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GIANNI E L'ARTE DEL SETTECENTO racconto (936) di Dino Secondo Barili

Post n°18618 pubblicato il 27 Marzo 2015 da dinobarili
 

   26 MARZO 2015

ALMANACCO DI STORIA PAVESE

Trivolzio – 26 marzo 2015 - Giovedì - 12.00

Intrigo …

… a Pavia

(Queste storie, anche se raccontate come vere, sono

 frutto di fantasia. Pertanto non hanno nulla a che

vedere con persone o fatti realmente avvenuti)

936

Gianni e l’Arte del Settecento

Nella vita non si dovrebbe mai esagerare. Neppure sul lavoro. Anzi, proprio nel lavoro bisognerebbe non lasciarsi prendere la mano … altrimenti si finisce con qualche esaurimento. Un anno fa, ne ha saputo qualcosa il Dott. Gianni, cinquant’anni, single, Commercialista nel milanese, abitante a Pavia. Anche la sua impiegata di fiducia, la Signora Maria, glielo aveva detto diverse volte. “Dott. Gianni, lei se la prende troppo. Ascolta tutti … ed è giusto. Cerca di risolvere il maggior numero di problemi … e anche questo è giusto. Ma Lei pretende di risolvere i problemi di tutti  … e questo è impossibile. Inoltre, ci sono problemi che non hanno soluzione. O meglio, la soluzione c’è … ma la trova il tempo” Anche in questo caso, il Dott. Gianni, diceva “Si”, ma continuava sulla sua strada … fino al giorno in cui è crollato. Ha dovuto fermarsi per forza … se non voleva correre il rischio di un bell’esaurimento. E’ stato, allora, il Medico di Fiducia, il Dott. Giuseppe, ad imporre la regola. “Adesso basta. Dott. Gianni, deve prendersi dei periodi di riposo. Non si dice di non fare niente … ma deve uscire dall’Ufficio. Iscriversi a qualche Gruppo di camminatori … e fare delle belle e lunghe passeggiate rilassanti” Finalmente il cinquantenne ha capito la lezione … ed ha cominciato a riflettere. Quando si comincia a riflettere, si sa da dove si incomincia … e non si sa dove si va a finire … E’ proprio quello che è capitato a Dott. Gianni il quale si è iscritto subito ad un Gruppo di camminatori del Ticino, ma ha incontrato delle difficoltà. Del Gruppo faceva parte la Signora Flora, una cinquantenne, single … molto vivace. Appena il Dott. Gianni è entrato nel Gruppo, la Flora, lo ha passato ai raggi X. Ha deciso che era il tipo che faceva al caso suo … e non lo ha più mollato. Il Dott. Gianni si è trovato così a passare dalla padella nella brace … Non che al Dott. Gianni dispiacessero le donne. Anzi, le adorava. Ma aveva i suoi gusti. Al Dott. Gianni piacevano le trentenni … alte, bionde, occhi azzurri e gambe da fine del mondo … Al terzo giorno in cui usciva con i camminatori del Gruppo, il cinquantenne si era già stancato. Ne parlò con la Signora Maria, sua impiegata di fiducia, la quale era da sempre la sua confidente. “Signora Maria … cosa devo fare?” Avere una confidente è come essere in una botte di ferro … avere un’ancora di sicurezza. Infatti, l’impiegata di fiducia è stata chiara. “Dott. Gianni, ha cinquant’anni … non vorrà mica accontentarsi? Rischiare per rischiare … deve rischiare in grande. La scelta di una compagna deve essere superlativa, o niente” Il cinquantenne si stava riprendendo dall’ossessione del lavoro … e non voleva cadere in un’altra ossessione ancora più impegnativa. Cessò immediatamente di camminare con il Gruppo e chiese consiglio al suo coetaneo, amico e Collega Dott. Armando il quale aveva una sua filosofia particolare … “lavorare si … ma divertirsi pure (e alla grande)” Insomma, proprio quello che avrebbe voluto fare anche il Dott. Gianni il quale era a corto di idee. Il Collega Armando, di idee, ne aveva in abbondanza. “Gianni trovo io la soluzione ai tuoi problemi. Oggi, vieni con me. Vado a Lugano per un incontro “sull’Arte del Settecento” Ci sono i più bel nomi del circondario italo-svizzero. La relazione sarà tenuta da una Esperta francese che non ho mai visto. Per te sarà una sorpresa, visto che hai passato anni chiuso tra le quattro mura del tuo Ufficio” A mezzogiorno, Gianni e Armando erano già a Lugano … una località che da sola concilia con la vita. Non solo la località rivierasca, ma il Lago stesso è un invito alla poesia, alla bellezza e alla gioia di vivere. Quando si è frastornati da un eccesso di lavoro … la soluzione migliore è staccare la spina. Liberare la mente. Sognare nuove avventure … Quando il Dott. Gianni si trovò nel grande Salone nel quale si sarebbe svolto l’incontro “sull’Arte del Settecento” si sentì rinascere. Vivere è anche godere delle bellezze frutto dell’ingegno dell’uomo. Il Settecento è stato un secolo straordinario … Ha lasciato traccia in tutt’Europa. Quando l’incontro ha avuto inizio … gli occhi di tutti i presenti erano rivolti alla protagonista dell’incontro. L’Esperta che avrebbe tenuto la relazione. L’ingresso è stato come uno squillo di tromba. L’Esperta era di una bellezza incomparabile. Alta, bionda, occhi azzurri … e gambe da fine del mondo. Qualche lettore dirà … Cosa c’entra una bellezza così … con un incontro sull’Arte del Settecento? C’entra. C’entra. Il Settecento è stato uno dei secoli in cui l’uomo ha scoperto “il bel vivere e il bel godere”. Basta guardare la produzione di Ville e Palazzi da favola del ‘700 … con Sale e Saloni di incomparabile bellezza. Se poi, a parlarne è una trentenne bellissima … con una voce affascinante … con argomenti che avrebbero convertito anche un Santo … il gioco è fatto. Il primo a convertirsi è stato proprio il Dott. Gianni … il quale non è stato più capace di togliere gli occhi dalla Dott. Doroty, una francese che parlava cinque lingue … e declamava l’italiano come fosse musica. Al termine della relazione, il Dott. Gianni, ha voluto a tutti i costi conoscere Doroty la quale ricambiò l’interesse. I due si sono piaciuti all’istante. Un colpo di fulmine memorabile. Quella stessa sera Gianni e Doroty, dopo i vincoli della manifestazione, pensarono di passarla sul Lago di Lugano  su una di quelle imbarcazioni caratteristiche, con il barcaiolo che finge di non vedere quando un uomo ed una donna sono attratti da una passione irresistibile. Ad un tratto, i due, dimentichi della presenza del barcaiolo, sono caduti uno nelle braccia dell’altro. I baci hanno fatto il loro effetto. Gianni e Doroty hanno dovuto rientrare in fretta e furia in Albergo. Chiudersi nella stanza e dare sfogo al loro amore. Perché è vera la frase che  … “quando l’amore … l’amore risponde” Questo è il racconto 936 scritto dal 2 settembre 2012. Un racconto al giorno per … il piacere di chi scrive … e di chi legge. Non resta che continuare per raggiungere il racconto numero 1000 (mille)… con la speranza di riuscirci. Dino

 
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