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FRANCESCO E ALIDA racconto (612) di Dino Secondo Barili

Post n°13525 pubblicato il 06 Maggio 2014 da dinobarili
 

6 MAGGIO 2014

ALMANACCO DI STORIA PAVESE

Trivolzio – 6 maggio 2014 – Martedì - ore 12.00

Intrigo …

…a Pavia

(Queste storie, anche se raccontate come vere, sono

 frutto di fantasia. Pertanto non hanno nulla a che

vedere con persone o fatti realmente avvenuti)

racconto del Martedì

612

I racconti di Primavera

Francesco e Alida

Non sempre le cose vanno per verso giusto… anche in Primavera. Quel che conta è avere la mente allenata e guardare oltre ogni ostacolo. Infatti, cosa fa un atleta quando è impegnato nella corsa agli ostacoli? Occhio e mente sono rivolti a calcolare le difficoltà e a superare l’ostacolo. Il Dott. Francesco, quarant’anni, invece, aveva sempre avuto la vita comoda. I genitori l’avevano allevato. Fatto studiare. Coccolato in ogni modo… Anche il lavoro era arrivato tramite le conoscenze di suo padre … Ora, invece, a quarant’anni, l’Azienda presso cui lavorava era in crisi e il Dott. Francesco era negli affanni. Non sapeva più quali pesci prendere. Per fortuna che sul posto di lavoro Francesco aveva conosciuto Alida, che di anni ne aveva cinque in meno. Era stata Alida a corteggiare il Dott. Francesco… il quale si era lasciato corteggiare. Ormai, erano due anni che Francesco e Alida facevano coppia fissa. L’Agenzia presso cui lavoravano era in crisi e minacciava licenziamenti. Alida partì all’attacco. “Francesco … sposiamoci e facciamo della nostra vita ciò che vogliamo”. Il quarantenne si spaventò a morte. “Proprio adesso che stiamo perdendo il lavoro?” Alida si aspettava la risposta. Era una donna forte, pratica…con la testa sulle spalle. Sapeva come muoversi. “Francesco… in Lomellina c’è un’Osteria che aspetta una nuova gestione. Io sono un’abile cuoca. Ho sempre sognato di avere una mia attività indipendente. Da sola non posso mettermi in proprio. Con te, invece… possiamo tentare la sorte. Mi sono già fatto una lunga lista di amici da invitare a passare il weekend “all’Osteria del Buon Pensiero“ Il Dott. Francesco comprese che quella poteva essere l’occasione della sua vita. Prendere o lasciare. Del resto la Laurea da sola non offriva molte opportunità (almeno quella che aveva conseguito per raggiungere il titolo di Dottore). Non avendo altra alternativa il Dott. Francesco si lasciò trascinare nell’avventura. Ogni tanto aveva dei sensi di colpa…”Io, Dottore… Oste… dell’Osteria del Buon Pensiero?Boh!” Alida, invece, sembrava uno “schiacciasassi”. Nell’arco di pochi mesi l’Osteria del Buon Pensiero aveva cambiato volto. I clienti affluivano in sempre maggio numero. Alida ci sapeva fare con la cucina. Anche Francesco ci aveva preso gusto. Ogni sera si impegnava nella contabilità. Metteva in pratica ciò che aveva fatto nell’Azienda presso cui aveva lavorato. Si divertiva a fare gli “schemi” con tanti più e meno. Ora, si sentiva realizzato. Capiva la differenza tra lavorare in proprio e lavorare per conto terzi. Anzi, aveva cominciato a fantasticare. A prendere appunti sui lavori per migliore l’accoglienza… indicando delle priorità. Si sa che una attività ha bisogno di continui miglioramenti se vuole progredire. Alida, invece, pensava alla famiglia. Un giorno decise. “Francesco.. voglio un bambino” Francesco andò in fibrillazione. “Un bambino? Ma se non abbiamo ancora terminato di pagare il mutuo…” Alida si mise a ridere. “Francesco… bisogna saper guardare avanti… guardare oltre… e avere fiducia in sé stessi e nella vita. Noi non siamo eterni. Qualcuno deve subentrare a noi. Io, ho trentacinque anni… Il mio orologio biologico non perdona. Adesso o mai più. Secondo me, i figli hanno bisogno delle mamme che siano mamme, cioè in giovane età… non delle nonne” Francesco comprese che Alida aveva ancora una volta ragione. Ormai i lavori di miglioramento dell’Osteria del Buon Pensiero dovevano includere l’arrivo del “principino”. Quando un uomo (Francesco) sta per diventare padre … comincia a sognare e ad ammucchiare libri per quando il “principino” sarà in grado di leggere. Nell’Osteria c’era una stanza vuota… Perché non riempirla di libri? Il sapere non è mai troppo. Un anno fa Francesco e Alida hanno iniziato un’avventura nuova. Come tutte le avventure hanno bisogno di fiducia in sé stessi e nel futuro. “Niente paura… - quindi - … domani è un altro giorno”. - Questo è il racconto 612, scritto dal 2 settembre 2012. Un racconto al giorno per… il piacere di chi scrive… e di chi legge. Non resta che continuare per raggiungere il racconto numero 1000 (mille)… con la speranza di riuscirci. Dino

 
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