dino secondo barili
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IL DOTT. ROMEO E IL COMPLEANNO DELL'AMORE racconto (802) di Dino Secondo Barili
12 NOVEMBRE 2014
ALMANACCO DI STORIA PAVESE
Trivolzio – 12 novembre 2014 – Mercoledì - 12.00
Intrigo …
… a Pavia
(Queste storie, anche se raccontate come vere, sono
frutto di fantasia. Pertanto non hanno nulla a che
vedere con persone o fatti realmente avvenuti)
802
Il Dott. Romeo e il compleanno dell’amore
Il Dott. Romeo, cinquant’anni, single, Commercialista in Milano, abitante a Pavia, non amava i compleanni. Anzi, per il Commercialista, il giorno del compleanno era il giorno peggiore dell’anno. In primo luogo perché aveva un anno in più … e molte occasioni di vita in meno. Un anno fa, ha compiuto cinquant’anni. All’avvicinarsi della data si è sentito sempre più depresso. Primo, perché cinquant’anni si compiono una sola volta nella vita. Secondo, perché il suo sogno di incontrare la donna del cuore diventava sempre più un’illusione. Per il giorno del suo cinquantesimo compleanno aveva deciso di andare tutto solo sulla Riviera Ligure a mangiare un pizza. Aveva anche pregato la Signora Maria, la sua fidata impiegata, una sessantenne che ne sapeva una più del Diavolo, di far finta di niente e passare sottosilenzio la data in cui avrebbe compiuto 50° anni. La Signora Maria era impiegata fidatissima, ma non poteva ignorare la data. Dopo tutto era il suo Titolare, la persona che stimava. Come poteva ignorarne il compleanno? Inoltre, in Ufficio c’erano dieci impiegate che sembravano dieci passerotti sopra la pianta delle ciliegie. Cinguettavano che era un piacere. Argomento: i 50 anni del Dott. Romeo. Come se non bastasse, la Signora Maria, aveva notato nel Dott. Romeo un comportamento strano. Da un mese … due pomeriggi alla settimana. Spegneva il telefonino e non si faceva trovare. Sono proprie le impiegate fidate le prima a preoccuparsi. In un primo tempo, La Signora Maria, pensò a qualche incontro amoroso segreto. Anzi, segretissimo (peccaminoso). Un giorno, accampando una scusa, aveva cercato di seguire le mosse del Dott. Romeo … ma venne completamente “seminata”. La Signora Maria non si dette per vinta. Indagò e scoprì la verità. Una verità che non poteva svelare ad alcuno. Doveva solo agire … e agire per il bene del suo Titolare. La Signora Maria era fantasiosa. Una la faceva e l’altra la pensava. Ebbe un’illuminazione. Telefonò alla Associazione Commercialisti Milanese alla quale era iscritto il Dott. Romeo e chiese un appuntamento riservato con il Presidente, il Dott. Armando. Durante l’appuntamento la Signora Maria elencò le sue preoccupazioni. Il Dott. Romeo, stava per compiere 50 anni. Era in crisi. Due pomeriggi alla settimana si assentava dall’Ufficio. Spegneva il telefonino … e non si faceva trovare. Inoltre, il cinquantenne aveva fissato una pizza in una Pizzeria della Riviera Ligure per il giorno del suo 50° anno. C’era più di una preoccupazione. Il Dott. Armando comprese che doveva intervenire. Non poteva lasciarsi sfuggire un associato importante come il Dott. Romeo. La stessa sera lo chiamò sul telefonino. “Romeo, ho bisogno di te. La Sede centrale della nostra Associazione vuole assolutamente che noi milanesi organizziamo un Convegno sul tema: “Il valore degli anni”. Anzi, il Presidente Nazionale in persona vuole che la relazione ufficiale venga tenuta dal Dott. Romeo, cioè, tu” Il Dott. Romeo per poco non svenne. “E, perché proprio io?” – Il Dott. Armando intervenne immediatamente. “Perché tu sei l’unico che conosce il valore degli anni … soprattutto quelli che passano” Il Dott. Romeo si sentì in gabbia. Non poteva rifiutare e deludere il Presidente Nazionale. Il Dott. Armando, però, non aveva ancora terminato le sue proposte. “Romeo … il primo giorno del prossimo mese al Ristorante “Il tempo che fugge” ci saranno cinquecento invitati … Colleghi e relative consorti” Per il Dott. Romeo è stato un colpo al cuore. Era proprio il giorno del suo 50° compleanno. Mancavano solo dieci giorni alla data. Peggio di così non poteva andare. Il Presidente della Associazione Commercialisti Milanesi aveva ancora la “ciliegina” da mettere sulla torta. “Romeo, come tu sai. Dopo il Convegno ci sarà il pranzo … e dopo il pranzo, come è consuetudine della nostra Associazione, ci sarà la gara da ballo. Quest’anno è stato scelto il Tango Argentino” Il Dott. Romeo perse completamente la parola. Erano mesi che due volta alla settimana andava scuola di Tango Argentino. Il Dott. Armando si preoccupò e si sentì tranquillo solo quando, il Dott. Romeo, rispose “Sono qui. Sono qui”. Quella notte, il cinquantenne non dormì. Si girò e si rigirò nel letto infinte volte. Al mattino si specchiò e si vide dei cerchioni intorno agli occhi da far paura. Avrebbe voluto andare dal suo Medico, ma non poteva fare la figura della femminuccia che fugge davanti alle difficoltà. Stette due ore sotto la doccia e si fece passare tutte le paturnie accumulate negli anni. In Ufficio non disse nulla. Neppure alla Signora Maria, la quale, però, sapeva tutto perché informata dal Dott. Armando. Il giorno del 50° compleanno il Dott. Romeo fece una bellissima, interessantissima e applauditissima conferenza. Prima di chiudere la relazione fece la “scena madre” da grande attore. Si portò al centro della pedana. Guardò in faccia i cinquecento presenti. Allargò le braccia sconsolato … come un condannato a morte davanti alla ghigliottina … e … “Amici e amiche … il tempo è come la Spada di Damocle sulle nostre teste. Ogni anno, quella Spada, scende inesorabile il giorno del compleanno. Sembra dire … “ricordati che devi morire” … ma non temere. Godi come puoi, quanto puoi, più che puoi … così non avrai rimpianti. Visto che il tempo non si può combattere … meglio farcelo amico” Dopo il pranzo il Dott. Romeo partecipò alla Gara da Ballo del tango argentino e vinse il primo premio grazie alla sua ballerina, la Dott. Osvalda. Una trentenne spagnola, alta, mora, occhi neri e gambe da fine del mondo. Non solo. Il Presidente dei Commercialisti Milanesi aveva messo come primo premio “Una vacanza a Buenos Aires” … la città del tanto argentino e dell’amore. Il Dott. Romeo, aveva capito dal modo in cui ballava la Dott. Osvalda … che da quelle braccia non sarebbe più fuggito … e neppure ci avrebbe provato. - Questo è il racconto 802, scritto dal 2 settembre 2012. Un racconto al giorno per… il piacere di chi scrive… e di chi legge. Non resta che continuare per raggiungere il racconto numero 1000 (mille)… con la speranza di riuscirci. Dino
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