dino secondo barili

Ciao. Può guarire malattie, ma non è un farmaco. Può fare miracoli, ma non è un dio. Può far prosperare nazioni e individui, ma non è danaro, nè petrolio. È invisibile, ma i suoi effetti sono ben evidenti nella storia e nella vita di tutti. Lo conosciamo benissimo, eppure chi non ce l'ha non sa dove andarlo a cercare. Se qualcuno riuscisse a produrlo e a imbottigliarlo, diverrebbe miliardario in una settimana. Ma non si può. Quando, come in questo momento della storia umana, esso scarseggia, si può soltanto rimpiangerlo e domandarsi dove sia finito, e quando tornerà, quell'impalpabile e indispensabile elemento della felicità umana chiamato “ottimismo”. Nel mondo, nel cuore degli individui, in molte società, oggi si registra una grave, debilitante carenza di “ottimismo”, forse più acuta della mancanza di cibo. Contrariamente allo scetticismo dei depressi, al cinismo degli esperti, l'ottimismo è una condizione indispensabile al successo e alla sopravvivenza delle persone come delle società umane. Si può scherzare sul “cuor contento”, si può fare ironia educativa sull'ingenua cicala che trascorre l'estate cantando mentre la formica pessimista immagazzina briciole, ma sono le cicale che fanno camminare la storia, non le formiche.

Ciao Giuliana. Bellissimo commento. Hai detto tutto. L'ottimismo è indispensabile alla vita. Secondo solo alla salute, meglio del denaro e del possesso di beni. Infatti, l'ottimista non ha bisogno di niente. E' felice così. Il mondo è il suo paradiso. Dino

Ciao Giuliana. Si nasce ottimisti oppure si diventa? Secondo me, si nasce e si diventa. L'ottimista è come il pittore, l'artista. Ha qualità innate, poi affina la sua arte giorno dopo giorno. L'ottimista parte dal principio che ... meglio vivere bene ... anziché male. Dino

Nella vita è tutta questione di scelte. L'ottimista sceglie il meglio per stare bene e far star bene. Dino