Creato da lilith_0404 il 20/02/2005

A Room of One's Own

This is my letter to the world, That never wrote to me, The simple news that Nature told, With tender majesty. Her message is committed To hands I cannot see; For love of her, sweet countrymen, Judge tenderly of me!

 

 

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Amor, ch'a nullo amato amar perdona...

Post n°73 pubblicato il 26 Ottobre 2005 da lilith_0404

Qui nel mondo dei blogs, sono sostanzialmente due gli argomenti che la fanno da padroni: la politica e l’amore. Di politica spesso si litiga, dell’amore si parla, si racconta, si ragiona.  E per dirla con Lupopezzato, “è più facile leggere in giro di amori finiti che di amori che vanno alla grande. Probabilmente perché gli amori che vanno alla grande hanno più voglia di viversi che di venire a raccontarsi qua dentro”.

Però, proprio nei commenti al post n.90 di Lupopezzato c’é un pezzo scritto da Nef29, che ho trovato bello e che  una volta tanto  parla di un amore che non solo non é finito, ma che tutti vorremmo  vivere. Poiché Nef29  sfortunatamente ha chiuso il suo blog già da qualche tempo, spero di non incorrere in qualche reprimenda se riprendo qui una parte del suo commento. Eccolo:

“...Per me è stata come una rivelazione: chi ama davvero si fa sempre amare. Ma, perchè questo succeda, chi ama deve saper amare... e ciò che è raro da trovare è proprio questo.

Qualcuno che ti ama davvero, nel modo puro in cui solo pochi sanno.

Qualcuno che di te prende tutto, lati belli e brutti, e ti ama senza se nè ma.

Qualcuno a cui racconti anche la tua ultima verità, quella dura da mandare giù: la tua sottile incapacità di essere felice... e lui non solo non se ne va, ma ti dice che va bene così.

Qualcuno che resta, quando tu invece, codarda, saresti scappata...

Beh, Gigi, quando incontri quel qualcuno, non ci puoi fare niente. Cresce dentro di te e ti conquista un pezzetto alla volta.”

E io vorrei aggiungere che deve essere bello sentirsi amati in questo modo, ma ancora meglio, io credo, é essere capaci di amare così una persona: credo sia una scelta capace di riempire la vita e darle un senso.

  

Commenti al Post:
skyblus
skyblus il 26/10/05 alle 12:28 via WEB
Io credo che la prima persona da amare nella sua totalità, sia se stessi...Lo so, è una verità ovvia e abusata...Ma non è più una ovvietà nel momento in cui questa verità la si applica...Si ripete molto spesso...la si dice in continuazione..."bisogna amare se stessi"...Ma quanti davvero lo fanno?...Quanti di se sanno i diffetti, le carenze, i lati oscuri e si "amano"...si perdonano perche sanno dei loro limiti e li sanno accettare con benevolenza!?...Quanti, invece, non riffuggono i loro lati "brutti" (o quelli che vengono considerati "brutti")!?..Quanti di noi sono capaci di non risentirsi se qualcuno ci fa notare cose di noi, che noi stessi reputiamo disdicevoli se noi stessi li giudichiamo per un altro!? Quanti!?...Quanti sanno davvero prendersi il cuore in mano e guardarselo!?...Ora se queste cose non le fai con te stesso, come si può pensare che si possono fare per un altro!?...Dove si sperimente l'amore, la comprensione, l'accettazione, se prima non l'hai sperimentata su di te!?...Davvero si può pensare che uno abbia la capacità d'amarmi e di comprendermi, se prima non abbia percorso dentro di se il cammino dell'animo umano!?...Non credo..sarebbe un amore ragionato...Non sarebbe un amore sentito....Le cose le conosci e le sai perchè è la tua pelle che le ha vissute...E lì, che impari il "sapere"...
 
 
skyblus
skyblus il 26/10/05 alle 12:30 via WEB
...e lì, che impari a non "scappare"...a non scappare in primis da te stesso...Se non fuggi da te stesso, non fuggi da nessuno!
 
 
lupopezzato
lupopezzato il 26/10/05 alle 19:53 via WEB
Ciao, non concordo con te. Immaginiamo che io mi riconoscessi davvero in quell'ommo 'e merda con il quale mi definisti. Potrei mai amarmi? No. Amare se stessi, al di là di essere egoisti, significherebbe anche amare i propri lati negativi, i propri difetti. Non penso che così si possa crescere e migliorarsi. Se invece quell'amare se stessi sta per "accettarsi" allora sì, sono d'accordissimo con te. Non accettarsi significa essere immaturi, significa rischiare una delle tante forme di depressione e significa soprattutto non avere margini di miglioramento perchè non accettarti significa anche non accettare il confronto (con te stesso), non accettare il dialogo (con te stesso). Ecco, se intendi accettare se stessi, riconoscendo i propri difetti in modo da accettare gli altri con i loro difetti: allora ok. Ma accettarsi è diverso da amarsi. Amarsi è il passo che viene subito dopo l'accettarsi. Se ti ami cercherai di cambiare quei lati che ritieni ti danneggino. Se non ti ami, lasci le cose come stanno. Io mi accetto ma non mi amo alla follia. Diciamo che mi voglio bene. Ciao :o)
 
   
lilith_0404
lilith_0404 il 27/10/05 alle 09:12 via WEB
‘ama il prossimo tuo come te stesso’: chi non l’ha mai sentita questa massima? si dà per scontato che si sappia cosa significa amare se stessi, e che l’amore per sè non abbia bisogno di essere prescritto, che sia naturale e che si possa prendere come metro di misura per l’amore verso gli altri. Ma si tratta di intendersi sul significato delle parole: amore per sè é uguale a egoismo? Io non credo, nel senso che egoismo lo intendo come ‘mancanza di amore per gli altri’ e non come ‘amore per sè stessi’. La definizione dell’amore per sè stessi deve necessariamente rifarsi a cosa significa ‘amare’: se per amore intendiamo rispetto, comprensione e responsabilità verso qualcuno, allora amore per sè stessi diventa rispetto, comprensione e responsabilità verso sè. Il che non significa ‘autoindulgenza’, ma consapevolezza dei propri bisogni e dei propri limiti, e un atteggiamento attivo nel cercare di sviluppare al meglio le nostre potenzialità... che nel mio modo di pensare è sinonimo di “cercare di essere felici”
 
   
skyblus
skyblus il 27/10/05 alle 11:31 via WEB
Per lupo...lo specifico perchè non so dove andrà a posizionarsi....Io credo che non puoi accettarti se prima non fai un passo verso di con un sentimento d'amore, di comprensione, di compassione, per quelli che sono o che ritieni possano essere i tuoi lati oscuri....Puoi cambiarli, modificarli, conviverci, perdonarli, solo se prima hai verso di te il sentimento dell'amore...E' nell'amore che stanno dentro tutte queste cose....Sta nell'amore l'accoglienza e quindi l'accettazione....Sta nell'amore a priori...Se hai un sentimento d'amore verso te stesso (quello che io chiamo un "sano egoismo") sai essere obbiettivo e sai accettare anche il fatto che alle volte (dico alle volte), se lo riconosci, (chiaro), puoi essere "un ommo e merda"...Se hai un sentimento d'amore, lo sai accettare e perdonare...Sai perdonare la tua condizione di essere umano e quindi fallibile...Perchè no?....Non credo che l'accettazione sia il passo prima dell'amore...ma forse il contrario...Vedi, ti faccio un esempio, se non hai un sentimento d'amore, non puoi avere l'accettazione di accogliere un figlio....L'idea di accettare e accogliere un figlio, è mosso prima da un sentimento d'amore...E' quella la molla che spinge...Lo ami ancora prima che accettarlo..Lo accetti nello stesso momento che lo ami...Se vuoi, la cosa non'è disgiunta!...Mi sembra a sto punto di parlare sul "è nato prima l'uovo o la gallina?"...forse stiamo solo filosofeggiando mentre diciamo la stessa cosa...Che ci (ti) piaccia o no...visto il nostro trascorso poco edificante, che per quel che mi riguarda lo è stato per me, per essere scesa a così poco dignitosa cosa....Ma vedi, questo è un esempio, del fatto che se anche la cosa poco m'è piaciuta, me la so perdonare...E me la so perdonare perchè so vedere in me e in te altro, oltre ad un comportamento che allora ho ritenuto scorretto...Poi se tu il tuo comportamento lo ritieni scorretto o meno, sono cose con te stesso...Come al solito mi sento di dovermi scusare con anna per aver usato casa sua e per aver tirato fuori una storia vecchia e sepolta...Mi darai atto se dirò che non l'ho aperta io....Un ultima riflessione che ti invito a fare sulla tua chiosa....Prova a pensare che se ti vuoi "solo" bene e non ti ami (non dico alla follia perchè rasenteresti il narcismo), forse ti accetti, sì, ma non del tutto....Amore è tutto!..Amore verso se stessi e verso gli altri è farsi carico di tutto il pacchetto. Tutto, tutto! Ciao.rita.
 
     
lupopezzato
lupopezzato il 27/10/05 alle 18:58 via WEB
Sky, dici che faccio confusione fra "accettarsi" ed "amarsi"? Forse è vero.. sarà che sono fuori allenamento.. :o)
 
     
skyblus
skyblus il 28/10/05 alle 12:36 via WEB
...Mhà, sai, non mi azzardo a dirti che sia così, che fai confusione...Dentro te ci stai solo te...Io dico la mia, poi, può essere vero o no...E' sola la mia, null'altro. Nè null'altro ha la pretesa di essere. :o)
 
 
lilith_0404
lilith_0404 il 27/10/05 alle 09:27 via WEB
"Quanti sanno davvero prendersi il cuore in mano e guardarselo!?..." il vecchio motto 'conosci te stesso' rimane una cosa difficilissima da fare. Ma comprensione, accettazione di sè spesso diventa autoindulgenza perche' la bilancia con cui pesiamo noi stessi é spesso tarata in modo diverso da quella con cui misuriamo gli altri...a noi stessi sappiamo trovare scusanti che non saremmo mai disposti a riconoscere ad altri...
 
   
lilith_0404
lilith_0404 il 27/10/05 alle 09:33 via WEB
p.s:il commento qui sopra ovviamente é per skyblus, per motivi che a me rimangono oscuri si é posizionato qui e non voglio fare pasticci cercando di spostarlo... :)
 
     
skyblus
skyblus il 27/10/05 alle 12:00 via WEB
Ed proprio lì che bisogna lavorare..autoindulgenza sì, la stessa che si usa con gli altri, ma non testa sotto la sabbia...Sai poi una cosa Anna, io credo che alle volte si ha autoindulgenza, comprensione per gli altri, perchè forse incosciamente ci si aspetta da gli altri la stessa cosa..Ce lo si aspetta perchè noi molte volte non siamo in grado di accordarcele....Non siamo in grado di riconoscere od ammettere per noi, ciò che invece siamo "bravi" ad ammettere per gli altri...Accordarci comprensione e autoindulgenza può voler dire e ammettere prima di tutto a se stessi di aver fatto qualcosa che noi stessi giudicheremo male se fatti da un altro. Quindi come potremo pensare di noi "male"!?....Non ci piace pensarlo di noi...Degli altri sì, così potremo esercitare il senso gratificante del "quanto siamo buoni" con l'apsettativa incoscia del "mi auguro che tu lo sia alttrettanto cone me per i mie diffetti così come lo sono io con i tuoi"....Hai presente quante volte ti trovi a dire, dopo magari aver subito quello che tu ritieni un torto :"ma come, con tutto quello che ho fatto per te!?...Quando tu hai fatto questo e quest'altro, io si che t'ho capito! Ti sono stata vicina" ecc ecc...Mai successo?..Cosa pensi sia una cosa così se non un 'aspettativa di comprensione mancata!?....No anna, autoindulgenza della serie mettiamo la testa sotto la sabbia, no...Quella non è autoindulgenza nè tantomeno comprensione...quella è codardia....Affrontarsi e confrontare se stessi con se stessi è altra cosa!!
 
corsaramora
corsaramora il 26/10/05 alle 23:40 via WEB
non e' sempre vero che chi ama e sa amare ,a sua volta e' amato amarsi e' non farsi del male mostrare sicurezza ed essere sempre consapevoli delle proprie capacita'..anche riuscire a migliorasi come dice lupo pezzato.. ciao
 
 
lilith_0404
lilith_0404 il 27/10/05 alle 09:20 via WEB
amare é facile a dirsi, difficile a farsi, e molto spesso cerchiamo molto di più di "essere amati" che di "amare"...da qui la frustrazione, perché 'essere amati' presuppone che ci sia qualcun altro che ci ama, non dipende da noi, ma da una terza persona, che può non esserci... :)
 
amoildeserto
amoildeserto il 31/10/05 alle 08:38 via WEB
Credo che sia tutto più complesso. Amare, saper amare, riuscire ad amare, permettere di essere amati… Come molte cose della vita, l’ amore è il risultato di situazioni emotive vissute. Nei commenti si parla di voler bene prima a se stessi, senza ricordare che non esserne capaci non è forma di egoismo, ma conseguenza di ferite profonde. Oggi leggevo in un blog lo sfogo di una giovane nei confronti di una madre, per averla fatta sempre sentire una nullità. Non credo che sia facile per quella ragazza amare e sentirsi, ora e in futuro, amata.
 
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