dino secondo barili

FAUSTINO, MIRANDA E ... racconto (561) di Dino Secondo Barili

Intrigo …

…a Pavia

(Queste storie, anche se raccontate come vere, sono

 frutto di fantasia. Pertanto non hanno nulla a che

vedere con persone o fatti realmente avvenuti)

racconto del giorno

561

Faustino, Miranda … e il sole in fronte

La primavera è la stagione delle scoperte. Nella più bella stagione dell’anno si può scoprire qualsiasi cosa. Il Signor Faustino, cinquant’anni ben portati, ha sempre fatto sport. Un anno fa, era in crisi. La passione del Signor Faustino, impiegato presso una Ditta a Milano, ma abitante a Pavia, era la bicicletta. Da anni il cinquantenne si ritrovava tutte le domeniche mattina dell’anno, con i suoi amici ciclisti pavesi, in Viale XI Febbraio a Pavia. Tutte le domeniche… alle otto del mattino puntuali (estate e inverno)… per la solita passeggiata domenicale in bicicletta sulle Colline dell’Oltrepò Pavese. Sette amici inseparabili…appassionati ciclisti amatoriali. Sei anni fa, però, sono cominciati i problemi. Ad uno ad uno gli amici “ciclisti della domenica” hanno cominciato ad accampare scuse (vere e inventate) pur di “non” prendere parte alle passeggiate domenicali. Un anno fa, il gruppo iniziale di sette amici si era ridotto a due. Erano rimasti Faustino e l’amico Fabrizio. I due decisero di comune accordo di attaccare la bicicletta al chiodo. Così Faustino, un anno fa, si ritrovò a passare la domenica da solo. A Milano, presso la sua Ditta, il cinquantenne ne parlò con il suo collega Giacomo, sessant’anni, uno sguardo da furbastro incallito, il quale si è messo a ridere. “Faustino, hai cinquant’anni, è ora e tempo che metti la testa a posto… e prendi moglie.” Prendere moglie? Era proprio quello che, il cinquantenne, non voleva fare. Faustino prese la cosa per scherzo. Cominciò, però, a rendersi conto che doveva cambiare vita. Non dovendo più uscire in bicicletta alla domenica mattina, Faustino, cominciò a girare per casa. A rovistare in tutti i cassetti. Si ricordò, che quando era giovane (perché? adesso era vecchio?) era un appassionato raccoglitore di storie dei Castelli. Aveva la raccolta completa dei libri che raccontavano la storia dei Castelli della Provincia di Pavia. Anche a Pavia c’è un Castello importante. Lo ha fatto costruire Gian Galeazzo II Visconti. Faustino si sentì coinvolto. Il suo appartamento si trovava, infatti, a poca distanza dal Castello. Decise, quindi, di dare un’occhiata da vicino….tanto per rendersi conto della situazione. Prese un libro che parlava del Castello di Pavia e cominciò a camminare nel Parco antistante l’antica costruzione. Ad un tratto notò delle comode panchine di granito. Vi si sedette e cominciò a leggere le pagine del libro che aveva portato con sé. La descrizione fatta dall’Autore era interessante e il cinquantenne si sentì coinvolto. Al punto che non si rese conto che una fotografa lo stava ritraendo. Era una ragazza sui trent’anni… alta, bionda, occhi azzurri e gambe da fine del Mondo. La ragazza aveva notato Faustino mentre leggeva. L’interesse che ci metteva. Le smorfie che faceva. Vi colse sfumature originali. Ne fu affascinata, ammagliata, coinvolta. Da esperta fotografa cominciò a scattare fotografie di Faustino… il quale, dopo un po’ si accorse di essere diventato “l’oggetto del desiderio”. Mai e poi mai si sarebbe aspettato una cosa simile da una ragazza di tale bellezza. I due si presentarono. Lui, Faustino di Pavia. Lei, Miranda di Milano. Passarono subito al “tu confidenziale”. Entrambi erano appassionati di Castelli e dei misteri che vi aleggiavano. Faustino cominciò a raccontare ciò che sapeva del Castello di Pavia. Miranda scattava fotografie del cinquantenne in spasmodica sequenza. Sembrava in estasi. Il tempo passava veloce. A mezzogiorno Faustino e Miranda si accorsero di avere fame. Decisero di mangiare una pizza in Piazza della Vittoria. Anche il pomeriggio passò in un batter d’occhio… E venne la sera… Quando due persone che non si sono mai viste, si incontrano per caso… finiscono in un cerchio magico. Non riescono più a staccarsi un dall’altra. Cosa c’era di meglio di passare la notte insieme? Detto fatto, Faustino e Miranda decisero per lo stesso letto… quello di Faustino. Lasciamo ai lettori l’immaginazione della notte di fuoco che ne è seguita. Assalti furibondi. Incanti. Brevi “appisolamenti”. Risvegli improvvisi. Ritorni di fiamma…Faustino non sapeva di essere un “amatore” di tale portata. Persino Miranda gli fece i complimenti. Proprio quello che Faustino aveva sempre sognato …e mai realizzato. Al mattino, il lunedì mattina, i due amanti, si svegliarono frastornati assai. Con gli occhi che vedevano doppio. Si prepararono e presero il treno per recarsi sul posto di lavoro a Milano. Da quel lunedì, Miranda e Faustino sono sempre insieme. Mano nella mano. Occhiate ammiccanti che parlano da sole. Ogni giorno Pavia – Milano… Milano – Pavia… Poi… la notte… notti di fuoco… una dopo l’altra. Nell’Ufficio di Miranda, le Colleghe cominciarono a fare domande. Miranda, alta, bionda, occhi azzurri e gambe da la fine del Mondo … è stata chiara. “Un uomo come il mio Faustino è unico. Sa far l’amore come nessuno uomo al Mondo e si incontra una sola volta nella vita.” (E’ noto, tuttavia, che “nelle notti di fuoco” il merito è spesso della donna caliente). - (561)