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CARLO E DESIDERIA racconto (652) di Dino Secondo Barili

Post n°13976 pubblicato il 15 Giugno 2014 da dinobarili

15 GIUGNO 2014

ALMANACCO DI STORIA PAVESE

Trivolzio – 15 giugno 2014 – Domenica 12.00

Intrigo …

…a Pavia

(Queste storie, anche se raccontate come vere, sono

 frutto di fantasia. Pertanto non hanno nulla a che

vedere con persone o fatti realmente avvenuti)

racconto della Domenica

652

I racconti di Pavia

Carlo e Desideria

Nel vita ci vuole entusiasmo…sempre… ad ogni età. Anche a cinquant’anni. Un anno fa, ne sapeva qualcosa il Dott. Carlo, Dirigente di un’importante Agenzia Commerciale a Milano, residente a Pavia. Si fa presto a dire entusiasmo… difficile conservarlo. Il Dott. Carlo, un anno fa, era giù di corda ed aveva la testa in confusione. Veramente la situazione era molto più complessa di quanto apparisse in realtà. Il Dott. Carlo era scapolo. Si era innamorato della nuova impiegata appena assunta in Agenzia. Il nome dell’impiegata era… Dott. Desideria, trent’anni… alta, bionda, capelli lisci spioventi sulle morbide spalle, occhi azzurro mare… e gambe da fine del mondo. Chi poteva resistere? Nessuno. Infatti, il Dott. Carlo non solo non ha resistito, ma è “caduto” tra le sue braccia. Inoltre, aveva sempre negli suoi occhi la sagoma sinuosa del corpo della Dottoressa bionda. Dopo pochissimo tempo tutti gli impiegati e le impiegate dell’Ufficio si erano accorti dello spettacolare “colpo di Sole” che aveva preso il Dirigente. Dove stava il problema? Il Dott. Carlo era scapolo.. La Dott. Desideria era nubile. Inoltre, la trentenne era alla spasmodica ricerca del “principe azzurro”… Quale migliore occasione poteva esserci? Infatti, la Dott. Desideria fece di tutto per cadere tra le braccia del cinquantenne… nel più breve tempo possibile… cosa che avvenne con grandissima soddisfazione di entrambi. E lì sono cominciati i guai (psicologici) del Dott. Carlo… un anno fa. A cinquant’anni non era la prima volta che lo scapolone impenitente prendeva una “solenne sbandata” di tale portata. La prima volta era stata vent’anni prima, appena nominato Dirigente dell’Agenzia. La sua Segretaria si chiamava Clementina. Aveva la sua stessa età e la donna si presentava in Ufficio sempre elegantemente vestita all’ultima moda. Non solo… spesso e volentieri si vestiva in modo tale che… vedo non vedo …erano più che cose che si vedevano di quelle che rimanevano nascoste. Tale atteggiamento mandava in estasi tutto il personale maschile dell’Ufficio… Naturalmente il Dott. Carlo faceva ogni sforzo per resistere ad una simile tentazione. Le direttive dell’Ufficio erano chiare… “mai oltrepassare certi limiti”.Si rendeva conto che le “direttive” imponevano il rispetto delle “distanze”. Come era possibile? Clementina “provocava”… ogni giorno sempre di più. Una sera, prima della chiusura dell’Ufficio… Clementina cominciò a rivoltare la propria borsetta varie volte… Si era accorta (diceva lei) di aver perduto le chiavi dell’Ufficio. Siccome era lei l’ultima a lasciare e chiudere l’Ufficio… cominciò a dimostrare ansia ed apprensione. Ne parlò immediatamente al Dott. Carlo… il quale si diede da fare per cercare le chiavi. Intanto il tempo passava e le chiavi non si facevano trovare. Tutto il personale dell’Ufficio se ne era ormai andato … e il Dott. Carlo… e la sua Segretaria erano ormai soli a cercare le chiavi perdute… Clementina finse un mancamento. Il Dirigente corse in suo aiuto abbracciandola… Per farle coraggio la baciò in fronte… A quel punto Clementina si riebbe. Volle provare il bacio del Dott. Carlo… non sulla fronte… ma direttamente sulle sue labbra. Per il Dirigente è stato come una scossa elettrica a 300mila volt. Quella sera, per entrambi… è stata una lunga sera. Alla fine le chiavi per chiudere l’Ufficio furono trovate. Erano nello stesso posto dove Clementina le aveva lasciate: dentro al cassetto della scrivania. Per il Dott. Carlo è stata un’esperienza oltre ogni immaginazione. Ogni volta che entrava in Ufficio il Dirigente andava in estasi in tutti i sensi. La più forte e risoluta è stata comunque Clementina, la quale, essendo sentimentalmente impegnata, non ha più voluto ripetere l’esperienza della ricerca delle chiavi. Preferì chiedere il trasferimento in altro Ufficio. Per il Dott. Carlo è stato un colpo. Da quel momento non era più riuscito ad immaginare il rapporto con una donna… che non fosse come quello con Clementina. Ora, però, il Dott. Carlo ci era ricascato. Aveva incontrato la donna che l’aveva mandato completamente fuori di testa. Inoltre, questa volta non c’erano ostacoli di sorta. Cosa c’era, quindi, che lo turbava e lo metteva in apprensione? Il Dott. Carlo era un fanatico lettori di libri di psicologia ed aveva letto che le donne si stancano spesso dei cinquantenni perché, focosi in un primo tempo, diventano troppo possessivi. Da un breve esame di coscienza il Dott. Carlo si era convinto che lui era esattamente quel tipo d’uomo. Con Desideria non poteva confidarsi. L’unica soluzione era quella di rivolgersi allo Psicologo Dott. Felice. Questi, dopo aver esaminato il caso, giunse alla conclusione. “Dott. Carlo, posso assicurarle che non ha nulla da temere. Nel rapporto di coppia nessuno dei due è immune da “noia”. Nella vita ci vuole sempre entusiasmo. Le cose fatte con entusiasmo riescono sempre bene” - Questo è il racconto 652, scritto dal 2 settembre 2012. Un racconto al giorno per… il piacere di chi scrive… e di chi legge. Non resta che continuare per raggiungere il racconto numero 1000 (mille)… con la speranza di riuscirci. Dino

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maddamark
maddamark il 15/06/14 alle 20:49 via WEB
Povero Signor Carlo dalla padella nella brace!! Anche se gli psicologici non mi piacciono questa volta il consiglio mi pare ottimo. Signor Carlo, animo nella vita è necessario un po' di coraggio...ogni storia ha la sua "storia". Ciao Maddalena
(Rispondi)
 
dinobarili
dinobarili il 16/06/14 alle 08:47 via WEB
Ciao Maddalena - il Signor Carlo era un po' titubante. Le storie che si raccontano oggi sono emblematiche... Poi, bisogna lasciar fare al Destino. Dino
(Rispondi)
menegi53
menegi53 il 01/07/14 alle 15:59 via WEB
Ciao simpaticissimo Dino! Un abbraccione e un buon pomeriggio! A presto!
(Rispondi)
 
dinobarili
dinobarili il 01/07/14 alle 17:54 via WEB
Ciao Giovanni - grazie del complimento. Buona e felice serata a te. Dino
(Rispondi)
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