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LUISA racconto (367) di Dino Secondo Barili

Post n°19571 pubblicato il 18 Maggio 2015 da dinobarili
 

Intrigo …

…a Pavia

(Queste storie, anche se raccontate come vere,

sono frutto di fantasia,

pertanto non hanno  nulla a che vedere

con persone reali o fatti realmente avvenuti)

racconto del Martedì

Luisa (367)

Il rientro in Ufficio dopo le vacanze è il momento delle... “bugie”. Specialmente negli Uffici dove lavorano parecchie impiegate giovani… Anche nell’Ufficio dell’impiegata Luisa, un anno fa, è stato così. Nessuna voleva dire che la sua vacanza era stata una “m…”… e tutte raccontavano cose mai avvenute… Non tutte. Una che non voleva raccontare la “solita bugia” c’era… era appunto l’impiegata Luisa, trentacinque anni… single (per forza)… perseguitata da una “sfiga spaventosa”(in fatto di uomini). Ormai, per lei, non aveva alcun interesse a raccontare bugie… preferiva ascoltare “le bugie” delle colleghe…(una era andata di qua, l’altra era andata di là … con questo … con quello. Tutte bugie. Non era vero niente). Lo scorso anno, però, il Capo Ufficio, dopo aver ascoltato per l’ennesima volta la filastrocca della avventure mai avvenute… chiamò Luisa nel suo Ufficio. “Senti, Luisa. Ho ascoltato per la centesima volta le avventure delle tue colleghe e ho notato che l’unica che non ha raccontato bugie… sei stata tu. Possibile che non hai nulla di importante riguardante le vacanze?” Luisa abbassò gli occhi e non disse nulla… Il Capo Ufficio continuò. “Mia cara Luisa, fatti furba… altrimenti finisci per cadere in depressione. Devi reagire…” – “E come?” rispose quasi senza volerlo l’impiegata che “non raccontava bugie”. – Il Capo Ufficio ci pensò un attimo poi avanzò una proposta… “Luisa… inventati un amore. Un amore… non importa che esista o no… Quel che conta è che tu lo immagini, lo desideri, lo descrivi… Anzi, facciamo una prova. Questo pomeriggio, entra nel mio Ufficio e fammi la richiesta di uscire con un ora di anticipo… per un appuntamento… al resto penso io.” L’impiegata, non avendo altra alternativa, approvò. Nel pomeriggio di quello stesso giorno, Luisa chiese un’ora di permesso. Era la prima volta. Non lo aveva mai fatto nei sette lunghi anni in chi lavorava in quell’Ufficio. La altre Colleghe si incuriosirono… Ormai, le “avventure (inventate) delle vacanze” erano passate nel dimenticatoio. Le impiegate erano diventate tutte curiose di ciò che era avvenuto a Luisa… la quale… enigmatica e sorridente, un’ora prima dell’orario di chiusura, era sparita come un fulmine… Effettivamente, nella mente di Luisa era apparso un ricordo… il ricordo del suo primo bacio parecchi anni prima, quando frequentava la terza media. Quell’anno Laura si era innamorata di Alfredo, il quale, essendo della sua età era il più imbranato della classe. Ci è voluto un mese… prima che Alfredo baciasse Laura. Il ragazzo era un po’ timido… non aveva mai dato un bacio ad una ragazze e… non sapeva neppure come fare… Alla fine era stata Luisa a prendere l’iniziativa. L’occasione venne quando Laura e Alfredo erano a passeggio in Corso Cavour… mano nella mano come i fidanzatini della pubblicità. Quella volta, Luisa, non vedeva l’ora di essere baciata… e di baciare. Ad un tratto, lasciò la mano del ragazzo e si mise a correre… Alfredo la rincorse… Luisa si nascose nel Vicolo del Senatore, una vietta stretta e sghemba, dove non passa mai nessuno. Un Vicolo fatto apposta per “i baci furtivi”… E così è stato… quel suo primo bacio. Ora, con una ora “libera” dal lavoro, Luisa ripensò a quell’indimenticabile momento di felicità. Perché non ritornare nel Vicolo del Senatore? Detto fatto, lasciato l’Ufficio, attraversò parecchie vie di Pavia, raggiunse Corso Cavour e si “infilò” nel Vicolo del Senatore… Nel Vicolo c’era un giovanotto, inginocchiato per terra, che stava raccogliendo dei fogli sparsi un po’ dappertutto. Gli erano caduti da una cartella che si era aperta improvvisamente… Era Alfredo, il suo compagno di classe della terza media. Il ragazzo del “primo bacio”. Luisa, rimase di stucco. Sembrava un appuntamento preparato dalla “mano del Destino”. Laura aiutò Alfredo a raccogliere i fogli di carta. Presero una pizza insieme. Insieme passarono la serata… Per Luisa ci volle tutta la sera per “conquistare un nuovo bacio”. Alfredo era rimasto lo stesso imbranato del tempo che fu... ma questa volta c’era Luisa …a “guidare il treno … della vita”. (367)

 
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