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CLAUDIO E CESIRA racconto (644) di Dino Secondo Barili

Post n°13895 pubblicato il 07 Giugno 2014 da dinobarili
 

7 GIUGNO 2014

ALMANACCO DI STORIA PAVESE

Trivolzio – 7 giugno 2014 – Sabato 12.00

Intrigo …

…a Pavia

(Queste storie, anche se raccontate come vere, sono

 frutto di fantasia. Pertanto non hanno nulla a che

vedere con persone o fatti realmente avvenuti)

racconto del Sabato

644

I racconti di Pavia

Claudio e Cesira

Pavia è una piccola città (70mila abitanti circa). Come molte città lombarde subisce il fascino di Milano, città Metropoli della Lombardia e non solo. E’, ovvio, che molti abitanti di Pavia vanno a lavorare a Milano … e molti milanesi, che vogliono “fuggire” dalla frenetica Milano … corrono a Pavia per rilassarsi. I pavesi che lavorano nella Metropoli Lombarda, pur abitando a Pavia … diventano dei “mezzi milanesi” (parlano in milanese, pensano in milanese)… I milanesi che, invece, “fuggono” da Milano fanno pesare il fatto di essere milanesi. Cosi, un anno fa, un milanese di nome Claudio, quarant’anni ben portati, una volta al mese visitava Pavia. Il giorno dopo, in Ufficio, decantava le bellezza della città sul Ticino. Alcuni Colleghi e Colleghe cominciarono a sospettare che “il Claudio” avesse la morosa a Pavia. Cominciò il Giovanni, suo coetaneo. “Dai, Claudio, contala giusta. Tu non vai a Pavia per vedere i monumenti di cui parli (il Ponte Coperto, San Michele Maggiore, San Teodoro, ecc). Tu ci vai perché c’è qualche bella bionda che ti aspetta” Il quarantenne, un po’ timido con le donne, si scherniva. Diventava rosso come un peperone e cercava di giustificarsi, darsi un contegno da intenditore di opere d’arte. Dagli oggi, dagli domani, anche le Colleghe dell’Ufficio cominciarono a inondare di domande il Claudio. In particolare la Cesira, una bellissima ragazza, venticinque anni, alta, bionda, occhi azzurri, gambe da fine del mondo. Anzi la Cesira è stata esplicita. “Claudio io non so se hai la “morosa” a Pavia… Se però, come dici tu non l’hai… dovresti portare me a Pavia” Il Claudio già timido con le donne… immaginarsi con una donna come la Cesira che attirava l’attenzione di tutti gli uomini… di tutte le età. Da quel momento il Claudio cominciò a scegliere la fuga… rimandare… rimandare. La Cesira, intanto, non mollava la presa. Ora, per la Cesira, il problema non era visitare i monumenti di Pavia … era il Claudio, il quarantenne Claudio, il bravo ragazzo, carattere d’oro, posizione consolidata. Alla Cesira non interessava più Pavia… interessava l’uomo con le sue qualità. Appena poteva parlava, chiedeva notizie sulle pratiche in corso, sul modo di svolgerle, sugli accorgimenti usare. Il Claudio rispondeva gentilissimo, sempre, in ogni momento… ma a debita distanza. Si vedeva lontano un miglio che si sentiva inferiore. Quando, però, una donna si mette in mente una cosa è come un bulldozer, un apripista, uno schiacciasassi… Alla fine, il Claudio cadde tra le braccia della Cesira. Il quarantenne, però, timido era e timido era rimasto… e questo alla Cesira non andava bene. La Cesira voleva un uomo vero, aitante, focoso. Claudio, focoso non lo era affatto. Eppure da qualche parte ci doveva essere il rimedio… La Cesira parlò con medici e psicologi, senza risultato. Un sabato mattina di un anno fa. la Cesira doveva fare delle commissioni in centro a Milano. Alle dieci era in Piazza del Duomo ferma a guardare le guglie che luccicavano al sole. Incontrò il Collega Casimiro della Lomellina che aveva dei problemi con la moglie (non riusciva ad andare d’accordo a letto). Anche, la Cesira si lamentò del comportamento del Claudio. Casimiro svelò che era stato da una Maga a Monza, la quale le aveva consigliato di portare la consorte sul Ponte Coperto di Pavia proprio vicino alla Chiesetta del San Giovanni Nepomuceno. Sconsolato, Casimiro aveva detto che “… quella era l’ultima spiaggia”. La Cesira si illuminò d’immenso. Anche lei avrebbe potuto seguire lo stesso consiglio. Per il Claudio la gita a Pavia è stato come aprire il vaso di Pandora. Ha cominciato a raccontare alla Cesira tutto ciò che sapeva su Pavia… e da quel momento (a letto) è diventato più focoso che mai. Anzi, a quel punto è stato proprio la Cesira a mettere il freno. “Calma Claudio… a Pavia … una sola volta al mese… altrimenti finisci per fare la morosa” - Questo è il racconto 644, scritto dal 2 settembre 2012. Un racconto al giorno per… il piacere di chi scrive… e di chi legge. Non resta che continuare per raggiungere il racconto numero 1000 (mille)… con la speranza di riuscirci. Dino

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