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LA RAGAZZA CON L'ORECCHINO di Teresa Ramaioli

Post n°15237 pubblicato il 04 Settembre 2014 da dinobarili
 

LA RAGAZZA CON L'ORECCHINO

di

Teresa Ramaioli

iltuonoilgrillo
iltuonoilgrillo il 03/09/14 alle 15:28 via WEB
LA RAGAZZA CON L'ORECCHINO - di Johannes Vermeer. La sua pittura è un affascinante catalogo di visi (soprattutto donne), abiti, arredi, carte geografiche, strumenti musicali. La sua tecnica pittorica è perfetta e davvero moderna, tanto da essere "guardato" dai pittori impressionisti. La merlettaia, la Donna con brocca, La lattaia, la Donna in blu, La pesatrice di perle, la Ragazza che legge una lettera presso la finestra sono opere sublimi: una donna, un vestito, un interno, alcune suppellettili, una tavola, una sedia, e la storia può cominciare ad essere raccontata. Queste donne sono intente a fare qualcosa. La ragazza col turbante no. Lo sfondo è nero. Lei ci guarda, girata verso noi di tre quarti. L'opera è arrivata dalla collezione Mauritshuis dell'Aia dove è conservata dal 1902 quando il proprietario Arnoldus des Tombe morì. Il dipinto ad olio è di piccole dimensioni 44,5 × 39 cm, realizzato da Vermeer nel 1665 come arredo di una casa nobiliare. Il ritratto della donna ancora di incerta identità, nonostante la letteratura la descriva come la serva amata dall'artista, è uno dei tanti ritratti del pittore, speciale per virtuosismo tecnico. Lo sperimentalismo di Vermeer non solo riguarda il preziosismo dei colori e la lucentezza della perla, ma anche la posa della ragazza ritratta nell'attimo improvviso in cui si gira verso l'artista e sembra guardarlo con intensità . Il turbante e la perla, oggetti esotici di derivazione orientale, diventano gli unici elementi di risalto. . Il quadro da tutti riconosciuto come il più famoso e il più ammirato dopo la Gioconda. D'ora in avanti la Gioconda non sarà più sola: tutti sono stati sedotti dalla giovane modella. Ciao Teresa Ramaioli

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Commenti al Post:
Marion20
Marion20 il 04/09/14 alle 09:29 via WEB
Ho presente questo quadro ed è veramente magnifico. Hai scritto un post interessante e bellissimo! Ciao buona giornata Marion
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dinobarili
dinobarili il 04/09/14 alle 19:16 via WEB
Ciao Marion - Teresa ringrazia. Buona serata. Dino
(Rispondi)
iltuonoilgrillo
iltuonoilgrillo il 04/09/14 alle 13:38 via WEB
FLORANCE NIGHTINGALE---Florence Nightingale nacque a Firenze nel 1820, da famiglia inglese . I genitori tornarono in patria l'anno dopo, con le due figlie (la maggiore era nata a Napoli nel 1819), dove furono educate agli studi dal padre. Nel 1837 Florence cominciò ad interessarsi ai malati dei paesi e degli ospedali vicini, anche contro il parere dei genitori, poiché essere infermiera a quei tempi non era una cosa di cui andare fieri. Nel 1849, insieme ad alcuni amici, cominciò un viaggio in Europa; durante questo viaggio, Florence incontrò Padre Theodore Fliedner, che si occupava di un ospedale, che lei stessa descrisse in una sua opera. Quest'uomo e quell'ospedale la colpirono a tal punto che nel 1851 studiò da infermiera e nel 1853 fu nominata Soprintendente a Londra . Nel 1854 scoppiò la Guerra di Crimea, che vedeva Francia, Inghilterra e Turchia contro la Russia. L'allora Ministro della Guerra inglese Sidney Herbert, conoscendo il suo impegno ed il suo valore, chiese quindi a Florence Nightingale di organizzare un gruppo di infermiere volontarie e andare ad occuparsi dei feriti di guerra in Turchia. Florence accettò e partì alla volta della Turchia nel 1854 con 37 volontarie. Il lavoro della Nightingale non si limitò, però, alla cura delle ferite; ella si occupò anche di aiutare i feriti a spedire pacchi e lettere a casa, creò una sorta di sala lettura per i degenti, aiutò perfino economicamente i ricoverati. La sua fama in patria crebbe a dismisura, tanto che, al suo ritorno in patria dopo essersi ammalata, la Regina Vittoria volle ascoltare da lei la sua esperienza diretta sul campo di battaglia. Ritiratasi in privato, Florence Nightingale scrisse molte opere sulle condizioni igieniche durante le guerre, sul sistema militare e sanitario indiano, i famosi "grafici a torta" furono una sua invenzione; le servivano a dimostrare statisticamente nei suoi studi le probabilità dell'insorgere delle malattie. Lei li chiamava "coxcombs" (berretti da giullare) che, a pensarci bene, sono colorati proprio come i nostri moderni grafici. Nel 1860 aprì una scuola per la preparazione delle infermiere, dando così lustro alla professione infermieristica, fino ad allora ritenuta di second'ordine. Nel 1861, la sua malattia si aggravò; Florence non riuscì più a camminare e fu necessario trasportarla nelle varie stanze della sua casa. Nel 1865 si trasferì a Mayfair, dove morì il 13 agosto del 1910. Ciao Teresa Ramaioli
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