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MARCELLA E IL BELLO DI PAVIA racconto (957) di Dino Secondo Barili

Post n°18963 pubblicato il 17 Aprile 2015 da dinobarili
 

        16 APRILE 2015

ALMANACCO DI STORIA PAVESE

Trivolzio – 16 aprile 2015 – Giovedì  - 12.00

Intrigo …

… a Pavia

(Queste storie, anche se raccontate come vere, sono

 frutto di fantasia. Pertanto non hanno nulla a che

vedere con persone o fatti realmente avvenuti)

957

Marcella … e il bello di Pavia

Quale è il bello di una città come Pavia? Sicuramente i Monumenti … il Castello, il Ponte Coperto, le Torri, le Chiese di San Michele Maggiore, San Teodoro, il Carmine. Il Duomo e altre. Al primo posto, oggi, però, ci sta l’Università con i suoi venticinquemila studenti che popolano e rallegrano la città. L’Università è il futuro. Il futuro della vita e della società. Chi è, infatti, quel genitore che non pensa ad avere un figlio o una figlia laureata? Tutti! … anche coloro che non hanno potuto realizzare un tale sogno. Si dice che la Laurea “non” è tutto (anzi, a volte, è solo l’inizio) ma intanto, se c’è, è meglio. Quel che importa è che passi il principio che “bisogna studiare tutta la vita” … da quando si nasce … a quando si muore. Riprendiamo, invece, la domanda iniziale. “Quale è il bello di una città come Pavia?” Ecco la risposta: l’Amore! E, si … senza l’Amore a nulla servirebbero i Monumenti, l’Università e tutto il resto … perché è l’Amore che li tiene vivi e che li fa vivere. Basta vedere la folla di turisti di Milano e del milanese che affollano Pavia alla Domenica. In maggioranza sono “un uomo e una donna” dai cinquanta a sessant’anni … Coppie in via di formazione … coppie già formate (che sanno già quel che vogliono) .,.. e coppie mature che cercano nei Monumenti, in Piazza della Vittoria, di mascherare insoddisfazioni, delusioni,   e problemi personali. Perché, di problemi personali ne hanno tutti. Ci sono coloro che li mascherano bene … ed altri che li lasciano trasparire dai loro volti, dalle loro espressioni. Anche in Piazza della Vittoria è così. Lo è quando i neolaureati e le neolaureate festeggiano la Laurea appena conseguita. I “NeoL” , ragazzi e ragazze, sprizzano gioia da tutti i pori della pelle. A volte, con un codazzo di compagni e compagne, cantano a squarciagola … “Dottore, Dottore, … Dottore del ….” (con quel che segue). Eppure anche questo è estremamente emozionante per la o il “NeoL” sia per i protagonisti, sia  per la gente che guarda sorridente la scena. Cosa c’è di più bello di un “NeoL”? Nulla. Un sacco di speranze, di sogni, di illusioni … e d’Amore. Anche lì, e soprattutto lì, spinge il “motore della vita” … l’Amore. L’Amore che a quell’età è tutto. E’ il futuro. In Piazza della Vittoria, non passa giorno (escluso la domenica) che non si festeggi un “NeoL” , una Laurea appena conseguita. La Piazza, però, è popolata da tantissima gente, di ogni età. Anche di Pensionati e Pensionate … ed è proprio questo il bello. I nuovi laureati iniziano la carriera … i pensionati ne godono i frutti, cioè la pensione. Anche lì si annida il “bello di Pavia”. Motivo? I Pensionati e le Pensionate non stanno con le mani in mano. Ci sono le nonne che portano a spasso le carrozzine dei loro nipotini … ma ci sono anche “i pensionati indipendenti”, i single e le single che sono i più irrequieti. Ecco dove sta la differenza. Per i single, uomini e donne, la Pavia dei Monumenti è molto lontana. A loro interessa la Vita e L’Amore. Quello vero. Quello che hanno cercato tutta la vita … e non hanno ancora trovato. Non l’hanno ancora trovato … ma lo cercano. Un anno fa, è stato così anche per la Prof Marcella, sessantadue anni. Già Docente di Matematica … in pensione da un anno … single, bellissima … insoddisfatta  più che mai. Un anno fa, aveva deciso. “Basta. Non ne posso più. Questa non è vita. La vita è l’uomo che non ho ancora trovato …” Considerazioni giuste. Ma, da quale parte cominciare? Un anno fa, la Prof Marcella era solita trovarsi in Piazza della Vittoria a Pavia con le sue amiche (sette). Tutte single tra i sessantadue e i sessantatre anni. Tutte con lo stesso problema: trovare l’uomo giusto. Oggi, le persone sanno ragionare … specialmente le Docenti di Matematica in pensione. Oggi, la vita delle persone si è allungata. Una donna di sessantadue anni (se tutto va bene) ha davanti venticinque anni di vita … un quarto di secolo. Non sono bruscolini. La Prof. Marcella ci pensava. “Passare venticinque anni senza l’uomo non è né giusto, né logico”

Si è data subito da fare. Ha messo gli occhi su due fratelli del abitanti nel suo Palazzo. Due fratelli gemelli, belli come il sole e ricchi come il mare … e, soprattutto single, Enzo e Gabriele. Gabriele è stato subito scartato perché amante solo delle collezioni di francobolli di cui conosceva vita, morte e miracoli. Enzo, invece, era proprio il tipo che piaceva a Marcella, la Prof. Di Matematica … bello, ricco, vivace ed estroso. La manovra di avvicinamento non è stata facile. Enzo ogni mattina andava prendere il caffè ad un Bar vicino alle Torri. Leggeva il giornale e poi faceva quattro passi in Strada Nuova insieme all’amico Saverio. Alle donne non ci pensava affatto … fino ad un anno fa, quando è apparsa all’orizzonte Marcella la quale lo voleva suo. Quando una donna si mette in mente una cosa non c’è ostacolo che la possa fermare. Infatti, Enzo è stato “marcato a uomo” come si dice nel calcio. In questo caso è stato “marcato a donna”, Quando una donna vuole … anche il “più santo” degli uomini crolla. Ed è stato così. Una sera, nel Palazzo è venuta a mancare, per un guasto, la corrente elettrica. Marcella ha chiesto aiuto a Enzo … il quale non poteva dire di no. Anche quando la corrente elettrica è tornata … (chissà perché) mancava solo nell’appartamento di Marcella la quale non poteva fare a meno di Enzo. Enzo qua, Enzo là … alla fine anche Enzo, il sessantaduenne, cadde tra le braccia di Marcella. Prima un bacio fugace, poi una valanga di baci … Quando si comincia con i baci è sempre così. Sembra un gioco, ma il gioco diventa complesso ed appassionato. Le mani di Enzo cominciarono a cercare Marcella … e Marcella era sempre lì … pronta, disponibile … quasi avesse un “credo” … Adesso o mai più! Un amore grande … che, alla grande continua. - Questo è il racconto 957 scritto dal 2 settembre 2012. Un racconto al giorno per … il piacere di chi scrive … e di chi legge. Non resta che continuare per raggiungere il racconto numero 1000 (mille)… con la speranza di riuscirci. Dino

 
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