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LA PASQUETTA DEL DOTT. CAMILLO racconto (597) di Dino Secondo Barili

Post n°23848 pubblicato il 01 Giugno 2016 da dinobarili
 

Intrigo …

…a Pavia

(Questestorie, anche se raccontate come vere, sono

 frutto di fantasia. Pertanto non hanno nulla ache

vedere conpersone o fatti realmente avvenuti)

racconto del giorno

597

La Pasquetta del Dott. Camillo

Si è sempre detto “Natale con i tuoi …e Pasqua con chi vuoi” I tempi, però,sono cambiati e i detti hanno bisogno di essere aggiornati… “Natale e Pasquacon i tuoi …e Pasquetta con chi vuoi” Un anno fa, ne sapeva qualcosa il Dott.Camillo, cinquantenne, single, Commercialista in Milano, abitante a Pavia.L’anno precedente il cinquantenne aveva deciso di passare la Pasqua con la sua “morosa”al mare. Invece, una settimana prima di Pasqua, il Dott. Camillo aveva litigatocon l’altra metà del cielo (la “morosa”) e per fortuna che c’era sua sorella Francescacon la figlia Gaia e il nipote Emilio, altrimenti avrebbe passato la Pasqua da solo. Un anno fa,il Dott. Camillo, memore di quanto accaduto, decise che avrebbe passato la Pasqua con la sorellaFrancesca, Gaia e Emilio. La Pasquetta, invece, l’avrebbe passata con chi avrebbe voluto.Già. Voluto? Un anno passa in fretta. Il lavoro occupata molto spazio… e iltempo per una nuova “morosa”, il Commercialista, non lo ha trovato. Veramente,gli bruciava ancora la “scottatura” dell’anno prima. C’erano stati alcuniflirt… ma niente di importante. C’era, per esempio, la Dott. Teodora, Commercialista,sua Collega con Ufficio all’avanguardia in Milano. La Teodora “sbavava” perCamillo… ma aveva la sua stessa età, cinquant’anni… Camillo non se la sentiva diintraprendere un’avventura del genere. A cinquant’anni un uomo sa cosadesidera. Infatti… cosa desidera? Desidera una trentenne…alta, bionda, occhiazzurri e … gambe da fine del mondo. Il Dott. Camillo ci pensava … ma non lodiceva. Infatti, quando si era affacciato all’orizzonte la Dott. Bruna, una quarantenneniente male, ci aveva fatto un pensierino… ma solo un pensierino. Ora, però,era Primavera. La Pasquadi un anno fa si avvicinava e il Dott. Camillo non aveva ancora deciso con chiavrebbe passato la Pasquetta. Avendol’agenda piena di appuntamenti di lavoro… il cinquantenne Commercialista siaffidò al Destino. Un mese prima di Pasqua, ne parlò con l’impiegata di fiduciadel suo Ufficio, la Signora Ludovica.Una sessantenne che ne sapeva una più del Diavolo la quale era in grado di risolvereogni e qualsiasi problema. Alla richiesta del Dott. Camillo, la Signora Ludovica, avevarisposto che avrebbe studiato il caso e trovato la soluzione. Una settimanaprima di Pasqua di un anno fa, la Signora Ludovica aveva trovato la soluzione per la Pasquetta del Dott.Camillo. “Dottore” – disse la Ludovica – “Ho la soluzione per il suo caso. Tre giorni aVienna. Partenza in aereo la mattina di Pasquetta … e ritorno tre giorni dopo”Il Dott. Camillo si mostrò felice e soddisfatto. Tre giorni era quanto bastavaper smaltire il pranzo di Pasqua che sua sorella Francesca preparava… carico diogni ben di Dio. La Signora Ludovica,però, non aveva ancora completato la proposta. “Dott. Camillo, siccome ilviaggio a Vienna è organizzata a scopo culturale…avrà un’accompagnatrice che satutto sulla Capitale austriaca. Si chiama Delizia. Ha trent’anni e sicuramentepermetterà a lei di vivere una Pasquetta indimenticabile… e tre giorni dasogno… “Prima ancora di averla vista il Dott. Camillo si era inebriato di Delizia.Era già in estasi. Nella vita sono le novità che accendono la fantasia… e ilcinquantenne ne aveva molta. La mattina di Pasquetta di un anno fa, il Dott.Camillo era all’Aeroporto di Linate all’ora stabilita. Quando incontrò Delizianon sapeva più dove guardare, cosa dire e cosa pensare. Era proprio il tipo didonna che aveva sempre sognato. Alta, bionda, occhi azzurri…e gambe da fine delmondo. Si sa che la bellezza vuole la sua parte, ma non è tutto. Per averefascino, una donna, deve avere anche molte altre virtù… Il Dott. Camilloavrebbe cercato di scoprirle (ammesso che fosse stato possibile). Delizia, nonera solo bellissima con fascino da vendere… Aveva una parlantina sciolta,spigliata, seducente. Un linguaggio appropriato. Un’incredibile conoscenzadella materia, cioè Vienna… che incantava. Vienna è una città romantica. Unacittà dove la musica ha lasciato il segno. Per esempio, il valzer. Dopo una visitaveloce alla città, Delizia aveva fissato per Pasquetta una Serata da Ballo inun Salone delle Feste di uno dei più rinomati Ristoranti di Vienna. Delizia erauna ballerina perfetta. Camillo… un patito del valzer come nessun altro almondo. E’ stato come “il cacio sulla pastasciutta”. Dopo una serata così, ilDott. Camillo, non vedeva l’ora di fare le prima avances. Delizia, invece, nonoffriva alcun appiglio. Si muoveva in modo del tutto professionale. Troppafreddezza perché il Commercialista si lanciasse alla conquista “dell’adoratobene”. Dopo una Serata da Ballo così, il Dott. Camillo non era riuscito acombinare nulla. Solo… nella sua favolosa camera da letto dell’Albergo a cinquestelle… si sentiva una nullità. “Come? Io, Dott. Camillo, affermatoCommercialista in Milano… a Vienna per divertimento … devo passare la nottesolo?” Alle quattro del mattino, “solo e disperato”, il Dott. Camillo, digitò sultelefonino il numero dell’accompagnatrice. “Delizia … sono ore che conto lepecore. Non ce la faccio più… Cosa mi consigli?” La trentenne alta… biondacapelli, occhi azzurri…sembrava avesse calcolato ogni cosa. Rispose con vocevellutata… Più che una voce sembrava un invito alle coccole. “Camillo, non tipreoccupare… tra due minuti sono da te. Sono bravissima a raccontare le favole”Il Dott. Camillo, si sentì rinascere. Si sentì tornare bambino quando sua mammagli raccontava le favole per farlo addormentare. Dopo pochi secondi, Deliziaentrò nella camera… Portava una vestaglia rosa… trasparente... sotto lavestaglia …niente! Delizia si sedette sul letto accanto a Camillo e iniziò araccontare la favola di Cappuccetto Rosso. Il cinquantenne si rese conto che lavoce di Delizia era favolosa, suadente e l’avvolgeva come fosse musica… Ilcinquantenne s’addormentò. Un sonno lungo, tranquillo, sereno. Quando sisvegliò il sole era già alto sul cielo di Vienna. Accanto a Camillo c’eraDelizia. Dormiva come un ghiro. Non si sarebbe svegliata neppure se se si fossemesso ad urlare. Il Commercialista di Milano decise il da farsi . Tre giornierano troppo pochi. La vacanza meritava di essere prolungata… Con Deliziaavrebbe stabilito… di quanti giorni. -(597) 

 
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