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ORFEO, PADOVA E IL SORTILEGIO racconto (1014 - 1015) di Dino Secondo Barili

Post n°19993 pubblicato il 14 Giugno 2015 da dinobarili
 

13 GIUGNO 2015

ALMANACCO DI STORIA PAVESE

            Trivolzio – 13 giugno 2015 – Sabato  - 12.00

Intrigo …

… a Pavia

(Queste storie, anche se raccontate come vere, sono

 frutto di fantasia. Pertanto non hanno nulla a che

vedere con persone o fatti realmente avvenuti)

1014 - 1015

Orfeo, Padova

e il sortilegio

Ogni età ha i suoi problemi. Anche a cinquant’anni. Un anno fa, ne sapeva qualcosa l’Architetto Orfeo, cinquant’anni, fisico atletico, single, Studio nel milanese, abitante a Pavia. L’Architetto Orfeo non avrebbe avuto nulla di cui lamentarsi. Studio avviato, lavoro a volontà, Gruppo di Architetti estrosi e motivati, ma … il cinquantenne non era contento. Aveva un debole per le donne bellissime … alte, bionde, occhi azzurri e gambe da fine del mondo. Purtroppo, come spesso capita, a cinquant’anni non aveva ancora trovato la donna bionda che faceva al caso suo. Cioè … che lo facesse impazzire. Decise di parlarne con il suo coetaneo, amico e Collega, Architetto Rosaldo … un tipo che … più folle di cosi … bisognava inventarlo. Questa volta, però, Rosaldo si era fatto mogio mogio. Aveva lo stesso problema. Con una differenza. A Rosaldo piacevano le bellissime donne alte, more, occhi neri e gambe … da rimanere senza fiato. Purtroppo non ne aveva trovata neanche una che facesse al caso suo. Rosaldo, però, non si dava per vinto. “Orfeo, dobbiamo fare qualche cosa. Il tempo passa … e come dice il proverbio “acqua passata … non macina più” … Perché non chiediamo consiglio alla Maga Iris che in Lomellina fa faville?” A mali estremi … estremi rimedi. Orfeo si mostrò entusiasta. Cercò per mezzo di Internet e trovò l’indirizzo e le modalità di appuntamento. Seguì alla lettera le indicazioni e i due Architetti si sentirono in  una botte di ferro. Meglio di cosi non poteva andare. Orfeo e Rosaldo partirono come frecce, ma sbagliarono strada parecchie volte. La Lomellina è una trappola per chi non la conosce (e anche per chi la conosce). La Lomellina è un intrigo di strade che si assomigliano tutte … Anche i paesi … se poi, è necessario cercare nelle Frazioni … il gioco è fatto. Solo la Fortuna può essere amica. Infatti, Orfeo e Rosaldo sono nati fortunati e, dopo aver sbagliato la strada tre volte, si trovarono, senza volerlo, davanti alla casa della Maga Iris … la quale li aspettava con la micia Dorina in braccio. Le Maghe e le gatte si assomigliano … sono misteriose. La Maga Iris accolse Orfeo e Rosaldo sotto il pergolato dell’uva bianca e nera  e si fece raccontare il problema. La risposta è stata chiara ed immediata. “Orfeo e Rosaldo, state tranquilli. I vostri non sono problemi. Quando un uomo di cinquant’anni ha un bel lavoro creativo … e  cerca la donna bionda o mora da fine del mondo … è fortunato. Segno che la vita sorride. Guarda al futuro con la speranza nel cuore. E, questo fatto mantiene l’uomo giovane, vivace e creativo” La Maga Iris scrutò nella sua sfera di cristallo e trovò la risposta appropriata. “Orfeo e Rosaldo … la soluzione del vostro problema si trova “all’Osteria della Fata Morgana” in provincia di Padova. Adesso, tutto, dipende da voi” Quando due cinquantenni sono messi sull’avviso non li ferma più nessuno. In un primo tempo avevano deciso di andare con una Ferrari sola, ma ci pensarono. Meglio andare ognuno con la propria Ferrari ultimo modello. Non si sa mai … dovesse succedere qualche inconveniente. Da Pavia a Padova ci sono quattro ore di viaggio circa, si e no, ma cercare “l’Osteria della Fata Morgana” in provincia è un’impresa. La città e provincia di Padova sono bellissime … ma erano completante sconosciute a Orfeo e Rosaldo i quali, però, erano nati fortunati. Infatti, appena, i due Architetti si trovarono a Padova si videro superare da una vecchietta (sui novant’anni) con tanto di casco alla guida di moto di grossa cilindrata … Una 1000 … roba da non credere. Orfeo e Rosaldo si videro superati con  facilità da questa vecchietta la quale fece loro segno di essere seguita. In un primo tempo i due non credevano ai loro occhi, poi … necessità non vuol legge. Seguirono la moto di grossa cilindrata come calamitati da quell’abile amazzone delle Terza Età. Dopo molto viaggiare … la vecchietta accelerò e spari alla vista dei due cinquantenni i quali si sentirono persi. Si fermarono alla prima piazzuola di sosta e si consultarono. Orfeo e Rosaldo decisero di proseguire adagio, e di fermarsi in caso di necessità. A volte non basta essere abili … i motori sono sempre motori. Orfeo e Rosaldo si accorsero che la vecchietta novantenne era ferma con il suo bolide ad una piazzuola di sosta e chiedeva aiuto. Si fermarono e l’aiutarono. La vecchietta è stata riconoscente. Svelò loro l’indirizzo dell’Osteria della Fata Morgana. Era a meno di cento metri. Orfeo e Rosaldo si esaltarono. Finalmente avrebbero incontrato le bellissime donne pronosticate dalla Maga Iris. Ma … come in tutte le cose c’è sempre un … “ma”

1015 – Orfeo, Padova e il sortilegio

Era un “ma” particolare. L’Osteria della Fata Morgana era al centro di un Laghetto e per raggiungerla non c’era altro mezzo che nuotare. Le bellissime donne bionde o more sono difficili da raggiungere e i due Architetti lo sapevano. Erano preparati a tutto. Cosa non fa un uomo per una donna? Per fortuna (ancora la fortuna!) Orfeo e Rosaldo erano abili nuotatori. Si tolsero i vestiti e rimasero in mutande. Senza neanche pensarci si tuffarono e come pesci raggiunsero l’Osteria della Fata Morgana al centro del laghetto. Uno spettacolo. Al centro del Salone delle Feste illuminato per le grandi occasioni c’erano due bellissime donne su un palco. Nude. Una bionda, l’altra mora. L’Oste Casimiro spiegò ai due Architetti pavesi che le due bellissime donne erano mute … vittime di un sortilegio della “vecchietta Otom, la novantenne della moto di grossa cilindrata” Per sciogliere l’incantesimo ed innamorarsi delle bellezze nude … i cinquantenni dovevano risolvere un cruciverba. Orfeo per la bionda … e Rosaldo per la mora. Alla vista di tali bellezze, i due Architetti, affrontarono la prova … Scoprirono il nome di ognuna delle ragazze. Orfeo urlò per volte Eva ed Eva parlò “Ti voglio”. Rosaldo urlò tre volte Rosy e Rosy disse “Non farmi aspettare”. Il sortilegio era finalmente svanito. I due Architetti pavesi poterono finalmente baciare “il loro amato bene” E’ stata dura … ma l’amore vince sempre … su tutto.

Questo è il racconto n. 1014 - 1015 scritto dal 2 settembre 2012 … dove l’amore trionfa sempre … per la felicità dei protagonisti … di chi scrive … e chi legge.

 
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