Creato da lilith_0404 il 20/02/2005

A Room of One's Own

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Post n°313 pubblicato il 05 Agosto 2008 da lilith_0404

Sarà perché in ufficio abbiamo da settimane il condizionatore rotto, e non riusciamo a trovare un idraulico che abbia pietà di noi e  venga a ripararlo.  E perfino io che notoriamente sono un animale a sangue freddo che patisce il caldo molto meno del freddo, in questi giorni boccheggio miseramente, aspettando il momento in cui potrò tornare a casa e rinfrescarmi.

  

Che poi a casa, ora che non c’è più mia mamma, che  teneva  abitualmente il condizionatore su una temperatura da ghiacciaia, tanto che entrando dovevo regolarmente mettermi un golfino per  il freddo  che trovavo all’interno, quando arrivo è ormai sera inoltrata e per avere il fresco  mi basta tenere le finestre aperte.

  

Insomma, tutto questo per spiegare perché la notizia sia riuscita a catturare la mia attenzione, e la notizia è che all’Onu hanno deciso di ‘dare il buon esempio’, nella lotta al global warming, alzando di tre gradi, da 22 a 25, la temperatura nel Palazzo di Vetro.

  

Personalmente trovo che 25 gradi siano una temperatura del tutto confortevole, specialmente se la confronto con quella che sto vivendo in questi giorni in ufficio, ma sembra che invece nella sede dell’Onu sia stato necessario mostrarsi tolleranti  riguardo uno stile di abbigliamento meno formale di quello abitualmente richiesto, affinché la decisione venisse accettata.

  

E si che questo semplice provvedimento consentirà, nel solo mese di Agosto un risparmio di 100.000 dollari, e ben 300 tonnellate in meno di emissioni di anidride carbonica.

  

E mentre leggo  due pensieri si contendono  la mia attenzione.

  

Il primo è quanto sarebbe il risparmio se le varie banche , supermercati, e altri luoghi notoriamente ‘gelidi’ sparsi per il mondo seguissero l’esempio dell’Onu.

    

Il secondo è come mai non ci abbiano pensato prima…

 

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Commenti al Post:
SandaliAlSole
SandaliAlSole il 05/08/08 alle 08:03 via WEB
Perchè èsempre più facile farlo sulla "pelle" degli altri. questo vale per il global warming e per millanta altre cose. Noi non abbiamo aria condizionata a casa, e in ufficio va a singhiozzo: in genere si compensa con delle gran correnti d'aria, magari micidiali per la cervicale, ma tutto sommato gradevoli per la pelle. In auto alterno l'aria condizionata quando sono in coda ai finistrini aperti con i capelli al vento quando riesco a viaggiare. per il resto, a Milano hanno introdotto i nebulizzatori in metropolitana: confesso che qualche volta mi ci piazzo volontariamente sottotiro, per repuerare un po' di refrigerio.
tornando al tema reale del tuo post, credo che semplicemente è arrivao il momento che ci si comincia ad accorgere che "gli altri siamo noi" e che le azioni non possono essere solo decise su scala globale, ma anche e soprattutto su scala individuale. se poi questa nuova coscienza consente qualche risparmio monetario, in tempi di vacche magre credo sia la leva migliore. vuoi mettere come vestire un taglio dei costi di puro spirito ecologista?
 
 
quotidiana_mente
quotidiana_mente il 05/08/08 alle 12:19 via WEB
Condivido completamente: "gli altri siamo noi".
Non ho l'aria condizionata in casa per scelta, mi sono arrabbiata quando i miei hanno deciso di comprarla in Portogallo, e alla fine sono riuscita a convincerli: in fondo sarebbe servita per pochi giorni all'anno. A casa, riesco a creare correnti d'aria, insomma, riesco a sopravvivere senza difficoltà. In ufficio, ho un misero ventilatore perché l'aria condizionata non arriva nella mia stanza. Mi arrabbio con la collega quando ha l'aria a "palla" e la finestra spallancata il che è uno spreco totale. Gli altri siamo noi e deve iniziare da noi non solo dare l'esempio ma comportarci con più attenzione.
 
nnsmettodsognare
nnsmettodsognare il 05/08/08 alle 18:48 via WEB
Non ci si pensa perchè alla maggior parte della gente piace la ghiacciaia. Per me è un continuo litigare a casa, in ufficio, in auto, gli altri accendono e io spengo. Però il deumidificatore ci vuole, qui si soffoca davvero e io quando ero al sud non l'ho mai sofferto il caldo.
 
Fajr
Fajr il 05/08/08 alle 21:41 via WEB
Io ho il "privilegio" di abitare in una casa costruita in pietra esternamente imbiancata ogni anno con la calce bianca con muri esterni di ampio spessore. Niente condizionatore, niente ventilatore... temperatura esterna estiva 30-40/42 gradi... interna 22-25. Benefici derivati da metodi antichi e materiali poveri di costruzione. D'inverno, ottima barriera contro il freddo. Per contro devo lottare ogni volta in ufficio, treno, bus, auto... Soprattutto perché constato che la soglia di sopportazione del disagio si è di molto abbassata sia tra gli umani che in natura. Forse è questo uno dei motivi all'origine dei nostri mali e malanni terrestri.
 
 
ossimora
ossimora il 07/08/08 alle 11:44 via WEB
soglia e disagio...concordo ,si può anche definire intolleranza panica
 
cinico_nick
cinico_nick il 06/08/08 alle 09:50 via WEB
non ho climatizzatore in ufficio ma, a parte i 15 giorni l'anno di caldo veramente afoso, sto tranquillamente in camicia e cravatta... magari quando cambiero' lavoro e mi trasferiro' nelle miniere di carbone in sardegna, allora iniziero' a lamentarmi...
 
legs_68
legs_68 il 06/08/08 alle 18:00 via WEB
chissà quanto sta risparmiando il tuo ufficio in questi giorni! pat
 
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