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IRENE racconto (431) di Dino Secondo Barili

Post n°21479 pubblicato il 26 Dicembre 2015 da dinobarili
 

Intrigo …

…a Pavia

(Queste storie, anche se raccontate come vere,

sono frutto di fantasia,

pertanto non hanno  nulla a che vedere

con persone reali o fatti realmente avvenuti)

431

Irene

 “Meglio soli o accompagnati?” La domanda si presta alle più svariate risposte… specialmente oggi, con l’incredibile varietà di situazioni personali. La Prof. Irene, quarant’anni ben portati, Docente di Lettere presso un Liceo nel milanese, ma abitante a Pavia, fino ad un anno fa, non avrebbe mai cambiato la sua condizione di single. Fino ad un anno fa… Infatti, faceva coppia fissa con la sua Collega Ermelinda la quale, oltre al comune posto di lavoro, aveva la stessa l’età e la passione per le Mostre d’Arte. Inoltre, era single pure lei. Praticamente, Irene e Ermelinda erano sempre insieme. Le due amiche condividevano molte ore e molti progetti. Un anno fa, però, per ragioni impreviste e inderogabili, Ermelinda ha dovuto lasciare Pavia per raggiungere i suoi genitori a Roma. La Prof. Irene si trovò “sola” da un giorno all’altro …Sola! Qualche lettore dirà che sono i casi della vita. Che bisogna prendere ciò che il Destino manda… Tuttavia, la Docente di Lettere, cominciò a girare per Pavia da sola… ma non era contenta. Le mancava qualcosa. Osservava le persone. Notava che le persone accoppiate (uomo/donna) si tenevano teneramente per mano e chiacchieravano piacevolmente. Anche le altre varie coppie (e più persone) si tenevano compagnia e chiacchieravano… anzi, si ingozzavano di parole. Irene cercò di allacciare rapporti con Colleghe e Colleghi del suo stesso Liceo, ma ognuno aveva impegni programmati. Difficile quindi inserirsi in situazioni già consolidate. In un primo tempo aveva pensato di aprire un Blog su Internet… ma non era ancora il “suo” caso. Su Internet, però, digitò alcune parole chiave che secondo lei potevano “aprire varchi di conoscenza”. Fu, proprio durante tale ricerca che comparve una pagina che diceva. “Partecipa anche tu alla ricerca. Cerchiamo “idee” per far vivere e ravvivare la città… non solo nel centro storico, ma tutta la sua estensione” Per la Docente di Lettere fu come se, nella sua testa, si  fosse acceso una lampadina, suonato un campanello. Era da parecchio tempo che cercava “un’idea” che la coinvolgesse. Ne parlò con il Collega di Storia della sua stessa classe che aveva fama di insaziabile ricercatore di storie locali, il Prof. Desiderio… cinquant’anni, scapolo, il quale ne colse subito l’importanza. Anche il Prof. Desiderio era pavese, ma abitava in un paesino appena fuori città. I due, Irene e Desiderio, decisero di ritrovarsi in un Bar a Pavia per uno scambio di idee e dare corpo al progetto di ricerca. Un sabato mattina di un anno fa, Irene e Desiderio si incontrarono in un Bar di Piazza della Vittoria in Pavia. C’era molta gente e fecero fatica a trovare un tavolino libero al quale sedersi e parlare tranquillamente. Tra i due scaturì subito un’intesa inaspettata. Irene aveva una voce incantevole, degna delle più navigate attrice di teatro… Desiderio era un organizzatore perfetto. In pochissimo tempo era capace di organizzare qualsiasi evento. Dal dire … si passò subito al fare. La settimana successiva, i due, stavano già abbozzando il “calendario degli eventi”… Più che un calendario degli eventi… era una scaletta con degli appunti… e un elenco di persone da contattare e coinvolgere. Irene si sentì subito un’altra. Ora, non aveva più tempo per passeggiare…sola in Corso Cavour. Aveva sempre il telefonino tra le mani. Quando era a casa era sempre al computer per registrare o sviluppare qualche idea… Non c’è come sentirsi coinvolti e impegnati in un progetto per rendersi conto di quante cose si possono fare. Intanto l’intesa tra i due “camminava velocemente”. Un sabato mattina i Prof si trovavano lungo la riva del fiume Ticino per “un sopraluogo”… Ad un tratto si mise a piovere… piovere a dirotto. Nessuno dei due aveva l’ombrello. Desiderio si tolse la giacca per riparare Irene dalla pioggia. I due si trovarono, come per incanto, stretti sotto la giacca… guancia contro guancia… I lettori di questo Blog non hanno bisogno di farsi raccontare cosa avvenne in quel momento…- (431)

 
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