dino secondo barili
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CAMILLO E L'ISOLA DELLE CANTERINE racconto (725) di Dino Secondo Barili
27 AGOSTO 2014
ALMANACCO DI STORIA PAVESE
Trivolzio – 27 agosto 2014 – Mercoledì - 12.00
Intrigo …
…a Pavia
(Queste storie, anche se raccontate come vere, sono
frutto di fantasia. Pertanto non hanno nulla a che
vedere con persone o fatti realmente avvenuti)
racconto del Mercoledì
725
I racconti dell’estate
Camillo e l’Isola delle Canterine
Agosto è il mese delle sorprese… sia che una persona vada in vacanza oppure no. Un anno fa, ne sapeva qualcosa il Dott. Camillo, cinquant’anni ben portati, scapolo … in cerca dell’anima gemella. Si fa presto a dire “trovare l’anima gemella” … ma non è così facile. Non è come andare a fare la spesa al Supermercato. Il Dott. Camillo era impiegato presso una Agenzia Commerciale di Milano, ma abitava a Pavia. Ogni giorno prendeva il treno Pavia – Milano puntuale come un orologio. Alla sera stessa storia… Un anno fa, l’amico Ferruccio gli ha chiesto come mai non si trasferisse a Milano… per comodità. “E, no” – rispose il Dott. Camillo – “Milano è una bella città per lavorarci, ma non per viverci. Per viverci…è molto meglio Pavia” Ogni anno il Dott. Camillo passava le ferie a Pavia, la sua città del cuore. Un anno fa, l’amico Ferruccio gli chiese come mai “non” passasse le vacanze sulla Riviera Ligure dove abitava sua sorella Clementina. “E, no” – aveva risposto il Dott. Camillo – “Vuoi mettere la libertà di Pavia? A Pavia c’è il fiume Ticino… Il Ticino si può vedere come un piccolo mare… un mare casalingo. Se poi hai la passione della barca come me, il Ticino, è il luogo ideale per vivere vacanze da sogno” Questa volta l’amico Ferruccio non si accontentò. Anzi, lo sfidò apertamente… “Camillo, allora, come mai non hai ancora trovato l’anima gemella?” Sulle prime il cinquantenne prese la domanda come una provocazione… Quando si accorse che Ferruccio chiedeva una risposta…si innervosì. Pronunciò la prima frase che gli venne sulla punta della lingua. “E chi ti dice che io non abbia già trovata l’anima gemella? Anzi, un giorno o l’altro ti porto in barca sul Ticino e te la faccio conoscere” Ferruccio prese per buona la risposta. “Allora, ci conto. Desidero conoscerla… il più presto possibile” Un anno fa, il Dott. Camillo, durante le ferie di Agosto, aveva ancora in sospeso la risposta all’amico Ferruccio il quale insisteva per conoscere l’anima gemella del cinquantenne. A volte si fanno delle promesse difficili da mantenere. Da una settimana, il Dott. Camillo aveva gli incubi. Non sapeva come risolvere il problema ed evitare la brutta figura. Dopo un paio di notti insonni ne parlò con la Portinaia del suo Palazzo, la Signora Tecla, sessant’anni, donna astuta…la quale ne sapeva una più del Diavolo. La Signora Tecla aveva sempre una risposta per tutte le domande. “Dott. Camillo non si preoccupi. Adesso è mezzogiorno… per questa sera alle diciotto le risolvo il problema” Il cinquantenne si calmò. Sapeva che la Signora Tecla manteneva sempre la parola. Alla sera stessa, alle ore diciotto. ricevette la risposta. “Dott. Camillo… lei è un appassionato del fiume Ticino… Passa molto tempo in barca e quindi conosce tutti gli angoli del fiume… anche quelli più nascosti e riservati. Ebbene domani a mezzogiorno dovrebbe arrivare con la sua barca “all’Isola delle Canterine”. Lì ci sarà la sua anima gemella… “ Il cinquantenne non aveva alcun motivo per dubitare. Anzi, ne fu felice. Finalmente poteva soddisfare la curiosità dell’amico Ferruccio… e vedere finalmente in faccia la sua anima gemella, la donna che “non” aveva ancor incontrato. Quando l’amico Ferruccio ebbe la comunicazione si dimostrò incredulo. “Possibile che sia vero? Sono mesi che continui rimandare…” Il Dott. Camillo non diede spiegazioni. Anzi, rincarò la dose. “Domani a mezzogiorno…vedrai” Durante la notte il Dott. Camillo ebbe dei sogni… Sognò di essere, con la sua barca, nei pressi dell’Isola delle Canterine vicino a Torre D’Isola… Stava per approdare….quando il sogno si interrompeva bruscamente. Una, due, tre volte… Anziché lasciarsi prendere dall’ansia preferì non pensarci. A mezzo giorno il Dott. Camillo e l’amico Ferruccio erano sulla barca. Finalmente si trovavano vicino all’Isola delle Canterine. I due erano titubanti. Ferruccio era ancora incredulo. Camillo non sapeva cosa avrebbe trovato. I due attraccarono la barca all’unico tronco che poteva offrire un aggancio sicuro. Il Dott. Camillo si diede da fare… “Ormai… o la va o la spacca” pensava. L’Isola delle Canterine è una piccola isola completamente ricoperta da una fitta vegetazione. C’è un unico sentiero che l’attraversa. Su quel sentiero Camillo e Ferruccio si stavano incamminando quando una ragazza bionda, bellissima, occhi azzurri e gambe da fine del mondo… sui trent’anni, sbucò dalla fitta boscaglia. “Camillo. Camillo, amore mio… da quanto tempo sono qui ad aspettarti” Il cinquantenne per poco non svenne. La riconobbe. Era la sua vicina di pianerottolo, la Dott. Elisa, la quale, intanto, l’aveva abbracciato… e si era data ad appassionate e languide carezze… e baci a volontà. Il Dott. Camillo era rimasto di stucco. Frastornato. Allibito. Non sapeva più cosa fare. Dopo un po’, però, si lasciò andare e cominciò a baciare anche lui… appassionatamente. Quando i baci si susseguono a velocità vertiginosa… sciolgono anche le montagne di granito. Infatti, i due, Elisa e Camillo, non riuscivano più a staccarsi l’una dall’altro. Ferruccio era lì imbambolato proprio come colui che “regge il moccolo”. Si rendeva conto di aver osato troppo. E’ giusto (fino ad un certo punto) essere increduli… ma non più di tanto. Infatti, volenti o nolenti ha dovuto fare da testimone alla nascita di un grande amore… Anche in questo momento… Elisa e Camillo si stanno baciando appassionatamente… - Questo è il racconto 725, scritto dal 2 settembre 2012. Un racconto al giorno per… il piacere di chi scrive… e di chi legge. Non resta che continuare per raggiungere il racconto numero 1000 (mille)… con la speranza di riuscirci. Dino
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