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VAN GOGH di Teresa Ramaioli

Post n°15219 pubblicato il 02 Settembre 2014 da dinobarili
 

VAN GOGH 

di

Teresa Ramaioli

iltuonoilgrillo
iltuonoilgrillo il 01/09/14 alle 14:10 via WEB
Vincent van Gogh (1853-1890) è considerato "il pittore malato" per eccellenza. La natura della sua malattia, che si manifestò prima dei trent'anni, è stata oggetto di numerose interpretazioni, fondate soprattutto sulle lettere che van Gogh stesso scrisse al fratello Theo. Le cause delle sua malattia, suscitano ancora grande interesse. Nel momento in cui le sue crisi, caratterizzate soprattutto da allucinazioni e attacchi di tipo epilettico, si manifestavano, l'artista "cadeva" in uno stato di profonda depressione e confusione mentale, tanto da renderlo incapace di lavorare. Dapprima si pensò che si trattasse di epilessia. Questa prima ipotesi fu formulata non in base ai sintomi che distinguevano la sua malattia, ma da ciò che van Gogh disse di sé: " .sono un pazzo o un epilettico ". Sulla base delle allucinazioni di cui soffriva e in seguito ad un episodio di paranoia, nel quale fu tormentato dalla convinzione che i vicini lo volessero avvelenare, si ipotizzò che l'artista potesse essere schizofrenico. Nei sintomi dichiarati dal pittore si è riscontrata una somiglianza con quelli di una rara malattia eridataria: la porfiria acuta intermittente. Questa patologia si manifesta in età adulta con attacchi improvvisi, intervallati da periodi di benessere. È noto inoltre che, come numerosi artisti dell'epoca, anche van Gogh facesse uso di una bevanda alcolica decisamente tossica ma assai in voga nella Francia di quel periodo: l' assenzio . Questo liquore dal colore verde intenso, che diviene giallo se allungato con acqua, si ricava dalla pianta Artemisia absinthium e contiene, oltre all'alcol, alcuni olii essenziali molto tossici, dagli effetti dannosi sul sistema nervoso. Quindi, come sostengono numerosi studiosi l'uso di assenzio e di altre bevande alcoliche, associato ad una cattiva e scarsa nutrizione devono aver aggravato i sintomi della sua malattia. Un anno prima della sua morte van Gogh, dopo una violenta discussione con il pittore amico Gauguin, si recise l'orecchio sinistro per poi regalarlo ad una prostituta. Un suo autoritratto testimonia l'episodio di automutilazione che contrassegnò la sua malattia. Ciao Teresa Ramaioli

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iltuonoilgrillo
iltuonoilgrillo il 03/09/14 alle 13:36 via WEB
GRANDI DONNE----Emmeline Goulden Pankhurst nasce a Manchester il 15 luglio del 1858 figlia dell’alta borghesia britannica fu una delle maggiori esponenti del movimento delle suffragette. Terminò gli studi a Parigi nel 1877 e nell’autunno dell’anno dopo incontrò il suo futuro marito, Richard Marsden Pankhurs : un avvocato che si batteva molto per il suffragio femminile, la libertà di parola e per la riforma dell’istruzione; si sposarano l’anno successivo, e quest’ultimo divenne compagno attivo di lotte per la parità e il voto alle donne. Diede alla luce cinque figli ma nonostante ciò non rinunciò alle lotte e alla sua passione per politica. Si battè estenuamente per la parità, fu promotrice di vari gruppi, tra questi : Lega per il diritto di voto alle donne e nel 1894 riuscì ad ottenere il diritto al voto per le donne nelle elezioni locali. Nel 1903, dopo la morte di suo marito, Emmeline Pankhurst fondò l’Unione sociale politica e femminile : il principale obiettivo era quello di estendere il suffragio alle donne che fino ad allora potevano votare solo alle elezioni per i consigli municipali e quelle di contea – come definiva lei stessa un’organizzazione di fatti e non di parole- tale movimento si proponeva come forza esterna alle formazioni partitiche. Nel 1905 fu imprigionata per aver interrotto una riunione del partito liberale chiedendo che venisse posto in discussione il tema deldiritto di voto alle donne.Erano anni duri per le suffragette e le loro lotte, poichè venivano attaccate e perseguitate dai conservatori e ignorate dalla sinistra. A causa di questa indifferenza e attacchi continui le azioni delle suffragette diventavano sempre più esasperate suscitando violente reazioni dalle autorità Con lo scoppio del primo conflitto mondiale e le ripercussioni che portò in ambito economico e sociale, Emmeline convinse le altre suffragette a interrompere l’attività ed in cambio ottenne dal governo inglese la liberazione di tutte le detenute politiche. In quegli anni la sua attività continuò in vari paesi del mondo : Russia, Canada, Stati Uniti sensibilizzando la gente sull’importanza del suffragio universale e al ritorno da questi viaggi, nel 1918 la sua Inghilterra aveva concesso il diritto di voto alle donne. Sempre nel 1918 ottenne il suffragio femminile per la camera dei Comuni. Continuò ad occuparsi attivamente della politica che era in realtà la sua vera passione e morì nel 1928, ‘anno in cui avvenne il suffragio universale. Le sue lotte furono portate avanti dalle sue figlie Christabel e Sylvia. Nel suo diario, la Pankhurst parla delle differenze nell’educazione tra maschi e femmine: “L’istruzione dei maschi era considerata un argomento molto più serio che l’istruzione delle femmine. I miei genitori discutevano la questione dell’istruzione di mio fratello come un argomento di grande importanza. Si occupavano invece molto meno dell’educazione da dare a me e alle mie sorelle. In quel periodo, l’istruzione femminile sembrava avere come obiettivo principale il modo di rendere accogliente la casa.” Nel 1999 il Time la inserisce fra le 100 personalità più importanti del XX° secolo, scrivendo: “Lei formò un’idea di donne del nostro tempo; scosse la società verso un nuovo paradigma dal quale non si sarebbe più tornato indietro. Ciao teresa ramaioli
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iltuonoilgrillo
iltuonoilgrillo il 03/09/14 alle 15:28 via WEB
LA RAGAZZA CON L'ORECCHINO - di Johannes Vermeer. La sua pittura è un affascinante catalogo di visi (soprattutto donne), abiti, arredi, carte geografiche, strumenti musicali. La sua tecnica pittorica è perfetta e davvero moderna, tanto da essere "guardato" dai pittori impressionisti. La merlettaia, la Donna con brocca, La lattaia, la Donna in blu, La pesatrice di perle, la Ragazza che legge una lettera presso la finestra sono opere sublimi: una donna, un vestito, un interno, alcune suppellettili, una tavola, una sedia, e la storia può cominciare ad essere raccontata. Queste donne sono intente a fare qualcosa. La ragazza col turbante no. Lo sfondo è nero. Lei ci guarda, girata verso noi di tre quarti. L'opera è arrivata dalla collezione Mauritshuis dell'Aia dove è conservata dal 1902 quando il proprietario Arnoldus des Tombe morì. Il dipinto ad olio è di piccole dimensioni 44,5 × 39 cm, realizzato da Vermeer nel 1665 come arredo di una casa nobiliare. Il ritratto della donna ancora di incerta identità, nonostante la letteratura la descriva come la serva amata dall'artista, è uno dei tanti ritratti del pittore, speciale per virtuosismo tecnico. Lo sperimentalismo di Vermeer non solo riguarda il preziosismo dei colori e la lucentezza della perla, ma anche la posa della ragazza ritratta nell'attimo improvviso in cui si gira verso l'artista e sembra guardarlo con intensità . Il turbante e la perla, oggetti esotici di derivazione orientale, diventano gli unici elementi di risalto. . Il quadro da tutti riconosciuto come il più famoso e il più ammirato dopo la Gioconda. D'ora in avanti la Gioconda non sarà più sola: tutti sono stati sedotti dalla giovane modella. Ciao Teresa Ramaioli
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