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LE EMOZIONI DI DANIELA racconto (605) di Dino Secondo Barili

Post n°24018 pubblicato il 09 Giugno 2016 da dinobarili
 

Intrigo …

…a Pavia

(Questestorie, anche se raccontate come vere, sono

 frutto di fantasia. Pertanto non hanno nulla ache

vedere conpersone o fatti realmente avvenuti)

racconto del giorno

605

Le emozioni di Daniela

Che cos’è un’emozione? L’emozione è una forte impressione dell’animo chefa ridere o piangere secondo i casi. Era proprio quello di cui, un anno fa,aveva bisogno Daniela, impiegata presso un Ufficio di Milano, residente aPavia. Daniela, trent’anni, bellissima, stava attraversando un periodo grigio.Diciamo grigio… tanto per non esagerare. La vita dell’Ufficio è spessomonotona, incolore, senza particolari motivi di interesse. Basta saperci fare…Tanti anni fa, c’era un detto emblematico riferito agli Uffici in genere…“Legare l’asino dove vuole il Padrone”. Non è cambiato niente. Oggi, inparecchi Uffici … “si lega l’asino dove vuole il Padrone (di turno)”. Danielaera proprio in quella particolare fase della vita in cui si vorrebbe farequalcosa … ma non si sa cosa. Inoltre, Daniela, aveva lasciato da qualche meseil “moroso”. Si era stufata di un menage che era diventato la fotocopiadell’Ufficio. Un anno fa, Daniela desiderava qualcosa di più eccitante,emozionante. Se non si provano importanti emozioni a trent’anni…quando sidovrebbero provare? Ne parlò con la sua Collega ed amica Monica. “Cosa misuggerisci di fare?” - Chiese Daniela. Monica aveva quarant’anni e qualcherospo in gola. “Se devo dirti la verità, a volte, mi mangio il fegato da sola.Se avessi ancora trent’anni e la situazione familiare che ho… cercherei anch’iociò che cerchi tu” Monica non disse altro. Era uno sprone per Daniela checonsiderò la risposta come un invito a tentare. Lo stesso giorno, la bellissimatrentenne si diede da fare. Cercò su Internet tutto ciò che era attinente alleemozioni in genere. A fine giornata, aveva trovato un “Corso sulle Emozioni”che si teneva a Milano il sabato pomeriggio. Sembrava fatto proprio apposta perlei. Prese contatto con la Direzione del Corso tramite computer ed ebbe tutte ledelucidazioni del caso. Il Corso si presentava ricco di proposte pratiche. Dopoalcune “lezioni”, Daniela aveva afferrato il concetto di emozione e la suapratica attuazione. Scelse anche l’attività pratica alla quale si sarebbededicata… “leggere in pubblico”. Ad alcuni lettori di questo Blog sembrerà unacosa semplice… Non lo è affatto. Innanzitutto bisogna avere una bella voce,calda, accattivante… Una di quelle che da sola rende ogni parola un’immagine, unasensazione … un qualcosa che tocca il cuore. Daniela era proprio tra lefortunate a possedere una tale voce. Poi, aveva dalla sua parte la bellezzafisica… alta, bionda, occhi azzurri… e gambe da fine del mondo. Anche ilDirettore del Corso, Dott. Nicola, se ne era accorto e l’aveva presa insimpatia. Daniela non doveva fare altro che chiedere. Il Dott. Nicola erasempre a sua disposizione. Non solo. Il Direttore consigliò a Daniela alcuniesercizi pratici. Uno di questi era quello di andare a recitare poesie nelbosco. Qualche lettore dirà che è un’idea un po’ pazza (per non dire altro)…Invece, no. E’ un’esperienza unica … che può fare chiunque. Per esempio. Unapersona può andare a recitare la poesia di D’Annunzio “La pioggia nel pineto”…in un bosco quando piove… piove veramente! Esperienza unica, indimenticabile.Sublime. Daniela ha fatto tesoro dei consigli del Dott. Nicola. Nell’arco diqualche mese la trentenne è diventata espertissima. Succede ogni qual volta …sifanno le cose per il puro gusto di farle… per il piacere proprio e degli altri.Daniela era diventata talmente esperta che ogni sua lettura… diventava unaesibizione… dava emozioni a coloro che l’ascoltavano. Daniela cominciò aricevere proposte per leggere nella case private di persone abbienti a Milano edintorni. Un giorno di aprile di un anno fa, la trentenne (quasi attrice) venneinvitata da una Signora ottantenne in una lussuosa casa di Milano. Presentealla esibizione di Daniela c’era un Signore cinquantenne piuttosto anonimo ilquale dopo averla ascoltata… se ne innamorò. Si chiamava Bruno… anzi, Dott.Bruno… un ricco Signore alla ricerca dell’anima gemella. Al terminedell’esibizione, Bruno chiese a Daniela che le avrebbe fatto un contratto peralcune esibizioni periodiche nel suo Palazzo in Provenza. Poteva Danielarifiutare? No. No e poi no. Infatti, accettò. Nell’arco di un mese Danielaaveva cambiato vita. Non era più la vita di Milano come impiegata con il solitotran tran quotidiano. Bruno la voleva sempre con sé, accanto a sé. Un giornomentre i due passeggiavano sul lungomare della Costa Azzurra, Bruno chiese aDaniela, se era disposta a passare il resto della sua vita con lui… Daniela eraquello che si aspettava. Abbracciò Bruno e le sue labbra fecero il resto… suquelle del cinquantenne. Si dice che il bacio è il primo anello di una catena …che si chiama: amore. -(604)

 
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