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IL DOTT. CARMELO E LE ARIE VERDIANE racconto (648) di Dino Secondo Barili

11 GIUGNO 2014

ALMANACCO DI STORIA PAVESE

Trivolzio – 11 giugno 2014 – Mercoledì 12.00

Intrigo …

…a Pavia

(Queste storie, anche se raccontate come vere, sono

 frutto di fantasia. Pertanto non hanno nulla a che

vedere con persone o fatti realmente avvenuti)

racconto del Mercoledì

648

I racconti di Pavia /Lago di Garda

Il Dott. Carmelo e le arie verdiane

Un anno fa, Dott. Carmelo, quarant’anni, scapolo, impiegato presso un Ufficio Commerciale di Milano, abitante a Pavia, era giù di corda. In Ufficio c’era malcontento e nessuno parlava più di futuro. Tutti cercavano di difendere quello che potevano senza farsi troppe illusioni. Quando in Ufficio si instaura un clima di sfiducia e malessere… anche le cose piccole diventano grandi. Le persone sono a disagio e tale disagio si riflette su tutti gli altri rapporti sociali, famiglia e amici compresi. Il Dott. Carmelo, un anno fa, ne parlò con il suo amico e coetaneo pavese, Raffaele. Con Raffaele, Carmelo si trovava una volta alla settimana nel solito Bar di Piazza della Vittoria. Caffè, lettura veloce dei titoli del giornale… e quattro chiacchiere tanto per dire qualcosa. Un anno fa, invece, Carmelo aveva il volto preoccupato. Raffaele se ne accorse e chiese il perché. “Cosa devo dirti.” – rispose il quarantenne – “Quando in Ufficio sorgono problemi… anche le altre cose vanno di pari passo, cioè male” – Raffaele non si accontentò. “Carmelo… è proprio nelle difficoltà che bisogna reagire… avere dei bilanciamenti. Prendi per, esempio il mio caso. Faccio parte di una Corale nella quale vengono ammortizzate tutte le problematiche del giorno d’oggi. La settimana prossima andiamo a fare una bella gita sul Lago di Garda. Cinquanta persone in pullman che, per una giornata, non pensano ad altro che a divertirsi. Dimenticare per un attimo le quotidiane preoccupazioni. Perché non vieni anche tu?” Il Dott. Carmelo non si ricordava di aver preso parte ad una gita in comitiva. Perché non andarci? Il quarantenne pregò l’amico di provvedere all’iscrizione. Per il Dott. Carmelo è stato come una boccata di ossigeno, aria pura, nuova. Sul pullman c’era gente spassosa che pensava solo a cantare… D’altro canto erano i componenti di una Corale che aveva nel suo programma “arie verdiane”. Il Dott. Carmelo si ricordò di aver frequentato corsi di canto come tenore e che la sua passione erano le arie di Verdi. Cosa c’era di più bello di mischiarsi alla compagnia e mettersi a cantare. Quando si è in compagnia … il tempo vola via. Il pullman era appena partito da Pavia …e già era arrivato sul Lago di Garda dove l’accoglienza è superlativa. Gardone Riviera, poi, è una delle mete più ambite. Offre un’infinità di opportunità, tra le quali il Vittoriale degli Italiani , una cittadella monumentale costruita sulle rive del Lago di Garda dal poeta Gabriele d’Annunzio. A volte è il “clima sociale” che crea le condizioni. E’ noto che uno degli scopi delle gite è quella di “mangiare in compagnia” presso qualche Ristorante dove oltre, a mangiare bene, si beve anche bene, cioè vino di ottima qualità. E’ proprio il vino che fa la differenza. Il vino spesso scioglie la lingua…e le ugole d’oro si mettono a cantare. Anche il Dott. Carmelo si lanciò in un assolo tutto suo. L’esibizione è stata applauditissima… Anche dal Proprietario del Ristorante, il Comm. Gardenio il quale aveva un debole per la arie di Verdi. Non solo. Volle a tutti i costi presentare al Dott. Carmelo, sua figlia Gelsomina… diplomata al Conservatorio e virtuosa di violino. E’ stato un incontro indescrivibile. Carmelo e Gelsomina, trentenne bellissima, simpatizzarono immediatamente. Insieme decisero di lanciarsi in una esibizione. Carmelo propose la romanza “Celeste Aida”. Gelsomina accettò immediatamente… di accompagnarlo con il violino. Nella grande sala del Ristorante tutto si fermò. Il silenzio si poteva “tagliare con il coltello”. E’ stato il Dott. Carmelo a prendere il volo …quando la musica divina del violino fece da accompagnamento alle dolci parole… “Celeste Aida, forma divina… Mistico serto di luce e fior” Si fa presto a dire che la musica è un linguaggio universale… anche le parole lo sono, specialmente quando arrivano dirette al cuore. Ed è stato in quel momento che il cuore di Gelsomina cominciò a battere solo per il Dott. Carmelo. Non c’erano più vie di scampo. Il Comm. Gardenio, fece e disfece, fino a quando non convinse il Dott. Carmelo a fermarsi in riva al Lago di Garda almeno una settimana. L’amico Raffaele ebbe l’incarico di illustrare sul pullman… “che una gita così non gli era mia capitata”. Ora, toccava ad ogni gitante incontrare la “loro Gelsomina o Gelsomino”… perché nella vita … i sogni son desideri… desideri di felicità… per tutti. - Questo è il racconto 648, scritto dal 2 settembre 2012. Un racconto al giorno per… il piacere di chi scrive… e di chi legge. Non resta che continuare per raggiungere il racconto numero 1000 (mille)… con la speranza di riuscirci. Dino

 
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