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CARLO racconto (440) di Dino Secondo Barili

Post n°21569 pubblicato il 04 Gennaio 2016 da dinobarili

Intrigo …

…a Pavia

(Queste storie, anche se raccontate come vere,

sono frutto di fantasia,

pertanto non hanno  nulla a che vedere

con persone reali o fatti realmente avvenuti)

440

Carlo

Chi è colui (o colei) che almeno una volta all’anno non hanno sentito la necessità di staccare la spina e di recarsi in un’isola deserta lontano da tutto e da tutti? Niente televisione, niente giornali…e per il telefono… appena lo stretto necessario per dire che si è vivi… alle persone care. Un anno fa, è stato così anche per il Signor Carlo, cinquant’anni, fisico da atleta, impegnato nel campo della pubblicità … sempre alle ricerca di nuove idee. Era tanta la passione per il lavoro che non aveva avuto tempo per nient’altro. Nemmeno per fare la morosa. Un anno fa, però, ebbe un calo di entusiasmo. La situazione economica in generale lasciava a desiderare ed era difficile inseguire i nuovi gusti delle persone e colpire nel “punto giusto”. Carlo ne aveva parlato con il suo Dirigente il quale aveva capito il problema. Anzi, era stato proprio lui, il Dirigente, a fare la proposta. “Carlo, perché non stacchi la spina almeno per un po’? Ti rechi in un’isola deserta e ti ricarichi psicologicamente.” – “Solo?” – aveva risposto Carlo – Il Dirigente accennò ad un sorriso malizioso. “E, no. Soli non si combina nulla.” Milano è un città frenetica. Le persone si sentono immerse in un ingranaggio “infernale”. Prima di prendere una decisione ci pensano due volte. Quello che non fai tu (o non riesci a fare) è subito fatto dal concorrente che ti soffia il lavoro sotto il naso. In un simile clima, una persona ci pensa due volte prima di prendere l’aereo e fuggire in un’isola deserta… L’isola deserta finisce così per rimanere un sogno…un sogno irrealizzabile … fino a quando non interviene il destino. Già il Destino! Per molti non esiste. Mentre per altri è il “folletto” che mescola le carte e combina le situazioni più impensate. Un anno fa, Carlo era in Piazza del Duomo a Milano. Doveva andare in un Ufficio di Consulenza quando gli si slacciò una scarpa. Operazione semplice. Carlo si abbassò per riallacciarla quando notò accanto a sé una bellissima ragazza. In un primo tempo non l’aveva riconosciuta. Era Iris, una modella conosciuta ad un party-moda e abitante a Pavia. Dopo i convenevoli, Carlo, propose alla ragazza un caffè in Galleria. Iris, trent’anni, accettò… anche perché aveva voglia di sfogarsi. “Per me è un periodo nero. Non riesco ha infilare un’operazione giusta. Sembra che tutto il mondo sia contro di me.” . Carlo raccontò che anche lui aveva bisogno di mettere ordine nella propria mente. Disse anche che aveva bisogno di “staccare la spina”. Iris suggerì allora una vacanza sul fiume Ticino a Pavia. Il Ticino offre angoli verdi dove il riposo è garantito. Per un operatore della pubblicità era proprio quello che voleva per ritornare a vivere. Avere un luogo vicino al posto di lavoro … ma abbastanza lontano da Milano dove sentirsi come in “un’isola deserta”. Detto fatto Iris e Carlo si diedero appuntamento a Pavia per la domenica mattina. Iris avrebbe fatto da “esploratrice” dei luoghi misteriosi del Ticino. Quando le persone vogliono… possono tutto. Carlo, in gioventù aveva fatto il pescatore… per passione. Sapeva che nel fiume Ticino, tra Pavia e Torre D’Isola c’erano alcune isole, deserte, ammantate di verde, nelle quali si provava la sensazione di trovarsi ai tropici. Affittò una barca e partì con Iris alla ricerca dell’isola “misteriosa”. La tarda mattinata era bellissima. Cielo azzurro, tiepido sole… Tutto perfetto per una vacanza da sogno. Quando Carlo e Iris giunsero “all’isola del Cucù” (quello è il soprannome dell’isola) sentirono dei violini suonare… Si guardarono in faccia per convincersi che non stavano sognando. Approdarono. Si addentrarono nella folta vegetazione. Effettivamente, in un piccolo spiazzo erboso, c’erano due persone che stavano suonando il violino. Erano un ragazzo ed una ragazza, sui quarant’anni, bellissimi, fratello e sorella, gemelli, che avevano trovato il posto giusto per suonare il violino e gustare la musica. Si chiamavano Desiderio e Desideria. Carlo e Iris si presentarono e fecero amicizia. Anzi, Carlo si innamorò immediatamente di Desideria… e Iris di Desiderio. Quando il Destino vuole può tutto. Anche l’amore. -(440)

 
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