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LEONARDO DA VINCI IN FRANCIA di Teresa Ramaioli

Post n°15143 pubblicato il 29 Agosto 2014 da dinobarili
 

LEONARDO DA VINCI

IN FRANCIA 

di

Teresa Ramaioli

iltuonoilgrillo
iltuonoilgrillo il 28/08/14 alle 19:09 via WEB
LEONARDO DA VINCI---Andiamo in Francia , ad Amboise , a due ore e mezzo di auto da Parigi , nel cuore della Loira, ecco il castello Le Clos-Lucé con un prato in pendio, tanti alberi, un grande parco e un fiume pieno di pesci. E' un castello del 1400, qui Leonardo ha vissuto i suoi ultimi tre anni , come " primo pittore,ingegnere e architetto" del suo amico re Francesco I. Qui sono state allevate le madri, le sorelle, le spose dei sovrani francesi e Luisa di Savoia ha preparato lo stesso Francesco I a diventare re… Dal 1802 e' un monumento storico, sopravvissuto alla violenza della Rivoluzione. Nella incantevole Cappella di Saint-Hubert , vicino al Castello reale di Amboise, si trova la tomba del maestro. Esiste infatti una copia dell'atto di inumazione, depositata nella collegiata reale di Saint-Florentin, ad Amboise, in data 12 agosto 1519. Probabilmente al corpo di Leonardo da Vinci si e' dato prima una sepoltura provvisoria, poi quella ufficiale. Pochi decenni dopo , le guerre di religione hanno provocano alcuni danni. Tre secoli dopo, nel 1802, Napoleone fa restaurare i monumenti d'Amboise. Il senatore incaricato fa demolire la Cappella di Saint-Florentin. Usa le pietre sepolcrali per riparare il castello. E il piombo di alcune bare viene fuso. Ma ... la bara di Leonardo ? Nessuno lo sa. Nel 1863 un poeta si mette a scavare la' dove una volta c'era la cappella di Saint-Florentin, trova uno scheletro, vicino al quale c'e' una lastra con scritto : EOS DUS VINC. Forse voleva dire " Leonardus Vincius?" Viene fatto un calco al teschio perche' lo si possa esaminare a Parigi. Le ossa sono prima smarrite poi ritrovate, e fatte seppellire nel 1874 nella Cappella di Saint-Hubert ad Amboise, dove oggi si trovano . I frammenti dell'antica lastra dissotterrata sono riprodotti in una stampa presso la Biblioteca Nazionale di Parigi. E' tutto quello che rimane di questa storia. E come in vita , anche in morte la figura di Leonardo da Vinci resta sotto il segno dell'enigma e del mistero. Un altro mistero riguarda la origine di sua madre. Sembra che piu' che una serva , la mamma di Leonardo era una schiava non italiana. In quegli anni in Toscana ce ne erano tantissime e non avevano diritti, probabilmente era una convertita e la maggior parte di esse si chiamavano Caterina come Lei, forse era araba, ebrea, circassa (popolazione del caucaso) .E così, ai tanti misteri della vita di Leonardo, si aggiunse anche questo della madre, la povera Caterina, con la quale il donnaiolo ser Pietro faceva bellamente all’amore, nonostante stesse per portare all’altare Albiera, figlia dell’Amadori, notaio. La storia dice poco. Si sa solo che quando la serva fu mandata, secondo il costume dei paesi sulle colline toscane , a sgravarsi nel casale che ancora oggi esiste, era l’aprile del 1452. Una camera dal soffitto basso con pagliericcio, attaccata alla cucina col camino, poche nicchie nel muro per riporvi ramaiole, caldaie e il pennato: qui la giovane Catharina attese, assieme alla levatrice la nascita del figlio.Per i casi della vita la nascita di Leonardo venne messa, nero su bianco, da Antonio, il nonno. “Nachue (nacque) un mio nipote, figliuolo di ser Piero mio figliuolo, a dì 15 d’aprile (1452) in sabato a ore 3 di notte. Ebbe nome Lionardo…”. Il resto si può immaginare: pochi soldi di dote per mandar via Caterina e poi il battesimo, senza la mamma. Lo sappiamo ancora dal nonno, che ebbe a registrare con precisione i presenti attorno a quel fonte di pietra, tuttora intatto. “Battizzollo Piero di Bartolomeo da Vinci, in presenza di Papino di Nanni, Meo di Torino, Pier di Malvolto, Monna Lisa di Domenico di Brettone”. C’erano tutti: prete, testimoni e intimi. Mancava Caterina, che ritroveremo poi sposata a Antonio del Vacha, detto Accattabriga, soprannome che non prometteva nulla di buono. In gioventù doveva essere stato un soldataccio di ventura. Caterina,rimasta sempre lontana da Leonardo, si ricongiungerà al figlio, pare certo ,nel 1493 a Milano. E in una casa di Porta Vercellina, nel territorio della parrocchia dei Santi Nabore e Felice, morirà il 26 giugno 1494, dopo lunga malattia. Per le cure prima e poi per i funerali, Leonardo annotò le spese (eccessive per una servente, non certo per una madre): “Quattro chierici, cinque sotterratori, un medico, le candele…”. Il ritrovamento del suo atto di morte e' in un registro dell'Archivio di Stato di Milano che ci rivela che e' morta il 26 giugno 1494 . Ciao Teresa Ramaioli

 

 
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