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ANTONELLA, CREMONA E LA FICTION racconto (788) di Dino Secondo Barili

Post n°16169 pubblicato il 29 Ottobre 2014 da dinobarili
 

29 OTTOBRE 2014

ALMANACCO DI STORIA PAVESE

Trivolzio – 29 ottobre 2014 – Mercoledì - 12.00

Intrigo …

…a Pavia

(Queste storie, anche se raccontate come vere, sono

 frutto di fantasia. Pertanto non hanno nulla a che

vedere con persone o fatti realmente avvenuti)

788

Antonella, Cremona e la fiction

Cosa sono i sogni? Sono desideri che attendono di essere realizzati. Quel che conta è che una persona, nella vita, abbia tanti sogni. Alcuni si realizzano… altri avranno bisogno di tempo. E’ stato così anche per la Dott. Antonella, Dirigente di una Agenzia Commerciale a Milano, abitante a Cremona. Antonella, un anno fa, aveva realizzato parecchi sogni, ma alcuni altri erano ancora nel cassetto. Oltre alle soddisfazioni lavorative, Antonella, cinquant’anni, single, bellissima … aveva una passione che si portava dietro fin dalle scuole medie: il teatro. La sua Collega Federica ogni tanto andava sul discorso. “Antonella perché non ti trasferisci con l’abitazione a Milano? Perdi sempre un sacco di ore a viaggiare tra Cremona e Milano… quando potresti avere una abitazione vicina al posto di lavoro” Antonella da quell’orecchio non ci sentiva. Era nata in una bellissima città di provincia, Cremona. Non l’avrebbe lasciata per nessuna cosa la mondo. “Federica, non ci penso neanche ad abitare a Milano. A Milano mi trovo bene per il lavoro, ma a viverci neppure ci penso. Preferisco la mia città, Cremona… la città del Torrazzo e del torrone… E poi, a Cremona ho la mia compagnia teatrale amatoriale. Nelle città di provincia ci sono Compagnie Teatrali Amatoriali che non hanno uguali. Tutti appassionati. Gente che vive il teatro, dentro il teatro. Avevo quattordici anni quando ho incominciato a fare teatro a Cremona. Teatro per passione. Tre quattro spettacoli all’anno preparati con la passione dei neofiti… come fosse una religione. Certe passioni a Milano non si possono coltivare. A Milano tutto diventa denaro. Non puoi fare il dilettante… O diventi professionista… oppure non sei nessuno. A Cremona no. A Cremona il pubblico ti accetta per quello che sei e per quello che puoi dare… Ti senti in famiglia” Effettivamente, nella città di provincia si creano situazioni uniche e irripetibili. Ci sono Compagnie Teatrali Amatoriali che contano su affezionati spettatori da anni. Un anno fa, però, la Dott. Antonella, aveva un sogno nel cassetto. Da parecchi mesi a Cremona circolava la voce che in città avrebbero girato una fiction… Voci? Solo Voci? Eppure quella parola “fiction” a Antonella faceva un certo effetto. Aveva una certa attrazione… Ne parlò con la sua amica Rosetta, anche lei componente della stessa Compagnia Teatrale. “Rosetta ho sentito dire che un Regista della TV ha in programma di girare una fiction a Cremona. Si dice anche che stia cercando attori locali possibilmente attivi nelle Compagnie Teatrali del territorio. Tu cosa dici?” Rosetta era una cinquantenne sprint, di quelle senza peli sulla lingua” Antonella, non ti preoccupare. I Registi di oggi, preferiscono le ragazzine giovani… altro… che le cinquantenni come te e me. Non farti illusioni. Noi siamo fuori tempo massimo” Antonella non aveva argomenti per ribattere… Tuttavia, nella sua mente, la fiction aveva un certo effetto. Un anno fa, durante una prova del nuovo spettacolo il Capocomico Carlino ha dato il grande annuncio. “Amici e Colleghi, in settimana passerà da Cremona il Dott. Alessandro, Regista TV, il quale sta scegliendo il cast per realizzare una fiction da girare nei prossimi giorni a Cremona. Coloro che sono interessati a prendervi parte sono pregati di trovarsi mercoledì alle ore 11 sotto il Torrazzo. Ci sarà la selezione per la fiction” Per la Dott. Antonella è stato come una scossa elettrica. “Perché non tentare? Perché non provarci?” Il teatro era il suo sogno, la sua passione… perché rinunciare ad essere immortalata in una fiction? Per il mercoledì, Antonella aveva chiesto una giornata di ferie. Alle undici era sotto al Torrazzo. C’era una confusione incredibile di aspiranti attori e gente dell’organizzazione della fiction. Antonella si presentò al tavolo della segreteria. Aveva già il numero procurato dal Capocomico Carlino. Stava per ricevere l’informazione dalla signorina addetta alle registrazioni, quando comparve un bell’uomo sui sessant’anni… alto… elegante… raffinato…fascino irresistibile. Quasi un attore del cinema. Guardò la Dott. Antonella. La squadrò da capo a piedi. “Lei è qui per l’audizione?” Antonella accennò ad un debole “Si”. Il bell’uomo continuò ad osservarla. A Guardarla senza parlare. Alla fine … “Venga… facciamo quattro passi. Sono il Regista Alessandro… preferirei che ci dessimo del tu… Tra gente di teatro ci si intende al volo” Per Antonella è stato come aver ricevuto una secchiata d’acqua in faccia. Aveva la testa in confusione. “Proprio a me?” – “Ma sarà vero?” Alessandro prese sottobraccio Antonella ed insieme a lei prese un caffè in un Bar poco lontano dal Torrazzo. “Antonella, nella fiction c’è una parte che sembra scritta per te. Te la senti di sobbarcarti un fatica del genere? Un mese di lavoro come matti… non ci sono orari, non ci sono regole… l’unica cosa è cogliere la scena migliore … Se non si riesce … ripeterla dieci volte… centro volte”  Antonella sembrava in trance. Non le sembrava vero. Il suo sogno nel cassetto si stava avverando… E poi, c’era lui… il Dott. Alessandro … l’uomo che aveva sempre sognato. Avrebbe fatto qualsiasi cosa pur di sentirlo parlare, gesticolare, raccontare, ordinare… con quel piglio da “Capo” vero. Ormai era fatta. Antonella era nel cast e il bello stava per venire. Dopo una settimana, le prove e le prime riprese. Antonella si sentiva una trottola. Riceveva ordini da ogni parte. Costumisti, truccatori, ripetitori. Alla fine la prova del fuoco: il ciac del Dott. Alessandro. Prima scena d’amore. Uno degli attori protagonisti doveva baciare Antonella… Qui cominciarono i richiami. “No. No. Così non va bene. Quello non un bacio… è uno sgorbio. Manca la passione… manca il patos…” Dieci riprese. Dieci richiami. Alla fine lo stesso Regista Alessandro decide di mostrare all’Attore protagonista come si bacia. Alessandro abbraccia Antonella delicatamente. Sembrava una scena di quei lontani film in bianco e nero. Alessandro avvicina le labbra a quelle di Antonella e la bacia. Lungamente. Appassionatamente. Tutti’intorno silenzio assoluto… come se Antonella e Alessandro fossero soli al mondo. Le loro labbra unite. Solo il ronzio delle macchine da ripresa. …Antonella aveva incontrato l’amore …e Alessandro pure. - Questo è il racconto 788 scritto dal 2 settembre 2012. Un racconto al giorno per… il piacere di chi scrive… e di chi legge. Non resta che continuare per raggiungere il racconto numero 1000 (mille)… con la speranza di riuscirci. Dino

 
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