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DENISE E IL 22 MAGGIO racconto (628) di Dino Secondo Barili

22 MAGGIO 2014

ALMANACCO DI STORIA PAVESE

Trivolzio – 22 maggio 2014 – Giovedì - ore 12.00

Intrigo …

…a Pavia

(Queste storie, anche se raccontate come vere, sono

 frutto di fantasia. Pertanto non hanno nulla a che

vedere con persone o fatti realmente avvenuti)

racconto del Giovedì

627

I racconti di Primavera

Denise e il 22 maggio

Nella vita, ogni persona passa i suoi guai. Anzi, vengono dei periodi negativi che sono veri e propri incubi. Un anno fa, ne sapeva qualcosa Denise, bellissima ragazza, trentacinque anni, impiegata a Milano, residente a Pavia. Per Denise era un periodo nero che durava da troppo tempo. Il moroso, Giovanni, con la scusa di cercare lavoro, ha cambiato città. Si è trasferito in Svizzera. Naturalmente, la relazione tra i due è andata a farsi benedire. La trentacinquenne era stata male, ma ci aveva messo una pietra sopra. Sua mamma cercava di tenerla su di morale, ma spesso Denise andava in crisi. In Ufficio le cose non andavano meglio. Nonostante l’impegno, c’era sempre qualche “grana”. Poi, ci sono le simpatie che negli Uffici fanno la differenza. Ci sono persone lunatiche che per un po’ ti indorano, ti cercano, poi… non si sa perché, il vento gira in senso contrario…e tutto quello che si è sempre fatto non va più bene. Lì cominciano i guai. La soluzione migliore sarebbe cambiare Ufficio, posto di lavoro. Come? Oggi, i posti di lavoro non sono noccioline. E’ già una grazia tenere il posto che si è conquistato. Denise cercava in tutti modi di darsi da fare, essere gentile e cortese. Disponibile ad ogni lavoro o incombenza… tuttavia, la situazione non migliorava. Un giorno, tornando a casa, sul treno Milano Pavia, Denise incontrò una sua ex - collega la quale aveva bisogno di sfogarsi. “Denise, lo sai perché ho dato le dimissioni dall’Ufficio? Perché non ne potevo più delle lune di alcuni colleghi… Non si può usare l’Ufficio per scaricare le tensioni individuali. Ora, lavoro sempre a Milano, ma in Ufficio il cui clima è sereno e tranquillo … A volte, mi meraviglio con me stessa. Come? Tornavo a casa sempre agitata…ed ora, invece, non mi sembra neanche più di andare a lavorare” Denise non disse nulla, ma fece la sue riflessioni. Cosa fare? Cambiare Ufficio? Nella notte, Denise, ebbe un sogno. Sognò sua nonna Carolina, la mamma di sua mamma. Era stata lei che l’ha allevata in quanto la mamma di Denise faceva degli orari di lavoro impossibili. Nel sogno la nonna Carolina la prese per mano. La accompagnò sotto il pergolato nell’orto che curava personalmente accanto alla Villetta in cui aveva abitato. Nel sogno, nonna Carolina ha fatto sedere Denise sulla stessa panca di allora. Le ha fatto un discorso…”Denise. Nella vita ci sono gli alti e bassi, come per il tempo… periodi di pioggia e vento …. alternati a bel tempo. Il tuo attuale periodo è quello del vento e della pioggia. Passerà presto. Siamo vicini al giorno di Santa Rita, il 22 maggio. A Pavia, nella Chiesa di San Pietro in Ciel D’Oro il 22 maggio è Festa grande in onore di Santa Rita. Vai anche tu a dire una preghiera. Fai benedire una rosa e conservala nel cassetto del comò. Poi, accendi una candela… quando la candela si sarà esaurita… i tuoi guai saranno finiti” Denise, non perse una parola di quanto le aveva detto la nonna Carolina. Ormai non aveva più paura di niente. Sapeva che La nonna Carolina era la sua “Protettrice” che non l’avrebbe mai lasciata sola. Anzi, il 22 maggio di un anno fa, Denise fece ciò che le aveva consigliato la nonna Carolina… Il giorno successivo riprese con maggior vigore e impegno il lavoro nell’Ufficio di Milano. Il sabato mattina Denise faceva delle lunghe camminate sulle rive del fiume Ticino a Pavia. Camminate lunghissime che mantenevano in forma e ritempravano lo spirito. Il primo sabato mattina, dopo la Festa di Santa Rita del 22 maggio di un anno fa, Denise stava camminando sul sentiero che fiancheggiava il fiume Ticino. Davanti a lei c’era un Signore anziano che ogni tanto perdeva l’equilibrio e si appoggiava alle transenne di legno che seguono il sentiero. Ad un tratto il Signore ebbe un capogiro e fece appena in tempo a sedersi per terra. Denise corse in soccorso. Il Signore aveva in mano un bigliettino con un numero di telefono. “Per favore, Signorina, chiami mio figlio Andrea. Dica di venirmi a prendere…” Denise non se lo fece ripetere due volte. Dopo pochissimo si presentò Andrea, il figlio del Signore che aveva soccorso. Andrea per sdebitarsi invitò Denise a casa sua… una ricchissima Villa fuori città. Andrea e Denise diventarono amici, anzi, molto di più. Andrea, infatti, si era appena lasciato con la moglie la quale aveva chiesto il divorzio. Per Andrea, Denise è stata la manna del cielo. Non solo. Il padre di Andrea, il Signore che aveva soccorso lungo il sentiero sulla riva del fiume Ticino, era anche il maggior azionista dell’Ufficio in cui lavorava Denise. Andrea se ne occupò subito. Denise venne messa capo di un Ufficio Ricerche. Un posto di responsabilità nel quale non avrebbe subito più alcun sgarbo da parte di chicchessia… dentro o fuori l’Ufficio. Anzi, per festeggiare l’avvenimento, Andrea e Denise, fecero una offerta per Santa Rita alla Chiesa di San Pietro in Ciel D’Oro in Pavia. Poi, volarono a Londra, dove, si dice, ci siano dei Ristoranti Italiani nei quali si mangia benissimo. Ci si innamora ... e, come a tavola… l’appetito vien mangiando- Questo è il racconto 628, scritto dal 2 settembre 2012. Un racconto al giorno per… il piacere di chi scrive… e di chi legge. Non resta che continuare per raggiungere il racconto numero 1000 (mille)… con la speranza di riuscirci. Dino

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Commenti al Post:
menegi53
menegi53 il 22/05/14 alle 09:17 via WEB
Il destino nella vita è imprevedibile, e a volte neppure ci pare vero che possa succedere a noi di cambiare di colpo la nostra esistenza, dall'oggi al domani. Bel post Dino, molto significativo e di effetto. Ti abbraccio augurandoti una buona giornata!
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dinobarili
dinobarili il 22/05/14 alle 16:44 via WEB
Ciao Giovanni - grazie del bel commento. Hai ragione. "neppure ci sembra vero che possa succedere a noi..." La vita è veramente imprevedibile. Dino
(Rispondi)
pierluigivalli1
pierluigivalli1 il 22/05/14 alle 14:04 via WEB
Oggi ricorre la festa di Santa Rita e il tio racconto è stato inprontato sulla "Santa del Giorno". Santa Rita è definita la santa degli "impossibili" e la trama del tuo racconto è proprio incentrata su una situazione che sembrava impossibile. Se noi andiamo a riscoprire le vecchie credenze (vedasi la nonna) ci accorgiamo che tutto è possibile basta avere fiducia, speranza e credere che nella vita si può sempre migliorare. Ciao.GIGI
(Rispondi)
 
dinobarili
dinobarili il 22/05/14 alle 16:48 via WEB
Ciao Pierluigi - bel commento. Mai dimenticare il nostro passato. Ci sono troppe cose preziose... che vanno sempre tenute presenti. Dino
(Rispondi)
annamariamennitti
annamariamennitti il 22/05/14 alle 18:30 via WEB
Sul posto di lavoro nascono di questi problemi Denise è stata fortuunata ad incontrare Andrea ,ma non tutti possono ricevere miracoli com/que a Denise è andata bene, secondo me sul posto di lavoro è necessario essere "sordi e muti" Oggi Santa Rita non lo sapevo....invio i miei auguri a tutte quelle che si chiamano Rita ciao Dino
(Rispondi)
 
dinobarili
dinobarili il 23/05/14 alle 05:35 via WEB
Ciao Annamaria - hai ragione. Sul posto di lavoro... meno parli (senti e vedi) e meglio stai...e poi non basta ancora... Per fortuna che c'è una Santa, Santa Rita (almeno sappiamo a chi rivolgerci in caso di necessità). Dino
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annamariamennitti
annamariamennitti il 22/05/14 alle 20:10 via WEB
L'Università di Foggia, istituita nel 1999, si compone di sei facoltà (Lettere e Filosofia, Giurisprudenza, Economia, Medicina, Agraria e Scienze della Formazione), che raccolgono circa 11.000 iscritti[36], 300 docenti[37] e 450 impiegati tecnico-amministrativi[38]. Nonostante gli ingenti investimenti nell'edilizia universitaria, le sedi delle facoltà non sono concentrate in un campus, ma sparse nel territorio cittadino e, fino a pochi anni fa, anche che in alcuni comuni della provincia come Cerignola, San Severo e Manfredonia, sedi di particolari corsi. L'Ateneo foggiano, alla presenza della Presidente della Camera dei deputati Laura Boldrini, ha inaugurato il nuovo Polo Bio-Medico che ospiterà le facoltà mediche.[39] La città ospita altre sedi universitarie:
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