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LE ANSIE DEL DOTT. PIERO racconto (623) di Dino Secondo Barili

Post n°24357 pubblicato il 27 Giugno 2016 da dinobarili
 

Intrigo …

…a Pavia

(Questestorie, anche se raccontate come vere, sono

 frutto di fantasia. Pertanto non hanno nulla ache

vedere conpersone o fatti realmente avvenuti)

racconto del giorno

623

Le ansie del Dott. Piero

Oggi, ci sono Uffici a Milano che occupano venti o trenta impiegate…tutte donne. Per un uomo, dirigere Uffici di tale portata è molto difficile,anzi, difficilissimo. Basta un niente per finire nel “tritacarne” delleallusioni e delle illazioni. Ne sapeva qualcosa il Dott. Piero, cinquant’anni, cheda oltre dieci anni metteva in pratica gli insegnamenti ricevuti dal suopredecessore, il Cav. Adolfo. Il Cav. Adolfo era stato il maestro del Dott.Piero. Lo aveva istruito e consigliato a dovere. Tra le raccomandazioni c’eranoquelle del comportamento da tenere nei confronti delle impiegate… tutte leimpiegate. Prima di lasciare l’incarico il Cav. Adolfo aveva ribadito ilconcetto. “Dott. Piero, nel lasciare a te la conduzione dell’Ufficio, desiderofarti una raccomandazione pressante. Non dare confidenza alle impiegate. Rispetto,ai… ma nessuna parola in più del necessario. Mantieni un comportamento correttoe uguale con tutte. Non innamorati mai… di alcuna impiegata. Ciò nonostantesarai oggetto di critiche, maldicenze, invidie, gelosie di ogni genere. Tiaddosseranno colpe che non hai… e comportamenti che non hai neppure pensato.Solo così arriverai alla pensione” Il Dott. Piero aveva fatto tesoro delleraccomandazioni del suo predecessore. Si era sempre attenuto rigidamente alleregole e, nonostante, qualche inciampo estemporaneo, era andato tutto liscio…fino ad un anno fa… Un anno fa, però, nell’Ufficio del Dott. Piero è entratauna nuova impiegata, la Dott. Floriana,una bellissima trentenne la quale non aveva uguali. Il cinquantenne Dott.Piero, non aveva mai visto niente di simile. Alta, bionda, occhi azzurri, gambeda fine del mondo… e quel fascino misterioso che agisce come un tarlo nellatesta di un uomo. Il Dirigente dell’Ufficio si rese conto che questa volta nonavrebbe resistito, non avrebbe avuto scampo. Dopo i convenevoli… com’era d’usocon le nuove impiegate, Il Dott. Piero, cercò di pensare ad altro. Il fatto èche più pensava ad altro… più la stupenda figura di lei, di Floriana siingigantiva nella sua testa. Il Dirigente si accorse che gli occhi di tutte leimpiegate dell’Ufficio erano puntati su di lui ogni qualvolta , s’avvicinava,parlava o consegnava pratiche alla Dott. Floriana. Il Dott. Piero stava andandoin tilt. Capiva che quella donna lo stava manipolando… nella testa. Una notteebbe un sogno Nel sogno vide la Dott. Floriana mentre entrava nel suo appartamento in abito dasposa… Il cinquantenne ebbe un sobbalzo. Si svegliò di soprassalto. Provò lafebbre con il termometro appena comprato… 39 gradi! Il giorno successivo alsogno, il Dott. Piero chiese una giornata di ferie. Anziché, andare in Ufficio,bighellonò per Milano… Via Manzoni, Piazza Cordusio, via Torino, Via Dante…Alla fine decise per un caffè in Galleria Vittorio Emanuele II. Sembrava unmodo per riprendere il controllo di sé stesso di cui aveva bisogno. Al centrodella Galleria, il Dott. Piero incontrò un suo Collega Dirigente di un Ufficioa fianco del suo, il Dott. Emanuele. Venti impiegate… tutte donne. Il Dott.Emanuele era suo coetaneo, ma lo ha visto invecchiato, dimesso…abbacchiato. IlDott. Piero non resistette. “Emanuele cos’hai? Ti vedo preoccupato? Hai avutoqualche problema?” Il Dott. Emanuele aveva bisogno di sfogarsi. “Piero non direniente. Sto vivendo i giorni peggiori della mia vita. Un anno fa, è entrata nelmio Ufficio una nuova impiegata, Fabiana, bellissima. Non bellissima… superbellissima. Ho perso la testa. Le ho fatto una corte spietata. Le impiegate dell’Ufficiomi hanno appioppato tutti i peggiori aggettivi del vocabolario. Alla fine hochiesto a Fabiana di sposarmi. I primi mesi sono andati benissimo… I guai sonocominciati dopo…. Dopo che il miele era finito… Non solo non c’era più miele…ma sono cominciati rimbrotti… ripicche… dico e non dico … come quello di… “E tupensi che io sia la prima impiegata alla quale hai fatto la corte? Che haichiesto di sposarti? Fossi matta… Solo che… le altre o erano sposate … o nonavevano alcuna intenzione di sposarsi. Ed io sono cascata come una scema tra letue braccia. Tra le braccia di uno che in Ufficio pensa di essere un Dio… Maquale Dio? Un uomo vero… è un Dio a letto…E avanti di questo passo. Piero, sonoconvinto di aver fatto la più grande cretinata della mia vita” Il Dott. Pierocercò di dare il suo aiuto morale al Collega… In realtà pensava ai fatti suoi.Pensava a Floriana. Al sogno nel quale Floriana entrava nel suo appartamentovestita da sposa… Il Dott. Piero decise istante. Telefonò in Ufficio. Chieseuna settimana di ferie. Comprò una canna da pesca con relativi ammennicoli e sirecò sulle rive del fiume Ticino a pescare… Tanto – pensò – aveva ragione unavecchia canzone… “qualunque cosa fai … pesci in faccia prenderai” -(623) 

 
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