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IL PANE STREGATO di Teresa Ramaioli

Post n°13049 pubblicato il 28 Marzo 2014 da dinobarili
 

IL PANE STREGATO 

di

Teresa Ramaioli

iltuonoilgrillo
iltuonoilgrillo il 27/03/14 alle 17:58 via WEB
LEGGENDA---Qualunque cibo può trasformarsi in cibo stregato. Nelle fiabe il pane dei cattivi è scuro, senza sale Invece, per sconfiggere i folletti malvagi si usano ingredienti speciali come quello del pane della fiaba valdostana "La fata della balma". In una grotta viveva un tempo una fata cattiva con i suoi due figli folletti. La popolazione della valle era esasperata per le vessazioni e i continui furti di capretti e agnelli che i due discoli fatati perpetravano ai suoi danni. Un giorno un uomo, stanco di subire, andò da una vecchia donna a lamentarsi e a chiedere consiglio su come fare per sbarazzarsi di quegli esseri malevoli. La vecchia gli consigliò di dar loro due pani preparati e cosparsi con semi di finocchio. Così fece e non si seppe mai più nulla dei due piccoli ladri. Il successo del pane fatato di questa fiaba è da attribuire ad una leggenda popolare, secondo la quale San Giuseppe era solito odorare l'aromatico finocchio nella stalla di Betlemme, si dice infatti che esso sia benedetto e abbia la facoltà di scacciare gli spiriti maligni. Ciao Teresa

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iltuonoilgrillo
iltuonoilgrillo il 28/03/14 alle 19:06 via WEB
Una leggenda narra che Gian Galeazzo Visconti, mentre stava cacciando, non riuscì più a rimettere in piedi il suo cavallo che era caduto in un pantano e venne per quel motivo deriso da alcune nobildonne: prese quindi la decisione di edificare una Certosa, di modo che nessuna donna potesse mai più posar piede in quei luoghi (in accordo ad una regola dei certosini che vieta alle donne di entrare nei loro edifici di culto). Verosimilmente Gian Galeazzo, più che dal sentimento cristiano, fu mosso dall'ambizione di consolidare la propria egemonia nell'Italia Settentrionale e di acquistarsi la fama di protettore dell'arte e della religione: infatti vedeva il progetto del monastero con basilica come imponente sepolcro destinato ad accogliere le tombe della famiglia Visconti, ideale completamento al Castello di Pavia, sua residenza favorita, e all'immenso Parco. Ciao a tutti gli amici del blog Teresa
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