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EDVIGE ... E IL VIAGGIO A BUDAPEST racconto (697) di Dino Secondo Barili

Post n°14637 pubblicato il 30 Luglio 2014 da dinobarili
 

30 LUGLIO 2014

ALMANACCO DI STORIA PAVESE

Trivolzio – 30 Luglio 2014 – Mercoledì - 12.00

Intrigo …

…a Pavia

(Queste storie, anche se raccontate come vere, sono

 frutto di fantasia. Pertanto non hanno nulla a che

vedere con persone o fatti realmente avvenuti)

racconto del Mercoledì

697

I racconti dell’estate

Edvige e… il viaggio a Budapest

Un anno fa, la Dott. Edvige, quarant’anni, bellissima, Dirigente di una Agenzia Commerciale a Milano, abitante a Pavia aveva deciso. Dopo cinque anni aveva deciso di lasciare… Giuseppe, il suo moroso. Aveva capito che non riusciva più ad avere un rapporto piacevole e godibile. Ogni giorno c’era un battibecco, una discussione… anche per cose da nulla. E’ noto che “per fare una croce ci vogliono due legni” – diceva un vecchio detto – Pertanto si guardava bene dal dire che fosse tutta colpa di Giuseppe. Anche lei ci aveva messo del suo. Del resto Edvige era un’infaticabile camminatrice. Ogni giorno doveva fare un po’ di movimento per sentirsi sempre in forma. Giuseppe no. Finché erano stati i primi anni, Giuseppe, un po’ per compiacenza e un po’ per evitare discussioni, prendeva parte alle camminate. Dopo un po’, però, si era stancato e passava le sue ore davanti alla TV a vedere le partite di calcio. Edvige era proprio l’opposto: niente calcio! Un anno fa, la quarantenne aveva deciso… Così non poteva andare avanti. Di comune accordo, i due, hanno preso strade diverse. Ora, però, Edvige era sola ed aveva la testa in confusione. Ne parlò con la sua coetanea e Collega nell’Ufficio in cui lavorava. “Giovanna, cosa ne pensi? Sono finita nel pallone… Ora, che non devo più fare discussioni con Giuseppe, mi sento persa. Non sono più soddisfatta di niente”. Giovanna, pur avendo la stessa età, non aveva problemi a stare sola. Anzi, dopo che il moroso l’aveva lasciato tre anni prima… si era sentita benissimo. Espresse la sua opinione. “Io, non ho tutti i tuoi problemi. Una cosa sola mi manca … viaggiare. Mi piacerebbe visitare alcune città dell’Europa… Da sola, però, non ci provo neanche” Edvige prese la palla al balzo. “ Giovanna, perché non viaggiamo insieme? Anch’io avrei voglia di fare qualche viaggio… e questo potrebbe farmi bene” Giovanna e Edvige si accordarono immediatamente. Prima meta: Budapest. La Capitale dell’Ungheria è formata dall’unione di tre città. Buda e Obuda sulla riva destra del Danubio, Pest sulla riva sinistra, collegate fra loro da vari ponti, di cui uno sospeso che fu il primo permanente ad essere costruito. Buda e Obuda sorgono a ridosso di una serie di morbide colline … Pest, sulla riva sinistra del Danubio, ha grandi boulevards e parchi stupendi. Ma la caratteristica di Budapest sono le tre isole che si trovano immerse nel Danubio: Obudai, Margherita e Csepel. Specialmente l’isola Margherita (70 ha) è una delle più belle e celebri del mondo ricche di vegetazione e centro di svaghi e manifestazioni sportive. Con una simile prospettiva Edvige e Giovanna si accinsero ad affrontare il loro primo viaggio insieme. Un viaggio, però, non è mai … un viaggio. E’ soprattutto un’occasione voluta dal Destino per dare una svolta alla vita. Quella notte stessa, la quarantenne Edvige ebbe un sogno. Sognò di trovarsi sull’Isola Margherita insieme alla sua Collega Giovanna. Ad un tratto sono state avvicinate da una zingara la quale ha parlato in perfetto italiano. “Se mi date un euro… vi dico cosa vi aspetta a Budapest” Edvige e Giovanna si sono guardate in faccia con fare interrogativo. Che cos’è un euro? Le due quarantenni ne hanno offerto due … due euro (ogni prestazione ha bisogno del suo compenso). La zingara parlò. “Voi, non siete venute a Budapest per vedere la città. Il vostro scopo è di incontrare l’uomo del cuore, la persona ideale con la quale trascorrere momenti felici. Ebbene, a Budapest c’è “l’antica strada della Fortuna”. Non dovete fare altro che andare su quella antica strada… e il risultato sarà sorprendente” In quell’istante Edvige si svegliò perché il telefonino si era messo a suonare in piena notte. Era Giovanna che voleva raccontarle il sogno che aveva appena fatto. Era identico al suo in ogni particolare. Ormai non c’erano più dubbi. Budapest era la meta indicata dal Destino. Quando le persone sanno cosa vogliano … non hanno problemi. Tutto viene fatto in vista dell’obbiettivo da raggiungere. Oggi, le comodità sono infinite. Edvige e Giovanna non si sono lasciate mancare niente. Viaggio in aereo. Albergo con molte stelle ed una settimana da favola. Tutto doveva essere al massimo… per una vacanza da sogno. In Albergo a Budapest trovarono un’accoglienza superlativa. La Direzione mise a disposizione di Edvige e Giovanna una Guida Turistica per la visita alla città. Un fusto di nome Anton. Un quarantenne simpaticissimo … che a dire uomo era dire poco. Anton inondò di gentilezze le due single italiane. Le portò per tutta la città. Nei luoghi più ricchi di arte, cultura, storia. Anton, però, si accorse che Edvige e Giovanna non erano soddisfatte. Alla fine Edvige sputò il rospo. Alle due quarantenni interessava “l’antica via della Fortuna”. Anton non ne aveva mai sentito parlare. Era troppo giovane e troppo istruito per averne conoscenza. Cercò di indovinare per far felici le due italiane. Girò a destra… girò a sinistra…alla fine si trovò in una via, un po’ vecchiotta… che non aveva nulla a che fare con la nuova Budapest, quella ricca ed europea proiettata verso il futuro. Edvige e Giovanna avevano trovato la loro via. Ringraziarono e salutarono Anton il quale, un po’ dispiaciuto, se ne ritornò in Albergo. In quell’istante… lungo la via, le due quarantenni videro arrivare una rossa Ferrari con a bordo due cinquantenni dallo sguardo da incalliti latin lover. Erano i due Dottori Commercialisti, Giovanni e Giacomo, che Edvige e Giovanna incontravano al Bar ogni mattina prima di entrare in Ufficio a Milano. Abbracci, effusioni di gioia, baci a volontà … Oramai era fatta. Anche Giovanni e Giacomo erano a Budapest per una vacanza da sogno… Anche loro avevano avuto in sogno una zingara… che aveva predetto tutto… in via della Fortuna …a Budapest. - Questo è il racconto 697, scritto dal 2 settembre 2012. Un racconto al giorno per… il piacere di chi scrive… e di chi legge. Non resta che continuare per raggiungere il racconto numero 1000 (mille)… con la speranza di riuscirci. Dino

 
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