, mi sento "giovane". Sarà che nonostante lavori da venticinque anni, l’anzianità contributiva maturata è sensibilmente inferiore, ragion per cui la fatidica soglia 96, se mai ci arriverò, é di là da venire. Sia quel che sia, il fatto è che alla pensione non ci penso proprio mai, e questo mi fa guardare con una simpatia mista a divertimento alle reazioni di amici e conoscenti cinquantenni di fronte alle notizie che si susseguono sull’argomento riforma delle pensioni. Come nel caso di Vi_Di, anche un mio carissimo amico sta in questi giorni facendo calcoli e ricalcali, per capire quando potrà finalmente ottenere l’agognata rendita. ‘’Mi sembra di essere Wile Coyote che insegue Beep Beep,’’ mi ha detto ieri, dopo aver letto le prime notizie dell’accordo raggiunto in seno al governo, ‘’ogni volta allungo la mano pensando di riuscire a prenderlo, e ogni volta schizza via e rimango col candelotto di dinamite in mano.’’. Piu o meno la stessa considerazione me l’ha fatta una signora che lavora da un cliente. Ha un tono sconfortato mentre osserva rassegnata che gli attuali cinquantenni sono particolarmente penalizzati dalle riforme che si stanno susseguendo ormai a ritmo continuo, vedendo continuamente spostato in avanti il traguardo, che inutilmente si affannano a voler raggiungere. La simpatia e l’amicizia mi portano a solidarizzare con loro , anche se guardandoli vedo persone ancora nel pieno delle forze. Ma quanti pensionati anche più giovani e in buona salute ho conosciuto negli anni passati , che grazie alla pensione hanno potuto dedicarsi a viaggiare e a coltivare hobbies a tempo pieno: e chi non vorrebbe poterlo fare? Io che il problema pensione non me lo pongo, li osservo, e mi chiedo se il fastidio al limite dell’insofferenza che vedo in loro nei confronti del lavoro sia la causa o la conseguenza di questa rincorsa sempre frustrata verso una meta che non si lascia raggiungere. . |
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Ora, hai ragione tu, almeno nel mio caso non è la stanchezza che mi fa gurardare a questo traguardo, faccio da sempre un lavoro che mi piace, e che inizalmente era addirittura il proseguimento del mio hobby preferito, l'elettronica.
E quindi perché sospirare la pensione, soprattutto se si è ancora in forma fisica quanto meno accettabile?
Ma per godersi il resto!!!
Fare quello che si desidera, andare dove ci pare, quando ci pare. Prima che sia tropppo tardi :)
Il 2012 è lontano. io conto, più che gli anni, i possibili cambi di guida politica e, da qui al 2012 ce n'è uno. Se la guida cade nelle mani sbagliate, temo che mi sentirò anch'io Willy.
Ciao A.
Se lo Stato ha deciso di “prestarsi” i miei soldi per pagare le “pensioni baby” o le pensioni d’oro, cioè quelle pensioni rispetto alle quali non si è preoccupato di avere copertura, deve preoccuparsi di ridarmi i MIEI soldi dal momento che io non l’ho mai autorizzato a spenderli in un modo diverso. Né, tanto meno, lo autorizzo di accantonare quota parte dei MIEI soldi per pagare in futuro le pensioni di quei giovani che hanno trovato sul mercato del lavoro solo lavori precari, incentivati da scelte sbagliate dello Stato. Anche io ho lavorato in modo precario per diversi anni ma non ho mai preteso che quegli anni in cui non sono stati versati contributi mi venissero riconosciuti ai fini pensionistici.
È vero che lo Stato non stampa i soldi per tappare i buchi che crea. Ma lo Stato ha in mano adeguati strumenti per recuperare le some che gli servono, sia nel modo in cui distribuisce la spesa (ci sono troppe cattedrali nel deserto e troppe opere inutili con grande sperpero dei soldi pubblici) sia nella lotta (ma quella vera, però) all’evasione fiscale che è sotto gli occhi di tutti in un modo vergognoso.
Tu dici : ‘’ La MIA futura pensione mi sarà pagata con i MIEI soldi perché io sto versando da anni i miei soldi per la mia pensione’’. Il punto però è che nel calcolo di quanto corrisponderti come pensione non si terrà conto dei contributi che hai pagato, ma bensì della retribuzione che hai percepito negli ultimi anni di lavoro, che capisci bene sia una cosa del tutto diversa. Il meccanismo che dici tu, di quantificare la pensione sulla base dei contributi effettivamente da te versati porterebbe ad una pensione molto meno ‘generosa’, ed è appunto il criterio che si è cercato di introdurre con la riforma del 95. Però quella riforma non è ancora entrata a regime e verrà di fatto applicata per intero a coloro che hanno cominciato a lavorare negli ultimi dodici anni.
Sul fatto poi che i tuoi soldi vengano accantonati per pagare in futuro le pensioni dei giovani precari, non c’è bisogno che tu neghi la tua autorizzazione, perché è proprio il contrario, sono i soldi che spillano sotto forma di aumento dei contributi ai giovani precari che serviranno a pagare la tua pensione.
Sulle scelte di politica economica di questo governo e di quelli che l’hanno preceduto possiamo anche discutere ed essere anche d’accordo, ma francamente non mi sembra molto sensato pensare di mettere l’onere delle pensioni a carico della fiscalità generale: il nostro livello di tassazione è già talmente elevato, che non riesco davvero a pensare che possa ulteriormente aumentare per finanziare le pensioni. Meno che meno mi sembra pensabile di finanziare una uscita certa come la spesa pensionistica facendo conto su entrate del tutto aleatorie come quelle derivanti dalla lotta all’evasione fiscale. Sarebbe come se andassi a comperarmi una macchina e pensassi di pagarla con i soldi che potrei vincere giocando alla lotteria. Il sistema pensionistico in buona sostanza è una forma di assicurazione, deve avere un equilibrio fra premi incassati e prestazioni erogate se vuole reggere nel lungo periodo...:-)) un sorriso, e buonanotte :-))
Non ho mai parlato di aumento della pressione fiscale ma della necessità di scelte diverse rispetto agli investimenti pubblici e di vera lotta all’evasione fiscale. La lotta all’evasione fiscale non è un gioco al lotto perché se ti guardi intorno ti rendi conto che, al di là dei lavoratori dipendenti, l’evasione dilaga. Se tutti pagassimo le tasse dovute i nostri problemi sarebbero molto ma molto diversi. Francamente io sono arcistufa di dover pagere sempre anche per chi non paga (ed ovviamente non mi riferisco agli indigenti) e che, in molti casi, usufruisce più di me dei servizi realizzati con i miei soldi strasudati.
In realtà questa “riforma” è una gran presa in giro che non corrisponde affatto al programma che si era dato l’Unione. Ed è inconcepibile il tentativo di mettere contro tra di loro gli anziani (che, a dire la verità, non hanno così tanti diritti) ed i giovani precari ... tutto ciò mentre la legge Biagi continua a sopravvivere (se il presente ed il futuro dei giovani fosse veramente a cuore, sarebbe stata cancellata da mesi).
Meglio che vada a dormire, altrimenti se penso all’evasione mi arrabbio.
Ciao, serena notte :-)
dico sempre che dovrebbero permettere un anticipo di pensione alle mamme, quando hanno figli piccoli, quando far quadrare stipendio, baby sitter, rette degli asili-nido, otiti improvvise, dentizione, malattie esantematiche....e chi più ne ha più ne metta.....è una vera impresa. e poi permettere di recuperare quegli anni dopo, a fine carriera, quando la mamma è ancora produttiva sul piano lavorativo e ha finito con le ansie che da giovane la rendono anche più distratta.